“I voucher, aboliti oggi, non sono uno strumento introdotto in questa legislatura, ma che in questa legislatura avevamo regolato proprio per limitarne gli abusi. Nonostante questo, ci sono state imprese che hanno continuato a utilizzarli al posto di forme di lavoro stabili, e abbiamo iniziato ad immaginare nuove correzioni”. Lo dichiara Chiara Gribaudo, vice capogruppo Pd alla Camera, dopo il voto dell’Aula sull’abrogazione dei voucher.
“Ho sempre ritenuto giusto – continua - dialogare con il sindacato, ma non ho condiviso l'uso del referendum, che ci avrebbe portati a mesi di polemiche sterili. Bene ha fatto il governo a tagliare la testa al toro, scegliendo di abolirli e garantendo la loro sostituzione con una disciplina più inclusiva e che garantisca maggiori tutele. Il presidente Gentiloni e il ministro Poletti hanno annunciato un nuovo decreto entro la metà di maggio: in Parlamento troveranno tante proposte sulle quali lavorare. Serve soprattutto uno strumento semplice da utilizzare per lavoratori e imprese, che garantisca un salario minimo orario, che abbatta il lavoro nero. Non possiamo semplicemente liberalizzare i contratti a chiamata, né arrenderci alla nuova precarietà che qualcuno, anche nel governo, ha proposto in queste ore, scimmiottando i minijobs che in Germania vengono oggi condannati”.
“Si tratta, invece, di garantire ai lavoratori le giuste tutele, e alle imprese e alle famiglie la facilità di utilizzare prestazioni occasionali, quando il lavoro è veramente accessorio e gli altri strumenti non sono adatti a regolarlo. Il Pd in parlamento si impegnerà a lavorare con il governo per raggiungere questo obiettivo nel più breve tempo possibile”, conclude.