“Da una parte annunciano una riduzione del canone, come ha fatto con enfasi il vice premier Salvini. Dall’altra con la nota del Mef comunicano che quelle risorse saranno comunque recuperate dalla fiscalità generale. Quindi sempre dai cittadini che pagano le tasse. Anche in questo caso il governo fa il gioco delle tre carte”. Lo dichiara il deputato democratico Stefano Graziano, capogruppo in Vigilanza Rai.
“Ricordiamo oggi il rastrellamento nazista del ghetto ebraico di Roma, il 16 ottobre del 1943. Un momento tragico che ha segnato per sempre la memoria di questa città. Lo ricordiamo nella consapevolezza che nel mondo e nella stessa Europa non è finita la tragedia degli olocausti, dei rastrellamenti e delle stragi per razzismo, fanatismo, sessismo e omofobia. Il mondo delle libertà e della globalizzazione non può esistere senza la piena affermazione dei diritti insopprimibili di ogni donna e di ogni uomo in quanto essere vivente, senza ogni altra classificazione”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
Gaza prigione a cielo aperto, dobbiamo salvare i civili
“La situazione dell’Italia e dell’Europa rispetto alla guerra fra Israele e Palestina è molto delicata. Dopo la guerra russa ucraina e tutta la situazione del nord africa con tunisia e sudan, con il tema dell’immigrazione e delle mancate politiche di integrazione, e la tensione molto alta fra Kosovo e Serbia che spesso viene sottovalutata, noi come Italia e come Europa ci ritroviamo in una condizione di estremo pericolo. Un intervento militare a ridosso del Libano, dove sono coinvolti circa 1500 militari italiani, potrebbe portare a conseguenze disastrose e inimmaginabili”. Lo ha detto Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, ospite di Agorà su Rai tre.
“Va fatto un lavoro strutturato per isolare Hamas, combatterla militarmente, creare corridoi umanitari per i civili, condannare Hamas in modo netto cosi come tutta la comunità internazionale ha fatto, ma soprattutto dobbiamo isolare pesantemente l’azione terroristica di Hamas - ha aggiunto Graziano -. Oggi il problema del popolo palestinese è esattamente Hamas. Lo stesso fatto che non hanno fatto evacuare la popolazione e la vogliono utilizzare come scudo umano è segno di un’azione folle, di un posizionamento ideologico terroristico al pari dell’Isis”, ha spiegato il dem.
“Ci vuole un grande sforzo di diplomazia internazionale per isolare Hamas, costruire corridoi umanitari per fare uscire i civili da Gaza che è diventata una prigione a cielo aperto”, ha concluso Graziano.
"Il crollo degli spettatori dei programmi Rai è il risultato di una tv sovranista, di stampo meloniano. Una tv pubblica politicizzata e lottizzata che la presidente Meloni ha trasformato in un'appendice del partito. Questa tv non fa un servizio al Paese, ma al Governo e chi non è gradito al Governo viene cancellato, vedi il caso Fedez. il risultato sono i macrodati negativi Auditel, con conseguente superamento da parte di Mediaset". Lo dichiarano in una nota i parlamentari Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai, i quali aggiungono: “La situazione preoccupa alquanto perché questo porterà anche un danno economico di pubblicità in un’azienda con un debito molto pesante”.
Questa sera sarò al Memoriale della Shoah a Bologna con la Comunità Ebraica. Per ricordare le vittime della barbarie di Hamas. Nel luogo dedicato ai milioni di ebrei sterminati dai nazisti e dai fascisti. Un monito per chi ascolta, anche in Italia, le sirene dell' antisemitismo.
Lo ha scritto su X Andrea De Maria, deputato Pd
“Sono allergici al giornalismo d’inchiesta, al Giornalismo libero e alle domande scomode”.
Lo dichiara la deputata democratica Ouidad Bakkali, componente della commissione di Vigilanza Rai a proposito della nota di Fdi sulla trasmissione Report su La Russa.
“Avevano provato a depennare il giornalismo d’inchiesta dal nuovo contratto di servizio Rai – continua Bakkali - perché il servizio pubblico lo vogliono organo di propaganda e non spazio di pluralismo dove è ammesso anche l’esercizio della critica e dell’inchiesta giornalistica. Non glielo abbiamo permesso in sede di rinnovo del contratto e anche oggi ricordiamo loro che il giornalismo pessimo e ideologico è quello che purtroppo abbiamo visto, non certo su Report, ma ad esempio nelle trasmissioni dove si è lasciato spazio alla Propaganda no vax. Continueremo a vigilare - conclude la deputata democratica - perché il giornalismo libero e d’inchiesta sia tutelato in questo Paese”.
“È molto preoccupante quello che emerge dall’inchiesta di Report sul presidente del Senato Ignazio La Russa. Da una seconda carica dello Stato ci si aspetta delle risposte chiare e non un videomessaggio. È un dovere rispetto all’opinione pubblica nazionale”. Lo dichiarano i parlamentari Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai i quali aggiungono: “E’ piuttosto anomalo per una rete pubblica nazionale che la seconda carica dello Stato provi a giustificarsi sparando a zero su un programma televisivo Rai ospite di un altro programma Rai senza il minimo contraddittorio”.
“C’è un rischio molto alto di una escalation militare in Medio Oriente e oltre; bisogna ragionare con estrema prudenza perché un’allargamento del conflitto sarebbe un problema molto serio, considerando già quello che sta succedendo in Sudan, nella zona del Sael, la guerra russa-ucraina, in Kosovo, Serbia. Il tema fondamentale oggi è che nei confini dell’Europa c’è il rischio di estensione del conflitto molto alto. Per questo dobbiamo condannare fermamente l’azione di Hamas e agire in modo unitario. L’Europa e la comunità internazionale deve spingere per fermare l’escalation”. Lo ha detto Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, ospite di Sky Start.
“Noi come Partito Democratico abbiamo offerto la nostra disponibilità alla maggioranza per una mozione unitaria in Parlamento - ha proseguito Graziano-. Abbiamo apprezzato le parole del ministro Tajani, la comunità internazionali si attivi per fermare l’escalation militare e non dimentichiamo che bisogna fornire aiuti umanitari dall’Europa. Non possiamo abbandonare ed affamare la popolazione civile nei luoghi del conflitto. Il principale problema oggi dei palestinesi - ha concluso Graziano- è esattamente Hamas.
Alla domanda se ci sarà una mozione unitaria Graziano risponde: “spero e scommetto sul si”.
“Penso che il Presidente del Senato, Ignazio la Russa, dovrebbe rispondere, nell’aula di Palazzo Madama, dei contenuti emersi in un servizio mandato in onda da una popolare trasmissione Rai. La seconda carica dello Stato non può accettare che vi siano ombre così pesanti sul suo operato presente e trascorso. E dovrebbe sentire la necessità di rispondere in aula di quelle inquietanti accuse”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
“La diga, quella notte, fu scavalcata da un onda di oltre 100 milioni di metri cubi d’acqua, che spazzò di via gli insediamenti della valle. La frana del monte Toc era prevista e si sapeva che si sarebbe verificata. Alcuni operai assistettero alla frana dal parapetto della diga, perché sapevano che era in arrivo e furono essi stessi travolti. Gli errori di valutazione geologica furono fatali. Eppure il progetto della diga aveva più di trent’anni”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, che ricorda la tragedia del 9 ottobre del 1963.
“Ancora oggi - spiega Morassut- l’Italia manca di un efficace sistema di prevenzione del rischio idrogeologico, pur avendo risorse e strumenti. Occorre investire in personale qualificato e specializzato nei comuni e negli enti territoriali. Sostenere le autorità distrettuali nel lavoro di pianificazione. Invece il Governo, nel PNRR, riduce le risorse per la difesa del suolo e del rischio idrogeologico”.
“Il primato, ad ogni costo, dei grandi interessi economici e il silenzio correo dei controllori provocarono la tragedia del Vajont con distruzione e morti. Ancora oggi non c'è giusta attenzione ad ambiente e dissesto idrogeologico. Con @caterpillarrai per non chiudere gli occhi”. Lo scrive sui social il deputato Pd Stefano Vaccari, Segretario di Presidenza della Camera.
"Nel suo editoriale di ieri sugli USA Marcello Foa trasforma Radio1 Rai in Russia TV con affermazioni inaccettabili su Biden “accusato di aver preso tangenti e (…) in declino cognitivo”. Giorgia Meloni che lo ha nominato condivide il suo punto di vista?". Lo scrive su X la deputata dem Lia Quartapelle, vicepresidente della commissione Esteri.
"Ancora un morto sul lavoro. Questa volta ad Oristano, un operaio edile di 50 anni. Nel primo semestre del 2023 il bilancio delle vittime è drammatico con 559 morti ed una media di 80 decessi al mese. Non ci si può abituare ai rilievi statistici. Queste tragedie sono la conseguenza di una complessiva precarietà che riguarda il mondo del lavoro. A norme rigorose sulla sicurezza debbono corrispondere monitoraggi e controlli adeguati. Al tempo stesso occorre fare una lotta serrata al precariato garantendo paghe dignitose sulla base anche di corsi di qualificazione e di attitudine per determinati lavori”. Lo dichiara il deputato dem Silvio Lai, componente della commissione Bilancio.
"Contrastare la crisi - conclude Lai - significa pure garantire diritti e giustizia sociale. Basta piangere morti, un Paese civile deve saper prevenire le tragedie sul lavoro. Con la prossima manovra di bilancio si affrontino strutturalmente queste gravi problematiche”.
“La risposta del sottosegretario al ministero del Lavoro, Claudio Durigon, alla nostra interrogazione sulle vicende collegate alla società Anpal Servizi è patetica e insoddisfacente. Il governo non ha fornito alcuna risposta ai nostri quesiti, dimostrandosi così totalmente inadeguato e, allo stesso tempo, confermando il suo reiterato approccio forte con i deboli e debole con i forti. La Maxi operazione condotta dal Ros in Sardegna, con 32 arresti per associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione segreta, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, abuso d'ufficio, rivelazione di segreto d'ufficio, corruzione, e che vede coinvolto anche il presidente di Anpal Servizi, Massimo Temussi, è di straordinaria importanza. Anche perché, pur rispettando il principio di presunta innocenza, dall’indagine emergerebbe che questa organizzazione criminale avrebbe interferito nell'attività delle amministrazioni pubbliche e procurato voti in occasione delle elezioni”.
Così il deputato dem della commissione Lavoro, Emiliano Fossi, dopo le mancate risposte del sottosegretario Durigon all’interrogazione di cui era primo firmatario.
“Il fatto grave - aggiunge - è la dinamica dei fatti: a febbraio scorso i ministri Calderone e Giorgetti azzerano i vertici di Anpal applicando uno spietato spoil system; a marzo i nuovi vertici nominano Temussi presidente, che fino a quel momento era il consulente della ministra; infine a giugno, con decreto legge, Anpal viene soppressa e le sue competenze vengono trasferite al ministero del Lavoro. Avevamo chiesto al governo di restituire certezza e credibilità alla gestione della società Anpal Servizi - conclude - ma Durigon ha preferito mettere la testa sotto la sabbia”.
“In considerazione dello “sciopero bianco” promosso dai giornalisti della tgr da mercoledi 4 ottobre, chiediamo al presidente della commissione di audire quanto prima l’amministratore delegato della Rai e il direttore della Tgr”. Cosi una nota dei componenti Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai.
“Con la mancata firma dei servizi, a seguito delle dinamiche che hanno portato alla nomina del caporedattore della Tgr Sardegna e la mancanza di qualsiasi confronto, nonché in relazione alle prospettive manageriali ed editoriali che riguardano la Tgr, chiediamo che possa essere calendarizzata al più presto la nostra richiesta”, concludono i parlamentari.