"La destra conferma di essere contro i diritti e le libertà delle donne e per niente interessata alla loro tutela, a tutti i livelli. Basta prendere gli ultimi fatti accaduti nel Lazio e in Toscana. Arriva in queste ore la notizia che la giunta della Regione Lazio, guidata da Francesco Rocca, ha deciso di porre fine all'esperienza di Lucha y Siesta, mettendo a bando lo stabile di Atac che, con tanta fatica e tante battaglie, le operatrici e le attiviste erano riuscite ad ottenere con una convenzione firmata dalla giunta Zingaretti. Un luogo sicuro dove le donne vittime di violenza possono trovare non solo rifugio, ma anche assistenza e sostegno: questo è Lucha y Siesta. Una realtà fondamentale in un Paese che conta una vittima di femminicidio ogni 3 giorni e in cui la protezione per le donne non è sufficiente neanche per coloro che riescono a denunciare i propri aguzzini. Chiudere Lucha y Siesta, accampando scuse capziose, è un errore enorme e una scelta precisa. Parlare di ricollocazione delle ospiti in strutture della Regione è fumo negli occhi perché è proprio a Lucha y Siesta che spesso le istituzioni si sono rivolte per trovare alloggio a donne vittime di violenza. L'altro esempio arriva dalla Toscana dove il sindaco antiabortista di Grosseto che sostiene la barbara pratica di fare ascoltare il battito del feto alle donne che decidono di interrompere la gravidanza, tanto da firmare la proposta di legge che intende renderla obbligatoria, insulta con epiteti sessisti l'assessora regionale del Pd alle Pari Opportunità Alessandra Nardini per essersi, invece, espressa contro questa iniziativa che ha il solo scopo di minare la libertà di scelta e il diritto all'autodeterminazione delle donne. Ad Alessandra, va la mia solidarietà e il mio sostegno. Al sindaco, invece, tutta la mia condanna. Non fermerete le lotte delle donne. Non ci riporterete indietro di 40 anni. di 40 anni". Lo dichiara Laura BOLDRINI, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.