21/04/2025 - 12:15

“Con profonda commozione apprendiamo la notizia della scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, Vescovo di Roma.

Nel corso del suo pontificato, Papa Francesco è stato un faro di speranza, umiltà e dialogo per milioni di fedeli in tutto il mondo. Con coraggio e semplicità ha promosso i valori della pace, della fraternità e dell’apertura verso ogni essere umano. Grazie, Francesco”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo pd in commissione Difesa di Montecitorio e Vigilanza Rai.

 

17/04/2025 - 17:44

"Le notizie diffuse dall’Usigrai destano seria preoccupazione e impongono una riflessione urgente sul metodo con cui la Rai sta gestendo la delicata trattativa sulla stabilizzazione dei giornalisti precari. Il comportamento dell’Azienda – che ha diffuso numeri e criteri di assunzione direttamente nelle redazioni prima di presentarli al tavolo ufficiale con le rappresentanze sindacali – rappresenta una grave anomalia e un segnale di scarsa trasparenza nelle relazioni. È inaccettabile che un tema così delicato venga affrontato in questo modo, quando sono in gioco i diritti di chi da anni garantisce con professionalità e competenza l'informazione del servizio pubblico. Serve trasparenza, coerenza con gli impegni assunti. E un confronto credibile e responsabile con i rappresentanti dei lavoratori è condizione essenziale per tutelare la dignità di chi opera quotidianamente nei programmi e nelle testate della Rai, per rafforzare il ruolo del servizio pubblico come presidio di pluralismo, indipendenza e qualità dell’informazione. Continueremo a vigilare con attenzione e chiediamo che l’Azienda chiarisca quanto accaduto e ristabilisca immediatamente corrette condizioni di confronto". Lo dichiarano in una nota i componenti del Partito democratico nella commissione di vigilanza Rai.

17/04/2025 - 12:04

“Le opposizioni, tutte insieme, hanno compiuto un lavoro straordinario, costruendo una proposta di riforma condivisa per garantire l’autonomia e l’indipendenza del servizio pubblico radiotelevisivo perché sta impazzando TeleMeloni, continua l'occupazione della Rai e non l'occuparsi della Rai. È ora di applicare il Regolamento europeo sul Freedom Media Act, senza ulteriori rinvii”. Così Stefano Graziano, capogruppo del Partito Democratico in Commissione di Vigilanza Rai.

 

“La Rai – aggiunge l’esponente Pd - è sotto attacco da tempo, vittima di un'occupazione politica sistematica che rischia di svilirne il ruolo fondamentale. Ma non parliamo certo dei 12.000 dipendenti che ogni giorno mandano avanti l’azienda, bensì dell’indirizzo editoriale e delle nomine calate dall’alto. Se entro l’8 agosto l’Italia non recepirà pienamente le direttive europee, il rischio è concreto: una procedura d’infrazione che si tradurrebbe in un ulteriore danno economico per i cittadini e in un colpo alla credibilità democratica del nostro Paese”.

 

“La Rai – conclude Graziano - deve tornare a essere la Rai dei cittadini, non dei governanti, con una governance indipendente dai partiti e capace di valorizzare le enormi risorse interne all’azienda. Il servizio pubblico deve trasformarsi da semplice broadcaster a digital media company, in grado di competere ad armi pari con gli altri attori del mercato europeo, e di investire davvero nella cultura, nell’innovazione e nell’informazione libera. Quella che proponiamo non è solo una riforma tecnica, ma una battaglia di civiltà e di democrazia, per difendere l’indipendenza dell’informazione e il diritto dei cittadini ad avere una Rai moderna, trasparente e libera”.

 

16/04/2025 - 13:13

In merito al comunicato stampa diffuso ieri dall’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, relativo al conferimento del “Premio Odoardo Focherini per la libertà di stampa” alla giornalista Rai Stefania Battistini, si esprime sconcerto e ferma condanna per un’ingerenza che travalica ogni limite accettabile nei rapporti tra Stati.

È inaccettabile che una rappresentanza diplomatica straniera si permetta di sindacare sulle scelte legate alla libertà di stampa nel nostro Paese e, ancor più gravemente, si arroghi il diritto di indicare chi possa o non possa essere premiato, insinuando giudizi inaccettabili sul lavoro di una professionista dell’informazione.

Il servizio pubblico radiotelevisivo italiano, così come ogni spazio di informazione libera e indipendente, non è terreno disponibile a pressioni o intromissioni esterne. La libertà di stampa è un pilastro della nostra democrazia e non sarà messa in discussione da dichiarazioni intimidatorie o propagandistiche. Ci si attende una chiara presa di distanza anche da parte delle istituzioni italiane, a tutela della sovranità nazionale e del diritto di cronaca”. Così una nota dei componimenti democratici della Commissione di vigilanza Rai.

 

 

15/04/2025 - 14:20

“È ormai chiaro che in Italia la governance della Rai è paralizzata da un Governo di centrodestra che non rispetta quelli che dovrebbero essere i principi cardine di un servizio televisivo pubblico al servizio dei cittadini e non riesce o non vuole designare i nuovi vertici aziendali.
Tutto questo si riverbera sul funzionamento dell’azienda e della stessa commissione di Vigilanza bloccata da oltre tre mesi.
Noi chiediamo che vengano rispettate le scadenze previste dell’EMFA (European Media Freedom Act), rimediando ai ritardi già in essere, in modo da rimettere al centro della discussione politica il pluralismo dell’informazione.
Chiediamo ancora una volta che venga avviato al più presto l’iter legislativo della nuova governance Rai, tutelando il ruolo e la funzione del servizio pubblico radiotelevisivo e la professionalità dei suoi dipendenti”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai a margine dell’incontro alla stampa estera sul Media Freedom Act.

11/04/2025 - 11:07

“La decisione unilaterale della Rai di trasferire i programmisti multimediali al Polo Regia è l’ennesima forzatura di un’azienda sempre più appiattita sulle logiche del Governo. Nonostante l’interrogazione del Pd in commissione Vigilanza Rai di novembre scorso, nessuna risposta è arrivata. Una scelta che viola il contratto collettivo, ignora il confronto sindacale e colpisce al cuore la filiera creativa del servizio pubblico. Si vuole trasformare la Rai in un contenitore svuotato di pensiero critico, dove si comprano contenuti e si svendono competenze. È in atto un disegno chiaro: indebolire la cultura, controllare l’informazione, marginalizzare chi produce qualità e pluralismo. Lo smantellamento della Rai come presidio democratico è parte della deriva autoritaria di questo Governo, che ignora persino il Media Freedom Act dell’Unione Europea. Altro che media company del futuro: qui si torna al passato. Il PD darà battaglia in Parlamento e nel Paese”.

Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, dopo un incontro con gli esponenti del circolo Pd Rai.

 

03/04/2025 - 16:59

“Solo ieri la maggioranza ha bocciato la nostra mozione sul recepimento dell’European media freedom act, questa mattina Forza Italia è stata costretta ad annunciare la ripresa dell’iter legislativo sulla riforma della Rai. Siamo felici che, dopo mesi di nostre richieste, finalmente qualcosa si muova, ma è evidente che il cambiamento di rotta sia arrivato solo dopo la pressione dei funzionari europei. Non sappiamo nemmeno se tutta la maggioranza sia davvero d’accordo nel procedere.” Lo dichiarano in una nota i componenti democratici della commissione di vigilanza Rai che aggiungono: “Ora non c’è più tempo da perdere. L’8 agosto è vicino se l’European media freedom act non verrà recepito il rischio di una procedura d’infrazione per l’Italia è alto. Chiediamo che il lavoro sulla riforma inizi immediatamente, senza ulteriori rinvii o giochi di palazzo. La Rai ha bisogno di regole chiare e indipendenti, non di manovre dilatorie.

02/04/2025 - 15:05

Oggi alle 17.30 presso la sala stampa della Camera dei deputati si terrà una conferenza stampa congiunta delle opposizioni a seguito della bocciatura, da parte dell'Aula della Camera, della mozione presentata dalle opposizioni sull'applicazione dell'European Media Freedom Act, in particolare per quanto riguarda la governance della Rai.

Parteciperanno i capigruppo e i componenti di opposizione in commissione di vigilanza Rai: Stefano Graziano (PD), Dario Carotenuto (M5S), Angelo Bonelli (AVS), Roberto Giachetti (IV), Valentina Grippo (AZ).

Per accrediti: pd.ufficiostampa@camera.it

 

02/04/2025 - 11:29

Rispettare le scadenze del MFA per evitare procedure di infrazione e più tasse ai cittadini italiani

"Siamo esterrefatti di come questo Governo stia trattando il dossier Rai. La commissione di Vigilanza è paralizzata da 5 mesi. Nel frattempo la Rai va a scatafascio, gli ascolti calano, i tg soffrono, come il tgr considerato figlio di un Dio minore.

Vi avevamo chiesto di non procedere con le nuove nomine e di attendere prima l’ingresso nel nostro ordinamento del Media Freedom Act così come approvato in Europa e poi di procedere al rinnovo dei vertici. E invece questo governo usa il servizio pubblico come telemeloni, fregandosene altamente della libertà di informazione e del Media Freedom Act.

Se non vengono rispettate le scadenze previste dal MFA si andrà incontro a procedure di infrazione e questo significa che gli italiani pagheranno una tassa in più, perché entro l'8 agosto sappiamo che il MFA si dovrà applicare integralmente.

Noi chiediamo di aprire un confronto serio con le opposizioni e di smetterla di voler occupare la Rai. La Rai non è di proprietà del governo. Partiamo dai principi di questa mozione, partiamo dai cardini del MFA, facciamo in modo che venga messo in sicurezza il Dna e la funzione della Rai quale servizio pubblico". Lo ha detto in Aula Stefano Graziano deputato e capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai.

 

24/03/2025 - 18:29

Snobbato dibattito su riforma governance servizio pubblico

“Grave e inaccettabile l’assenza della maggioranza e l’indifferenza del governo sul futuro del servizio pubblico radiotelevisivo. Oggi, in un’aula parlamentare quasi deserta, il tema cruciale della riforma della governance del sistema radiotelevisivo pubblico è stato affrontato solo con la presenza di un sottosegretario alla sovranità alimentare e senza alcun intervento da parte dei gruppi di maggioranza. Un segnale allarmante di disattenzione verso un settore essenziale per la democrazia e il pluralismo dell’informazione”. Così una nota dei parlamentari democratici della commissione di vigilanza Rai. “Il governo – aggiungono i demo - continua a ignorare l’urgenza di recepire l’European Media Freedom Act, che impone agli Stati membri di garantire indipendenza e imparzialità nei servizi pubblici radiotelevisivi. Quando si tratta di discutere di nomine, la maggioranza è sempre presente e attenta ma quando bisogna affrontare riforme fondamentali per il Paese, l’aula resta vuota. Il servizio pubblico è in stallo – aggiungono i democratici – ed è tenuto in ostaggio dalla maggioranza, che a distanza di mesi dalla nomina del nuovo Cda la Rai non è ancora stata in grado di nominare un presidente di garanzia. Siamo ben oltre il limite del rispetto della legge. Chiediamo un intervento immediato per adeguare il sistema agli standard europei e garantire un servizio pubblico libero da condizionamenti politici. Il governo non può sottrarsi a questa responsabilità”, concludono i democratici.

 

24/03/2025 - 12:55

“L'atteggiamento politico della maggioranza sta svilendo il ruolo che ricopre la Rai, mortificando, quotidianamente, la professionalità delle persone che operano all'interno dell'azienda. TeleMeloni non è uno slogan ma un dato di fatto perché dopo i Tg, ora anche le radio sono oggetto di un'occupazione permanente del governo. Il governo Meloni tiene in ostaggio la Rai. Da mesi, siamo di fronte ad uno stallo delle nomine dei vertici che si riflette persino sull'ordinario funzionamento della commissione parlamentare di vigilanza. Il PD ha più volte denunciato questa paralisi sollecitando i presidenti di Camera e Senato per sbloccare l'impasse”. Così il deputato dem Andrea Casu, Segretario PD d'Aula, illustrando la mozione delle opposizioni, a prima firma Chiara Braga, sul regolamento europeo European Media Freedom Act (EMFA) e in particolare sulla governance della Rai, per salvaguardare i media dalle interferenze politiche e contrastare minacce alla libertà d'espressione e d'informazione.
“La Rai – continua l'esponente dem  - è un patrimonio per il Paese, una grande azienda culturale italiana con brand riconosciuto in tutto il mondo. Ma in questi mesi assistiamo ad una fase calante degli ascolti, ad un'offerta di format non apprezzati dal pubblico e a cadute di stile che fanno un torto profondo alla storia della Rai”. “In Italia le criticità che si registrano nella governance dell'azienda, così come l'approccio ostile del governo verso le trasmissioni di servizio pubblico evidenziano la necessità di una rapida applicazione dell'EMFA a tutela del pluralismo e del giornalismo d'inchiesta che, in una democrazia, devono essere difesi e non costantemente attaccati e ostacolati da chi detiene il potere politico”, conclude Casu.

21/03/2025 - 12:47

Ci auguriamo che Gennaro Sangiuliano abbia finalmente messo da parte il livore che ha caratterizzato il suo breve e fallimentare impegno politico e che sappia svolgere il ruolo di corrispondente Rai da Parigi con l’imparzialità che dovrebbe connotare ogni voce del servizio pubblico televisivo”. Così i componenti democratici della Commissione di vigilanza Rai commentano la notizia secondo cui l’ex ministro della Cultura assumerà a breve l’incarico di corrispondente Rai da Parigi.

 

21/03/2025 - 10:20

"Il Partito Democratico chiede una riforma chiara e decisa della Rai, affinché il servizio pubblico possa garantire autonomia e indipendenza, nel pieno rispetto del ruolo che deve svolgere per i cittadini italiani, i quali lo finanziano attraverso il canone". Lo dichiara il deputato Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai, intervistato sui canali social dei deputati dem.

"La nostra priorità – conclude Graziano - è assicurare un'informazione libera e indipendente, non condizionata da logiche politiche o di parte. Per questo, già la prossima settimana, arriverà in Aula una nostra mozione che chiede un cambiamento concreto. Inoltre, entro il mese di agosto, l'Italia dovrà adeguarsi al Regolamento europeo per la libertà dei media (European Media Freedom Act), che impone standard più elevati di autonomia e trasparenza per i servizi pubblici radiotelevisivi. Se il nostro Paese non si adeguerà, rischia una procedura di infrazione da parte dell'Unione Europea, con possibili ricadute economiche per i cittadini. La Rai deve essere davvero un servizio pubblico e non un megafono del governo di turno. Per questo, l'unica apertura possibile al dialogo è sulla riforma: senza un cambiamento strutturale, ogni altro discorso rischia di essere secondario".

 

19/03/2025 - 19:54

"È grave che Rai News abbia censurato l’ultima parte del discorso della segretaria Schlein. Dallo sfiduciato Petrecca, un ultimo colpo di coda a sostegno della propaganda di governo, forse come ringraziamento per il passaggio di sede." Così i componenti democratici del gruppo PD in Commissione di vigilanza Rai, che hanno deciso di riportare integralmente la parte del discorso "censurato". Eccola: “La Presidente Meloni non solo non ha il coraggio di difendere i valori su cui l’Unione s’è fondata dagli attacchi di Trump e di Musk, ma ha deciso qui di nascondere le divisioni del governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo i vostri tentativi di riscrivere la storia. Lei in quest’aula ha oltraggiato la memoria del manifesto di Ventotene, riconosciuto da tutti come la base su cui si è fondata l’Unione europea, perché scritto da giovani mandati al confino dai fascisti che non risposero all’odio e alla privazione di libertà con altro odio, ma con una visione di Europa federale che superasse i nazionalismi che nel nostro continente hanno prodotto soltanto guerre, anche oggi. Non si permetta mai più di oltraggiare la memoria di Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Ernesto e Ada Rossi, Eugenio Colorni, se siamo qui a discutere in un Parlamento democratico è grazie a persone come loro. Lei dice che quell’Europa non è la sua. E allora le chiedo se la sua Italia è quella della Costituzione perché sono gli stessi antifascisti che l’hanno scritta. E stiamo ancora aspettando che si dichiari antifascista pure lei”.

 

17/03/2025 - 18:51

“Se dovessero essere confermate, queste nomine sono l’ennesima dimostrazione di un’occupazione sistematica della Rai, portata avanti senza alcuna visione strategica, ma solo per garantire l’equilibrio tra le forze di maggioranza. Non c’è alcuna discussione su come migliorare il servizio pubblico, rendere l’informazione più autorevole o affrontare le sfide del giornalismo contemporaneo. L’unico criterio resta la spartizione delle poltrone in base alle quote dei partiti di governo.

Il risultato? Una Rai sempre meno credibile, sempre più strumento di propaganda e sempre meno al servizio dei cittadini. Senza una vera riforma che liberi la tv pubblica da questa logica spartitoria, il declino continuerà.

Invece di pensare solo alle nomine, chiediamo ai partiti di maggioranza di presentarsi subito in Commissione di Vigilanza per superare l’assurda situazione in cui, a mesi dalla nomina del nuovo Cda, manca ancora un presidente di garanzia. Uno stallo senza precedenti, che consente all’amministratore delegato di sottrarsi alle audizioni parlamentari, mentre non si vede alcuna volontà da parte del governo di recepire immediatamente il Media Freedom Act” così i componenti democratici della commissione di vigilanza Rai.

 

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