Hanno appena votato il decreto fiscale che riapre il concordato. Ma non basta: ora è all’esame della maggioranza un provvedimento per una nuova rottamazione delle cartelle. Questa volta una rottamazione davvero straordinaria perché riguarderebbe anche le cartelle future. Quelle degli evasori che verranno. Non parliamo di aiuti a chi non ce la fa a pagare e magari chiede una rateizzazione, ma di un ennesimo condono – più di 20 in due anni di governo – un incentivo indiretto a evadere. A pagare rimarranno i lavoratori dipendenti e i pensionati, i soli che oggi garantiscono il mantenimento dei servizi essenziali, dalla sanità pubblica alla scuola. Perché tra rottamazioni, concordati e condoni nelle casse dello stato è entrato ben poco, ma il messaggio è stato chiaro: non pagare le tasse conviene.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
"Che bella l'Italia che non piega la testa.
Che bella l'Italia che dice no a una legge di bilancio che rende gli ultimi sempre più ultimi, che colpisce scuola e sanità, che non mette un solo euro per sostenere chi non può più permettersi di pagare un affitto, che non fa nulla contro i salari da fame.
Insegnanti, medici, infermieri, operai. Il Paese reale, presidente Meloni, è qui. Nella piazza di Bologna, nelle strade di Roma, Milano, Napoli e di tutta Italia.
Nonostante i ricatti e nonostante un ministro che precetta gli scioperi ma mai i ritardi dei trasporti di cui dovrebbe occuparsi.
Continueremo a batterci in Parlamento, al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, contro questa legge di bilancio ingiusta e iniqua” così sui social il responsabile welfare del Pd, il deputato democratico Marco Furfaro.
Contro i tagli alla sanità, alla scuola, ai trasporti. Oggi in piazza a Como con Cgil e Uil a manifestare contro una pessima legge di bilancio.
Vicino ai lavoratori e ai pensionati che più di altri pagano le scelte scellerate del governo. Non hanno mantenuto la promessa elettorale di rivedere la legge Fornero e hanno reso inapplicabili le altre agevolazioni come opzione donna. Non un euro in più per abbattere le liste d’attesa nella sanità pubblica e solo favori a quella privata, tagli a scuola e università e niente per la crescita e lo sviluppo. E così sempre più giovani lasciano il paese e fanno sempre meno figli. E sulle donne continua a pesare il carico del lavoro di cura e l’assenza di servizi. Intanto litigano, si fanno ripicche e vanno avanti solo a colpi di fiducia. Perché li tiene insieme l’occupazione del potere ma niente che interessi veramente i cittadini.
Ascoltino la voce di chi oggi ha scioperato, esercitando un diritto fondamentale che la destra ha messo sotto attacco. Lo facciano da subito votando gli emendamenti delle opposizioni su sanità, salario minimo, congedi paritari e conversione dell’industria a partire dal settore automotive.
Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
“Siamo oggi in piazza insieme a tutte le lavoratrici e i lavoratori in sciopero. Ci preoccupa la deriva miope e autoritaria di questo governo che non vuole risolvere i problemi per i cittadini dalla sanità alla scuola. In particolare, per i trasporti servono maggiori ed ulteriori risorse sia per il Tpl sia per il rinnovo dei contratti ma la manovra del governo Meloni pensa a tutt'altro. Totalmente dimenticata è pure la sicurezza per gli operatori vittime di quotidiane aggressioni sul lavoro. Insomma dopo due anni di governo Salvini si occupa di tutto tranne che dei trasporti”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti.
Lega e Forza Italia impegnati in uno scontro tutto interno alla maggioranza alla vigilia dello sciopero generale. Nessun impegno per migliorare la legge di bilancio, per finanziare sanità, scuola, servizi. Nessun intervento per il paese. Per fortuna che la Meloni si era tanto arrabbiata…
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“Una vera cultura contro il patriarcato e contro la violenza sulle donne si costruisce con l’educazione all’affettività. Lo confermano i dati preoccupanti diffusi oggi da Save the Children. Un adolescente su tre è d’accordo con la tesi che la violenza possa essere provocata dal comportamento o dall’abbigliamento di una ragazza. Uno su cinque ha confermato che in una relazione può anche scapparci uno schiaffo. Davanti a queste interviste il Governo dovrebbe fare una sola cosa, smettere di costruire stereotipi contro gli stranieri e avviare un grande piano educativo nelle scuole mettendo al centro le emozioni, la sessualità ed il supporto psicologico ai minori. Nei giorni scorsi la risposta a un governo che nega l'esistenza del patriarcato è arrivata forte e chiara dalle migliaia di donne che hanno riempito le piazze del nostro Paese. Ora serve fare di più, lo Stato deve essere protagonista in questa sfida culturale”. Lo afferma in una nota la deputata Michela Di Biase, capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza.
Questa mattina le deputate del Partito Democratico Debora Serracchiani, Antonella Forattini, Ilenia Malavasi e Valentina Ghio hanno visitato il carcere femminile della Giudecca a Venezia ed il padiglione Vaticano della Biennale, dove è stato proiettato un docufilm dedicato al tema carcerario.
“La visita al carcere della Giudecca – spiegano – ha evidenziato diverse criticità, seppur meno gravi rispetto a quelle presenti in altri istituti penitenziari italiani. Tuttavia, porteremo queste problematiche all’attenzione del Ministro Nordio con un’interrogazione parlamentare. Tra le questioni principali ci sono le condizioni obsolete della struttura, con stanze grandi che ospitano fino a dieci detenute con qualche difficoltà di convivenza. Nell’istituto sono presenti però notevoli spazi esterni ed interni che consentono varie attività trattamentali come i corsi scolastici, l’orto e la sartoria. La sanità penitenziaria soffre di un sottodimensionamento dell’organico, in particolare di specialisti psicologi e psichiatri, nonostante la presenza di detenute con problemi psichiatrici e tossicodipendenze che dovrebbero essere affidate a strutture di cura adeguate anziché rimanere in carcere. A questo proposito uno sforzo in più va fatto sul fascicolo sanitario affinché vi sia un maggior coordinamento fra la sanità e il sistema penitenziario, con particolare riguardo alle detenute con problemi psichiatrici o di dipendenza”.
Un ulteriore problema riguarda la sezione ICAM (Istituti a Custodia Attenuata per Madri), dove le donne vivono con i loro bambini. “Manca una puericultrice – sottolineano – e, sebbene il personale faccia il possibile, permangono difficoltà nell’accompagnare i bambini all’asilo nido e alla scuola per l’infanzia. Sarebbe opportuno, in questi casi, considerare soluzioni alternative, come il trasferimento delle madri e dei loro figli in case famiglia più idonee a garantire il benessere dei minori”.
“La situazione attuale del sistema carcerario italiano – concludono le deputate – richiede interventi urgenti. È necessario un maggiore investimento nell’adeguamento delle infrastrutture, nel potenziamento del personale penitenziario e sanitario, e nella revisione delle politiche che hanno portato a un incremento insostenibile della popolazione carceraria. Il rischio è quello di aggravare ulteriormente una situazione già al limite”.
“Anche quest’anno - dichiara la vicepresidente nazionale del PD Chiara Gribaudo - il Ministro per l’Istruzione e il Merito ha scordato di celebrare la giornata della sicurezza nelle scuole istituita per legge nella giornata del 22 novembre per ricordare il giovane Vito Scafidi morto per il crollo di un soffitto della sua scuola a Rivoli nel 2008.”
“La sicurezza nelle scuole è un tema cruciale sia per gli studenti che per gli insegnati e tutti gli operatori che vi lavorano, eppure da parte del Ministro e del ministero nemmeno una parola. Sintomo, ancor peggiore, che non c’è neppure una politica in atto” continua Gribaudo.
“Consiglierei al Ministro di dedicarsi meno a materie come la violenza di cui, con ogni evidenza, non ha alcuna consapevolezza e concentrarsi di più sul suo lavoro perché le nostre scuole hanno bisogno di interventi per la messa in sicurezza. E ne hanno bisogno ora, non in un futuro indeterminato” conclude la deputata dem.
“Anche quest'anno, il Ministro dell’Istruzione Valditara dimentica di ricordare la Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole, istituita per sensibilizzare sul tema cruciale della sicurezza scolastica e rendere omaggio alle vittime delle tragedie che hanno colpito le nostre scuole, come il crollo del liceo Darwin di Rivoli il 22 novembre del 2008. Questa ricorrenza, fissata simbolicamente proprio il 22 novembre, non è solo un’occasione per promuovere la cultura della prevenzione, ma rappresenta anche un momento di riflessione collettiva su un tema che riguarda direttamente milioni di studenti, insegnanti e famiglie. Ignorare o sottovalutare questa giornata equivale a perpetuare una mancanza di rispetto per le vittime e a minimizzare la centralità della sicurezza negli istituti scolastici”. Così la responsabile nazionale scuola del Pd, la deputata democratica, Irene Manzi.
“Gravissimo che la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per cercare di salvare la faccia al Ministro Valditara continui a fornire ragioni senza fondamento sui numeri drammatici della violenza contro le donne. E’ fuori dalla realtà dare la colpa all’immigrazione illegale. Le origini della violenza – ce lo dicono i numeri in maniera chiara –sono per la maggior parte dei casi da ritrovare dentro l’ambiente domestico. Il maggior numero di femminicidi vengono commessi in ambito famigliare o da ex partner. D’altronde le statistiche lo dicono chiarezza, otto su dieci sono uomini di nazionalità italiana. Invece di costruire nemici immaginari, la Presidente del Consiglio dovrebbe richiamare il Ministro Valditara per i ritardi sull’avvio di programmi di educazione a scuola finalizzati al contrasto della violenza degli uomini contro le donne”. Lo afferma la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase.
Un paese appaltato a uno stato parallelo, mentre si fa di tutto per distruggere quello vero. Quello che appartiene a tutti. Una destra che più destra non si può. Tagliano su sanità e scuola pubblica e intanto vanno a braccetto con i miliardari.
Così su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati commentando l'emendamento di Fdi per le scuole paritarie.
Sanità, lavoro, scuola, diritti, politiche di sviluppo: parte da qui un’altra idea dell’Italia che vogliamo promuovere e difendere con la legge di bilancio. Oggi, mercoledì 13 novembre alle ore 11.30 presso la sala Berlinguer della Camera dei Deputati saranno illustrati gli emendamenti proposti dal Partito Democratico. Saranno presenti la Segretaria Elly Schlein, i capigruppo di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia e il responsabile Economia della Segreteria Nazionale, Antonio Misiani.
Per accedere è necessario accreditarsi presso pd.ufficiostampa@camera.it
Sciopero generale ci parla di sofferenza enorme
“Giorgetti reputa incredibile la conferma dello sciopero generale. Quasi un atto di lesa maestà. Non sappiamo dove viva il ministro dell’Economia: nel Paese reale un pezzo di società non si cura più, la scuola vive una stagione di tagli, ai dipendenti pubblici non viene riconosciuta l’inflazione perduta negli ultimi tre anni, per le pensioni minime poco più che l’elemosina. Nel frattempo, i sindacati metalmeccanici indicono lo sciopero generale sul contratto. Un fatto molto significativo. Ci parla di una sofferenza enorme di una parte rilevante del mondo del lavoro che rischia di pagare costi molto alti sul terreno del potere d’acquisto e a causa delle ormai innumerevoli crisi industriali aperte in tutto il settore manifatturiero. Di cui il governo non si occupa per nulla. Che fine hanno fatto a Palazzo Chigi? Sono tutti scappati in Albania?”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
Sanità, lavoro, scuola, diritti, politiche di sviluppo: parte da qui un’altra idea dell’Italia che vogliamo promuovere e difendere con la legge di bilancio. Domani mercoledì 13 novembre alle ore 11.30 presso la sala Berlinguer della Camera dei Deputati saranno illustrati gli emendamenti proposti dal Partito Democratico. Saranno presenti la Segretaria Elly Schlein, i capigruppo di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia e il responsabile Economia della Segreteria Nazionale, Antonio Misiani.
“Un pacchetto di emendamenti per garantire il corretto funzionamento dei servizi essenziali soprattutto nei territori marginali e montani delle regioni insulari e quindi della Sicilia”: questi i contenuti di alcune proposte correttive alla Legge di Bilancio attualmente in discussione a Montecitorio, presentati dalla deputata Pd Maria Stefania Marino.
“Si tratta di norme che vengono incontro alla necessita di cittadini ed imprese, che contrastano quindi il calo demografico di alcune aree ed incentivano la crescita locale economica, sociale ed occupazionale. Un emendamento si pone l’obiettivo di monitorare le prestazioni sanitarie istituendo un tavolo tecnico ministeriale che sia in grado di evidenziare le criticità e le sofferenze per poi agire con piani straordinari e risorse adeguate. Un’altra proposta interviene sulla scuola prevedendo l’abolizione per 10 anni dei vincoli di dimensionamento scolastico, bloccando di fatto le aggregazioni, la fusione e la soppressione di istituti. Una ulteriore iniziativa interviene nella riorganizzazione delle Camere di Commercio prevedendo una efficace ed equilibrata rappresentanza territoriale”: conclude Maria Stefania Marino.