18/11/2024 - 17:26

"Le deputate del partito democratico Sara Ferrari, Antonella Forattini, Valentina Ghio, denunciano come mistificatorio l’intervento che oggi il ministro Valditara ha inviato all’evento di istituzione della Fondazione Cecchettin. “Forse- dice la capogruppo in commissione parlamentare d’inchiesta contro i femminicidi, Sara Ferrari- se questo governo, attraverso la ministra Roccella, si decidesse ad approvare i decreti attuativi della legge sui numeri e le statistiche della violenza, si scoprirebbe quanto evidentemente infondato sia il riferimento del ministro dell’istruzione Valditara, che oggi ha evocato “l’immigrazione illegale“ come una delle cause “legate all’incremento dei fenomeni di violenza sessuale“. La violenza contro le donne, è noto a chiunque se ne occupi veramente, è esercitata da uomini prevalentemente italiani ma non solo, di ogni origine geografica, posizione sociale, livello di studio e avviene in particolare all’interno delle mura domestiche, non per strada ad opera di sconosciuti. Si chiama violenza domestica. E’ immorale- conclude- che un ministro responsabile dell’educazione delle giovani e dei giovani italiane, anziché impegnarsi per contrastare le basi culturali che legittimano i pregiudizi e le discriminazioni di cui si nutre la violenza contro le donne, additi “lo straniero” come causa di una piaga sociale che invece affonda profondamente nella nostra storia e cultura. L’inadeguato Ministro ha dichiarato che “non esiste più il patriarcato” ma ha passato tutto il tempo a dimostrare cosa sia davvero.

18/11/2024 - 16:51

“Immagina di essere il ministro dell'Istruzione. Immagina di essere il ministro dell'Istruzione e dire che la lotta al patriarcato è ideologia. Immagina di essere il ministro dell'Istruzione, di dire che la lotta al patriarcato è ideologia e di affermare che la colpa delle violenze contro le donne è dei migranti e non semplicemente degli uomini. Immagina di essere il ministro dell'Istruzione, di dire che la lotta al patriarcato è ideologia, che la colpa delle violenze contro le donne è dei migranti e di farlo alla presentazione della fondazione dedicata a Giulia Cecchettin, uccisa da un cittadino italiano.  Ministro Valditara, da gennaio ci sono stati 87 femminicidi, come evidenziato dall'Osservatorio nazionale di Non Una Di Meno. In circa l’80% dei casi, l'assassino aveva la mia e la sua nazionalità. Può immaginare, invece, il dato sul genere. La sua inadeguatezza è una vergogna per il ruolo che ricopre e per l'Italia”. Così sui social il responsabile welfare del Pd, il deputato democratico, Marco Furfaro.

18/11/2024 - 16:10

Le parole del ministro Valditara sono inaccettabili. Nessun dato conferma la correlazione tra casi di abuso e immigrazione illegale. Si tratta solo di razzismo e si chiama propaganda, la stessa della peggiore destra nel mondo. Si sta superando il limite, dai detenuti che si vorrebbero privare del diritto di respirare alle deportazioni nei campi in Albania. Non c’è alcun interesse a affrontare un tema epocale come l’immigrazione.

Spiace che questa volta si sia scelta un’occasione importante come la presentazione della Fondazione Cecchettin, che porta il nome di una giovane donna uccisa, per fare propaganda su queste e altre improbabili teorie.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

18/11/2024 - 16:09

"Un intervento imbarazzante, quello del ministro Valditara oggi alla presentazione della "Fondazione Giulia Cecchettin" alla Camera dei deputati. 
In perfetto stile mansplaining il ministro si è permesso di fare una lezioncina dimostrando di ignorare totalmente la complessità del fenomeno della violenza maschile sulle donne e negando la matrice patriarcale.
Per non parlare di quanto sia stato grave non citare mai né Giulia Cecchettin, il cui cadavere veniva ritrovato proprio un anno fa, né l'impegno contro il patriarcato del padre Gino  che ha condotto alla nascita della fondazione.
Giulia Cecchettin che, per altro, è stata uccisa da un italianissimo "bravo ragazzo". E invece, proprio oggi, Valditara sceglie di strumentalizzare un tema così importante per alimentare la propaganda anti-immigrati di questa ultra destra.
Sono gli uomini che uccidono le donne ed è una questione culturale, non di colore della pelle". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Coordinatrice dell'Intergruppo della Camera per le donne, i diritti e le pari opportunità.

18/11/2024 - 16:00

“Stamane alla Camera nella solennità della Sala della Regina. Si tiene la presentazione della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin. Ad aprire l’incontro il vice presidente della Camera, Giorgio Mulè: legge un breve intervento, racconta di quella vita rubata e la restituisce nella sua umanità. Va ringraziato. Parla la ministra Roccella, rivendica forse più di quanto fatto realmente, ma anche nel suo caso con equilibrio e rispetto. Parla Gino Cecchettin. Lo fa con emozione, oggi ricorre un anno esatto da quando seppe che Giulia non sarebbe più tornata. Descrive l’anno trascorso, i sentimenti vissuti, il peso insopportabile del dolore e la decisione di rovesciarlo nella lotta che affronta. Cita l’udienza, nomina “Filippo”, trasmette una forza e potenza d’animo che lascia turbati per la grandezza. La sala si leva in piedi e lo abbraccia. Prima di lui, aveva parlato con un video registrato il ministro dell’Istruzione e del merito, Valditara. Esibisce al bavero della giacca il simbolo del suo partito. Parla e attacca il pericolo dei migranti (in quella sede, in quella cornice, dinanzi a quella sofferenza immensa). Nella sala un silenzio doveroso, ma misto all’imbarazzo di parole completamente fuori sincrono con l’importanza della giornata. Forse verso chi è chiamato a svolgere compiti superiori alle sue capacità, la sola reazione è un sentimento di umana commiserazione” così sui social il deputato democratico Gianni Cuperlo che ha partecipato questa mattina alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin alla Camera dei deputati.

18/11/2024 - 15:35

Le parole del Ministro Valditara sono un grave segnale di arretramento culturale e politico. Definire la lotta al patriarcato come un’ideologia e collegare l’aumento degli abusi sessuali alla presenza di immigrati significa distorcere la realtà e alimentare pericolosi stereotipi, anziché affrontare le vere cause della violenza di genere. In Italia, il femminicidio è una piaga che non conosce confini di nazionalità, cultura o classe sociale. Pensare di affrontare un fenomeno così complesso con retoriche divisive e discriminatorie tradisce una profonda mancanza di rispetto verso le vittime e i loro familiari, come quelli di Giulia Cecchettin, che hanno appena lanciato una fondazione in suo nome per sensibilizzare sulla violenza di genere.

Il patriarcato non è un’invenzione, ma una struttura di potere che per secoli ha giustificato e perpetuato la subordinazione delle donne. Contrastarlo significa impegnarsi per una società più equa e sicura, in cui nessuno debba più temere violenze o discriminazioni. È inaccettabile che un Ministro della Repubblica denigri questo impegno, banalizzandolo come un’ideologia. Serve un’educazione scolastica e sociale che parta dalla parità di genere e dalla lotta agli stereotipi. Invece di seminare divisioni, Valditara dovrebbe investire nel contrasto alla violenza di genere e nel sostegno alle vittime. La memoria di Giulia Cecchettin e di tutte le donne vittime di femminicidio merita un impegno serio, non parole irresponsabili e, quelle sì, ideologiche.

Le istituzioni devono essere un esempio, non fomentare odio e pregiudizi. Come ha detto questa mattina Gino Cecchettin, "l'odio non serve, annichilisce". Non possiamo permettere che si oscuri il senso di una battaglia fondamentale per la libertà e la dignità di tutti. Combattere il patriarcato non è ideologia: è giustizia sociale.

Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.

17/11/2024 - 11:57

“Voglio esprimere alla vicepresidente del Parlamento, Pina Picierno, la piena solidarietà e vicinanza di tutta la comunità del Pd per i violenti e ingiustificati attacchi ricevuti durante il presidio filorusso e contro l'Ucraina ieri a Genova. Siamo dalla parte del diritto internazionale perché riconosciamo la differenza tra aggressore e aggredito: nessuna violenza o atto intimidatorio ci farà cambiare idea e saremo sempre al fianco del popolo ucraino”. Così il deputato dem Stefano Graziano, capogruppo in Commissione difesa alla Camera.

17/11/2024 - 10:09

"Vicinanza e solidarietà alla Vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno e alla comunità del Partito Democratico per gli attacchi ricevuti durante un presidio filorusso e antiucraino di Genova. Manifesti e slogan inaccettabili. Che si sono aggiunti a una campagna diffamatoria in corso da tempo sulla rete. Tentativi di intimidazione che non avranno bessun effetto e che non ci distoglieranno dai nostri obiettivi e dai nostri valori". Lo dichiara l'On. Matteo Mauri, responsabile sicurezza nazionale PD.

13/11/2024 - 14:19

“Risorse immediate per far fronte alle prime impellenti necessità dei territori della Toscana colpiti dal maltempo nelle scorse settimane”: questi i contenuti di un pacchetto di emendamenti alla Legge di Bilancio a prima firma dai deputati Dem Marco Simiani, Emiliano Fossi, Simona Bonafè, Marco Furfaro e Federico Gianassi. Le proposte riguardano i comuni della Città Metropolitana di Firenze, delle Province di Livorno, Pisa, Siena, Pistoia e Grosseto per le alluvioni verificatesi il 18 settembre e il 17 e 18 ottobre.

“Pe tutte queste zone la Regione ha chiesto lo stato di calamità mentre il governo ha stanziato ad oggi soltanto 8,7 milioni di euro per le alluvioni del 18 settembre a fronte di danni molto più ingenti, in attesa che vengano individuati nel dettaglio i comuni interessati dalle inondazioni di ottobre. Per recuperare tempo prezioso e dotare gli enti locali di finanziamenti urgenti abbiamo chiesto lo stanziamento di altri 80 milioni di euro complessivi al fine di garantire in quei territori il pieno ritorno alla normalità e la ripresa di tutte le attività sociali ed economiche”, conclude la nota dem.

11/11/2024 - 15:08

“Durante l’incontro di oggi con le parti sociali, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha nuovamente mentito, riproponendo la falsa narrazione di un investimento record nella sanità. Ma la realtà è ben diversa: i dati di Istat, Banca d’Italia, Fondazione Gimbe, medici e infermieri rivelano un quadro allarmante di tagli al SSN, con disagi crescenti per i cittadini e il diritto alla salute fortemente compromesso” – così Ubaldo Pagano, capogruppo democratico in commissione Bilancio alla Camera, che ribadisce come, “al contrario delle affermazioni della premier, gli investimenti rispetto al PIL continuino a scendere ben sotto la soglia minima del 6%, lasciando scoperti 19 miliardi di euro necessari per le reali esigenze del sistema sanitario, a partire dall’occupazione”. Questa grave mancanza, unita ai drammatici tagli agli enti locali, rischia di avere conseguenze devastanti sui servizi di welfare e di aggravare la crisi di un SSN già in forte difficoltà. Di fronte a dati inequivocabili – continua Pagano - è inaccettabile che il governo continui a mentire, ignorando la gravità di una situazione che mina il diritto alla salute degli italiani. Chiediamo trasparenza e investimenti adeguati per salvaguardare la sanità pubblica e sfidiamo il governo ad approvare il pacchetto di emendamenti alla manovra che il PD sta depositando per potenziare l’investimento nel SSN, anche attraverso un piano di assunzioni straordinarie, e impedirne il collasso”.

11/11/2024 - 14:02

Meloni convoca le parti sociali a manovra chiusa, impone al Parlamento un confronto farsa senza possibilità di cambiare veramente la legge di bilancio e, dulcis in fundo, racconta una realtà che non esiste: per la sanità non c’è un euro in più. Non lo dicono i comunisti, lo dicono istituzioni indipendenti dalla fondazione Gimbe alla Banca d’Italia, e poi medici, infermieri e operatori. Dopo due anni servirebbero meno sceneggiate e più fatti. Invece per ora rimangono liste d’attesa e uno sciopero del settore

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

08/11/2024 - 15:44

È molto grave l’attacco della deputata di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri, al giornalista di TeleRomagna per il quale ha chiesto all’editore della rete di prendere provvedimenti soltanto perché ha espresso disappunto per l’assenza di Elena Ugolini durante la trasmissione di confronto tra i candidati alla Regione. Ci preoccupa molto l’atteggiamento di fastidio e di indifferenza di questa destra nei confronti della libertà di stampa.
TeleRomagna non è teleMeloni.
Evidentemente certe impostazioni assunte dal servizio pubblico e dall'uso politico e con fini di propaganda di telegiornali e informazione in Rai vengono ormai date per scontate e da applicarsi a tutto il giornalismo e la libera stampa da Fratelli d’Italia, al punto di chiedere licenziamenti per giornalisti che hanno addirittura l’ardire di far notare l’assenza di una candidata ad un confronto. Seppur leggendo come previsto da Corecom la nota scritta che ha fatto pervenire Ugolini alla redazione.
Esprimiamo la nostra totale solidarietà al giornalista e a TeleRomagna perché con il loro lavoro contribuiscono a rendere più forte la nostra democrazia.

07/11/2024 - 15:35

“Con la vittoria di Donald Trump, si pone un problema di rifondazione dell'Internazionale Socialista”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, nel corso di un’intervista a Radio Radicale. “L’Internazionale Socialista o esiste e si raccoglie intorno ad alcune linee fondamentali strategiche, un'analisi del mondo condivisa, un raccordo più ampio, oppure se non esiste è meglio che si sciolga. Sul tavolo c’è un tema di rifondazione del movimento democratico e socialista internazionale. E si deve fare sulle grandi opzioni di giustizia sociale, di transizione ecologica, di rapporto tra le grandi aree del mondo”, aggiunge.

“È un grandissimo tema - conclude - che forse dovrebbe essere al centro anche del nostro dibattito. Vedremo se questo dibattito si allargherà all'Internazionale Socialista oppure se resterà dentro i confini degli Stati, dove mi sembra tutti stiano cercando di affrontare il problema ‘molecolarmente’, ma credo che così sarebbe un disastro. C'è invece la necessità di un grande raccordo di un pensiero condiviso sulle grandi linee. E l'unica sede che vedo è quella dell'Internazionale Socialista, però ha bisogno di una rifondazione, sia strutturale e organizzativa che di pensiero”.

06/11/2024 - 18:04

"Le elettrici e gli elettori statunitensi hanno scelto Trump in maniera netta, nonostante abbia istigato alla rivolta contro le istituzioni democratiche del suo Paese e nonostante il forte impegno di Kamala Harris, subentrata nella corsa presidenziale solo a pochi mesi dal voto, mentre l'avversario preparava la sua corsa da anni.
Hanno vinto Trump e la sua narrazione feroce contro migranti, donne, persone LGBTQIA+ perché, probabilmente, dall'altra parte non ci sono state proposte, oltre che narrazione, altrettanto convincenti ma di segno diametralmente opposto. Trump ha parlato alla pancia delle persone, alle loro paure, ponendosi come l'uomo forte in grado di risolvere ogni  problema come per magia.
Negli Usa, come già accaduto in diversi Paesi europei, l'ultradestra raccoglie strumentalmente il consenso dei ceti popolari e del mondo del lavoro, mentre i progressisti non appaiono più come un punto di riferimento per la tutela dei diritti sociali. Battaglie come il salario minimo, la sanità davvero accessibile per tutte e tutti, la scuola pubblica diventano quindi cruciali e ineludibili ovunque.
Ma Trump ha vinto anche per le sue posizioni sulle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, alimentando l'illusione che lui porterà la pace. In realtà, i suoi stretti rapporti con Putin e con Netanyahu ci dicono chiaramente l’esatto contrario.
Questo risultato ci preoccupa. Ci preoccupa anche sul piano economico. Trump ha indicato l'Europa come un nemico e la sua politica sui dazi rischia di essere una catastrofe per l'economia europea che non è abbastanza coesa e forte per contrastarlo. Bisogna lavorare perché, di fronte a questo nuovo scenario, l'Ue trovi gli strumenti per rafforzarsi".  Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

06/11/2024 - 18:03

“L’istituzione del Museo a Viareggio, dedicato alla memoria delle vittime della strage ferroviaria ed alla sicurezza stradale, potrebbe concretizzarsi nelle prossime settimane con la Legge di Bilancio. Abbiamo infatti presentato un emendamento che riprende la proposta di legge del Partito Democratico e chiesto a tutti gli altri gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione di fare altrettanto, ricevendo alcune rassicurazioni in tal senso. Ci aspettiamo quindi che ci sia un'appello bipartisan, che non venga poi mortificato dal Governo Meloni”: è quanto dichiarano i deputati dem Emiliano Fossi, Marco Simiani e Marco Furfaro, primi firmatari della proposta emendativa alla Manovra per il 2025 attualmente in discussione a Montecitorio.
“L’obiettivo dell’emendamento è creare una struttura museale, gestita da una apposita Fondazione e sarebbe sottoposta alla vigilanza del ministero della Cultura. Gli obiettivi del museo sarebbero i seguenti: diffondere la conoscenza relativa alle cause e alle conseguenze dell'incidente ferroviario; rendere omaggio alle vittime dell'incidente e alle loro famiglie; promuovere buone pratiche e la ricerca per migliorare la sicurezza ferroviaria; monitorare l'andamento della sicurezza del sistema ferroviario nazionale e indicare le aree di maggiore criticità e le azioni ritenute necessarie per la loro risoluzione; promuovere attività didattiche nonché organizzare manifestazioni e spettacoli sui temi della sicurezza ferroviaria; fornire sostegno alle attività scolastiche e di educazione permanente. Le risorse stanziate ammontano ad 8 milioni per realizzare gli spazi espositivi e 500mila euro annue per le attività”: conclude la nota.

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