Una notte da incubo a Venezia. L’acqua alta si è fermata a quota 187 cm. Un disastro. Solo pochi centimetri in meno del 1966 quando arrivò a 194 cm.
Oggi sarà un’altra giornata di passione. I danni saranno ingentissimi. In queste ore drammatiche è il momento della solidarietà e del lutto perché è morta una persona a Pellestrina. La città deve trovare la forza per rialzarsi, ma serve l’aiuto di tutti. E la politica deve fare la sua parte.
Il Governo deve intervenire subito.
Oggi lo chiederò alla Camera. E ho già chiesto l'audizione del Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli e i Ministri interessati.
Lo ripeto da mesi a Montecitorio e non smetterò di farlo. Il Governo, qualunque esso sia, deve dimostrare concretamente, con i fatti, attenzione per DOSSIER VENEZIA. Significa rimettere in moto e concludere lavori per MOSE, inspiegabilmente fermi. Si tratta di un’opera che non si sarebbe dovuta realizzare, ma i cantieri giunti al 95% vanno chiusi. Sapendo che con i cambiamenti climatici sarà necessario adottare altre misure nel rispetto della laguna. Ma il DOSSIER deve necessariamente comprendere il tema dell’operatività del Porto; la questione delle Grandi Navi e la gestione dei flussi turistici; la pulizia dei suoli di Porto Marghera; il problema della casa. In una parola va riconosciutala SPECIALITÀ di Venezia. Intanto rifinanziando la Legge Speciale e convocando il Comitatone.
Il governo deve partire dalla consapevolezza che Venezia rappresenta un’opportunità non un problema.
Lo dichiara il deputato del Partito Democratico, Nicola Pellicani.