“Con un post sull’autorevole blog di Beppe Grillo, il M5S scopre che in Italia esiste una normativa avanzata che disciplina scrupolosamente e in modo articolato il sistema di autorizzazioni per le esportazioni di armi”. Lo dichiarano Lia Quartapelle, capogruppo Pd in Commissione Esteri alla Camera, e Fabio Porta, deputato democratico eletto nella circoscrizione Estero-America meridionale.
“Se avesse contribuito a esercitare con serietà e attenzione le prerogative che la stessa legge riserva al Parlamento per il controllo delle esportazioni – continuano - saprebbe che l’autorizzazione per le forniture alla polizia venezuelana sono già state sospese. Si tratta di una misura doverosa, che rientra nel perimetro giuridico in cui è tenuto a operare il governo ed è coerente con la politica portata avanti dall’Italia per onorare l’amicizia e la solidarietà che riserviamo al popolo venezuelano oppresso dal regime di Nicolàs Maduro. Per contribuire positivamente alle crisi internazionali è necessario lavorare con attenzione e costanza per approfondire le informazioni e valutare le possibili misure da intraprendere. Purtroppo, non è il metodo con cui sono abituati a lavorare i colleghi del M5S. Ai testi degli atti parlamentari che da più di un anno si succedono in commissione, continuano a preferire le pagine dei social e dei giornali, con dichiarazioni scomposte, contraddittorie, strumentali e ridicole, che a volte confondono il Venezuela con il Cile e che hanno trovato l’apice nell’imbarazzante missione a Caracas di cui tentano ora in tutti i modi di cancellare la memoria”.
“Nel nostro ruolo di parlamentari democratici abbiamo sostenuto le importanti azioni di opposizione pacifica e democratica portate avanti anche attraverso la comunità venezuelana in Italia e nel mondo per fare muro contro il piano del presidente di istituire un'Assemblea costituente, riscrivere la Costituzione e ottenere i pieni poteri. Un disegno che anche il Capo del Governo, Paolo Gentiloni, ha condannato senza mezze parole, confermando la determinazione dell’Italia nel difendere e promuovere i diritti, i principi e i valori in cui ci riconosciamo come cittadini italiani ed europei”, concludono.