18/07/2023 - 18:00

In una Sardegna, ostaggio di compagnie aeree e di navigazione, solo un tour elettorale, dimentica di essere il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture

“Per due giorni ha girato la Sardegna in campagna elettorale e in riunioni del suo partito, con la scusa di inaugurare qualche chilometro di strada e qualche gettata di cemento, unica eccezione un’opera dell’autorità portuale realizzata in 17 mesi nel PNRR dei governi precedenti. Siamo di fronte ad un ministro che dimentica di esserlo e passa il tempo come nell’estate del Papeete. Per il resto solo chiacchiere ridicole e promesse di un nuovo grande condono mentre viene smentito da Fratelli d’Italia e Forza Italia, i suoi alleati di governo.

Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture dice molte cose inesatte e sbagliate ma di soluzioni concrete nulla: racconta di 3 miliardi di investimenti di RFI che non esistono e non dice che non c’è neanche una progettazione esecutiva del suo ministero e di RFI su una tratta ferroviaria in Sardegna, solo qualche km di elettrificazione. Racconta che richiamerà le compagnie aeree e di navigazione perché non facciano cartello, dimenticando che sono state già convocate dal suo ministero e la situazione è peggiorata. Racconta che metterà d’accordo Regione e Fondi di investimento sulla gestione degli aeroporti richiamando il controllo pubblico degli aeroporti che, invece, la legge vieta chiaramente. E poi, grande classico, non avendo risultati in nessuno dei campi nei quali è ministro racconta l’Agenzia delle entrate come un Dracula che succhia il sangue di tutti i cittadini promettendo un nuovo condono senza raccontare che i quattro condoni negli ultimi anni, da lui voluti e promossi, sono un fallimento certificato.

Purtroppo dobbiamo ricordargli che non è all’opposizione, se non della sua premier a cui procura qualche imbarazzo, è il vicepremier di un Governo che deve risolvere i problemi e non solo denunciarli, e i problemi di trasporto e infrastrutture nel Paese sono i suoi come sono i suoi i dirigenti che da 5 anni guidano la Sardegna e i problemi li creano senza risolverli.

Così il deputato del Pd Silvio Lai.

18/07/2023 - 14:46

“Non è un capriccio delle opposizioni aver chiesto la calendarizzazione del disegno di legge sul salario minimo. Riteniamo, pur nelle nostre differenze, di aver offerto un punto di vista comune per affrontare l’emergenza principale di questo Paese, quella salariale. I dati hanno un’origine antica, ma certamente la pandemia ha acuito le diseguaglianze e il cosiddetto decreto Lavoro della destra ha aggravato la situazione con la riduzione degli strumenti per combattere la povertà, con l’aumento dei contratti a termine, i voucher, la compressione dei diritti per i lavoratori delle piattaforme. Ci dite che serve un ‘salario ricco’. E che significa? Per noi aumentare i salari è la priorità, ma la maggioranza ci dica come intende arrivarci. Non certo con il solo taglio del cuneo fiscale, che noi riteniamo necessario ma per come lo avete fatto è praticamente insufficiente e dura solo alcuni mesi. Parlate tanto di famiglia, ma se il salario medio per un under 35 è 850 euro al mese, come si fa a creare una famiglia, accendere un mutuo? Il Rapporto Svimez dice che il 25% dei lavoratori dipendenti sotto i nove euro si trova al Sud. C’è un’Italia che soffre e una parte di essa soffre anche di più. Una situazione che si aggraverà con quello che state facendo sul Pnrr e con l’autonomia differenziata. Fermatevi. Discutiamo nel merito. Affrontiamo questa emergenza che coinvolge tre milioni e 600mila italiani. Con il vostro emendamento soppressivo, non fate un torto alle opposizioni, ma a loro”.

 

Lo ha detto il deputato del Partito Democratico della commissione Lavoro e responsabile Pd per la Coesione territoriale, Marco Sarracino.

18/07/2023 - 14:44

“I dati Svimez fotografano un Mezzogiorno in difficoltà anche sul fronte del lavoro. Tanto che i dati relativi al numero dei dipendenti al Sud vengono definiti a livelli “patologici” se confrontati con il resto del Paese e con il resto d’Europa. Non solo, quel poco lavoro che c’è viene pagato in media meno di 9 euro l’ora. Una vergogna non più sopportabile per un Paese civile che deve fare il possibile per aiutare tutti i suoi cittadini ad avere una vita dignitosa. Per questo, come Pd, continueremo a batterci per una legge sul salario minimo che la destra cerca di bloccare. E anche per la piena attuazione del Pnrr contro cui questa destra ha ingaggiato una sorta di conflitto ideologico. Così come non smettiamo di chiedere la distribuzione immediata alle regioni del Mezzogiorno degli oltre 20 miliardi FSC bloccati da Fitto. Sempre Svimez infatti ci dice che, con un uso prudenziale delle risorse del Piano, l’economia meridionale terrebbe il passo con il resto d’Italia. E allora perché non usarle tutte? Perché buttare al vento un’occasione storica e irripetibile che è quella di dare risposte concrete ai cittadini che stanno pagando un prezzo troppo alto per la totale incapacità di questa maggioranza? Il Governo si concentri su questo anziché perdere tempo con riforme dannose, che aggravano solo i divari e le diseguaglianze, come quella dell’autonomia “spacca - Italia” voluta da Calderoli. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze.

17/07/2023 - 18:57

"Sull'Ilva siamo all'ennesima forzatura da parte del Governo. Una forzatura che come il gioco dell'oca, ci costringe a ricominciare tutto daccapo. Ma per la città di Taranto questo non è un gioco. L'emendamento al decreto infrazioni assume infatti un profilo estemporaneo che non risolve le grandi questioni che attengono al futuro dello stabilimento, dei suoi livelli occupazionali e della ambientalizzazione degli impianti. È la solita manovra elusiva a cui ci ha abituato il Ministro Fitto per prendere tempo, come sta facendo anche sul Pnrr, e di questo siamo preoccupati perché Taranto aspetta risposte certe". Così il deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.

17/07/2023 - 18:23

Destra contro gli interessi di Taranto.

“Ennesimo blitz del governo che con un emendamento presentato in sordina tenta di cancellare la prospettiva della decarbonizzazione per l’ex Ilva di Taranto. Non solo: ancora una volta Palazzo Chigi diventa ‘la stanza dei bottoni’, con buona pace delle promesse fatte da un Ministro dello stesso Governo, si estende lo scudo penale e si permette al socio privato che finora ha osteggiato i progetti di decarbonizzazione di metterci bocca. Insomma, un mix di misure ad hoc per spegnere ogni speranza di transizione ecologica degli stabilimenti siderurgici di Taranto.”

Così in una nota congiunta  i parlamentari pugliesi del Partito Democratico Ubaldo Pagano, Marco Lacarra e Claudio Stefanazzi.

“A questo tentativo indegno stiamo cercando di opporre, con i nostri emendamenti, delle iniziative di buonsenso. Oltre alla soppressione di qualsiasi esimente penale, chiediamo che venga approvata una norma che faccia partire per legge un accordo di programma con le istituzioni locali e le comunità; chiediamo che venga effettuata una valutazione dell’impatto sanitario e che, in caso di esito negativo, venga fatto il riesame degli atti che autorizzano l’attività produttiva. Tutto ciò che abbiamo immaginato e ottenuto per Taranto sta venendo a mancare, a partire dai fondi dedicati del PNRR. La filosofia di questa destra è sempre la stessa: l’acciaio vale molto di più dell’ambiente e della salute dei tarantini.”

 

17/07/2023 - 13:36

Il ministro Nordio prima dichiara di voler abolire il reato di abuso d’ufficio, poi che vanno limitate le intercettazioni e, ancora, che va rivisto il reato di concorso esterno in associazione mafiosa perché “evanescente”. Grande imbarazzo della Presidente del Consiglio costretta a sconfessarlo ed a ricordargli, oltre alla sua personale storia politica, che “non s’ha da fare”. Molta confusione sotto il cielo di Palazzo Chigi. Sulla giustizia proprio non ci siamo e, nel frattempo, invece di attuare le riforme già fatte dalla ministra Cartabia, si rimaneggiano vecchi cavalli di battaglia, si attacca la Costituzione nei suoi valori portanti attraverso la separazione delle carriere che mina il principio di obbligatorietà dell’azione penale cardine dell’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge.  Mentre non si pensa a come salvare le risorse del Pnrr. E dicevano pure di essere pronti.
Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd

13/07/2023 - 18:38

Dopo mesi in cui lavora contro il Sud, dalla legge di bilancio alla proposta di autonomia differenziata, oggi la destra si ricorda del Mezzogiorno parlando delle Zes. Ricordiamo al Governo che si tratta di uno strumento voluto dal PD e creato dal governo Gentiloni nel 2017. Come Partito Democratico abbiamo proposto un emendamento a mia prima firma, approvato nella legge delega fiscale per recuperare un'amnesia del Governo e proprio nell'ultima direzione nazionale abbiamo discusso dell'ipotesi di rafforzare questo strumento di sostegno agli investimenti, lavorando per estendere le Zes a tutto il Mezzogiorno. A breve depositeremo un apposito testo di legge per ampliare i benefici amministrativi, fiscali e burocratici a tutto il Sud, e inviteremo tutte le forze politiche a pronunciarsi sulle politiche di sviluppo del Mezzogiorno senza infingimenti o prese in giro, per evitare che la proposta di Fitto si riduca solo ad un tentativo di ulteriore accentramento della governance di programmi di investimenti. Nel frattempo, chiediamo però al Governo e in particolare al ministro Fitto di essere coerenti e non bloccare nessuno degli interventi ZES già finanziati per 630 milioni nel Pnrr, su cui non si hanno più certezze.

Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue della Camera.

13/07/2023 - 18:30

"Sulla proposta di Zes unica per il Sud vedo un eccesso di entusiasmo che serve solo a coprire il vuoto di proposte del Governo per il Mezzogiorno, senza considerare che al momento non conosciamo neanche le coperture. Parlano inoltre di Sud e poi lavorano per l'autonomia differenziata che penalizzerebbe enormemente i nostri territori. Le Zes nascono per attrarre grandi investimenti e semplificare le procedure burocratiche. Che questa estensione non sia l'ennesimo accentramento della governance il cui unico fine è la sola nomina dell'ennesimo commissario. Si faccia dunque chiarezza, senza bloccare le attività delle attuali ZES e degli investimenti già previsti per 630 mln di euro nel PNRR. Il Ministro Fitto chiarisca quelle che sono le reali intenzioni del Governo. Si lavori ad una proposta complessiva per il Sud, il cui sviluppo è determinante per far crescere l'Italia intera". Così il deputato e responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.

12/07/2023 - 16:06

“I dati certificano che una maggiore presenza delle donne nel mercato del lavoro porta ad una crescita qualitativa e quantitativa dell’economia. Occorre però una società maggiormente inclusiva dove vengano garantiti servizi di welfare efficaci e capaci di assicurare la conciliazione vita-lavoro per le donne che ancora oggi si devono rivolgere alla rete parentale. Molte delle misure presenti nel Pnrr sono finalizzate a questo. Ecco  perché non possiamo permetterci ritardi sul Pnrr e in particolare sulla realizzazione degli asili nido”: così Simona Bonafè, vicepresidente vicaria dei deputati Pd, a margine della presentazione del libro "Chi ha cambiato l'Italia" di Antonio Noto, oggi a Montecitorio.

12/07/2023 - 13:19

"I dati delle prove Invalsi segnalano qualcosa di estremamente profondo, che va ben oltre il campanello d'allarme per il sistema scolastico meridionale. Se un ragazzo su due non comprende ciò che legge in italiano c'è un problema enorme che va affrontato immediatamente. È una questione che investe anche la capacità competitiva del nostro Paese. Il Ministro Valditara, mentre dichiarava di voler unire il paese, forse dimenticava di far parte di un Governo che ha tra le sue bandiere quella dell'autonomia differenziata, un disegno che legittimerebbe l'idea di un'Italia a due velocità e che non farebbe altro che aggravare i divari. Apriamo invece un confronto parlamentare serio nell'analisi di questi dati che non possono vedere la loro cristallizzazione "istituzionale". E anche le falle sul Pnrr ci preoccupano ancora di più dopo la lettura di questi dati. Dobbiamo aggredire questi ritardi e investire di più nella scuola pubblica soprattutto dove i territori e i contesti sociali sono più fragili".

Così il deputato e responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.

11/07/2023 - 20:15

“Un figlio non sia alternativa allo spritz”: le nitide politiche sulla natalità della ministra Roccella. Forse non le è chiaro che i 4 miliardi e mezzo di euro del PNRR che il governo Meloni rischia di perdere sono per asili nido, non per aperitivi.

Così su Twiter il deputato democratico Alessandro Zan, responbile diritti Pd

11/07/2023 - 16:20

“L'irresponsabile approssimazione del governo è tale che la Premier Meloni ha il dovere di chiarire quanto prima in Parlamento sullo stato dell'arte del Pnrr. Basta ripercorrere gli ultimi giorni per avere una cartina tornasole preoccupante per il Paese. Al 30 giugno infatti il Governo 'buca' il raggiungimento dei 27 obiettivi previsti per avere la quarta rata da 16 miliardi: ben 17 risultano incompleti. Oggi, 11 luglio, viene convocata una cabina di regia 'urgente' che approva una proposta di modifica postuma della quarta rata da inviare alla Commissione. E in tutto questo il Parlamento resta all'oscuro del lavoro in corso: non sa nulla su quali progetti siano stati modificati ma soprattutto nulla sui 7 interventi che comunque resterebbero inattuati. Non contento, il Ministro Fitto aggiunge che nessuno può dare garanzie su tempi della quarta rata. Una sola parola può descrivere questa situazione: caos. E a rischio è il futuro dell’Italia”.

Lo afferma Piero De Luca, capogruppo PD in commissione Politiche Ue della Camera.

11/07/2023 - 16:18

“Non è l’opposizione a dover spiegare alcunché. È il Governo, andrebbe ricordato al ministro Fitto, a dover dare delle spiegazioni su tutto quello che sta accadendo. Troppo facile schivare i confronti e continuare a fare scaricabarile oltre ogni limite di decenza. Sono mesi che aspettiamo invano che il ministro venga a chiarire nel merito quali modifiche vuole apportare al Pnrr e oggi, come un fulmine a ciel sereno, scopriamo che il Parlamento è stato scavalcato e calpestato dal governo. E pensare a ciò che diceva Giorgia Meloni dai banchi dell’opposizione fino un anno fa… Non è solo incoerenza, è pura improvvisazione. Obiettivi non raggiunti, terza rata data per dispersa, quarta rata che arriverà, se tutto va bene, entro la fine dell’anno. Non si può tollerare che il ministro Fitto e il governo Meloni giochino a dadi con i progetti di sviluppo del Paese. Vengano in Parlamento a riferire su ciò che l’Italia sta decidendo di fare col Piano e mettano immediatamente fine a questa pantomima ipocrita”.

 

Così Ubaldo Pagano, capogruppo PD in commissione Bilancio alla Camera.

11/07/2023 - 15:43

“Sul PNRR il governo decide ancora a scatola chiusa. Bucano le scadenze e modificano la 4a rata, senza passare dal Parlamento. All'opposizione Meloni chiedeva ‘il tempo di leggerlo’. Dopo mesi la revisione del Piano e i progetti sono oggetti misteriosi. Riferisca subito in Aula”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri.

11/07/2023 - 15:20

Servono salario minimo e incentivi adeguamento contratti

"La priorità del governo dovrebbe essere quella di alzare i salari, come mettono in evidenza oggi anche le considerazioni dell'Ocse. Invece dalle parti della maggioranza sono concentrati su altro. Per il Pd serve innanzitutto un salario minimo e la creazione di meccanismi di incentivo per l'adeguamento dei contratti scaduti. Serve una politica dei redditi che definisca un adeguamento salariale e una modernizzazione del meccanismo della contrattazione e della rappresentanza. Non ci si può esclusivamente basare sul taglio del cuneo fiscale, misura necessaria ma non sufficiente che, tra l'altro, per come è stata prevista dal governo, non è che un bonus con scadenza a fine anno, con effetti quasi impercettibili sui salari più bassi, visto il livello della nostra inflazione”. Lo dichiara il deputato dem Marco Sarracino, responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale del Partito Democratico.

“La nota positiva – conclude Sarracino - viene dal riconoscimento da parte dell'Ocse della riforma delle politiche attive voluta dal governo precedente come elemento qualificante del Pnrr con il ministro del Pd Andrea Orlando. Un lavoro che faticosamente, essendo la materia di competenza sostanzialmente regionale, era stato incisivamente avviato registrando un interesse e una collaborazione da parte delle stesse amministrazioni regionali. All'avvio dell'attuale legislatura, il governo ha potuto beneficiare di un lavoro avanzato sulla presa in carico delle persone in cerca di lavoro e sulla road map successiva. Peccato che lo stesso governo, poi, in tema di lavoro e di politiche attive abbia solo perso tempo concentrandosi con furia ideologica nello smantellare l'unico strumento di contrasto alla povertà e decidendo di precarizzare il lavoro".

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