17/10/2024 - 16:25

"Mentre il parlamento israeliano, la Knesset, sta per approvare delle norme che dichiarano l'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi, come "organizzazione terroristica" e le impedisce di operare in sostegno della popolazione palestinese, la risposta del governo italiano ad una nostra interrogazione è che è "preoccupato". E ci mancherebbe altro che non fosse almeno preoccupato.
La Knesset ha in discussione provvedimenti che, tra l'altro, eliminano tutte le garanzie riconosciute alle agenzie dell'Onu e al personale e ne impediscono il lavoro in Israele, Cisgiordania e Gerusalemme est.
Approvare queste leggi rientra nel disegno di Israele di disconoscere, indebolire e, possibilmente, smantellare l'Onu. Così come lo sono gli attacchi militari, continui, alle basi Unifil in Libano, la campagna di delegittimazione a cui Unrwa stessa è stata sottoposta nell'ultimo anno e l'aver dichiarato il segretario generale Guterres "persona non grata" e definito le Nazioni Unite "palude antisemita". L'Onu, seppure con i suoi limiti e le sue difficoltà, rimane l'unico presidio di tutela del diritto internazionale e della pace tra i popoli. Colpirla quando invece andrebbe rafforzata, è una decisione scellerata.
Invece di stigmatizzare e condannare tutto questo, il governo è solo "preoccupato". Bisogna intervenire con azioni concrete anche perché sarebbe un precedente pericolosissimo con ricadute ben oltre i confini di Israele. Immaginate se in ogni guerra i parlamenti o i governi decidessero di togliere ogni prerogativa alle agenzie dell'Onu impedendo loro di intervenire sui territori in cui operano. Il ministro Tajani che nei prossimi giorni si recherà proprio in Israele dica chiaramente al suo omologo Katz che è necessario fermare queste norme e questa deriva". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

17/10/2024 - 12:41

Grazie ai nostri militari presenti nelle missioni di pace

"Ringrazio il ministro per le parole di buon senso. Fa bene a dire che i caschi blu non prendono ordini né da Israele e né da nessun'altro ma solo dall'Onu. Perché noi siamo lì solo per garantire la pace. E l'Onu è organismo di pace, deve garantire la pace nel mondo. Noi ribadiamo con forza che gli attacchi all'Unifil, missione di pace dell’Onu, da parte di Israele sono inaccettabili e li condanniamo senza se e senza ma. E ringraziamo i nostri militari impegnati ogni giorno per portare avanti le missioni di pace con impegno e devozione.
Pero’ dobbiamo anche dire che la missione Unifil ha funzionato in periodo di pace, nel
2007, quando aveva l’obiettivo di stabilizzare la regione del Libano; oggi dobbiamo prendere atto che c’è una difficoltà, è chiaro che ora va ripensata poiché le forze armate libanesi non sono riuscite a dare una mano all’Onu a contribuire ad una stabilità duratura fino ad abbattere gli Hezbollah.
Allo stesso tempo dobbiamo ricordare al ministro che le sue parole qui in Aula si devono ascoltare sempre, in qualsiasi consesso, poiché spesso queste parole vengono eliminate, cambiate, sostituite, tergiversate. Alle parole in Parlamento devono corrispondere le stesse parole anche in consiglio dei ministri e soprattutto in Assemblea delle Nazioni Unite, dove spesso il governo si è astenuto sulle risoluzioni internazionali. Per noi quello è grave, sono necessarie azioni diplomatiche più forti.
Ecco questo non lo possiamo accettare. Non possiamo accettare che nelle assemblee internazionali, alle Nazioni Unite, il Governo italiano si astenga, perché si va a compromettere quel multilateralismo internazionale necessario per affrontare i teatri di guerra". Lo ha detto in Aula Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, intervenendo durante l'informativa del Ministro della Difesa Crosetto sugli attacchi alle sedi Unifil in Libano da parte di Israele.

15/10/2024 - 17:36

Il prossimo Consiglio è chiamato a prendere decisioni fondamentali in un momento di grande tensione internazionale. Si occuperà anzitutto della situazione in Medio Oriente. L’attacco israeliano contro le basi Unifil è un atto inaccettabile, una grave violazione del diritto internazionale umanitario. Ciò che sta accadendo a Gaza è un massacro intollerabile che va oltre il legittimo esercizio della difesa. È ora di lavorare per un immediato cessate il fuoco, la liberazione incondizionata degli ostaggi, e il rilancio del processo di pace, sostenendo gli appelli all’embargo di armi a Israele e adoperandosi anche per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Vi chiediamo di confermare in Consiglio gli impegni presi finora per sostenere l’Ucraina con tutte le forme di assistenza necessarie. È fondamentale però che l'Europa avvii anche uno sforzo negoziale maggiore per una soluzione diplomatica di pace, una pace giusta e sicura. Un altro tema centrale sarà la gestione dei flussi migratori. Dopo anni di slogan tra “porti chiusi” e “blocchi navali”, avete dovuto fare i conti con la realtà di un fenomeno epocale che richiede soluzioni strutturali. Se vuole fare passi avanti presidente Meloni, lavori a Bruxelles non a Tirana, le soluzioni si ottengono in Europa e con l’Europa. Il Consiglio discuterà poi di competitività e governance economica. Tanto del lavoro da fare è indicato nei report di Enrico Letta e Mario Draghi, che ringraziamo per il loro straordinario contributo. Perché noi tra le idee di Letta e Draghi o quelle di Orban e Le Pen, non abbiamo dubbi su quale scegliere per il bene dei nostri cittadini e il futuro dell’Europa. Abbiamo bisogno di più Europa, non di meno Europa Presidente per difendere gli interessi dei nostri cittadini. Questo è il percorso che vi invitiamo ad intraprendere a partire dal prossimo Consiglio.

Così il capogruppo Pd in commissione Politiche europee Piero De Luca, intervenendo in Aula sulle comunicazioni della premier Meloni in vista del Consiglio Ue.

14/10/2024 - 13:27

“Noi pensiamo che è inaccettabile l’attacco all’UNIFIL, bisogna lavorare per la de-escalation ma soprattutto perché attaccare una missione di pace quella dell’UNIFIL significa attaccare il mondo. Siamo molto preoccupati per lo stato di sicurezza dei nostri militari lì. Il governo venga in aula al più presto per riferire sulla situazione in Libano, lo stato dei colloqui con gli altri paesi europei, e con gli altri paesi internazionali. Tutto questo deve essere fatto velocemente perché l’obiettivo è lavorare per la pace e provare a restare su quel terreno”. Lo ha detto Stefano Graziano capogruppo pd in commissione difesa alla Camera intervistato a Montecitorio.
“Dobbiamo fermare Netanyahu come ha detto la segretaria Schlein - ha aggiunto Graziano - perché colpire in questo momento Unifil significa colpire una missione di pace. Quindi Israele in questo momento non sta sparando solo in Libano ma sta attaccando la pace nel mondo. Questo per noi è inaccettabile”.

12/10/2024 - 11:07

Israele si fermi, Governo italiano promuova azione diplomatica

Il capogruppo del Partito Democratico nella commissione difesa della Camera, Stefano Graziano, è intervenuto questa mattina ad Agorà da dove ha espresso “ferma condanna” per gli attacchi condotti dall'IDF contro la missione UNIFIL in Libano. “Questi atti rappresentano una grave violazione delle norme internazionali e un'inaccettabile aggressione contro le Nazioni Unite, organizzazione chiamata a garantire la pace e la sicurezza in un'area già altamente instabile. Sparare sull'ONU significa sparare sul mondo intero, sui principi fondanti della cooperazione internazionale e sul diritto internazionale umanitario. Chiediamo con urgenza al governo di Israele di fermare immediatamente queste azioni, che rischiano di aggravare ulteriormente una situazione già drammatica, alimentando nuove tensioni nel contesto regionale.
Invitiamo inoltre il governo italiano a promuovere una forte azione diplomatica in sede internazionale, affinché venga garantito il rispetto delle convenzioni internazionali e si tutelino le missioni di pace delle Nazioni Unite. La comunità internazionale deve agire con determinazione per evitare una pericolosa escalation del conflitto, nel rispetto del diritto e dei valori che fondano le relazioni tra i popoli”, ha concluso Graziano.

11/10/2024 - 17:11

"Le dure reazioni internazionali, inclusa quella del ministro della Difesa italiano Guido Crosetto, all'attacco dell'esercito israeliano al contingente Unifil delle Nazioni Unite, sono giuste e condivisibili  ma, come prevedibile, non sortiscono alcun effetto. Oggi registriamo ulteriori, preoccupanti, aggressioni contro i Caschi Blu con altri due feriti di cui uno grave. Come ha detto ieri Romano Prodi, attaccare l'Onu equivale ad attaccare il mondo intero: una mossa inammissibile e intollerabile.
Ha ragione Crosetto a parlare di crimini di guerra. E' così. Ed è quello che denunciamo da un anno. E' un crimine di guerra attaccare un contingente di peacekeeping come è Unifil, voluto a suo tempo anche da Israele, e sono crimini di guerra i bombardamenti indiscriminati compiuti su Gaza mietendo oltre 42 mila vittime tra cui 17mila bambine e bambini, molti dei quali neonati. E' un crimine di guerra uccidere 170 giornalisti. E' un crimine di guerra sparare e uccidere 226 operatrici e operatori umanitari dell'Onu, come altri appartenenti ad ONG internazionali. E' un crimine di guerra bombardare scuole, ospedali, ambulanze. E' un crimine di guerra affamare un'intera popolazione impedendo l'ingresso di sufficienti aiuti umanitari dentro la Striscia di Gaza. Ed è illegale occupare, assaltando case e uccidendo le persone, intere porzioni della Cisgiordania che le risoluzioni Onu attribuiscono alla Palestina. Tutti questi fatti, che violano il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale vanno condannati allo stesso modo.
Netanyahu e il suo governo di ultradestra commettono reati gravissimi sostanzialmente indisturbati e, anzi, ricevendo forniture di armi dai paesi alleati con le quali colpiscono civili inermi.
Giusta la condanna di Crosetto, ma il momento delle parole è finito da tempo. Bisogna passare ai fatti: basta armi a Israele, sanzioni a Netanyahu e ai suoi ministri e sospensione dell'accordo di Associazione tra Ue e Israele. Lo chiediamo nell’appello rivolto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen #StopCrimesInPalestine su change.org firmato da decine di migliaia di persone che non tollerano più questa situazione". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

11/10/2024 - 12:47

"Comprendiamo l'imbarazzo di Tajani, ma non è possibile nascondere l'evidenza. Non si è trattato di un incidente, come confermato dalla stessa UNIFIL, che ha parlato espressamente di 'attacchi deliberati' da parte delle IDF. Il governo non deve sottovalutare la gravità della situazione, ma agire rapidamente per garantire la sicurezza dei nostri militari e dell'intera missione UNIFIL." Così il capogruppo democratico in Commissione Difesa della Camera, Stefano Graziano, che stigmatizza l'accaduto, sottolineando come appaia "evidente il tentativo di delegittimazione dell'ONU da parte di Israele."

11/10/2024 - 11:56

Sparare sull’Onu è gravissimo. Per quanto in difficoltà, le organizzazioni internazionali sono luogo di incontro e di dialogo. UNIFIL è una iniziativa concreta delle nazioni per sostenere la pace. Per fermare le armi abbiamo bisogno di questo non di provocazioni. Israele si fermi, non può attaccare quei paesi di cui chiede solidarietà. Il governo italiano difenda la nostra tradizione pacifista e la nostra storia diplomatica in Medio Oriente.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

11/10/2024 - 11:12

Il capogruppo del Partito Democratico in commissione Difesa alla Camera, Stefano Graziano, ha espresso “profonda preoccupazione per quanto accaduto nelle ultime ore in Libano, dove nuovi attacco hanno colpito le forze UNIFIL, ferendo il personale di peacekeeping delle Nazioni Unite.
"Si tratta di un atto gravissimo, una violazione inaccettabile del diritto internazionale umanitario e delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU", ha dichiarato Graziano. "Chiediamo al Governo di intervenire con urgenza in sede diplomatica per condannare fermamente quanto avvenuto e per garantire che tali atti vengano fermati immediatamente".
"L'Italia ha sempre sostenuto il ruolo delle forze di pace e la loro protezione deve essere una priorità. Ogni attacco deliberato contro queste forze è un atto di ostilità contro la comunità internazionale e deve essere trattato come tale. Il governo deve preservare la sicurezza del nostro contingente", ha concluso.

10/10/2024 - 20:54

"Condanniamo con fermezza l'attacco dell'esercito israeliano alle basi sotto il comando italiano e al quartier generale della missione Unifil in Libano. Un atto gravissimo e inaccettabile che viola il diritto internazionale e un'apposita risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza Onu. Esprimo la piena vicinanza ai militari del nostro contingente e gratitudine per il loro lavoro. Prendiamo atto delle parole chiare pronunciate dal Ministro Crosetto che chiediamo venga presto in Parlamento per riferire su quanto accaduto e chiarire la posizione del Paese. L'Italia lavori con determinazione nelle sedi internazionali per un immediato cessate il fuoco e la tutela della missione di pace Unifil nonché di tutte le istituzioni multilaterali”. Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee alla camera, nel corso di Rainews

10/10/2024 - 19:05

“È gravissimo l’attacco delle forze armate israeliane contro la base italiana e la Missione Unifil in Libano. Netanyahu sta trascinando il popolo di Israele in una guerra contro tutti che va ben oltre la legittima reazione agli atti terroristici di Hamas iniziati il 7 ottobre del 2023”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

“Va ormai distinta, sempre più, la responsabilità criminale di Netanyahu e del suo governo dal diritto del popolo e dello Stato ebraico alla sicurezza e alla pace - continua Morassut - che vanno garantiti e tutelati come quelli del popolo palestinese. Non c’è altra via che quella dei ‘due popoli e due Stati’ nel quadro di una intesa di grande respiro mondiale”.

“Ma oggi - conclude il deputato dem - il governo Netanyahu è un ostacolo a questo percorso. E ci si deve augurare che presto il popolo di Israele possa trovare la via di un’alternativa politica ad un governo che sta gettando un’ ingiusta e pericolosa ombra negativa su tutto Israele. Una nazione che è stata e che resta simbolo della lotta al razzismo e alla guerra”.

10/10/2024 - 17:24

"L'attacco dell'esercito israeliano contro il contingente Onu Unifil, nel sud del Libano, è inaccettabile. Come fa il ministro  Guido Crosetto a parlare di "incidente" quando apprendiamo dallo stesso ministro della Difesa che l’esercito israeliano ieri sera ha preso di mira il sistema di video sorveglianza, l'illuminazione e il sistema radio del quartier generale del contingente internazionale dove si trovano anche i nostri soldati? Oggi, poi, sono stati esplosi colpi di arma da fuoco all'interno della base dove due soldati sono rimasti feriti, per fortuna, lievemente. Dunque si tratta di aggressioni deliberate che vanno condannate con fermezza.
Dopo avere attaccato l’Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi, tentando di ostacolarne il lavoro e di delegittimarla con pesanti accuse, dopo avere definito l'Onu "una palude antisemita" e il Segretario generale Guterres "persona non grata", ora il governo israeliano colpisce la missione di peacekeeping delle Nazioni unite di stanza in Libano. Ieri, insieme all'Intergruppo per la pace tra Israele e a Palestina, abbiamo incontrato la responsabile di Unrwa per l'Europa, Marta Lorenzo Rodriguez, che ci ha riferito di un quadro drammatico a Gaza e non solo dal punto di vista umanitario. Alcuni progetti di legge in discussione alla Knesset, il parlamento di Tel Aviv, punterebbero addirittura a classificare l'Unrwa come "organizzazione terroristica" e, in buona sostanza, a impedire all'agenzia qualsiasi attività in Israele e in Palestina.
E' evidente che ci sia un disegno preciso che punta a screditare l'Onu e a smantellare il sistema multilaterale, il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale, un tentativo che va fermato immediatamente da parte di tutti gli Stati. Il mondo non può ritornare indietro, alla legge del più forte. La comunità internazionale agisca immediatamente e senza esitazioni". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

10/10/2024 - 15:02

“Esprimiamo profonda preoccupazione per quanto accaduto nelle ultime ore lungo il confine tra Israele e Libano, dove basi della missione UNIFIL, tra cui due a comando italiano, sono state deliberatamente colpite dalle forze israeliane. È estremamente grave che basi e personale delle Nazioni Unite, impegnati in operazioni di peacekeeping, siano stati presi di mira, mettendo a rischio la vita dei nostri militari e compromettendo le operazioni di monitoraggio della pace.
Quanto accaduto è inaccettabile e mina la stabilità nella regione, già profondamente provata dal conflitto. Il governo italiano deve chiedere con forza un’immediata cessazione di questi attacchi e un chiarimento su quanto avvenuto, per salvaguardare l'integrità della missione UNIFIL e il ruolo fondamentale dei nostri militari nel garantire la stabilità dell’area”. Così in una nota il capogruppo democratico nella commissione difesa della camera, Stefano Graziano entrando alla riunione congiunta dei gruppi dem di camera e senato.

02/10/2024 - 16:41

“Il governo deve svegliarsi dal torpore e dall'inerzia di queste settimane e assumersi la responsabilità di intraprendere iniziative diplomatiche per fermare il conflitto in Medio Oriente. Solo oggi Meloni ha convocato i leader dei G7 dopo che da diversi giorni insistevamo su questa esigenza. Manca l’Europa, dall’orizzonte delle possibili azioni di pace. Siamo difronte ad azioni e reazioni senza misura e calcolo delle conseguenze: ci avviamo verso una guerra grande a cui non vogliamo rassegnarci e abbiamo il dover di condannare ogni atto che porta verso questa direzione”. Così il deputato Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri Pd, intervenendo in replica al question time al ministro Ciriani sull'escalation del conflitto in Medio Oriente.
“Pesano le vostre omissioni di condanna sulle responsabilità del governo israeliano” continua Provenzano. “Come condanniamo i missili iraniani su Tel Aviv e i razzi lanciati da Hezbollah, con fermezza dobbiamo condannare le continue violazioni del diritto internazionale da parte di Israele, le migliaia di morti a Gaza, i bombardamenti e l’invasione di terra del Libano”. “Mancano queste parole e mancano azioni concrete, non ultima la garanzia di piena sicurezza delle nostro contingente impegnato nella missione Unifil e di tutti gli operatori umanitari che rischiano di restare soli in Libano”, conclude Provenzano.

02/10/2024 - 12:19

“Siamo davanti a una sequenza di atti gravi che vanno condannati senza esitazioni, e le omissioni del governo sono molto pesanti” – così è intervenuto questa mattina il responsabile nazionale esteri del PD, il deputato Peppe Provenzano, nel corso dell’audizione dei ministri Tajani e Crosetto alla Camera. “La gravità degli eventi attualmente in corso e la sequenza di azioni e reazioni senza misura, con effetti drammatici in termini umanitari, devono essere condannate interamente. Per questo – ha aggiunto – pesano le omissioni del ministro Tajani, che nella sua relazione ha condannato l’attacco missilistico iraniano, i lanci di razzi di Hezbollah, come facciamo anche noi, ma ha dimenticato di condannare con nettezza le sistematiche violazioni del diritto internazionale che il Governo di Israele sta commettendo a Gaza, così come l’operazione di terra e i bombardamenti in Libano, e chiedere l’immediato ritiro delle truppe israeliane dal confine e il rispetto di tutte le risoluzioni ONU”.

Provenzano ha poi chiesto al governo una “chiara iniziativa politica per affrontare la crisi in Medio Oriente”, perché “non bastano nemmeno le sole condanne e non possiamo più ascoltare parole a cui non seguono atti conseguenti". Quanto sta accadendo in Libano – ha concluso – è cruciale per l’intera area ed è cruciale per il nostro Paese, che proprio in Libano ha saputo esprimere in passato un protagonismo politico per la pace attraverso la missione UNIFIL, a cui va garantita la massima sicurezza, e attraverso il contingente umanitario, anch’esso dimenticato nella relazione del ministro, che va sostenuto in questa fase con mezzi adeguati per garantirne la sicurezza e facilitarne l’evacuazione”.

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