11/07/2023 - 19:31

"L'autonomia differenziata del ministro Calderoli è un flop annunciato ma la Lega, con un blitz dei ministri Salvini e Giorgetti e con la copertura della Premier Meloni, ha tolto 2,5 miliardi di euro di infrastrutture su rotaia, già stanziate, in gran parte per il Centro-Sud e li ha destinati prevalentemente alle regioni del Nord”. Lo dichiarano i deputati dem Marco Simiani, Anthony Barbagallo, Emiliano Fossi, Simona Bonafè, Nicola Zingaretti, Augusto Curti, Luciano D’Alfonso, Andrea Casu, Irene Manzi, Claudio Mancini, Michela Di Biase, Christian Di Sanzo, Laura Boldrini, Federico Gianassi, Nicola Stumpo e Matteo Orfini, depositando una interrogazione a Montecitorio.

“I tagli - concludono gli esponenti Pd - riguardano ad esempio l’Interporto di Livorno, la Roma-Pescara, la Orte-Falconara, la chiusura dell’anello ferroviario di Roma ed il completamento dell’elettrificazione della tratta Catanzaro Lido-Reggio Calabria. Si tratta di opere attese da anni, necessarie per la crescita di vasti territori ad oggi penalizzati dalla mancanza di infrastrutture su ferro moderne e funzionali, che ora rischiano uno lungo stop. Il viceministro Rixi, anch’esso della Lega, ha di fatto confermato tali spostamenti di risorse non stabilendo però come e quando i definanziamenti verranno risarciti"

11/07/2023 - 17:39

Ad oltre due mesi dall’alluvione in Romagna, non servono più annunci e chiacchere ma risorse e risposte adeguate che finora non sono arrivate. Dopo un primo decreto del governo totalmente insufficiente, approda in commissione e, non ancora in Aula alla Camera, il secondo provvedimento con la nomina del commissario Figliuolo. È una figura autorevole, ma dentro una scelta centralistica e distante dai territori. La struttura commissariale infatti è impostata su procedure lente e burocrazia;  sono previste ben 60 persone, dal costo di 10 milioni, per oltre 160 mila euro a testa di retribuzione (anziché comuni, enti e regione che non costavano nulla e conoscevano il territorio). Così si rischia di paralizzare nei tempi e nelle procedure la ricostruzione. Oltre a ciò, questa scelta è stata accompagnata anche questa volta da risorse molto scarse. I 120 milioni di indennizzi a famiglie e imprese stanziati dal governo coprono soltanto una minima quota. Altroché che l’impegno del 100% di indennizzi della presidente Meloni! Il Gruppo dei deputati del Pd propone modifiche al decreto che vengono dal territorio, con emendamenti puntuali che individuano le coperture, tra cui il ristoro del 100 per cento dei danni a famiglie e imprese e l’incremento conseguente delle risorse finanziarie. Stesso discorso vale per la ricostruzione pubblica per la quale chiediamo un incremento delle risorse e che almeno il 30% siano vincolate al ripristino della viabilità. Il governo adesso metta da parte la politica e pensi alla ricostruzione. Le risorse, se si vuole, si trovano. L’idea che più passa il tempo più ci si dimentica, non cancellerà mai il fatto che siamo di fronte ad una emergenza eccezionale; che come tale non può escludere risposte straordinarie, anche ipotizzando finanziamenti in deficit o lo scostamento di bilancio. Adesso il governo e la presidente Meloni non hanno più tempo per tergiversare e fare distinguo.  Le proposte che avanziamo vengono dal territorio e non hanno colore politico; è il momento di riconoscerle con fatti e atti. L’Emilia Romagna è una terra che produce ricchezza e che saprà restituire al Paese più di quanto riceverà oggi per risollevarsi e tornare a correre.

 

Lo dichiara il deputato democratico Andrea Gnassi.

11/07/2023 - 15:20

Servono salario minimo e incentivi adeguamento contratti

"La priorità del governo dovrebbe essere quella di alzare i salari, come mettono in evidenza oggi anche le considerazioni dell'Ocse. Invece dalle parti della maggioranza sono concentrati su altro. Per il Pd serve innanzitutto un salario minimo e la creazione di meccanismi di incentivo per l'adeguamento dei contratti scaduti. Serve una politica dei redditi che definisca un adeguamento salariale e una modernizzazione del meccanismo della contrattazione e della rappresentanza. Non ci si può esclusivamente basare sul taglio del cuneo fiscale, misura necessaria ma non sufficiente che, tra l'altro, per come è stata prevista dal governo, non è che un bonus con scadenza a fine anno, con effetti quasi impercettibili sui salari più bassi, visto il livello della nostra inflazione”. Lo dichiara il deputato dem Marco Sarracino, responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale del Partito Democratico.

“La nota positiva – conclude Sarracino - viene dal riconoscimento da parte dell'Ocse della riforma delle politiche attive voluta dal governo precedente come elemento qualificante del Pnrr con il ministro del Pd Andrea Orlando. Un lavoro che faticosamente, essendo la materia di competenza sostanzialmente regionale, era stato incisivamente avviato registrando un interesse e una collaborazione da parte delle stesse amministrazioni regionali. All'avvio dell'attuale legislatura, il governo ha potuto beneficiare di un lavoro avanzato sulla presa in carico delle persone in cerca di lavoro e sulla road map successiva. Peccato che lo stesso governo, poi, in tema di lavoro e di politiche attive abbia solo perso tempo concentrandosi con furia ideologica nello smantellare l'unico strumento di contrasto alla povertà e decidendo di precarizzare il lavoro".

11/07/2023 - 14:31

“Sono mesi in cui chiediamo che il ministro Fitto venga a riferire con precisione sulla rimodulazione del Pnrr e il governo non risponde o minimizza. Oggi apprendiamo che la situazione è estremamente critica: non ci sono ancora i 19 miliardi della terza rata e sono lontanissimi i 16 della quarta, per i quali devono essere definiti ancora 17 dei 27 obiettivi collegati. Il rischio è altissimo ed è un rischio che pagheranno cittadini che aspettano più servizi, più sanità pubblica e sviluppo da questo Piano così rilevante per il nostro Paese. Il governo non perda altro tempo e Meloni venga a riferire in Parlamento”.

Lo dichiara la vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, Valentina Ghio.

11/07/2023 - 10:53

“La 4a rata del #PNRR sta definitivamente sfumando e la riunione d’emergenza convocata per oggi da Fitto è un brutto segnale. Il governo Meloni si sta rendendo responsabile della perdita di un’opportunità epocale per il Paese e per le nuove generazioni. E Meloni continua a tacere”. Lo scrive su  twitter il deputato del Pd, Alessandro Zan.

10/07/2023 - 18:27

“La piccola macchina del fango che Fratelli d'Italia sta cercando di attivare a seguito della drammatica tragedia che ha riguardato gli ospiti della Casa di riposo di via dei Cinquecento è davvero sconcertante. In momenti di dolore e lutto come questi dovremmo tutti stare in silenzio e semmai aiutare la magistratura ad accertare le responsabilità. Ci vediamo invece costretti a intervenire di fronte al grave rovesciamento della verità. L'onorevole De Corato ha infatti attaccato l'esternalizzazione delle 5 Rsa del Comune di Milano attribuendo la cosa Beppe Sala e Pierfrancesco Majorino. Oggi lo ha ripreso perfino il senatore Gasparri. La cosa sconcertante è che l'esternalizzazione delle RSA è del 2008, ed è stata votata dalla Giunta Moratti, il 21 novembre 2008 presenti al voto alcuni esponenti di Fratelli d’Italia tra cui proprio De Corato. Tale manovra peraltro si è realizzata (e non poteva peraltro essere altrimenti) in coerenza con le regole definite da Regione Lombardia, storicamente governata dalla destra”. Così il deputato democratico Vinicio Peluffo, segretario regionale Pd Lombardia.

10/07/2023 - 15:40

Ma proprio non ce la fanno a trattenersi? Oggi è la volta del Ministro #Abodi.
L’unica ostentazione a cui assistiamo è quella di Ministri ottusi e chiusi nel loro oscurantismo anni ‘50. Sempre contro chi chiede diritti, libertà, giustizia, soprattutto donne e comunità Lgbtqia+

Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati, commentando le parole del Ministro Abodi che ha definito 'ostentazione' la scelta del calciatore Jakub Jankto di dichiarare il proprio orientamento sessuale.

08/07/2023 - 15:24

"Sull'interporto di Livorno finanziato dal Governo Draghi e definanziato da quello Meloni comprendo l'imbarazzo del senatore della Lega Manfredi Potenti. Capisco il suo disagio e della Lega per le dichiarazione del viceministro Rixi: conferma di aver tolto 300 milioni di euro per la Toscana ma per lui si tratta solo di una operazione contabile. Le chiacchiere stanno a zero: il Ministro Salvini ha ufficialmente sottratto risorse già assegnate, se poi verranno reintegrate in Legge di Bilancio sarà solamente un risarcimento dovuto e niente più. Comunque aspettiamo la risposta alla mia interrogazione". Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio sulla decisione del Mit di annullare i finanziamenti disposti nel 2022 per le opere relative all'Interporto di Livorno.

07/07/2023 - 15:05

“Per il governo ogni valutazione in merito al rischio di richieste risarcitorie milionarie dopo il ricorso al Tar da parte del Consorzio Eteria è prematura e la Diga di Genova non è a rischio realizzazione, perché non c'è ancora un giudizio definitivo: una risposta che, rispetto  alla necessaria attenzione che quello che il principale progetto del Pnrr richiede, per la sua portata sia in termini economici sia di impatto a livello lavorativo, portuale, ambientale, risulta troppo semplificativa e parziale. Pertanto, per quanto sia vero e doveroso attendere tutti i gradi di giudizio, credo che su un progetto di questo genere sia necessario prefigurare tutti gli scenari possibili ed essere pronti. Visto che giuristi interpellati sul caso arrivano a ipotizzare risarcimenti milionari, si parla del 5% o addirittura del 10% dell’opera, nel caso in cui il Consiglio di Stato dovesse confermare la sentenza del Tar. Per questo occorre predisporre percorsi certi e prefigurare scenari che non destabilizzino la realizzazione e il completamento dell’opera. Quello che oggi il governo non ha fatto”, dichiara la deputata e vicepresidente del Gruppo PD alla Camera Valentina Ghio dopo la risposta in aula all’interpellanza di cui è prima firmataria.
“Il cronoprogramma è molto stretto e richiede che non ci siano più incidenti di percorso come quelli che hanno caratterizzato la gestione fino ad oggi. - osserva Ghio - Si tratta di diversi episodi che nel caso di un progetto così rilevante hanno dato colpi significativi alla credibilità gestionale di chi dovrebbe realizzare l’opera più significativa del PNRR in Italia, fra tutte quelle dell’intero Paese. Questi elementi uniti ai tempi di costruzione, che da indicazioni di diversi esperti appaiono più lunghi di quelli promessi, richiedono una attenzione massima, anche perché ci sono ancora temi in fase di definizione, come quello della collocazione dei cassoni necessari per la costruzione dell’infrastruttura (sui quali c’è il percorso aperto con l’amministrazione di Vado Ligure), ma che devono trovare una collocazione che non vada a caricare ulteriormente aree di città già compromesse e sulle quali i cittadini si sono espressi in modo forte e chiaro. Decisioni che vanno condivise e che richiedono un rapporto del Governo con le istituzioni locali e una interlocuzione costante e doverosa di queste con la città, più di quanto sia accaduto fino ad oggi”.
“Una infrastruttura così significativa e rilevante per la Liguria e per tutto il Paese - prosegue Ghio - deve essere collocata in un ragionamento strategico di sviluppo economico, di diversificazione di modelli di sviluppo che devono coinvolgere tutte le diverse attività presenti nel porto di Genova e che danno lavoro a decine di migliaia di persone e che devono massimizzare le opportunità. Anche su questo occorre una riflessione di contesto e di scenario che deve coinvolgere tavoli di valenza nazionale. È lo spirito con cui è nato il PNRR che deve essere rispettato, quella definizione appropriata di Next Generation che ha l’obiettivo di produrre ricadute di futuro con le opere finanziate”.
“Chiediamo - conclude Ghio - che la stessa nostra preoccupazione per la prima opera italiana del PNRR sia anche del Governo e quindi chiediamo di monitorare passo passo il percorso con l’Autorità di Sistema Portuale, con il Comune di Genova e la Regione Liguria e di riferire in Parlamento, nelle commissioni competenti eventuali criticità in modo tempestivo”.

07/07/2023 - 13:31

“È preoccupante che il governo italiano non abbia ancora sottoscritto la dichiarazione del Consiglio dell’Unione Europea sull’avanzamento dei diritti lgbtqia+ nell’Unione promossa dalla Presidenza di turno spagnola. È un documento importante che invita la Commissione Europea a continuare il lavoro già iniziato con la Prima Strategia per l’uguaglianza delle persone lgbtqia+ nell’Unione (2020-2025) e invita anche gli Stati membri ad adottare provvedimenti necessari per contrastare ogni forma di discriminazione, odio e violenza sulla base dell’orientamento sessuale, del genere e dell’identità di genere. E viene richiesto ai singoli Stati un impegno preciso nel raggiungimento della piena uguaglianza di tutte le persone, come prescrive anche la nostra Costituzione.

Già 15 stati hanno sottoscritto il documento, tra cui tutti i membri fondatori dell’Unione, a eccezione dell’Italia: perché il governo, in particolare nella persona della ministra Roccella che dovrebbe essere competente in materia, non ha aderito?". Così Alessandro Zan, deputato e responsabile diritti nella Segreteria Nazionale del Partito Democratico, e Brando Benifei, capodelegazione al Parlamento Europeo del Partito Democratico.

"È urgente e necessario - concludono gli esponenti Pd - che anche l’Italia sottoscriva questo impegno, altrimenti significa che siamo davanti all’ennesimo tassello del piano di discriminazione del governo Meloni contro la cittadinanza lgbtqia+, dopo il vergognoso attacco alle famiglie arcobaleno, l’appoggio alle leggi omotransfobiche ungheresi e il sostegno al folle e obbrobrioso pdl Varchi. Già ad aprile il Parlamento Europeo, con l’approvazione di una mozione, aveva associato le condotte dell’esecutivo a quelle di Polonia e Ungheria. Se anche in questo caso il governo italiano deciderà di stare con Orban e Morawiecki, che ovviamente non hanno aderito alla dichiarazione del Consiglio, vorrà dire che l’Italia sarà definitivamente posizionata tra quei Paesi che fanno della discriminazione di una parte delle sue cittadine e dei suoi cittadini una precisa politica pubblica e istituzionale, come già avviene tra i Paesi di Visegrad.”

06/07/2023 - 15:25

“A due anni dalla caduta del masso che ne ha causato la chiusura e a quasi quattro mesi dall’interrogazione che ho presentato in merito ai ministri delle Infrastrutture e della Protezione civile, la galleria della SS 487 situata tra Caramanico Terme e S. Eufemia a Maiella è ancora chiusa e non si vede la soluzione del caso”. Lo dichiara il deputato del Pd, Luciano D’Alfonso a proposito della messa in sicurezza della strada che collega i due Comuni montani.
“A tutt’oggi - spiega il deputato dem - è indefinita la specifica competenza riguardante il soggetto deputato all’esecuzione dell’intervento risolutivo del problema e non c’è nemmeno stato l’inserimento dell’intervento nei programmi di finanziamento regionali e nazionali”.
“L’interruzione al transito nella galleria - conclude D’Alfonso - è causa di notevoli disagi per i residenti di Sant’Eufemia a Majella e Caramanico Terme. Chiediamo al Prefetto di convocare una riunione urgente con l’Anas, la Regione Abruzzo, la Provincia di Pescara, i sindaci dei Comuni interessati e i parlamentari eletti nell’area interessata. Si agisca in fretta, questo stato di cose è intollerabile”.

04/07/2023 - 17:41

Tweet di Laura Boldrini, deputata Pd

Sono intervenuta nell’aula della Camera dei deputati e, insieme ad altre colleghe e ad altri colleghi, ho chiesto al #Governo di prendere posizione su quanto sta avvenendo in questi giorni in #Palestina e in #Israele. Il campo profughi di #Jenin, nella Cisgiordania illegalmente occupata dall’esercito israeliano, è stato sottoposto a un violento raid militare che ha provocato tra la popolazione palestinese 10 morti, tutti tra i 16 e i 23 anni, centinaia di feriti e 3000 persone costrette a lasciare le loro abitazioni. Oggi, con un atto di vendetta elogiato da #Hamas, a Tel Aviv un palestinese di Hebron ha scagliato la propria automobile contro civili, alcuni dei quali sono stati feriti gravemente. La spirale di violenza non si ferma, e il Governo di destra guidato da #Netanyahu provoca ulteriore tensione annunciando la costruzione di 5000 nuove case per i coloni israeliani sui territori palestinesi, una decisione che il Segretario generale dell’#Onu, Guterres, ha definito una «flagrante violazione del diritto internazionale». Fino a quando perdureranno le occupazioni illegali della #Cisgiordania non vi sarà sicurezza né per gli israeliani né per i palestinesi. Di fronte a tutto questo il Governo italiano tace e rinuncia così a dare un contributo per la pace e la giustizia. Un silenzio deplorevole e non più sopportabile per un Paese che nella sua storia ha sempre cercato di promuovere ogni occasione di dialogo tra israeliani e palestinesi, per favorire una prospettiva fondata sulla convivenza di due popoli e due Stati.

04/07/2023 - 13:12

Le dimissioni dal comitato per l'individuazione dei Lep di quattro autorevoli componenti, Giuliano Amato, Franco Gallo, Alessandro Pajno e Franco Bassanini sono una sonora bocciatura della riforma Calderoli. Le motivazioni articolate pongono l'accento sul tema della corretta definizione e dell'adeguato finanziamento preliminare dei Livelli essenziali delle prestazioni, che è indispensabile per evitare di aumentare i divari tra Nord e Sud del Paese, e minano pertanto le fondamenta stesse dell’impianto dell’Autonomia differenziata targata Lega. Una riforma che come denunciamo da mesi calpesta il dettato costituzionale e rischia di spaccare l’Italia sui grandi servizi di civiltà, su quei diritti sociali e civili fondamentali da assicurare in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Il governo si fermi e deponga le bandierine ideologiche per un confronto serio e costruttivo con le istituzioni locali e con il Parlamento.

Così Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche Ue della Camera.

30/06/2023 - 17:15

“Dopo le ultime sparate, abbiamo la certezza che Salvini non ha capito proprio nulla del MES e del senso di questo strumento.”
Così Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio, commenta le dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture in cui si dice "felice se ci espellessero e restituissero soldi".
“A prescindere dall’utilità del meccanismo europeo di stabilità, Matteo Salvini continua a bersagliare l’Europa per nascondere i disastri che questo Governo sta compiendo tra i confini nazionali. L’UE, tanto per rinfrescare la memoria del Ministro, è quella che sta dando all’Italia più di 200 miliardi di euro che questo Governo si sta dimostrando incapace di spendere. L’Europa è quella che per 10 anni ha acquistato i nostri titoli di Stato quando nessuno voleva comprarli, salvandoci dal default.”
“Speravo che dopo il Papete, Salvini - conclude Pagano - avesse imparato la lezione. E invece dobbiamo supporre che ha gravi difficoltà a sopportare il caldo estivo. Lui e la Meloni continuano a sbraitare, isolando il nostro Paese. Quello che non capiscono è che il nostro debito pubblico ci mette in una posizione di grave debolezza e l’isolamento può essere la miccia di conseguenze incalcolabili per la nostra economia.”

30/06/2023 - 12:27

“Ci lascia il vero artefice della Tav: senza la sua visione, la sua lungimiranza, il suo impegno, le sue competenze e la sua professionalità il nostro Paese sarebbe rimasto ai margini dell’alta velocità europea. L’unico modo per celebrare il suo ricordo sarà quello di assicurare che la Torino – Lione venga completata nei tempi e nei modi da lui definiti”. Lo afferma il deputato dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente, in merito alla scomparsa di Mario Virano.

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