09/12/2024 - 16:34

“Con il conseguimento dei due obiettivi previsti nel semestre in corso, lo stato di avanzamento dei 13 investimenti ferroviari previsti dal Pnrr raggiungerà la soglia del 39% di realizzazione. Il dato è allarmante: la stessa Corte dei Conti, infatti, ci conferma che il 20% dei progetti è in ritardo. Ma ciò che ci rende maggiormente preoccupati è che la Corte conferma come la maggior parte delle risorse degli investimenti ferroviari – circa metà delle dimensioni finanziarie totali – sarà per progetti al Nord nonostante il 48,2% delle opere dovranno essere fatte al Sud e nelle isole. Non è così che si risolve il gap delle infrastrutture, anzi lo si acuisce. Del resto il governo si ricorda del meridione solo in campagna elettorale e poi, tra autonomia differenziata e mancanza di risorse, se ne dimentica”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti e segretario regionale siciliano commenta i dati della Corte dei Conti sugli investimenti ferroviari Pnrr.

04/12/2024 - 17:54

"Lo slittamento dell'approdo in Aula della proposta di legge sulla riforma della Corte dei Conti è una buona notizia ma non cambia la nostra valutazione: questa riforma è profondamente ideologica e rappresenta un attacco diretto all'indipendenza della magistratura contabile. È un intervento che mina l'equilibrio tra i poteri dello Stato, riducendo la capacità della Corte dei Conti di svolgere il proprio ruolo di controllo autonomo e imparziale. La maggioranza, invece di affrontare le priorità reali del Paese continua a portare avanti una visione divisiva e punitiva, volta a indebolire istituzioni che hanno sempre garantito trasparenza e legalità. L'annuncio di un emendamento atteso in extremis che potrebbe incidere sull’autonomia territoriale delle corti conferma l'improvvisazione con cui si sta gestendo questa riforma, un tema così importante che richiederebbe invece serietà e confronto aperto”. Così il capogruppo democratico nella commissione giustizia della camera, Federico Gianassi.

04/12/2024 - 13:14

“La Corte Costituzionale ha demolito l’Autonomia di Calderoli. La legge infatti non rispetta i principi di sussidiarietà e di unità della nazione che per ironia della sorte sono messi in discussione proprio dal governo dei patrioti. Ora la Premier venga in Parlamento per dire come intendono affrontare la sentenza e come intendono andare avanti, ma blocchino subito le intese avviate con le Regioni. Ci dicano cosa vogliono fare della protezione civile o del commercio estero, alcuni dei temi più controversi al centro del conflitto di attribuzione tra Stato e Regioni”.
Lo ha detto oggi a Skytg24 Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“E’ tempo che la maggioranza archivi il progetto di spaccare l’Italia, come del resto già chiedeva l’adesione massiccia alla richiesta di referendum, a cui hanno aderito centinaia di migliaia di cittadini anche in quel Nord dove lo spirito autonomista sarebbe più forte”.
“Siamo pronti ad incalzare la Meloni anche sul caso Stellantis – ha aggiunto Braga – è tempo che il governo dica se vuole limitarsi a un ruolo di semplice spettatore di un declino preoccupante o vuole essere promotore di una seria politica industriale accompagnando la transizione, investendo sull’automotive e sostenendo politiche europee di sviluppo per salvaguardare l’occupazione e favorire nuove competenze”.

03/12/2024 - 17:20

“Chiedo un'informativa urgente al ministro Calderoli per sapere come intenda proseguire sull'Autonomia differenziata dopo che qualche ora fa la Corte Costituzionale ha praticamente demolito l'impianto della sua ormai ex riforma. La sentenza dice che non si può più fare nulla. In qualsiasi paese al mondo probabilmente a quest'ora, dopo un fallimento del genere, il ministro competente si sarebbe già dimesso. Nel giorno in cui la presidente Meloni priva il nostro Paese del ministero per il Mezzogiorno, salta il Patto di sindacato su cui si regge questo governo: l'autonomia salta e il prossimo sarà il premierato e con lui la vostra concezione del potere mai utilizzato per cambiare l'Italia, ma solo usato per prendervela con qualcuno”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Marco Sarracino, responsabile nazionale Mezzogiorno del Partito Democratico.

“Un passaggio della sentenza secondo noi – ha concluso Sarracino - mette la parola fine a questa legge: ‘il popolo e la nazione sono unità non frammentabili. Esiste una sola nazione, così come esiste un solo popolo italiano. Sul piano istituzionale questa rappresentanza e la cura delle esigenze unitarie, sono affidate esclusivamente al parlamento e in nessun caso possono essere riferiti ai consigli regionali’. I patrioti volevano spaccare la Patria e invece la Patria si è salvata, nonostante voi. E’ il giorno in cui è meglio che ne prendiate atto”.

03/12/2024 - 16:20

“La lettura delle motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale chiariscono ulteriormente i profili di grave incostituzionalità della riforma sull'Autonomia differenziata. Rappresentano una pietra tombale sul progetto secessionista della destra che viene smontato nei punti essenziali. Il governo non può più far finta di nulla. Blocchi immediatamente l'iter delle intese avviate e torni indietro su questa riforma. Si fermi e riconosca il proprio fallimento”. Così Piero De Luca, capogruppo del Partito Democratico nella commissione bicamerale per le questioni regionali, ha commentato il pronunciamento che boccia la riforma Calderoli.

03/12/2024 - 09:02

"Iole Mancini lascia un grande vuoto in chiunque l'abbia incontrata e in chiunque abbia conosciuto la sua storia. Staffetta partigiana, ha vissuto durante la sua giovinezza le atrocità del regime nazifascista senza mai desistere e continuando a portare avanti azioni di resistenza. La sua passione civile e l'amore per la democrazia non l'hanno mai abbandonata, anzi è cresciuta.
Da anni era una presenza costante agli eventi culturali organizzati a Montecitorio da quando, sotto la mia presidenza, partecipava spesso anche alle domeniche di apertura della Camera al pubblico. Negli anni è nato un rapporto personale di stima e affetto che entrambe abbiamo coltivato con cura. L'ultima volta che ha chiesto di vedermi è stata lo scorso agosto quando, già molto malata, ha voluto firmare il referendum contro l'autonomia differenziata.
Testimone instancabile di libertà, laicità e partecipazione, credeva fermamente nella necessità di trasmettere questi valori alle giovani generazioni e nonostante i suoi 104 anni fino all’ultimo ha fatto incontri nelle scuole. Iole mancherà moltissimo a tutte e tutti noi.  Bella, ciao!" Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

26/11/2024 - 20:24

“Siamo a una visione feudale della cultura con il ministro della difesa Crosetto che, da piemontese, pretende di avere voce in capitolo sulla nomina della presidenza del museo egizio e il ministro della Cultura Giuli, che invece di rivendicare la sua autonomia si giustifica spiegando di aver concordato la nomina col sottosegretario piemontese Delmastro.
Eppure sarebbe stato tutto abbastanza semplice, bastava spiegare che quelle nomine sono dovute a una scelta di merito. E invece ancora una volta dobbiamo assistere a una brutta pagina sulla gestione della cultura da parte del partito della presidente del consiglio Meloni” così il deputato democratico, componente della commissione cultura della Camera, Matteo Orfini.

25/11/2024 - 13:25

"Le dichiarazioni di Salvini sull’autonomia, presentata come un passo verso un’Italia ‘più moderna ed efficiente’, sono l’ennesima prova della sua miopia politica. La realtà è ben diversa. La riforma che Salvini e Calderoli stanno cercando di imporre è una riforma secessionista, destinata a fratturare ulteriormente il nostro Paese, aumentare la burocrazia e mettere in pericolo la coesione nazionale. Non si può parlare di un’Italia più moderna mentre si indebolisce il Sud, si riducono le risorse per i servizi essenziali, si accentuano le disuguaglianze e si rende meno competitivo l'intero Paese. Salvini è fuori sincrono: può anche vantarsi di procedere ‘spedito’, ma la realtà è che la riforma è stata bocciata dalla Consulta, e ha incontrato una mobilitazione popolare senza precedenti. I cittadini, con raccolte firme e manifestazioni, hanno dimostrato di essere contrari a questa riforma che danneggia l’unità del Paese. La destra farebbe bene a fermarsi e riflettere prima di continuare a perseguire obiettivi che non solo vanno contro i principi di solidarietà sanciti dalla nostra Costituzione, ma che minano anche la competitività e la forza dell’Italia nel suo complesso”. Così il capogruppo democratico nella Commissione bicamerale sulle Questioni Regionali, Piero De Luca.

20/11/2024 - 14:53

“L’approvazione del Codice senza gli emendamenti che avevamo presentato insieme ad associazioni delle vittime sulla strada e comitati per la sicurezza stradale è un’occasione persa: la riforma non dà soluzioni né garanzie, anzi rischia di peggiorare il problema drammatico degli scontri stradali con norme che allontanano ancora di più l'Italia dal resto d'Europa. Ora si apre il percorso di attuazione della legge delega e, ascoltando il grido di dolore dei familiari delle oltre 3.000 vittime ogni anno, continueremo a batterci nel Parlamento e nel Paese per chiedere al Governo di mettere per davvero la difesa della vita umana al primo posto anche nelle norme e non solo nei comunicati stampa. Dovrebbe essere un codice condiviso e da votare tutti insieme, ma il Governo finora è stato sordo ad ogni richiesta e bloccato da una visione ideologica che allenta le regole per i veicoli a motore e restringe quelle per gli utenti della mobilità sostenibile, oltre a togliere autonomia a Sindaci e città”. Così il vicepresidente della Commissione Trasporti, Andrea Casu dopo l'approvazione definitiva del nuovo codice della strada.

19/11/2024 - 18:03

“Ministro Calderoli, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, la sua autonomia differenziata non esiste più. È finita, game over! L'impianto su cui si reggeva è stato totalmente demolito. Dica definitivamente addio al suo progetto, alla sua idea sbagliata, ingiusta, di spaccare l'Italia perché il suo disegno è stato cancellato. Se ne faccia una ragione”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Marco Sarracino, responsabile nazionale Mezzogiorno del Pd, nel corso delle dichiarazioni di voto finali sulle mozioni delle opposizioni relative all’Autonomia differenziata.

“Quello che volevate fare – ha concluso Sarracino - è del tutto coerente con l'attuale disegno della destra italiana. Sono due anni, infatti che questo governo, se la prende sempre con chi è più debole, con chi è più povero, con i cittadini del Sud con quelli delle aree. Questo è il governo più antimeridionalista della storia repubblicana. Non ci fermeremo fino a quando questa legge non verrà cancellata, ve lo abbiamo detto centinaia di volte e continueremo a farlo. Anche oggi, caro governo, caro ministro, l'Italia è una e indivisibile e resterà tale nonostante voi, fatevene una ragione”.

19/11/2024 - 17:13

“Il ministro Calderoli non si arrende. Non è bastata nemmeno la censura della Corte Costituzionale per dissuaderlo dal portare avanti il suo folle progetto secessionista. Con la nostra mozione chiediamo semplicemente che tutti i negoziati avviati si fermino sia per attendere la sentenza della Consulta, sia per recepire le conseguenti modifiche con l’intervento del Parlamento. Calderoli, invece, vuole andare dritto come un treno, dimostrando ancora una volta quanto sprezzo provi per quegli organi costituzionali, Parlamento e Corte, chiamati a rivestire un ruolo di bilanciamento e limitazione del potere dell’esecutivo. Il suo atteggiamento è riprova della reazione allergica che lui, e in generale questo Governo, hanno ogniqualvolta la democrazia e i suoi presidi essenziali si esprimono a salvaguardia dei principi fondamentali della nostra Repubblica. Cosa dovremmo aspettarci, d’altro canto, da uno che spera che le opposizioni ‘tacciano per sempre’?”.

Così Ubaldo Pagano, Claudio Stefanazzi e Marco Lacarra, deputati pugliesi del Partito Democratico.

19/11/2024 - 15:04

Sarà discussa oggi alla Camera la Mozione sull’autonomia differenziata presentata in modo unitario dalle opposizioni a seguito della bocciatura della legge Calderoli da parte della Corte Costituzionale. La mozione unitaria chiede al governo di interrompere immediatamente le intese in fase di negoziazione con le regioni sulle ‘materie non Lep’ e di sciogliere il Comitato per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (CLEP) il cui lavoro è stato messo in discussione dalle decisioni della Consulta.

16/11/2024 - 18:03

“Da Calderoli parole inaccettabili, basta strappi. Sembra il Papete, Meloni prenda immediatamente le distanze” così la capogruppo democratica nella commissione affari costituzionali della Camera, Simona Bonafè, che aggiunge: “Calderoli dovrebbe solo vergognarsi per aver presentato alle Camere un provvedimento incostituzionale. Il governo la smetta con le forzature e rispetti la Corte Costituzionale che ha detto con chiarezza che ad intervenire deve essere il parlamento”.

16/11/2024 - 17:51

Il Ministro Calderoli è ancora confuso dopo la drastica bocciatura da parte della Consulta della sua riforma sull'autonomia differenziata. Invece di permettersi di intimare alle opposizioni cosa fare, chieda scusa all'italia per aver provato a distruggere l'unità nazionale con una legge palesemente incostituzionale. Si metta l'anima in pace. Le opposizioni avevano ragione a contestare questa Riforma e non arretreranno di un millimetro, ma continueranno a difendere come fatto finora i principi di solidarietà e coesione a fondamento della nostra Costituzione da maldestri e pericolosi attacchi della destra.

Così il capogruppo democratico nella commissione affari europei, Piero De Luca.

16/11/2024 - 17:45

Furioso perché la sua legge non esiste più, Calderoli perde la ragione e vuole ridurre al silenzio le opposizioni. La maggioranza ha già provato a farlo durante l’esame  della legge in parlamento con voti ripetuti e aggressioni ai deputati. Ora promette di metterle a tacere per sempre. Dica la premier Meloni se è accettabile un tale comportamento da parte di un suo ministro.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

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