“Incomprensibile scelta di cacciare Saviano dalla Rai. Scelta scellerata che farebbe da contraltare a quella di eliminare la fascia condotta da Facci? Inquietano parecchio le scelte del governo Meloni che sta letteralmente militarizzando il servizio pubblico televisivo. Bruttissimo segnale anche nella lotta alla mafia nonché perdita di prestigio internazionale per la Rai e per il Paese”. Lo dichiarano i componenti Pd della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai.
"Un giornalista sotto scorta per le minacce della mafia sarebbe "incompatibile con il servizio pubblico". Mentre è evidentemente compatibile celebrare il lutto nazionale per un esponente politico che ha pagato Cosa Nostra, attaccare chi come Don Ciotti è in prima linea contro le mafie e affidare la vicepresidenza della Commissione Vigilanza Rai a una deputata condannata in via definitiva per peculato. La destra ha una strana concezione della legalità. Solidarietà a Roberto Saviano". Così Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico, in un tweet.
“La notizia che ci lascia sgomenti è la scomparsa di Andrea Purgatori , autorevole giornalista che, grazie al suo approccio alle notizie e al suo modo di raccontare, ha saputo narrare fatti, inchieste e informazioni con estrema capacità. Ciao Andrea”.
Lo scrive su twitter Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai.
Presenteremo interrogazione Pd in commissione di Vigilanza
“Non riteniamo sufficienti i provvedimenti disciplinari annunciati dalla Rai dopo le squallide battute sessiste e razziste sentite durante la telecronaca dei mondiali di tuffi. Presenteremo un’interrogazione in commissione di Vigilanza Rai per cercare di capire, oltre alla responsabilità individuale degli infelici protagonisti di questa squallida storia, come sia possibile che queste cose succedano. È incredibile, non ho altre parole.”
Così il deputato democratico Mauro Berruto, responsabile Sport del Pd.
Dichiarazione on. Bakkali Ouidad, deputata Pd
Mentre eravamo in piazza al fianco delle donne che chiedono giustizia e condannano le assurde sentenze di questi giorni che colpevolizzano le donne, come nel caso di Carol Maltesi o derubricano a questione di tempo e di secondi le molestie subite da una studentessa, il servizio pubblico offre il peggior contributo possibile e alimenta quella cultura patriarcale e misogino dove le radici di tutto questo affondano.
Oltre a questo non mancano nemmeno razzismo, stereotipi e bodyshaming.
La Rai dovrebbe contribuire a migliorare la cultura del nostro Paese, promuovere il rispetto delle persone, della convivenza civile del pluralismo sociale e culturale tenendo conto dell’articolazione complessa delle nostre comunità in termini di genere, generazioni, culture plurali, diversità religiosa e contrastare ogni tipo di violenza.
In pochi minuti invece si è concentrato il peggio in termini di toni, linguaggio e volgarità.
In vigilanza Rai chiederemo chiarimenti e depositeremo un’interrogazione.
“Apprendiamo a mezzo stampa di commenti razzisti e sessisti da parte di alcuni cronisti Rai durante la telecronaca della finale dei Mondiali femminili di tuffi.
La Rai chiarisca immediatamente l’accaduto. Chiediamo, in caso di accertamento dei fatti, che per i suddetti telecronisti si prendano provvedimenti esemplari.
Basta con commenti sessisti e razzisti, troppi sono diventati gli episodi”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai.
“L’autonomia differenziata spacca il Paese in due e aumenta le disuguaglianze tra Nord e Sud e tra ricchi e poveri. Prima di tutto occorrerebbe definire i livelli essenziali delle prestazioni, i cosiddetti Lep, e il fondo di perequazione, poi approvare una legge in Parlamento. Se, invece, questa riforma viene attuata così, le regioni e i comuni del Mezzogiorno non saranno in grado di offrire servizi ai cittadini sulle politiche sociali, la sanità e i trasporti, solo per fare alcuni esempi lampanti”.
Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Vigilanza Rai, a margine dell’iniziativa sull’autonomia differenziata promossa a Napoli dal Partito Democratico.
“Le notizie che apprendiamo sul comportamento del direttore di Rainews Paolo Petrecca preoccupano per più motivi. Da una parte sembra esserci il mancato rispetto del lavoro giornalistico e quindi della libertà di stampa, particolarmente grave per una testata del servizio pubblico, dall’altra ne emerge anche un atteggiamento antisindacale senza rispetto per le richieste del Cdr. Non sono nuove, inoltre, le scelte in favore del centrodestra, come quella di mandare in diretta il comizio dei leader durante la campagna elettorale delle amministrative. E oggi si aggiungono le accuse di scarso equilibrio nelle trasmissioni di approfondimento. Ci chiediamo se questi comportamenti siano compatibili con la direzione di una testata come Rainews”. Così in una nota i componenti del Pd della commissione di Vigilanza rai
“Ci rivolgiamo alle consigliere e ai consiglieri d’amministrazione della Rai che si riuniscono questa mattina, alla Presidente, all’amministratore delegato di viale Mazzini: per il bene del servizio pubblico l’editorialista di Libero, Filippo Facci, non può condurre un programma su Rai Due. Per aver colpevolizzato una donna che ha denunciato di essere stata violentata ma anche per il suo curriculum pieno di inciampi ed esternazioni sessiste. Si è scoperto anche che era stato sospeso dall’Ordine dei Giornalisti per razzismo contro l’Islam e dopo l’intervista di stamattina alla stampa nn ci sono o più dubbi. L’autorevolezza e la credibilità del servizio pubblico sono più importanti di un contratto a Filippo Facci”. Lo dichiarano in una nota congiunta Sandro Ruotolo della segreteria del Partito Democratico e Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai.
"Chiediamo alla Dirigenza RAI, alla luce delle dichiarazioni sessiste e discriminatorie a mezzo stampa del giornalista Filippo Facci, se ritenga ancora opportuno affidare una trasmissione televisiva al giornalista in questione, il cui comportamento è in aperta violazione e negazione delle responsabilità e dei compiti propri del servizio pubblico radiotelevisivo. Chiediamo inoltre se non sia opportuno interrompere ogni forma contrattuale e di collaborazione con Facci". E' quanto chiedono i parlamentari Pd Graziano, Bakkali, Furlan, Nicita, Peluffo, Stumpo, Verducci della commissione di Vigilanza sulla Rai in una interrogazione all'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio.
"Il caso di cronaca che vede coinvolto il figlio del Presidente del Senato La Russa per presunta violenza sessuale ai danni di una ragazza ha suscitato oggettivo sconcerto proprio per le argomentazioni utilizzate dal giornalista a difesa del ragazzo; frasi e argomentazioni discriminatorie nei confronti di una ragazza, già presunta vittima di stupro. Ancor più grave è che lo spazio dedicato al giornalista sarebbe la striscia quotidiana di 5 minuti prima del tg2 delle ore 13", spiegano i parlamentari.
"Il profilo del giornalista non è nuovo ad azioni e considerazioni che vanno ben oltre la provocazione intellettuale e che lo rendono non compatibile con il servizio pubblico, per questo chiediamo un intervento urgente della dirigenza Rai", concludono i parlamentari dem.
“Esprimiamo massima solidarietà al giornalista e agli operatori Rai aggrediti a Lampedusa. Ancora una volta si è impedito che il servizio pubblico svolgesse le sue funzioni di informazione ai cittadini. Ringraziamo l’Arma dei Carabinieri per il tempestivo intervento e chiediamo che venga sempre fatta luce e chiarezza su simili atti criminali perché danneggiano non solo i nostri giornalisti ed operatori ma tutta l’informazione, tutti i cittadini che hanno il diritto ad essere informati. Lavoreremo in Parlamento affinché venga fatta chiarezza e porremo in essere tutti gli strumenti possibili per evitare che avvenga in futuro”. Lo dichiarano in una nota i componenti Pd della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai.
“Ieri il Mes oggi il canone Rai e la vicenda Santanchè. Insomma maggioranza a pezzi e molto confusa. Forse è iniziata la lotta per la successione elettorale a Berlusconi”.
Lo scrive su twitter Stefani Graziano, capogruppo Pd in commissione Vigilanza Rai.
“Oggi ci lascia Silvio Berlusconi, una figura di rilievo nella storia politica italiana. Esprimo la mia vicinanza alla famiglia Berlusconi e a Forza Italia. Indipendentemente dalle opinioni, il suo ruolo cruciale nella politica italiana è innegabile. La sua presenza ha segnato un capitolo significativo nella storia del nostro paese”. Lo scrive sulla sua pagina facebook, Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Vigilanza Rai.
“I temi oggi emersi dalle audizioni in commissione sono pluralismo e qualità dell’informazione, trasparenza negli appalti e l’efficientamento dei costi, tutti temi che il Pd ha posto come centrali nelle scorse settimane.
Il tema del canone che sempre noi del
Partito democratico abbiamo sollevato è anche un tema di fondamentale importanza di cui oggi si è trattato.
È chiaro che senza certezza delle risorse economiche non si possono fare piano industriale e contratti di servizio.
Siamo contenti che è emersa in modo chiaro e netto la divisione in seno alla maggioranza. Riteniamo abbastanza grave che il ministro Giorgetti non abbia ancora reso nota la data per essere audito in Vigilanza. Bisogna difendere il servizio pubblico e il pluralismo dell’informazione e per questo ci batteremo in tutte le sedi competenti”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai, a margine delle audizioni dell’ad Rai Roberto Sergio, del dg Giampaolo Rossi e della presidente Marinella Soldi.
Oggi su Agora si è dato voce al Comune di Conselice e alla Provincia di Ravenna raccontando con profondità e da tanti punti di vista l’immane tragedia che ha colpito la Romagna, i suoi abitanti e le realtà economiche e produttive.
Un raccolto sincero e articolato nel quale hanno trovato spazio la sindaca di Conselice, uno dei territori maggiormente colpiti, il Presidente della Provincia de Pascale, cittadini e numerose realtà del tessuto economico e sociale che sta resistendo e reagendo in queste settimane difficili. Grazie a Giandotti per tenere viva l’attenzione su questi territori che si aspettano risposte all’altezza della situazione grave e complessa che dobbiamo risolvere presto e al meglio.
Così la deputata del Pd Ouidad Bakkali, componente della commissione di Vigilanza Rai.