"Lo sconforto è totale e la rabbia è davvero tanta davanti all’ennesima strage a Gaza.
Netanyahu ha ripreso i bombardamenti nella Striscia per salvare il suo governo, sotto il ricatto di Smotrich. E per salvare se stesso dai processi. In un raid dell'Idf della scorsa notte, secondo fonti mediche, sono morte 412 persone, tra cui molti bambini. L'esercito israeliano bombarda per uccidere le persone, per sterminare un popolo. Le postazioni di Hamas, tutte le infrastrutture militari e civili, le abitazioni, gli ospedali, le scuole sono già stati distrutti: quello che resta sono solo uomini, donne e bambini palestinesi. Su di loro cadono le bombe del governo israeliano. Si bombarda e si impedisce agli aiuti umanitari di entrare nella Striscia, affamando persone già sfinite dalle privazioni. Si bombarda e si stacca la fornitura di elettricità e di acqua. Sono crimini di guerra.
In questo modo salta l’accordo di tregua a tre fasi: la seconda tappa prevede, infatti, il ritiro dell’Idf da Gaza non voluto dall'estrema destra messianica. Con questa decisione Netanyahu ha scelto di poter anche sacrificare gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas come temuto dai parenti che hanno protestato e sono stati malmenati e portati via con la forza. Di fronte a tutto questo Trump incoraggia Netanyahu ad andare avanti e “portare a termine il lavoro”. Bene che la commissaria europea per la Gestione delle crisi, Hadja Lahbin, abbia chiesto che si ripristini la tregua e si ponga fine all’ennesima strage. Il governo italiano, invece, è muto. Cosa deve fare, ancora, Netanyahu, per suscitare almeno un po' di sdegno nella presidente Giorgia Meloni e nel ministro Antonio Tajani?" Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.