14/10/2024 - 17:19

"I centri per migranti in Albania rappresentano un obbrobrio e una grave ferita per i valori su cui si fonda il nostro Paese. Spostare la gestione dei flussi migratori oltre i nostri confini, delegando la responsabilità a stati terzi come l'Albania, equivale a eludere i nostri doveri internazionali e compromettere i diritti fondamentali di migliaia di persone. Questa politica non solo mette a rischio la dignità e la sicurezza dei migranti, ma costituisce anche un'operazione di gestione delle risorse pubbliche priva di trasparenza e controllo. Gli appalti assegnati per la costruzione e gestione dei centri in Albania sono stati infatti effettuati in deroga alle norme sugli appalti pubblici, sollevando legittimi interrogativi sul rispetto delle procedure e sull'efficacia dei controlli. Non possiamo permettere che questioni così delicate siano trattate senza la necessaria chiarezza e responsabilità in ambiti così delicati dove si corre il  rischio concreto di violazione dei diritti umani, come già evidenziato da diverse organizzazioni internazionali. L'Europa ha più volte ribadito l'importanza di garantire che i migranti, indipendentemente dal luogo in cui vengono accolti, siano trattati in conformità con i principi fondamentali del diritto internazionale. Tuttavia, con queste scelte, l'Italia sembra voler abbandonare questi principi, scaricando su altri Paesi il peso di una crisi che ci riguarda direttamente”. Così in una nota la deputata democratica Ouidad Bakkali.

14/10/2024 - 17:07

Da Governo enormi sprechi e violazione dei diritti umani

“I centri per migranti in Albania rappresentano una pagina buia per il nostro Paese perché rappresentano una palese violazione dei diritti umani e determinano uno spreco enorme di risorse pubbliche. Come evidenziato nell’interrogazione parlamentare che abbiamo appena depositato alla Camera e al Senato, esprimiamo inoltre forte preoccupazione per le modalità con cui questa operazione è stata gestita. Tutti gli appalti relativi alla costruzione e gestione dei centri di Gjader e Shengijn in Albania sono stati infatti assegnati in deroga alle norme sugli appalti pubblici sollevando gravi dubbi sulla trasparenza e la legalità. Inoltre, siamo particolarmente allarmati per il rispetto dei diritti umani nei centri, anche alla luce della recente sentenza della Corte di giustizia europea sulla gestione dei migranti nei cosiddetti "paesi sicuri". La politica del governo appare sempre più orientata a scaricare la gestione dei flussi migratori su altri Paesi, eludendo le responsabilità dirette e violando principi fondamentali del diritto internazionale. Chiediamo al Governo di fare piena chiarezza, rendendo pubbliche le informazioni sugli appalti e sulle ditte coinvolte, e garantendo trasparenza e rispetto delle norme”. Così in una nota il deputato democratico, Matteo Orfini.

12/10/2024 - 19:13

Braga e Boccia presentano interrogazione, procedure torbide e assenza di trasparenza su appalti milionari.

“Qual è stato l'importo speso fino ad oggi per la realizzazione dei centri di Gjader e Shengijn in Albania? E chi ha operato? Il Governo renda pubblico l'elenco delle ditte impegnate, in appalto e in subappalto, nella realizzazione e nella successiva gestione dei due centri di Gjader e Shengijn e sulla base di quali criteri sono state selezionate allo scopo di avere la massima trasparenza in considerazione della delicatezza della questione”. Così i Gruppi Parlamentari del Partito Democratico di Camera e Senato Che hanno presentato due identiche interrogazioni parlamentari ai ministri Crosetto e Tajani per esprimere forte preoccupazione per la gestione degli appalti relativi ai centri di Gjader e Shengijn in Albania e per il rispetto dei diritti umani. “Come già emerso da inchieste giornalistiche e atti parlamentari - sottolineano i capigruppo dem Chiara Braga e Francesco Boccia - appalti per un valore di circa 60 milioni di euro sono stati assegnati dal Ministero della Difesa tramite Segredifesa in deroga alle norme vigenti sugli appalti, sollevando dubbi sulla trasparenza e sulla legalità dell’intero processo e aggravando il rischio di sprechi di risorse pubbliche”.

“A preoccupare - proseguono - è il rispetto dei diritti umani: la recente sentenza della Corte di giustizia europea in materia di “paesi sicuri” mette in discussione la legittimità di delegare la gestione dei migranti a paesi terzi come l’Albania, sollevando dubbi sulla conformità di queste politiche agli standard internazionali.
Chiediamo dunque al Governo massima trasparenza nella pubblicazione dei dati sugli appalti e sulle ditte coinvolte, affinché l’utilizzo delle risorse pubbliche e il rispetto delle leggi siano garantiti”.

10/10/2024 - 18:42

"I centri di detenzione per richiedenti asilo in Albania rappresentano un enorme spreco di denaro che non ha niente a che fare con la gestione dei flussi migranti, ma solo con le necessità propagandistiche della presidente Meloni e del suo governo. Una propaganda tutta giocata minando i diritti fondamentali delle persone a partire da quello d'asilo e usando risorse che avrebbero potuto essere spese per cose urgenti come, ad esempio, per la sanità.
Si tratta di circa un miliardo, di cui 60 milioni già spesi con appalti affidati senza gare, in deroga al codice degli appalti e gestiti dal ministero della Difesa, come se si trattasse di opere destinate alla sicurezza nazionale in una base militare.
La recente sentenza della Corte europea di giustizia ne smonta poi l'impianto giuridico e chiarisce che i paesi, per essere sicuri, devono esserlo in tutto il loro territorio e per tutte le categorie di persone. Sarebbero quindi esclusi dalla lista dei cosiddetti "paesi sicuri" fornita dalla Farnesina buona parte dei paesi inclusi Tunisia, Egitto e Bangladesh. Apprendiamo che i primi migranti diretti nei centri albanesi sono, appunto, egiziani e bengalesi. I giudici italiani non potranno che conformarsi alla decisione della Corte europea di giustizia, checché ne pensino Piantedosi e Meloni.
Significa che queste persone non potranno essere trattenute  e non potendo restare in Albania, perché questo è l'accordo con Edi Rama, saranno riportati in Italia: a che serve tutto questo?  Solo alla propaganda governativa". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

09/10/2024 - 19:54

Tajani attacca il Presidente Sanchez sulle politiche migratorie senza avere argomenti.
Sanchez ha giustamente criticato la norma anti-Sim del ddl sicurezza. Cioè quella che impedisce agli stranieri a cui è stato rifiutata la protezione internazionale in Italia di poter acquistare una sim. Compresi quelli che non possono essere rimpatriati. Gli argomenti che usa il Presidente spagnolo sono umanitari e razionali.
Ma evidentemente lo slancio umanitario e la razionalità non sono i punti forti del Ministro Tajani. Che infatti - dal lontano Brasile - risponde al Premier spagnolo senza entrare nel merito ma usando il solito disco rotto della propaganda. Che si vanta di aver ridotto gli arrivi, che erano quasi raddoppiati nel loro primo anno di governo.
Invitiamo il Segretario di Forza Italia a riflettere sul fatto che c'è poco da vantarsi di leggi che fanno crescere in prigione i bambini, che mettono i minori stranieri in situazioni di promiscuità nei centri di accoglienza per adulti, che tolgono forme di protezione ai migranti o che limitano le libertà di espressione del dissenso.
Ma ci rendiamo conto che sarà stato richiamato al dovere da qualcuno. Come quando era stato costretto a venire in Aula alla Camera a illustrare l'accordo con l'Albania per i centri immigrazione, di cui sapeva poco e che era stato stretto dalla Presidente Meloni senza nemmeno avvisarlo.
La propaganda e la demagogia sono le caratteristiche principali di questo Governo. Che provano a esportare nel mondo sulla pelle dell'Italia.

Così in una nota l’on. Matteo Mauri, responsabile nazionale sicurezza del Pd.

09/10/2024 - 18:54

“Il vice premier Tajani rivendica il "successo" delle politiche migratorie del governo, ma dietro queste parole si cela una realtà drammatica fatta di disumanità e sofferenza. La tragedia di Cutro, in cui vite innocenti sono state spezzate, e la gestione caotica dei barconi tra i porti italiani evidenziano un sistema che respinge in modo cinico e crudele, anziché accogliere. A questo si aggiunge l’assurdità dell’accordo con l’Albania, che viola palesemente i diritti umani, rinchiudendo persone in centri di detenzione all’estero, senza che abbiano commesso alcun reato. L'Italia, un tempo simbolo di accoglienza, oggi è percepita all'estero come una nazione che suscita vergogna, non solidarietà. Forza italia ha sacrificato il rispetto dei diritti umani sull’altare della tenuta del governo”. Così in una nota il responsabile welfare del Pd, il deputato democratico Marco Furfaro.

18/08/2024 - 18:54

“Cari Meloni, Salvini, Tajani, Larussa, Piantedosi e tutti i vostri amici.

Questo è uno di quei casi in cui vi si può tranquillamente dire ‘ve l'avevamo detto!’. Sono mesi che ripetiamo, in Parlamento e nelle piazze, che questi centri di detenzione in Albania sono inumani, inutili e costosissimi.

Solo una misera propaganda giocata sulla pelle dei migranti, dei più fragili. Ho avuto modo di dirlo in Aula e l'abbiamo gridato quando a maggio siamo andati in delegazione in Albania a denunciare lo scempio che si stava consumando.

Vi abbiamo spiegato che sarebbe stato tutto illegittimo.

La cronaca di questi giorni si è incaricata di dimostrare che è esattamente così come dicevamo! La Meloni insieme alla destra tutta oggi riesce solo ad attaccare la magistratura. Anche quella che per colpa loro dev'essere messa sotto scorta. Per loro le regole valgono solo per gli altri. Ecco, vi volevamo informare che non è così!

E che adesso qualcuno dovrà rispondere di questo scempio umanitario ed economico”. Lo scrive su Facebook il deputato dem Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Partito Democratico, il quale si è occupato fin da subito dell'accordo Italia-Albania.

07/08/2024 - 17:22

“Il Pd interroga il ministro Piantedosi per conoscere i tempi per l'apertura dei centri per i migranti in Albania e lui non risponde. Persino la Presidente Meloni e il sottosegretario Mantovano hanno ammesso i continui slittamenti dei tempi per l'apertura, che era prevista per il 20 maggio. Oggi invece il ministro sembra sia stato colpito da un'amnesia fulminante". Lo dichiara il deputato dem Matteo Mauri intervenendo in replica al question time sui ritardi nella realizzazione dei Centri per i migranti in Albania.

“Il ministro Piantedosi poi ha provato a dire che le spese per l'Albania abbatterebbero le spese di gestione dell'accoglienza. Una vera assurdità, una vera e presa in giro perché è evidente a tutti che quei soldi vengono buttati via per fare una cosa inutile, oltre che censurabile per il rispetto dei diritti umani. Cioè vengono sprecati per un'operazione di pura propaganda!” ha continuato Mauri che insieme ai colleghi del PD Amendola, Bonafé e Orfini aveva fatto a maggio un blitz in Albania per verificare lo stato dei lavori del centro.

“Una notizia nuova però il Ministro Piantedosi involontariamente l'ha data: i costi sono lievitati a 160 milioni l'anno, cioè 800 milioni totali. Ben 150 milioni in più di quelli preventivati. Una cosa veramente assurda. Invece di investire in Albania il Governo dovrebbe usare quelle risorse per le forze dell'ordine e per il sistema di accoglienza, di integrazione e inclusione”. Lo dichiara la vicepresidente del Gruppo Pd, Simona Bonafé che ha illustrato l'interrogazione a Piantedosi.

06/08/2024 - 12:49

Domani question time a Piantedosi sui Centri migranti in Albania. Le deputate e i deputati democratici Bonafè, Cuperlo, Fornaro, Mauri, Amendola, Orfini, Boldrini, Ghio, Ferrari, Casu chiedono al ministro degli interni quando il Centro per i migranti in Albania previsto dal Protocollo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania che doveva aprire “non oltre il 20 maggio” sarà completamente attivo e quali sono le ragioni vere del ritardo che hanno peraltro distolto le forze di Polizia, mandate a sorvegliare il sito del porto non attivo, dall’ordinario servizio in Italia”. Per il Pd l’accordo Italia-Albania viola i diritti umani e determina un enorme spreco di denaro pubblico.

Ecco il testo integrale del question time.

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea
Al Ministro dell’Interno.

Per sapere: premesso che:
i Centri per i migranti siti in Albania previsti dal Protocollo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania dovevano aprire “non oltre il 20 maggio u.s.”;

parliamo di un investimento di oltre 700 milioni di euro per un sito che rappresenta un vero e proprio buco nero per quanto riguarda lo stato di diritto nella gestione dei migranti;

in data 22 maggio una delegazione parlamentare del gruppo del Pd alla Camera si è recata in Albania e ha mostrato con supporto di videodocumentazione gli enormi ritardi nella realizzazione del sito;
la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella sua recente visita in Albania, dello scorso 5 giugno aveva posticipato al primo agosto il giorno di entrata in funzione delle strutture;

il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il 30 luglio u.s. nell’ambito di una audizione presso la Commissione Parlamentare Antimafia aveva evidenziato come servisse ancora qualche settimana per l’apertura del centro a causa dei ritardi dei lavori;

i ritardi riguarderebbero il sito previsto presso l'ex base dell'Aeronautica albanese di Gjiader - una ventina di km all'interno - dove si stanno allestendo tre differenti strutture: un centro per il trattenimento di richiedenti asilo (880 posti), un Cpr (144 posti) ed un penitenziario (20 posti);

attualmente la cronologia del governo prevede, secondo fonti giornalistiche, per il 20 agosto prossimo il collaudo del genio militare per aprire una parte del centro di detenzione di Gjiader e per il 1 settembre quello per tutto il sito;

nel frattempo ha suscitato molte proteste in particolare da parte delle organizzazioni sindacali delle forze di polizia la notizia di un vademecum fornito nell’ambito della formazione del primo contingente di polizia penitenziaria che dovrebbe operare presso il sito con una serie di prescrizioni surreali su come devono comportarsi al ristorante, sull’attenzione al linguaggio, e addirittura per un divieto di corteggiamento;

come testimoniano anche i reportage giornalistici di questi giorni siamo di fronte ad un enorme spreco di denaro pubblico per una infrastruttura che lede i diritti delle persone migranti e che serve al governo esclusivamente come arma di propaganda-:

quando il centro sarà completamente attivo e quali sono le ragioni vere del ritardo che hanno peraltro distolto le forze di Polizia, mandate a sorvegliare il sito del porto non attivo, dall’ordinario servizio in Italia.

31/07/2024 - 19:00

“Sono molto soddisfatta per il voto unanime di oggi in Commissione Lavoro di ratifica dell’accordo tra Italia e Albania sui temi della sicurezza sociale” dichiara l’onorevole Chiara Gribaudo del Partito Democratico.
“Finalmente - continua Gribaudo - le prestazioni pensionistiche, disoccupazione, malattia e maternità avranno mutuo riconoscimento per tutte e tutti nei due Paesi come già avviene con molti altri paesi. Una misura di giustizia sociale utile per migliaia di cittadine e cittadini d’Italia e Albania.” Conclude Gribaudo: “Con questo provvedimento chiudiamo un lavoro che era iniziato già nella scorsa legislatura con l’impegno, vale la pena di ricordarlo, del Ministro Orlando e del collega Tommaso Nannicini.”

23/07/2024 - 17:19

"Il naufragio di Cutro si poteva evitare. Quelle 94 vite, di cui 35 bambini, si potevano salvare. Lo scrive, nero su bianco, la Procura di Crotone che ha chiuso le indagini sui fatti di quella notte terribile, tra il 25 e il 26 febbraio del 2023, chiedendo il rinvio a giudizio per sei persone, quattro finanzieri e due militari della Guardia Costiera.
Cos'ha da dire il ministro Piantedosi che non ha mai risposto alle nostre domande su una delle più gravi stragi verificatesi in mare in prossimità delle coste italiane?
Cos'ha da dire il governo che a quella strage rispose solo inasprendo pene, limitando di fatto il diritto d'asilo, minando i diritti dei minori stranieri non accompagnati, costruendo centri di detenzione in Albania e stringendo accordi con autocrati del nord Africa a cui non interessa alcunché dei diritti umani dei loro cittadini, figuriamoci di quelli dei migranti ?
Bisogna abolire la Bossi-Fini, che impedisce ai migranti di entrare in Italia regolarmente in cerca di occupazione, e aprire canali legali di ingresso. Diversamente, continueremo una macabra conta dei morti nel deserto, nei campi di detenzione libici, nel Mediterraneo". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

23/07/2024 - 16:59

“Le politiche di accoglienza di questa destra sono inaccettabili e indegne di un paese civile. Nessuna risorsa per i territori, nessuna organizzazione logistica, nessun soccorso efficace per i migranti, spesso donne e minori ed in condizioni fisiche e psicologiche devastanti. Ringraziamo oggi la Regione Toscana ed i comuni interessati, i volontari e le associazioni coinvolte, per aver soccorso le 226 persone sbarcate oggi a Livorno dalla nave Geo Barents”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario dem della Toscana Emiliano Fossi.

 

“Il Governo Meloni criminalizza da sempre l’immigrazione come strumento di propaganda, dimenticando che dietro ogni persona c’è una vita difficile e spesso drammatica. La strage di Cutro, i lager in Albania, le norme contro le navi Ong che salvano vite in mare sono le uniche risposte di Giorgia Meloni a chi cerca un futuro migliore”: conclude Emiliano Fossi.

23/07/2024 - 15:12

“Il Pd ha presentato una pregiudiziale di merito perché riteniamo che questo decreto sia una scatola vuota, senza norme di sostanza e interventi strutturali. Un provvedimento mirato a distruggere il Ssn e a favorire il sistema privato che non inciderà per niente sulle lunghissime liste d'attesa e ce lo confermano le parole di ANAAO ASSOMED, la sigla principale dei medici ospedalieri. Il dramma delle liste d'attesa lo volete risolvere con la frase ricatto 'o ti curi pagando di tasca tua, oppure rischi la vita' mentre ogni giorno 4 milioni di persone rinunciano alle cure e restano inevase 10 milioni di prestazioni. La cura non è più un diritto, è un privilegio”. Lo dichiara il deputato dem Marco Furfaro intervenendo in Aula sulla pregiudiziale di costituzionalità del Dl Liste d'attesa.

“Avete ridicolizzato e affossato la legge Schlein – continua Furfaro - dimostrando che non avete a cuore la salute degli italiani e ad un problema urgente avete risposto con un decreto fuffa che a sua volta prevede ulteriori sette decreti attuativi. Siete celeri nel fare condoni ma rimandate a data da destinarsi persino le poche misure che avete previsto per la Sanità”. “Finanziate appalti dell'immigrazione all'Albania, società di calcio ed evasori - conclude il deputato dem - ma non riuscite a dare un euro per le persone che soffrono né per il personale medico”.

06/06/2024 - 16:40

Nell’attesa dell’esame di giugno, il governo rinvia tutto a settembre: dai centri immigrati in Albania – promessi per maggio e ancora in cantiere – alla social card per i redditi più bassi, tutto in funzione dell’appuntamento elettorale. Un contributo minimo e per una platea molto ridotta viene anche posticipato. Si regala un caffè al giorno e tornano in mente altri regali elettorali, dalla scarpa al pacco di pasta. Erano gesti indegni allora e lo rimangono ancora oggi.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

06/06/2024 - 10:58

"Tele Meloni colpisce ancora: ieri pomeriggio quasi un'ora di diretta sulle reti Rai per la Premier in Albania che sperpera 800 milioni di euro per l'hot spot migranti ma poi la televisione di Stato interrompe la premiazione della prima e storica vittoria dell' Under 17 di calcio al campionato europeo di categoria, preferendo peraltro una serie Tv inglese. Complimenti per la coerenza, sovranisti a reti alterne!". Lo dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi.

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