24/06/2024 - 17:13

Un’altra bella giornata per il centrosinistra e per il Pd. I risultati dei ballottaggi confermano che c’è un paese che chiede di occuparsi dei problemi reali delle persone e crede nell’alternativa. I cittadini hanno punito l’arroganza della destra e nel sud bocciano inequivocabilmente l’autonomia che spacca il paese. Viva l’Italia delle migliaia di campanili, ma uniti e solidali!

 

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

23/06/2024 - 12:23

“La legge sull’Autonomia attua nel modo peggiore l’articolo 116 della Costituzione sui rapporti tra Stato e Regioni. Inutile il richiamo alla riforma del titolo V, le sfide del 2024 non sono più le stesse del 2001 e comunque questa riforma le affronta nel modo peggiore”.
Lo ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, intervenendo oggi a Skytg24.
“Come anche esponenti di Forza Italia hanno sottolineato, non si definiscono preventivamente i LeP e non c’è nessuna garanzia che i servizi fondamentali siano garantiti. Non ci sono le risorse per finanziarli e nel frattempo su alcune materie in cui non sono previsti livelli minimi, si può procedere al trasferimento alle regioni con immediate conseguenze negative. C’è ora un solo modo per intervenire: i presidenti del centrodestra contrari sostengano i ricorsi presentati dai governatori del centrosinistra e il referendum. Altrimenti saremmo di fronte a un tentativo di allontanare le responsabilità quando invece senza i voti di Forza Italia questa legge non sarebbe stata approvata” ha aggiunto Braga.
“Varata tra mille forzature in commissione e in Aula, senza mai l’intervento della maggioranza, fino all’aggressione fisica nei confronti di un deputato dell’opposizione, siamo preoccupati dell’impatto immediato di questa legge su temi fondamentali della vita dei cittadini: sanità, trasporti, scuola, energia. È frutto di uno scambio – con premierato e riforma della giustizia – che fa male al paese e spezza l’unità nazionale” ha infine concluso l’on. Chiara Braga.

20/06/2024 - 20:06

"Oggi era necessario essere a Piazza Vittorio, a Roma, accanto a quelle ragazze e a quei ragazzi che hanno lanciato un appello dopo la brutale aggressione neofascista contro quattro di loro della Rete degli studenti medi e di Sinistra universitaria che tornavano dalla manifestazione delle opposizioni contro l'autonomia differenziata e il premierato.

Non un fatto isolato, che sarebbe già grave di per sé, ma l'ennesimo episodio in pochi giorni dopo un'aggressione in Parlamento contro un deputato di opposizione, dopo l'inchiesta di Fanpage sui giovani di Fdi che inneggiano a Mussolini e a Hitler, dopo i candidati e gli eletti del partito della premier che evocano i forni crematori.

È un clima generale. Un clima che deve destare preoccupazione e spingerci all'unità contro i rigurgiti neofascisti e i tentativi di reprimere il dissenso. "Chi tace è complice", recitava uno striscione esposto oggi in piazza. E noi non staremo zitti né nelle strade né nelle aule parlamentari'. Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

19/06/2024 - 20:06

“Solidarietà alle studentesse e studenti di Rete degli studenti medi Lazio e Sinistra Universitaria Sapienza, aggrediti vergognosamente ieri nel rione Monti di Roma mentre facevano ritorno dalla manifestazione a Santi Apostoli contro l’autonomia differenziata. Un’aggressione fascista da manuale. Nei pressi di Via Merulana, sono stati fermati da delle persone che hanno cominciato a prendere a calci e pugni due dei ragazzi. Uno degli studenti è stato trascinato a terra dai due aggressori, gli è stata strappata a forza una bandiera del sindacato studentesco ed è stato preso, infine, a calci mentre era ancora a terra col tentativo di sfilargli la maglietta di Spin Time Labs”. Lo afferma in una nota la deputata dem Rachele Scarpa.

“Non è – aggiunge la deputata Pd - il primo episodio di questo genere che si verifica a danno dei sindacati studenteschi. Il quartiere in cui c'è stata l'aggressione è lo stesso del circolo di estrema destra di ispirazione neofascista di “Colle Oppio” che si riunisce e organizza abitualmente attività nella sede sita nell’omonimo parco, storico spazio del Movimento Sociale Italiano e passato alle cronache anche per i legami con Gioventù Nazionale emersi nella recente inchiesta di Fanpage”.

“C’è un clima di violenza squadrista – conclude Scarpa - che si respira su tutti i livelli, dalle strade al Parlamento, che non va in alcun modo legittimato, nemmeno col silenzio. Non è normale che chi manifesta pacificamente e democraticamente debba temere per la propria sicurezza. Questi gruppi neofascisti andrebbero sciolti. Cosa dice e cosa intende fare il governo rispetto a tutto questo? Presenterò un’interrogazione parlamentare”.

19/06/2024 - 19:18

“La destra sta mettendo a segno quelle riforme che la caratterizzano: uno sbilanciamento dei poteri costituzionali a svantaggio di Parlamento e Presidente della Repubblica attraverso il premierato e l’affermazione delle disparità territoriali con l’autonomia differenziata. Come Partito Democratico ci batteremo in tutte le sedi contro queste riforme, dalla piazza di ieri alle istituzioni. Contro l’autonomia differenziata, la Toscana si è già mossa a poche ora dall’approvazione della legge. Bene ha fatto Giani a proporre una iniziativa congiunta delle Regioni, così come sosterremo lo strumento del referendum, che può partire dall’iniziativa dei Consigli regionali lanciata dal Presidente dell’assemblea toscana Mazzeo. Facciamo appello a tutte le forze del centrosinistra affinché sostengano queste azioni insieme a noi”. Così il deputato dem Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano.

19/06/2024 - 19:01

“L'Italia non è in buone mani. La destra per rispondere a interessi di partito ha voluto votare di corsa due leggi dannose per l'Italia. Il premierato colpisce il ruolo del Presidente della Repubblica, l'arbitro del gioco. Lo colpisce perché con l'elezione diretta conferisce molto potere al Premier, cioè a una parte, a un giocatore, che diventa così più forte dell'arbitro. Un'anomalia assoluta. E poi l'autonomia differenziata che divide l'Italia. Siamo 60 milioni, per farcela in competizione con paesi di 1 miliardo e mezzo di persone dovremmo essere ancora più coesi. L'Italia unita, più semplice e più giusta può garantirci, nella cornice europea, un futuro migliore e permetterci di giocare un ruolo nel mondo. Venti Regioni divise no. Creeranno al contrario debolezza e ingiustizia. Questo processo di riforme è il prodotto di ricatti reciproci tra i tre partiti di maggioranza: a Forza Italia la giustizia, alla Lega lo spacca Italia e al partito di Giorgia Meloni la legge sul premierato. Nessuna visione per il futuro ma costi enormi per il Paese. La verità è che la destra vuole il superamento della Repubblica fondata nel 1948”.
Così sull’Huffington post il deputato democratico, Nicola Zingaretti.

19/06/2024 - 18:55

“Alle prime ore di questa mattina, con l’approvazione dell’autonomia differenziata, si è consumato l’ennesimo scempio nei confronti del Meridione, da parte di una destra che ci ha costretti ad una ‘seduta fiume’ infliggendo uno sfregio alla democrazia e alle opposizioni. Il concetto stesso di autonomia differenziata viola innumerevoli articoli della nostra Costituzione, oltre che gli irrinunciabili principi di sussidiarietà, perequazione, solidarietà tra regioni e unità nazionale. In verità, anche se non siamo d’accordo su nessuno dei postulati che secondo la maggioranza giustificherebbero la riforma, avrebbero potuto celare meglio il loro anti-meridionalismo e tentare un approccio più corretto, anche se la riforma è praticamente da scartare per intero e, formulata in questo modo, non fa che distruggere le regioni più deboli, principalmente al Sud”. Lo dichiara in una nota la deputata dem Maria Stefania Marino.

“Il Meridione – ha concluso Marino - ha già subito abbastanza a causa delle politiche scellerate del governo Meloni. Più volte si è parlato di secessione dei ricchi, di abbandono del Mezzogiorno, di disomogeneità nei servizi già esistenti e aggravati da questa riforma. Ma questa maggioranza è sorda e non dice cosa succederà alle aree interne del Centro e del Nord, che non saranno di certo agevolate. Tuttavia, quanto da noi anticipato è evidente: questo governo ha la chiara intenzione di fregarsene delle differenze tra le regioni e del fatto che molte di esse rischiano di rimanere irrimediabilmente indietro a favore di pochissime altre”.

19/06/2024 - 16:34

“Indignati per le parole del capogruppo di Fdi, Tommaso Foti, che nel suo intervento sull’autonomia ha evocato il ‘campo santo’ per le opposizioni. Parole veramente di cattivo gusto pronunciate all’interno dell’aula della camera che, poco più di due settimane fa, fa celebrava i cento anni del discorso di Giacomo Matteotti” così il deputato democratico, componente dell’ufficio di presidenza del gruppo del Pd, Roberto Morassut.

19/06/2024 - 15:29

“Da Forza Italia lacrime di coccodrillo, per settimane hanno cercato di raccontare la storiella secondo cui il trasferimento delle funzioni alle regioni non sarebbe stato immediatamente percorribile. Hanno anche sbandierato i loro ordini del giorno come una garanzia a un percorso graduale e ordinato. Tutte falsità, come confermano le dichiarazioni di Zaia e Fontana che già stanno annunciando di attendere solo la pubblicazione in gazzetta ufficiale della riforma per attivare i tavoli e chiedere a governo l’attribuzione di nuove materie. Forza Italia cerca oggi di lavarsi la coscienza, ma la verità è che non solo ha piegato la testa ad ogni richiesta della Lega, ma ha anche scaricato i propri amministratori eletti al sud”. Così il deputato democratico, responsabile nazionale Sud, Marco Sarracino.

19/06/2024 - 15:01

“Segnatevi bene a mente questa data, 19 giugno 2024. La leggeremo nei libri di storia perché rappresenta la fine dell’Italia unità, una e indivisibile, che festeggiamo ogni anno il 17 marzo con la Festa dell’Unità nazionale e della Costituzione. Sarà questa la data per cui sarà ricordato il governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni che stanotte, nel corso di una maratona d’aula a colpi di maggioranza, ha sancito votato la legge sull’autonomia differenziata. Ma come abbiamo fatto in Parlamento adesso il nostro impegno  si sposta in piazza e soprattutto nel referendum con cui, siamo certi, gli italiani voteranno NO a questa riforma che spacca in due l’Italia”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia e deputato Dem alla Camera, Anthony Barbagallo.
Una legge – quella dell’autonomia differenziata – che vedrà una nazione a due velocità, con un Mezzogiorno impossibilitato a recuperare il gap con il Nord d’Italia.
“In tutti gli ambiti il Mezzogiorno e la Sicilia in particolare- prosegue -  ne escono con le ossa rotte: meno servizi, meno sanità, meno istruzione, meno infrastrutture, meno trasporti pubblici. In Sicilia  il mancato riordino della rete ospedaliera e della medicina del territorio, determinata dall’inadeguatezza del governo Schifani che strizza l’occhio ai privati, ha prodotto – aggiunge -  una carenza cronica di personale medico e sanitario e l’incredibile numero di circa 800 mila siciliani che ogni anno rinunciano a curarsi o scelgono di farlo in altre realtà e nulla, a parte annunci e chiacchiere, è stato fatto per smaltire le lunghissime liste d’attesa  Non va meglio con i trasporti: autostrade rattoppate, collegamenti interni disastrosi, treni che, ancora, si muovono ad una velocità da primi del Novecento; insomma servono più risorse per lenire le diseguaglianze ed invece il governo Meloni spacca in due il paese”.

19/06/2024 - 13:31

“Stamattina non è solo morta l’unità nazionale, ma è stata azzoppata anche la maggioranza. Alla prova dei fatti la destra non regge e metà del gruppo di Forza Italia – 22 su 45 – non vota l’Autonomia. Ecco come ci siamo risvegliati dopo una notte surreale a spaccare il paese e a farne brandelli: l’ala moderata, quella legata alle regioni del Sud che chiedono sviluppo e non secessione, non ha non c’ha messo la faccia e neanche il voto, ha tradito i suoi elettori, e non ha fatto nulla per fermare lo scambio osceno tra Autonomia e Premierato. Se non avesse fatto sponda con alleati che vogliono cittadini di serie A e cittadini di serie B, sanità e scuole diversificate, politiche energetiche e di sviluppo separate, forse potrebbe oggi raccontare un'altra storia e non piangere sul latte versato come fa il governatore della Calabria Occhiuto. Abbiano il coraggio di caricarsi la responsabilità mentre la premier Meloni si presenta in Europa, nei vertici impegnativi a rivendicare un ruolo dell’Italia con una maggioranza che perde pezzi e non vota le sue gloriose riforme”. Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

19/06/2024 - 13:02

Bandiera regione Calabria sventolava sui banchi della maggioranza

“Occhiuto, vuole giocare troppe parti in commedia, invece di alzare falsi polveroni si renda conto che il suo partito ha assecondato una riforma che farà male in primo luogo ai calabresi perché divide e crea disuguaglianze”. Così in una nota il deputato democratico, Nico Stumpo, che sottolinea “salvo alcune timide prese di distanza, a cui non sono seguiti atti concreti, Forza Italia non ha aperto bocca durante tutto l’esame del provvedimento e ha piegato la testa davanti ad ogni mossa e ai tempi imposti dalla Lega. Peraltro – aggiunge il democratico - mentre si votava l’autonomia, sui banchi della maggioranza è stata fatta sventolare platealmente la bandiera della Regione Calabria. Invece di rilasciare dichiarazioni che non hanno alcun seguito, Occhiuto si attivi per approvare rapidamente in consiglio regionale un ordine del giorno unitario che certifichi con fermezza la contrarietà all’autonomia differenziata”.

 

19/06/2024 - 11:11

“Un provvedimento approvato di notte perché questa maggioranza e questa destra si vergognano. Si vergognano di aver spaccato l’Italia in due abbandonando di fatto il sud. E lo hanno fatto nella notte pensando e sperando che i cittadini non si accorgano della schifezza che hanno fatto. Hanno approvato una legge di nascosto senza nemmeno un euro, senza fondi per la sanità per le infrastrutture per le scuole. La Meloni si è piegata al disegno della lega e di Salvini. Siamo disgustati ma non finisce qui”. Lo dichiara Stefano Graziano deputato dem.

19/06/2024 - 10:57

“Abbiamo tenuto il punto fino alla fine subendo una seduta fiume che rivela una concezione proprietaria delle istituzioni.
Ma prima ancora della forza dei numeri in Parlamento, ha retto il patto di potere. Il Premierato a Meloni. Il controllo della Magistratura a Tajani. L’Autonomia differenziata a Salvini. A ciascuno il pezzo di Stato che gli interessa. Una pornografica partita a poker sulla pelle del Paese”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

19/06/2024 - 10:03

 “Una riforma che stravolge l’assetto delle nostre istituzioni, che divide e crea diseguaglianze” così la capogruppo democratica nella commissione affari costituzionali della Camera, Simona Bonafè al termine del voto sull’autonomia. “Ancora una prova di forza da parte del governo che durante tutto l’esame di questo provvedimento ha voluto imporre al parlamento una vera e propria dittatura della maggioranza attraverso continui strappi e forzature regolamentari che creano gravi precedenti”.

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