03/04/2025 - 16:59

“Solo ieri la maggioranza ha bocciato la nostra mozione sul recepimento dell’European media freedom act, questa mattina Forza Italia è stata costretta ad annunciare la ripresa dell’iter legislativo sulla riforma della Rai. Siamo felici che, dopo mesi di nostre richieste, finalmente qualcosa si muova, ma è evidente che il cambiamento di rotta sia arrivato solo dopo la pressione dei funzionari europei. Non sappiamo nemmeno se tutta la maggioranza sia davvero d’accordo nel procedere.” Lo dichiarano in una nota i componenti democratici della commissione di vigilanza Rai che aggiungono: “Ora non c’è più tempo da perdere. L’8 agosto è vicino se l’European media freedom act non verrà recepito il rischio di una procedura d’infrazione per l’Italia è alto. Chiediamo che il lavoro sulla riforma inizi immediatamente, senza ulteriori rinvii o giochi di palazzo. La Rai ha bisogno di regole chiare e indipendenti, non di manovre dilatorie.

03/04/2025 - 13:00

Con che faccia andrà al Vinitaly

“Ora i dazi di Trump sono una realtà. Meloni fa finta di preoccuparsi, ma fino a ieri ha continuato a richiamare il suo logoro refrain: prudenza ed equidistanza. Si è assunta una grave responsabilità nell’ignorare la necessità di un cambio di passo nel rapporto con il Tycoon e non ha fatto quelle che subito bisognava fare. Rafforzare l’Unione Europea e prendere le contromisure, come controdazi e apertura verso nuovo mercati, per evitare che a pagare le conseguenze sovraniste siano le aziende del Made in Italy. Con quale faccia Meloni e Lollobrigida si recheranno domenica a Verona per il Vinitaly e cosa diranno ai nostri produttori? Non basta più dire che siamo il Paese delle eccellenze se poi non vengono difese sui mercati internazionali. Meloni e Lollobrigida continuano ad ignorare  che con i dazi, come ha detto il presidente di Confindustria, ci sarà il calo del Pil e che come ci hanno ricordato le organizzazioni professionali agricole migliaia di aziende rischiano di chiudere e con loro perderanno l’occupazione decine di migliaia di persone.
Non pervenuto il vicepremier Salvini, che tra Trump e Putin viaggia su orizzonti antieuropeisti senza che la premier abbia la forza di intervenire. Per Meloni conta di più una foto ricordo con Trump in attesa di quella che farà con Vance subito prima di Pasqua. Gli interessi del Paese vengono dopo”.

Così il segretario di Presidenza della Camera e capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Stefano Vaccari.

 

02/04/2025 - 17:41

"Un sistematico traffico di esseri umani gestito da apparati dello stato tunisino, con compravendita di persone, torture, stupri, deportazioni: è il quadro drammatico che emerge dal rapporto “STATE trafficking” presentato oggi al Comitato diritti umani della Camera che presiedo. Il rapporto è stato realizzato da un gruppo di ricercatori che chiedono l’anonimato per motivi di sicurezza, con il supporto di Onborders, Border Forensics e l’associazione sugli studi giuridici sull’immigrazione (ASGI) riguardo alle costanti violazioni dei diritti dei migranti perpetrate dal regime dell'autocrate Kais Saied.
Secondo le testimonianze raccolte dai ricercatori, gli apparati militari e di polizia tunisini vendono i migranti subsahariani a soggetti libici che gestiscono centri di detenzione i quali a loro volta obbligano i migranti a chiedere un riscatto alle famiglie per la loro liberazione. Un commercio raccapricciante in cui le persone vengono vendute come se fossero schiavi. Questo fenomeno ha subito un crescendo da quando Saied pronunciò il suo famigerato discorso di odio, a febbraio 2023, parlando di "sostituzione etnica" che i migranti subsahariani starebbero compiendo ai danni della Tunisia. Da allora le violenze dei singoli cittadini, ma anche le persecuzioni di agenti governativi, sono aumentate esponenzialmente. Inoltre, secondo quanto denunciato da Asgi nel corso dell’audizione, le autorità tunisine sono direttamente responsabili della morte di centinaia di persone al largo delle coste del paese dove le motovedette, finanziate con fondi europei e italiani, provocano volutamente naufragi per ostacolare le partenze.
La Tunisia non può restare nell'elenco dei paesi sicuri. Non è un paese sicuro quello in cui vengono costantemente e sistematicamente violati i diritti umani.
Presenteremo un'interrogazione al governo per sapere se è a conoscenza di quello che il report denuncia e come intenda assicurarsi che le autorità tunisine  di impegnino per reprimere un tale disgusto fenomeno". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

02/04/2025 - 15:05

Oggi alle 17.30 presso la sala stampa della Camera dei deputati si terrà una conferenza stampa congiunta delle opposizioni a seguito della bocciatura, da parte dell'Aula della Camera, della mozione presentata dalle opposizioni sull'applicazione dell'European Media Freedom Act, in particolare per quanto riguarda la governance della Rai.

Parteciperanno i capigruppo e i componenti di opposizione in commissione di vigilanza Rai: Stefano Graziano (PD), Dario Carotenuto (M5S), Angelo Bonelli (AVS), Roberto Giachetti (IV), Valentina Grippo (AZ).

Per accrediti: pd.ufficiostampa@camera.it

 

02/04/2025 - 11:29

Rispettare le scadenze del MFA per evitare procedure di infrazione e più tasse ai cittadini italiani

"Siamo esterrefatti di come questo Governo stia trattando il dossier Rai. La commissione di Vigilanza è paralizzata da 5 mesi. Nel frattempo la Rai va a scatafascio, gli ascolti calano, i tg soffrono, come il tgr considerato figlio di un Dio minore.

Vi avevamo chiesto di non procedere con le nuove nomine e di attendere prima l’ingresso nel nostro ordinamento del Media Freedom Act così come approvato in Europa e poi di procedere al rinnovo dei vertici. E invece questo governo usa il servizio pubblico come telemeloni, fregandosene altamente della libertà di informazione e del Media Freedom Act.

Se non vengono rispettate le scadenze previste dal MFA si andrà incontro a procedure di infrazione e questo significa che gli italiani pagheranno una tassa in più, perché entro l'8 agosto sappiamo che il MFA si dovrà applicare integralmente.

Noi chiediamo di aprire un confronto serio con le opposizioni e di smetterla di voler occupare la Rai. La Rai non è di proprietà del governo. Partiamo dai principi di questa mozione, partiamo dai cardini del MFA, facciamo in modo che venga messo in sicurezza il Dna e la funzione della Rai quale servizio pubblico". Lo ha detto in Aula Stefano Graziano deputato e capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai.

 

01/04/2025 - 18:04

"I dazi di Trump rischiano di avere un impatto devastante sull'export e quindi sul fatturato e l'economia di aziende importanti nei settori dell'automotive, meccanica, agroalimentare e della farmaceutica con ricadute occupazionali drammatiche per il nostro Paese. Il governo non ha detto una parola per difendere l'Europa dagli attacchi di Vance che ci giudica dei parassiti e non fa nulla a livello europeo per difendere aziende e lavoratori, diviso peraltro anche sulle azioni da mettere in campo. Un esecutivo spaccato su tutto riuscirà almeno ad essere unito per difenderci dallo tsunami provocato dai dazi? Servono risposte non nazionali ma europee. Serve agire d'intesa con i nostri partner a Bruxelles per misure coordinate, adeguate e tempestive perché in gioco ci sono gli interessi del Paese. Il governo ha il dovere di tutelare la nostra economia, le imprese e i lavoratori ma ancora una volta sembra non essere all'altezza del compito". Lo ha detto Piero De Luca, deputato e capogruppo Pd in commissione politiche europee a Rai Parlamento.

01/04/2025 - 17:55

"Oggi nelle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, il ministro Crosetto ha dichiarato che "stiamo lavorando per una pace giusta e duratura in Ucraina". Parole distanti dalla realtà e che rispecchiano più un desiderio che quanto sta accadendo. Gli ho chiesto chi starebbe lavorando per una pace giusta e duratura? Non certo l'Italia né l'Ue che non sono neanche convocate ai tavoli. Quello che appare è che se Trump e Putin stanno lavorando per una pace, tutto può sembrare tranne che giusta. E', invece, una pace predatoria: Trump e Putin hanno riaperto un dialogo usando l'Ucraina, puntando uno alle terre rare e l'altro ai territori. Niente di questo va a vantaggio della popolazione ucraina. Siamo di fronte ad una situazione molto instabile che non lascia intravedere una via d'uscita che non sia a carissimo prezzo per il paese aggredito. Crosetto dovrebbe essere più trasparente e realista, quando riferisce in Parlamento". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

 

01/04/2025 - 16:00

“Tajani in audizione ha archiviato il bluff della proposta italiana “tipo art 5” come garanzia di sicurezza per l’Ucraina.
1. Tajani ha ammesso che senza USA non funziona. L’ok di Trump non c’è.
2. Nessun paese la appoggia.

Serve serietà non proposte ridicole”. Lo scrive su X Lia Quartapelle, deputata Pd e vicepresidente commissione Esteri di Montecitorio.

31/03/2025 - 11:25

Commissione europea, Ucraina, riarmo, dazi: temi che scuotono il mondo e sui quali il governo Meloni non ha una linea. O meglio ne ha due, a volte tre. Sono divisi su tutto e la premier non riesce a fare sintesi attratta com’è dalla sirena di Trump. E così continuano a litigare senza occuparsi dei problemi dalle liste d’attesa alle bollette. Il paese non può pagare il prezzo della loro inadeguatezza.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

28/03/2025 - 13:15

"Le parole del presidente Trump, riportate da un'inchiesta giornalistica, in cui definisce gli europei 'parassiti' sono di una gravità inaudita. Ancora più grave, però, è stato prima il silenzio del governo italiano e poi la presa di posizione di Giorgia Meloni che invece di difendere l’Italia e l’Europa, ha scelto di schierarsi con l’amministrazione USA attribuendo colpe alla classe dirigente europea. Dove è finito il patriottismo della presidente Meloni? Perché chi si definisce sovranista assume una posizione subalterna agli interessi americani in contrasto con la sua promessa di difendere i nostri interessi nazionali?". Cosi Lia Quartapelle, deputata dem e vicepresidente della commissione Esteri.

"Non mi aspettavo scuse da Trump – sottolinea l’esponente Pd - il cui disprezzo per l'Europa è noto, ma mi sarei aspettata che almeno il governo italiano facesse sentire la propria voce. Invece nessuna richiesta di chiarimenti. Un atteggiamento che conferma l'imbarazzante subalternità della destra italiana nei confronti di chi, anche se alleato, non esita a umiliare l'Italia".

"La vicenda delle chat pubblicate da un giornalista americano – conclude Quartapelle - non è solo politica, ma riguarda anche la sicurezza nazionale. In quella chat in cui si discuteva dei raid contro gli Houti, si parlava del contingente italiano nel Mar Rosso. Possiamo sentirci sicuri nel condividere informazioni con un alleato che non è in grado di garantire la riservatezza delle proprie comunicazioni? Questa è una questione che si dovrà sollevare nei prossimi giorni con il ministro della Difesa e il ministro degli Esteri".

 

28/03/2025 - 10:08

“I dati sono inequivocabili: l’Italia è costantemente sotto attacco nel cyberspazio e il governo continua a ignorare un’emergenza nazionale che sta mettendo in ginocchio imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini. Non servono altri allarmi: serve agire subito”.

Lo dichiara Matteo Mauri, deputato del Partito Democratico e responsabile nazionale Sicurezza del partito, commentando i dati pubblicati dal nuovo Cyber Index 2024 di Confindustria e dal rapporto aggiornato di febbraio dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).

“Secondo il Cyber Index, l’85% delle PMI italiane non è consapevole dei rischi cyber. Parliamo della spina dorsale del nostro sistema economico, completamente esposta a una minaccia crescente. Il rapporto ACN di febbraio conferma che il ransomware è oggi il principale pericolo cyber, tenuto conto anche che negli ultimi 12 mesi, si sono verificati oltre 150 attacchi ransomware pubblicamente noti nel nostro Paese. E che solo nei primi mesi del 2025 ben due aziende italiane sono già state costrette alla cassa integrazione a causa di attacchi informatici. I ransomware sono una vera emergenza nazionale.”

“In questo quadro, il Governo Meloni è rimasto fermo, ignorando ripetuti allarmi e bloccando in Commissione una nostra proposta concreta per rafforzare la resilienza cibernetica del sistema Paese. È inaccettabile. Non basta parlare di cybersicurezza nei convegni o rilasciare dichiarazioni preoccupate: è il momento di passare ai fatti.”

“Per questo abbiamo depositato una Proposta di Legge organica contro gli attacchi ransomware, che contiene misure puntuali per: rafforzare la prevenzione, sostenere chi viene colpito e interrompere i flussi di denaro verso gruppi criminali e potenze ostili.”

“Se il governo dimostrerà interesse ci troverà pronti a discuterne senza pregiudizi. Ma non si può più perdere tempo. Ogni giorno di ritardo significa nuovi ricatti, nuove perdite economiche e nuovi rischi per la nostra democrazia. La cybersicurezza non è più solo un tema tecnico: è una priorità nazionale”.

Così in una nota Matteo Mauri, deputato del Partito Democratico e responsabile nazionale per la sicurezza.

 

28/03/2025 - 09:46

L’atteggiamento di Meloni non è all’altezza della gravità della situazione innescata da Trump e rivendicare, come ha fatto in Parlamento, l’equidistanza tra il presidente Usa e l’Europa attesta che la presidente del consiglio ha più a cuore il rapporto con l’alleato sovranista rispetto agli interessi del paese. Sui dazi finora non abbiamo ascoltato nessuna presa significativa di distanza, forse preoccupata di non rompere definitivamente con Salvini e la Lega. L’Italia della destra guarda con fastidio a una Unione europea forte e unita. Cosa che è invece la premessa, come indicano anche le forze produttive del Paese. La sottovalutazione è la conseguenza di un atteggiamento arrendevole nei confronti di Trump e delle sue politiche sovraniste e separatiste. A Trump interessa governare gli equilibri mondiali per affermare i grandi interessi. Sta succedendo anche nei conflitti in atto, in Ucraina e a Gaza. L’idea predominante non è la pace duratura ma come con altri oligarchi ci si divide i bottini di guerra”.

Così Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera e capogruppo Pd in commissione Agricoltura, intervistato dal quotidiano “il manifesto”.

 

24/03/2025 - 18:29

Snobbato dibattito su riforma governance servizio pubblico

“Grave e inaccettabile l’assenza della maggioranza e l’indifferenza del governo sul futuro del servizio pubblico radiotelevisivo. Oggi, in un’aula parlamentare quasi deserta, il tema cruciale della riforma della governance del sistema radiotelevisivo pubblico è stato affrontato solo con la presenza di un sottosegretario alla sovranità alimentare e senza alcun intervento da parte dei gruppi di maggioranza. Un segnale allarmante di disattenzione verso un settore essenziale per la democrazia e il pluralismo dell’informazione”. Così una nota dei parlamentari democratici della commissione di vigilanza Rai. “Il governo – aggiungono i demo - continua a ignorare l’urgenza di recepire l’European Media Freedom Act, che impone agli Stati membri di garantire indipendenza e imparzialità nei servizi pubblici radiotelevisivi. Quando si tratta di discutere di nomine, la maggioranza è sempre presente e attenta ma quando bisogna affrontare riforme fondamentali per il Paese, l’aula resta vuota. Il servizio pubblico è in stallo – aggiungono i democratici – ed è tenuto in ostaggio dalla maggioranza, che a distanza di mesi dalla nomina del nuovo Cda la Rai non è ancora stata in grado di nominare un presidente di garanzia. Siamo ben oltre il limite del rispetto della legge. Chiediamo un intervento immediato per adeguare il sistema agli standard europei e garantire un servizio pubblico libero da condizionamenti politici. Il governo non può sottrarsi a questa responsabilità”, concludono i democratici.

 

24/03/2025 - 12:55

“L'atteggiamento politico della maggioranza sta svilendo il ruolo che ricopre la Rai, mortificando, quotidianamente, la professionalità delle persone che operano all'interno dell'azienda. TeleMeloni non è uno slogan ma un dato di fatto perché dopo i Tg, ora anche le radio sono oggetto di un'occupazione permanente del governo. Il governo Meloni tiene in ostaggio la Rai. Da mesi, siamo di fronte ad uno stallo delle nomine dei vertici che si riflette persino sull'ordinario funzionamento della commissione parlamentare di vigilanza. Il PD ha più volte denunciato questa paralisi sollecitando i presidenti di Camera e Senato per sbloccare l'impasse”. Così il deputato dem Andrea Casu, Segretario PD d'Aula, illustrando la mozione delle opposizioni, a prima firma Chiara Braga, sul regolamento europeo European Media Freedom Act (EMFA) e in particolare sulla governance della Rai, per salvaguardare i media dalle interferenze politiche e contrastare minacce alla libertà d'espressione e d'informazione.
“La Rai – continua l'esponente dem  - è un patrimonio per il Paese, una grande azienda culturale italiana con brand riconosciuto in tutto il mondo. Ma in questi mesi assistiamo ad una fase calante degli ascolti, ad un'offerta di format non apprezzati dal pubblico e a cadute di stile che fanno un torto profondo alla storia della Rai”. “In Italia le criticità che si registrano nella governance dell'azienda, così come l'approccio ostile del governo verso le trasmissioni di servizio pubblico evidenziano la necessità di una rapida applicazione dell'EMFA a tutela del pluralismo e del giornalismo d'inchiesta che, in una democrazia, devono essere difesi e non costantemente attaccati e ostacolati da chi detiene il potere politico”, conclude Casu.

21/03/2025 - 12:47

Ci auguriamo che Gennaro Sangiuliano abbia finalmente messo da parte il livore che ha caratterizzato il suo breve e fallimentare impegno politico e che sappia svolgere il ruolo di corrispondente Rai da Parigi con l’imparzialità che dovrebbe connotare ogni voce del servizio pubblico televisivo”. Così i componenti democratici della Commissione di vigilanza Rai commentano la notizia secondo cui l’ex ministro della Cultura assumerà a breve l’incarico di corrispondente Rai da Parigi.

 

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