La Giunta Brugnaro si accinge a far approvare il contributo di accesso per entrare a Venezia, sostenendo che sia l’opzione più adatta per gestire gli insostenibili flussi di turismo mordi-e-fuggi a cui il centro storico del capoluogo è costantemente sottoposto. Dopo il naufragio dei tornelli, ora Brugnaro ripesca dal cilindro una politica che non servirà a nulla se non a creare ulteriori disagi per chi ancora resiste a risiedere a Venezia.
Insieme al PD comunale di Venezia avevamo da tempo denunciato i limiti e le conseguenze negative del contributo: prima di tutto sembra sostanzialmente condannare la città storica ad un’unica vocazione, quella turistica, quando c’è bisogno di far installare attività terziarie ed artigianali; creerà poi delle complicazioni non indifferenti per le relazioni interpersonali dei residenti con amici che non lo sono ad esempio, con un impatto non trascurabile sulla vita quotidiana; vi è poi il guazzabuglio normativo costituito dal regolamento stesso che rende complicato orientarsi tra esenzioni, norme ed esclusioni.
Insomma, la Giunta Brugnaro continua a fallire nel suo compito di dare una prospettiva sostenibile a Venezia, insistendo su misure che purtroppo vanno nella direzione di renderla una specie di grande parco a tema piuttosto che una città dove vivere e costruire un futuro. Quello che invece come PD vogliamo sostenere. “
Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.