18/12/2025 - 18:02

“Il protocollo Rai–Unirai rappresenta un grave passo indietro nelle relazioni sindacali e lede i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del servizio pubblico. Trasformare diritti garantiti dallo Statuto in concessioni discrezionali dell’azienda è inaccettabile. Fare finta di non vedere quanto sta accadendo appare fazioso, se non peggiore. L’Azienda venga a spiegare in vigilanza queste novità nel merito” così una nota dei componenti del Partito Democratico nella Commissione di Vigilanza Rai.

 

18/12/2025 - 16:56

“Loculi ricavati in una soffitta, materassi a terra in cinquanta metri quadri, impianti elettrici fuori norma, nessuna igiene né sicurezza. La Procura di Prato parla di condizioni ‘incompatibili con la dignità umana’: è sfruttamento allo stato puro, non un episodio isolato. Operai costretti a vivere dove lavorano, a cucire per grandi marchi della moda in anfratti e ripostigli, mentre qualcuno massimizza i profitti calpestando ogni diritto.

Di fronte a tutto questo, mentre a Prato magistratura, forze dell’ordine e ispettori smascherano caporalato, lavoro nero e nuovi sistemi per occultare i veri datori di lavoro, la destra aveva pensato bene di mettere pure uno scudo penale per i committenti. Un’idea folle, che racconta meglio di mille parole da che parte stanno.

Servono più controlli, più ispettori, tracciabilità della filiera, meno subappalti e piena responsabilità di chi sta in cima alla filiera. La dignità del lavoro non è negoziabile e non può essere sacrificata sull’altare del profitto.”

Marco Furfaro, deputato e componente della Segreteria nazionale del Partito Democratico

 

18/12/2025 - 15:55

“Giorgia Meloni arriva al Consiglio europeo in una posizione di grande debolezza e subalternità. Altro che patriottismo: il rischio concreto è che l’Italia venga relegata a portavoce delle posizioni americane, mentre la maggioranza è spaccata su tutto”. Così Peppe Provenzano, deputato e responsabile Esteri del Pd.

“Abbiamo – evidenzia l’esponente dem - un vicepremier, Tajani, che sta a parole dalla parte dell’Europa, un altro, Salvini, che è apertamente schierato con la Russia di Putin ed elogiato dal Cremlino. Meloni ha tentato di costruire un ponte tra le due sponde dell’Atlantico, ma quel ponte è crollato in modo indecoroso, come quello sullo Stretto di Messina. L’Italia rischia di abbandonare la sua collocazione storica di protagonista dell’integrazione europea per finire nelle retrovie. Meloni oggi si fa paladina dell’unanimità, del diritto di veto che Orban e i nazionalisti usano per bloccare l’Europa e danneggiare l’Italia. Con questa logica, non avremmo mai avuto il Next Generation EU e i 200 miliardi del PNRR che oggi tengono in piedi la nostra economia. Giorgia Meloni, in tutti questi anni, concretamente, che cosa ha portato a casa? Niente”.

“Le aperture di Trump a Putin e il prospettarsi di una resa mascherata per l’Ucraina hanno alimentato la recrudescenza di Mosca. Siamo i primi a denunciare limiti e ritardi dell’Unione, ma è in Europa che dobbiamo fare la nostra battaglia per costruire una pace giusta ed evitare che la fine della guerra coincida con la fine dell’ordine internazionale basato sulle regole. Purtroppo – conclude Provenzano – vediamo una maggioranza divisa, con Salvini che si fa portatore in Europa della propaganda e degli interessi della Russia di Putin. Così l’Italia non è più protagonista, ma diventa marginale”.

 

18/12/2025 - 13:04

“Secondo quanto scrive Politico l’amministrazione Trump avrebbe fatto pressione sui governi amici in Europa per bloccare l’uso degli asset russi per l’Ucraina. Meloni smentisca con le decisioni questa indiscrezione visto che ieri in Parlamento è stata reticente”. Così una nota della vicepresidente della commissione esteri della Camera, la deputata democratica Lia Quartapelle.

18/12/2025 - 12:24

“La Meloni ieri ha dimostrato di posizionarsi sull'asse Trump - Putin per indebolire l'Europa. Il vero obiettivo della Meloni è quello di dare il segno di un cerchiobottismo senza precedenti, avendo dentro il governo Salvini che ha ovviamente avuto il plauso sulle parole da lui pronunciate da parte di Putin e della Russia”. Lo ha detto Stefano Graziano, capogruppo PD in commissione di difesa di Montecitorio ospite di agorà Rai3.
“Il Pd - ha aggiunto Graziano - ha ribadito che la soluzione verso una pace sicura e duratura è quella di avviare un’azione diplomatica più forte, e pieno sostegno all’Ucraina, per un’Europa più forte e non più debole”.

17/12/2025 - 14:50

Presentata interrogazione in commissione di vigilanza

 

I componenti della Commissione di Vigilanza RAI del Partito Democratico hanno presentato un’interrogazione al Presidente e all’Amministratore Delegato della RAI per fare luce su una recente assunzione segnalata dalla stampa. “Secondo alcuni articoli - sottolineano i democratici - la nomina riguarderebbe persone vicine alla famiglia del Presidente facente funzione.

Il servizio pubblico deve garantire selezioni basate solo su competenze e curricula, rispettando trasparenza, imparzialità e meritocrazia. Qualsiasi percezione di favoritismi rischia di danneggiare la fiducia dei cittadini. Stando alle notizie emerse - aggiungono i parlamentari - il Presidente facente funzioni avrebbe seguito con particolare interesse la procedura di selezione di Rai pubblicità per una persona a lui vicina per legami familiari. Circostanze che, se confermate, richiedono chiarimenti precisi. Con questa interrogazione, “il PD chiede alla RAI di spiegare i criteri adottati e eventuali interventi diretti dei vertici aziendali. La trasparenza non è un obbligo formale, ma un dovere verso i cittadini che finanziano il servizio pubblico”.

 

17/12/2025 - 14:28

"La Presidente Meloni deve fare chiarezza sulla linea internazionale dell'Italia: se vuole davvero la pace, deve rafforzare l'Unione Europea, non indebolirla con silenzi e ambiguità. Su un tema fondamentale come il sostegno all'Ucraina, non possiamo permetterci tentennamenti: abbandonare il riferimento al pieno supporto, anche militare, rappresenta un errore storico clamoroso che ci relega nelle retrovie della diplomazia. È inaccettabile che le posizioni apertamente filoputiniane di parte della sua maggioranza stiano prendendo il sopravvento sulla postura del Governo, minando la credibilità del nostro Paese agli occhi degli alleati europei e occidentali."
"Presidente, dobbiamo essere netti: non la imbarazza il plauso della Zakharova al Vice Premier Salvini? Come può continuare a governare con chi riceve l'apprezzamento del Cremlino per aver messo in discussione il sostegno a Kiev? Deve rispondere con altrettanta nettezza anche sulla questione degli asset russi congelati. Non possiamo più tollerare l'immobilismo: chiedo se il governo sia pronto a sostenere la battaglia per un utilizzo legalmente fondato di questi beni a favore dell'Ucraina. È una scelta decisiva per la nostra sicurezza e per la credibilità dell'Europa intera: non possiamo essere ambigui in questo momento storico."
Così Piero De Luca, capogruppo PD in Commissione Politiche Ue, intervenendo in Aula sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

16/12/2025 - 12:46

La portavoce del ministero degli esteri russo non perde occasione per mostrare la superficiale e parziale lettura della storia. Avranno condiviso con Salvini anche un pessimo sussidiario. Però Salvini ora è vicepremier e pensa di incidere sulla politica estera del nostro paese.
Per noi valgono le parole pronunciate ieri dal Presidente Mattarella alla conferenza degli ambasciatori e che incarnano i valori della nostra Repubblica e della civiltà europea. Sempre lì ci troverete. Meloni la cui storia politica è quella sconfitta dalla storia invece dove colloca l’Italia?

Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

 

15/12/2025 - 11:55

"La terribile strage di Bondi Beach, in Australia, lascia tutti sgomenti ed esprimiamo profonda solidarietà al popolo australiano e alla comunità ebraica. Una cieca violenza antisemita che si è abbattuta su innocenti che celebravano l'Hanukkah e che avrebbe potuto avere esiti perfino peggiori senza il coraggio di Ahmed al Ahmed che, da solo e a mani nude, ha disarmato uno dei due assalitori.
Condanniamo l'antisemitismo in qualsiasi forma e ovunque si manifesti. Come condanniamo la strumentalizzazione che di tragedie del genere viene fatta collegandola perfino al riconoscimento dello Stato di Palestina voluto dal governo australiano.
E' l'odio che produce odio, non la giusta battaglia per l'autodeterminazione di un popolo". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

13/12/2025 - 16:02

I quotidiani rimangono il mezzo più affidabile attraverso il quale ci orientiamo nel mondo, comprendiamo gli eventi e viviamo nella storia. Per questo quando un giornale rischia di scomparire è un problema. E lo è tanto più se quel, quei giornali come Repubbluca e Stampa, sono stati un luogo di dibattito, di stimolo e di riflessione per un movimento di idee di sinistra, riformiste e illuminate. E preoccupa che questo avviene in una stagione difficile per tutta l’informazione, con agenzie di stampa a rischio, la Rai ridimensionata, l’informazione locale ridotta al lumicino e una propaganda di governo sempre più aggressiva, monocorde e determinata ad occupare tutti gli spazi disponibili. Per questo nel ribadire solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dei giornali del Gruppo GEDI, rinnovo l’impegno del gruppo Pd alla Camera a tenere alta l’attenzione sulla vicenda e a seguire la sua evoluzione. Difendiamo posti di lavoro ma anche e soprattutto luoghi di libertà e democrazia.

Lo ha scritto sui social Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

 

12/12/2025 - 19:10

“Apprendiamo dal Cda Rai una forte preoccupazione per i tagli previsti dalla manovra e per i rischi che questi interventi comportano sulla capacità dell’azienda di produrre e competere, in particolare per quanto riguarda i grandi eventi. Alla vigilia del Festival di Sanremo il Governo sceglie di colpire duramente la Rai, mettendo in discussione appuntamenti che fanno parte della storia culturale del Paese: Sanremo, il Concerto del Primo Maggio, le grandi produzioni che uniscono milioni di cittadini.”

Lo dichiarano i deputati del Partito Democratico della Commissione di Vigilanza Rai.

“Ridurre ulteriormente le risorse significa indebolire il servizio pubblico proprio nei suoi punti di forza: pluralismo, produzione culturale, presidio democratico nei territori. Non vorremmo che questo fosse l’ennesimo modo per mettere sotto pressione quegli spazi di partecipazione e libertà che da anni caratterizzano la vita culturale italiana e che forse non sempre risultano graditi al Governo. È davvero a rischio anche il concertone del Primo Maggio? Una domanda che il Governo ha il dovere di chiarire senza ambiguità”.

 

11/12/2025 - 11:12
Allarmante cessione quotidiani del gruppo Gedi senza tutele occupazionali 

 

"La libertà di manifestare il nostro pensiero è un principio cardine della nostra Costituzione e alla base della democrazia. Non possiamo dimenticare episodi pesanti come l'attentato a Ranucci, il caso della Paragon dei giornalisti spiati e altri che hanno colpito profondamente la nostra libertà di espressione e il nostro sistema democratico. Per questo occorre prendere misure concrete a tutela della nostra Costituzione e democrazia e la nostra mozione va proprio in questa direzione. Una legge sulle querele temerarie, per proteggere i giornalisti da azioni legali usate con l'unico scopo di intimidirli; la riforma della disciplina sulla diffamazione; dobbiamo intervenire sulla legge n. 47/1948 sulla stampa, modificare i codici penali e, soprattutto, disincentivare l'uso della reclusione a scopo preventivo nei confronti dei giornalisti. Dobbiamo anche rendere possibile una maggiore trasparenza nell'attività delle istituzioni. È necessario che i membri del Governo si rendano disponibili per un confronto con i giornalisti, non solo attraverso comunicati o dichiarazioni “a misura di consenso”, ma invitando anche i giornalisti a porre domande su temi di rilevanza pubblica. Infine, il Parlamento deve essere informato su tutti gli sviluppi riguardanti il caso dello spyware Graphite e sull'uso delle tecnologie da parte delle autorità italiane. Servono regole chiare; dobbiamo sbloccare lo stallo in cui da oltre un anno versa la commissione di Vigilanza sulla Rai, segnale chiaro di come la politica stia soffocando l'indipendenza del nostro servizio pubblico di informazione e democrazia, che è necessaria per il buon funzionamento delle istituzioni democratiche

Non possiamo dimenticare il problema del precariato dei giornalisti e non possiamo tralasciare il caso del gruppo Gedi. E' notizia di questi giorni della possibile cessione dei quotidiani del gruppo Gedi, Repubblica, Stampa, Huffington e Radio, ad un gruppo straniero di cui non si conosce nulla. Quello che sta accadendo al gruppo Gedi è veramente allarmante e preoccupante. Si sta smembrando e svendendo uno dei gruppi editoriali più importanti in Italia, ad un gruppo straniero, senza garanzie sulla tutela occupazionale dei giornalisti e dipendenti del gruppo. Si sta mortificando e svilendo non solo l'attività dei giornalisti ma di tutta l'informazione e della nostra democrazia.
La libertà di stampa non è solo un diritto dei giornalisti, ma un bene fondamentale per tutta la nostra società. Dobbiamo impegnarci tutti, legislatori, Governo, e forze politiche, per proteggere questo diritto e restituire al nostro Paese il posto che merita tra le democrazie mature e libere del mondo". Lo ha detto in Aula Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, dichiarando il voto favorevole del Partito Democratico alla mozione sulla libertà di stampa a firma Graziano, Cafiero De Raho e Piccolotti.

 

10/12/2025 - 18:15

“Trump e Putin non si stanno mettendo d’accordo sulla fine della guerra, che vogliamo tutti, e per primi gli ucraini, ma sulla fine dell’ordine internazionale basato sulle regole. È mancata un’iniziativa diplomatica? Noi la chiediamo da anni. Ma oggi è l’Europa che sta ponendo ai tavoli negoziali le ragioni dell’aggredito e del diritto internazionale. E l’Italia è lì che deve stare per una pace giusta e duratura. Meloni passa il tempo a dire a ucraini ed europei di non rompere con Trump. Dovrebbe dire a Trump di non abbandonare l’Ucraina e non rompere con l’Europa. Reagendo ai suoi attacchi con dignità a difesa dell’interesse nazionale”. Lo ha detto il responsabile nazionale desti del Pd, Peppe Provenzano intervenendo a Tagadà su La7.

10/12/2025 - 12:22

Forattini (Pd) presenta interrogazione al Governo su prezzo del latte

“La crisi del latte è ormai evidente: crollo delle quotazioni, disdette contrattuali, latte libero senza collocazione e un rischio concreto di arrivare a razionamenti nei primi mesi del 2026. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione al ministro Lollobrigida, chiedendo quali iniziative urgenti intenda mettere in campo per sostenere l’intera filiera lattiero-casearia”. Così Antonella Forattini, Capogruppo PD nella Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. “Forse il Governo non si rende conto della gravità della situazione. Nei giorni scorsi avevamo infatti presentato anche un ordine del giorno – accolto dall’esecutivo con riformulazione – che impegnava a intervenire in modo strutturale per alleggerire il mercato. Ma l’accoglimento ‘compatibilmente con le risorse di bilancio’ non basta e lo vediamo sul nuovo accordo sul prezzo del latte: il settore è sotto pressione oggi, e il prezzo concordato ieri (54 centesimi da gennaio, 53 a febbraio e 52 a marzo) può tamponare nell’immediato, ma non affronta le cause profonde della crisi.  La sovrapproduzione, la forte volatilità del latte spot, le disdette che mettono a rischio fino a 7 mila quintali al giorno, e un mercato internazionale destabilizzato dalla crescita delle produzioni in Stati Uniti, Nuova Zelanda e Nord Europa impongono risposte vere e rapide. Serve una governance della produzione, la tutela dei contratti e un monitoraggio serio degli indicatori di mercato. Gli allevatori non possono essere lasciati soli di fronte a oscillazioni che mettono in discussione la sostenibilità economica delle stalle e la competitività dell’industria di trasformazione, dal Grana Padano al burro. Per questo chiediamo al Governo di attivare immediatamente misure nazionali ed europee: strumenti di gestione dell’offerta, sostegni mirati all’internazionalizzazione, promozione dei consumi e una definizione trasparente e certificata dei costi di produzione. Ogni ritardo avrà conseguenze pesantissime sull’intero sistema lattiero-caseario italiano. Ora servono responsabilità, serietà e interventi immediati.”

 

10/12/2025 - 11:32

"Secondo notizie di stampa nel recente Consiglio di Amministrazione della Rai sarebbe stata discussa l’ipotesi di trasferire “temporaneamente” il Centro di Produzione Tv di Milano, attualmente situato nella storica sede di Corso Sempione, negli studi di via Mecenate, alla periferia est della città. Tale trasferimento riguarderebbe 800 lavoratori fra tecnici, giornalisti e personale di produzione. Questo trasferimento però avrebbe conseguenze gravi per l’informazione regionale e nazionale, per le produzioni culturali e per il radicamento territoriale del servizio pubblico nell’area metropolitana più dinamica del Paese; inoltre operazioni di natura immobiliare di questo genere andrebbero valutate sulla base di un confronto trasparente con i lavoratori e le loro rappresentanze. Chiediamo quindi al Cda e all'ad della Rai di spiegare se le notizie sono attendibili, se sono state fatte tutte le valutazioni del caso come costi stimati e benefici e soprattutto se è stato avviato un confronto chiaro e trasparente con le varie parti". Lo dichiara il deputato del Pd, Vinicio Peluffo, componente della commissione di Vigilanza sulla Rai, che ha presentato una interrogazione all'amministratore delegato della Rai.

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