03/10/2024 - 18:00

"E’ molto significativo che Pd, Avs e M5S abbiano presentato una proposta unitaria sulla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario i cui primi firmatari sono Fratoianni, Conte, Bonelli, Schlein. Si partiva da tre disegni di legge differenti e si è riusciti a fare una sintesi positiva in avanti. Innovativa nel merito e che scommette sulla centralità della contrattazione collettiva. Mi auguro che la destra decida di affrontare questo tema senza pregiudizi quando arriverà in aula in brevissimo tempo. Non c’è mai stata una rivoluzione tecnologica nella storia che non sia stata accompagnata da consistenti riduzioni degli orari di lavoro. Innanzitutto per salvaguardare occupazione ma anche per liberare il tempo di vita. Siamo pronti a confrontarci con tutti: la sfida è la qualità del lavoro". Così il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera.

09/09/2024 - 15:34

Sulle dita di una mano sta la sfida alla destra lanciata ieri dalla segretaria del Pd Elly Schlein. Cinque punti irrinunciabili del nostro impegno per l’autunno e per un percorso da fare insieme alle altre opposizioni: difesa della sanità pubblica, istruzione e ricerca, lavoro e salari, politiche industriali, diritti sociali e civili. Sono i temi che stanno a cuore al paese. Perché in due anni la destra non ha risolto alcuno dei problemi che colpiscono famiglie, imprese, lavoratori e lavoratrici. C’è una legge di bilancio alle porte, ma per ora solo molti vertici e poche idee. Siamo pronti con le nostre proposte e con le nostre battaglie. L’alternativa al governo di destra c’è e vogliamo cominciare a praticala con un’opposizione determinata e forte delle sue ragioni.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
 

03/09/2024 - 16:43

“Se per rivendicare i presunti successi del suo governo la presidente Meloni è costretta ad attaccare la leader dell’opposizione o quei successi sono ben poca cosa o quei numeri sono ballerini” così là vicepresidente del PD Chiara Gribaudo in merito alle parole pronunciate dalla premier Meloni durante una trasmissione televisiva.

“Io temo - prosegue Gribaudo vice presidente della commissione lavoro alla Camera - che quei numeri siano proprio ballerini. In particolare sugli aumenti dei salari, la decontribuzione non compensa certo una inflazione nel triennio che è arrivata al 17%, che il Governo poteva compensare almeno per i lavoratori pubblici, per i quali avrebbe avuto gli strumenti e che invece hanno avuto un rinnovo triennale insufficiente. Sulla decontribuzione per le lavoratrici madri è bene ricordare che questa spetta solo per le lavoratrici con almeno due figli e con contratti a tempo indeterminato, lasciando quindi scoperte proprio le donne con maggiore fragilità reddituale”

“Sull’incremento dell’occupazione la premier Meloni si sta attribuendo risultati che partono da lontano e sono una tendenza significativa sin dai tempi del Governo Draghi e dall’avvio del PNRR. Se però davvero volesse continuare lungo questa strada saremo felici di scoprire che nella prossima legge di Bilancio 2025 verranno trovate risorse per investimenti pubblici ulteriori rispetto a quelli del PNRR, a differenza di quanto fatto nella scorsa legge di Bilancio”

“La Segretaria Schlein e il PD stanno rivolgendo da tempo domande precise al governo e a Meloni su due temi fondamentali: la sicurezza sul lavoro e l’introduzione del salario minimo. Anche in questa occasione Meloni ha preferito sbandierare presunti successi del suo governo che dare una risposta a questi temi specifici” conclude l’onorevole Gribaudo.

24/08/2024 - 20:09

“Siamo qui per informare i cittadini dell'attività del Gruppo e costruire momenti permanenti di incontro con le elettrici e gli elettori del Partito Democratico. Ci saranno diversi di noi che si alterneranno qui nello spazio insieme ai funzionari del Gruppo che voglio ringraziare tantissimo per essere qui e per il lavoro straordinario che hanno fatto anche per realizzare questo stand straordinario anche quest'anno. Onestamente è particolarmente bello e voglio ringraziare chi ci ha lavorato”. Così il deputato dem Andrea De Maria, tesoriere del Gruppo Pd, durante l'inaugurazione dello stand del deputati dem ieri alla Festa nazionale dell'Unità a Reggio Emilia insieme al collega Andrea Rossi.

“Ci concentreremo - ha aggiunto De Maria - su alcuni temi, in particolare sia al contrasto del progetto di legge sull'autonomia differenziata che del premierato e alla raccolta di firme per quanto riguarda il salario minimo e con la stessa importanza al sostegno alla proposta di legge Schlein per finanziare il fondo sanitario nazionale. Queste sono alcune delle battaglie più importanti che stiamo conducendo in Parlamento e credo sia molto significativo farlo anche qui in mezzo alle cittadine e i cittadini di Reggio Emilia e di tante realtà del Paese che verranno a visitarci alla nostra Festa nazionale.”

24/07/2024 - 15:36

Non è una legge sulle liste d'attesa perché non c’è un euro per ridurle e nemmeno per assumere medici e infermieri. È solo fuffa: ce ne accorgeremo presto. Purtroppo. Bastava dire sì alla Legge Schlein per lavorare insieme per aumentare gli investimenti come negli altri paesi Ue.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
 

23/07/2024 - 15:12

“Il Pd ha presentato una pregiudiziale di merito perché riteniamo che questo decreto sia una scatola vuota, senza norme di sostanza e interventi strutturali. Un provvedimento mirato a distruggere il Ssn e a favorire il sistema privato che non inciderà per niente sulle lunghissime liste d'attesa e ce lo confermano le parole di ANAAO ASSOMED, la sigla principale dei medici ospedalieri. Il dramma delle liste d'attesa lo volete risolvere con la frase ricatto 'o ti curi pagando di tasca tua, oppure rischi la vita' mentre ogni giorno 4 milioni di persone rinunciano alle cure e restano inevase 10 milioni di prestazioni. La cura non è più un diritto, è un privilegio”. Lo dichiara il deputato dem Marco Furfaro intervenendo in Aula sulla pregiudiziale di costituzionalità del Dl Liste d'attesa.

“Avete ridicolizzato e affossato la legge Schlein – continua Furfaro - dimostrando che non avete a cuore la salute degli italiani e ad un problema urgente avete risposto con un decreto fuffa che a sua volta prevede ulteriori sette decreti attuativi. Siete celeri nel fare condoni ma rimandate a data da destinarsi persino le poche misure che avete previsto per la Sanità”. “Finanziate appalti dell'immigrazione all'Albania, società di calcio ed evasori - conclude il deputato dem - ma non riuscite a dare un euro per le persone che soffrono né per il personale medico”.

23/07/2024 - 12:58

“C'è scarsa consapevolezza da parte del governo su cosa significhino le parole liste d'attesa e l'impatto che hanno sui cittadini italiani: parliamo di 10 milioni di prestazioni sanitarie inevase e di 4 milioni di persone che vi rinunciano nell'impossibilità di accedere in tempi utili o perché non hanno risorse per rivolgersi al privato. Questa situazione non nasce con il governo Meloni, ma si acuisce con questo esecutivo per mancanza di risposte concrete, per la carenza di personale sanitario, per la scarsa interconnessione dei 21 sistemi territoriali, per la presenza del privato convenzionato solo nelle zone di maggiore 'mercato' e non in tutti i territori”. Lo dichiara il deputato dem Gian Antonio Girelli intervenendo in Aula sulle misure urgenti per la riduzione delle liste di attesa.

“Nel decreto – continua Girelli - esistono molti aspetti che non vengono trattati come il maggiore investimento nella medicina di iniziativa e la soluzione del problema della medicina difensiva che va contro i pazienti e i medici 'scaricabarile' perché isolati da carenza normativa e impauriti dalle tante cause giudiziarie. Per eliminare le liste d'attesa, si incominci a garantire le risorse necessarie per il Ssn, si smetta con la propaganda e si facciano funzionare per davvero i sistemi regionali. Avete messo su un binario morto la legge Schlein, ora cominciate a dare risposte concrete”.

16/07/2024 - 17:35

“Il capogruppo di Fdi, Foti, che continua a fare la lezioncina al Pd sulle coperture economiche della legge Schlein dovrebbe scusarsi pubblicamente e vergognarsi davanti alla sonora bocciatura del decreto che è arrivata dalle regioni che hanno costretto il governo a riscrivere interamente diverse parti del decreto perché del tutto prive delle adeguate risorse” così il capogruppo democratico nella commissione Affari sociali della Camera e responsabile welfare del Pd, Marco Furfaro.

12/07/2024 - 13:05

“È un vero e proprio schiaffo in faccia alla libera del governo quello che è arrivato ieri dalla conferenza delle Regioni” così in una nota il deputato democratico, Gian Antonio Girelli, componente della commissione Affari sociali della Camera, che ribadisce come: “il decreto liste d’attesa non è la risposta ai problemi della sanità italiana. Lo abbiamo detto con forza in queste settimane, ma la maggioranza non ha voluto darci ascolto e anzi ha bocciato la legge Schlein che chiedeva più investimenti e maggiore occupazione nel settore. Oggi siamo al paradosso - conclude Girelli - chiedono più autonomia ma si infastidiscono se le Regioni fanno sentire la loro voce”.

12/07/2024 - 13:03

“Sulle liste d’attesa siamo al paradosso, governo e maggioranza vanno in tilt e cercano di attaccare il Pd dopo la sonora bocciatura della conferenza delle Regioni che ha rispedito al mittente il decreto Liste per carenza di coperture.” così in una nota la deputata democratica, Ilenia Malavasi, componente della commissione affari sociali della camera, che ribadisce come: “quel provvedimento è nato solo ed esclusivamente per motivi elettorali. Hanno approvato in fretta e furia un testo del tutto incoerente che serviva alla maggioranza a cercare di oscurare la legge Schlein che prevedeva un reale intervento di investimento sul sistema sanitario sia da un punto di vista economico che da un punto di vista occupazionale. Hanno affossato in parlamento quella legge perché ne erano spaventati ma oggi ad essere bocciata è la linea del governo Meloni e l’azione del ministro Schillaci che, di fatto, è stato sfiduciato da molti Presidenti di regione della sua maggioranza. Come può pensare di continuare a operare e senza la fiducia delle Regioni? Schillaci ne tragga le conseguenze”.

11/07/2024 - 17:23

Foti faceva lezioni al Pd su coperture legge Schlein, si vergoni e si scusi pubblicamente

“Il parere contrario delle Regioni al dl liste d’attesa è una sonora bocciatura di cui Palazzo Chigi non può far finta di niente. Meloni e Schillaci sono stati sfiduciati anche dai loro presidenti di regione perché il decreto non risolve i problemi della sanità e non ha adeguate coperture finanziarie” così il capogruppo democratico nella commissione Affari sociali della Camera e responsabile welfare del Pd, Marco Furfaro. “Il decreto aveva solo finalità elettorali – aggiunge il dem - ed è stato presentato unicamente per cercare di coprire in modo goffo la legge Schlein che rappresentava una risposta determinata e concreta alla richiesta di un SSN efficiente, universale e accessibile, al fine di salvaguardare il diritto alla salute di tutti i cittadini. Il capogruppo di Fdi, Foti, che faceva la lezioncina al Pd sulle coperture economiche della legge Schlein dovrebbe scusarsi pubblicamente e vergognarsi davanti a questa sonora bocciatura”.

11/07/2024 - 17:00

“È un vero e proprio atto di ribellione contro il governo. E a renderlo ancora più forte è che arriva dalla conferenza delle regioni che prende le distanze dalla linea di Palazzo Chigi e mette nell’angolo il ministro Schillaci che viene, di fatto, sfiduciato” così in una nota il deputato democratico, Gian Antonio Girelli, componente della commissione Affari sociali della Camera, che sottolinea come: “il decreto liste d’attesa non è la risposta ai problemi della sanità italiana. Lo abbiamo detto con forza in queste settimane, ma la maggioranza non ha voluto darci ascolto e anzi ha bocciato la legge Schlein che chiedeva più investimenti e maggiore occupazione nel settore. Una considerazione politica però va fatta, mentre la maggioranza approva l’autonomia le regioni bocciano la linea del governo perché non prevede finanziamenti: Meloni, Tajani e Salvini dovrebbero trarne le conclusioni”.

11/07/2024 - 16:41

“Il parere negativo della conferenza delle Regioni al decreto Liste d’attesa è una bocciatura senza precedenti. Ed è la conferma che l’intervento del governo è parziale, lacunoso e non risolve i reali problemi del sistema sanitario nazionale” così in una nota la deputata democratica, Ilenia Malavasi, componente della commissione affari sociali della camera, che sottolinea come: “quel provvedimento è nato solo ed esclusivamente per motivi elettorali. Hanno approvato in fretta e furia un testo del tutto incoerente che serviva alla maggioranza a cercare di oscurare la legge Schlein che prevedeva un reale intervento di investimento sul sistema sanitario sia da un punto di vista economico che da un punto di vista occupazionale. Hanno affossato in parlamento quella legge perché ne erano spaventati ma oggi ad essere bocciata è la linea del governo Meloni e l’azione del ministro Schillaci che, di fatto, è stato sfiduciato da molti Presidenti di regione della sua maggioranza”.

02/07/2024 - 13:47

Meloni vuole realmente dialogare su questo tema con le opposizioni?

“Noi abbiamo proposto questa legge perché riteniamo che sia importante dare un segnale di maggior attenzione alle famiglie italiane e alle donne. I dati ci dicono che purtroppo le donne italiane quando arriva il primo figlio decidono di smettere di lavorare; questo è qualcosa che non è accettabile perché significa che le donne non sono supportate abbastanza. Fino a qualche anno fa in tutte le famiglie italiane c’erano i nonni che costituivano il più grande pilastro di welfare a sostegno delle famiglie e della genitorialità; oggi purtroppo non è più così o almeno non è solo così e quindi le famiglie hanno necessità di essere aiutate maggiormente proprio perché da sole non riescono. All’interno della proposta vengono stanziate delle risorse pari a 1 miliardo quindi parliamo di un importo importante perché non vogliamo che questa sia una misura spot, un bonus ma vogliamo che diventi un fondo strutturato insieme ad altre proposte che sono state fatte. Penso al congedo paritario, per esempio”. Lo ha detto la deputata del Pd e capogruppo in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza Michela Di Biase, ai microfoni di Radio Radicale, a margine della conferenza stampa di presentazione della proposta di legge del Pd che prevede il ricorso a babysitting e servizi integrativi per l’infanzia.

“Questa proposta di legge - ha spiegato Di Biase - è rivolta ai bambini dai tre ai 12 anni, quindi parliamo dell’ultima parte della scuola materna fino a tutto il percorso della scuola elementare; è una proposta che può essere fatta per le famiglie che hanno un Isee fino a 25 mila euro e abbiamo calcolato una platea di circa 400 mila bambini con genitori entrambi lavoratori oppure un nucleo familiare composto da un unico genitore lavoratore”.

“Le coperture per la legge ci sono. Non credo che questa destra abbia bocciato la proposta Schlein per un problema di coperture - ha aggiunto Di Biase rispondendo all’affermazione del giornalista secondo cui il governo avrebbe bocciato la legge Schlein sulle mancate coperture - perché se ci fosse stata la volontà di discutere un provvedimento del genere si sarebbe potuto portare avanti tutto un altro percorso anche legislativo, si sarebbe potuti tornare in commissione e studiare insieme, così come abbiamo chiesto, eventuali coperture adeguate per quella norma. Quindi il problema non riguarda le coperture ma se da parte del Governo e della presidente Meloni ci sia o meno la volontà di dialogare con le opposizioni sui temi della maternità”.

27/06/2024 - 15:57

“Il disegno di Legge Schlein poneva al Parlamento una questione molto semplice: siamo d’accordo che superare la crisi sistemica in cui, anche secondo la Corte dei Conti, versa il nostro sistema sanitario, uscito provato dalla crisi pandemica, che pure ha affrontato con grande capacità, deve essere un obiettivo prioritario per il nostro Paese? Siamo quindi disponibili a decidere di dedicare risorse pubbliche in misura crescente a questo obiettivo, in modo da raggiungere gradualmente un finanziamento della sanità pubblica che, in rapporto al Pil, ci metta in linea con gli altri paesi europei? Siamo convinti che queste risorse debbano essere indirizzate in primo luogo a superare le difficoltà enormi di arruolamento del personale sanitario, eliminando gli ostacoli regolamentari ed economici attualmente esistenti, e impedirne l’emorragia verso la sanità privata, che li paga di più, ma in larga parte sempre attraverso soldi pubblici? Siamo d’accordo che le liste di attesa non si sconfiggono chiedendo ai pochi medici e infermieri di fare straordinari, ulteriori rispetto a quelli che già fanno? A tutte queste domande la maggioranza di destra ha semplicemente risposto No”.

 

Così la deputata democratica della commissione Bilancio e responsabile Lavoro del Pd, Maria Cecilia Guerra.

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