“Cinquantanove Paesi di tutto il mondo hanno riconosciuto Guaidò come presidente ad interim del Venezuela. Non avere il governo italiano al nostro fianco è per noi un colpo al cuore, perché l’Italia fa parte della nostra anima”.
Queste le commosse parole pronunciate dalla delegazione venezuelana composta dall’ex sindaco di Caracas Antonio Ledezma, dal presidente della commissione Esteri dell’Assemblea nazionale Francesco Sucre, dal rappresentante europeo in Venezuela per gli aiuti umanitari Rodrigo Diamanti e dal deputato Gabriel Gallo, che ha incontrato alla Camera una rappresentanza del Gruppo parlamentare del Partito democratico guidata dal presidente Graziano Delrio, presenti anche il vicepresidente della Camera Ettore Rosato e la capogruppo Dem in commissione Esteri, Lia Quartapelle.
“Siamo qui a Roma perché abbiamo finalmente bisogno di parole chiare - ha detto Francisco Sucre - perché in Venezuela non c’è democrazia, né libertà, ed ogni vostro appoggio al presidente illegittimo Maduro ci dà un profondo dolore”. “Ottocentomila venezuelani sono ridotti alla fame - ha aggiunto Antonio Ledezma - e cinque milioni hanno già lasciato il Paese. Servono elezioni libere che rispettino la volontà popolare”.
A nome del Gruppo Pd, il presidente Graziano Delrio ha assicurato il massimo appoggio dei Dem all’opposizione venezuelana “perché questa ambiguità del governo italiano, frutto di un gioco delle parti tra Lega e M5s, sta provocando molti danni: è una indecisione che non aiuta a sbloccare la grave situazione di crisi di oggi e pregiudica il futuro stesso del Venezuela. La nostra mozione, in cui proponiamo di riconoscere Guaidò, da questo punto di vista è molto netta e chiara. Sosteniamo gli sforzi diplomatici del Gruppo di contatto e condividiamo la posizione assunta dall’Alta rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri, Federica Mogherini. Siamo dalla parte dei diritti e della democrazia - ha concluso Graziano Delrio - e saremo determinati in questa battaglia”.