Aggressione squadrista richiama tempi tragici, dobbiamo difendere Parlamento
“Quanto accaduto ieri nell'aula parlamentare non può essere derubricato a semplici disordini o a una rissa, ma è stata una situazione straordinaria che bisogna chiamare con il proprio nome. Ieri è avvenuta un’aggressione squadrista con calci e pugni verso un deputato che stava semplicemente porgendo il tricolore a un Ministro.
In Aula abbiamo assistito alla ripetuta rievocazione della Decima Mas con segni espliciti, aggressioni violente e ripetute e al grido "presente" che rimandano a tempi tragici. Tutto questo è gravissimo e il Parlamento deve essere tutelato da questa grave e pericolosa lesione alla democrazia”. Lo ha detto Valentina Ghio vicepresidente del gruppo pd alla camera intervenendo in aula sul processo verbale.
"E' gravissimo che nel verbale della seduta di ieri l'aggressione squadrista avvenuta ai danni del collega Donno sia derubricata a "disordini". Una cosa sono i disordini, e io mi sono trovata a gestirli durante la mia presidenza. Un'altra sono le aggressioni preordinate di natura squadrista. Ed è quello che è avvenuto ieri in aula. Ed è avvenuto anche che deputati della maggioranza facessero più volte il segno della X-Mas, formazione militare fascista colpevole di decine e decine di crimini di guerra, ed è avvenuto che altri gridassero "Presente!" come fanno i neofascisti alle loro commemorazioni. Noi non possiamo normalizzare il linguaggio e la violenza fascista nell'aula del Parlamento.
Gli autori di quell'aggressione andavano sanzionati già ieri dall'ufficio di presidenza. E invece nel verbale leggiamo di "disordini" e non troviamo traccia degli slogan e dei gesti fascisti: inaccettabile! I fatti vanno riportati per quello che sono e vanno fermamente condannati. Non si può creare questo precedente". Lo ha dichiarato poco fa nell'aula di Montecitorio Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, durante il processo verbale.
“Il gesto della X MAS insieme alle aggressioni fisiche da parte della destra in aula sono segno di uno squadrismo che ritorna da parte della maggioranza. Loro spaccano il paese con l’autonomia differenziata noi alziamo le bandiere tricolori segno dell’unità d’Italia” Così su X il deputato democratico, Stefano Graziano.
“A Roma bandiere nere, saluti romani, "boia chi molla" e fumogeni lanciati in campo. La caccia all’antifascista durante la partita tra studenti del Liceo Kennedy e Liceo Virgilio mette i brividi e riporta indietro le lancette agli anni più bui del nostro passato. A distanza di poche ore dall’assalto con frasi omofobe e bastonate al Gay Center. Non sono fatti isolati, sta crescendo un clima di odio e violenza e il Governo più a destra della storia della Repubblica non può continuare a fare finta di non vedere”. Così il deputato democratico Andrea Casu.
"È inaccettabile e inqualificabile quanto accaduto oggi, davanti a Palazzo Chigi, a Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova di +Europa, aggrediti verbalmente e fisicamente dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Esiste un modo civile di confrontarsi sui temi e chi ha ruoli di responsabilità, ovunque, deve sentire per primo il dovere di rispettare i propri avversari. A Della Vedova e Magi va la nostra solidarietà insieme all'auspicio di non dover mai più assistere a fatti del genere". Lo dichiara in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.
“Di nuovo un gravissimo episodio ai danni di un operatore delle ferrovie lungo la tratta Roma-Lido che solo per un puro caso non si è trasformata in una vera e propria tragedia. Insieme al vicepresidente della Commissione Trasporti Roberto Morassut, al capogruppo Anthony Barbagallo, e alle colleghe parlamentari Ouidad Bakkali e Valentina Ghio esprimiamo la nostra totale vicinanza al lavoratore e a tutte le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno subiscono aggressioni verbali e fisiche nell’esercizio del proprio dovere. A seguito di questa ennesima violenza abbiamo presentato un’interrogazione per chiedere al governo di intervenire immediatamente per rafforzare la sicurezza per tutto il personale del frontline. Come abbiamo indicato chiaramente, anche attraverso la nostra risoluzione in discussione in commissione, ormai la situazione del trasporto pubblico locale è critica e necessita immediatamente di maggiori finanziamenti nazionali, che possono essere garantiti dalle maggiori entrate ottenute tramite l’Iva per effetto dei rincari sul carburante.
Così Andrea Casu, deputato dem e primo firmatario della Risoluzione PD per il potenziamento del Trasporto Pubblico Locale.
“Esprimo la mia più profonda solidarietà al Partito Democratico del Tigullio per il vile gesto con cui è stata colpita la sede del Pd di Chiavari. Un’azione inaccettabile che condanno fortemente e che calpesta la storia democratica e antifascista del nostro territorio”.
Lo dichiara vicecapogruppo del Pd alla Camera, Valentina Ghio.
“Un gesto vile e meschino - ha aggiunto Luca Garibaldi, capogruppo Pd in Regione Liguria - che non va sottovalutato e che va condannato fortemente da parte di tutte le istituzioni. Assistiamo a un susseguirsi di aggressioni e atti di vandalismo verso le sedi di partiti e di chi rappresenta la comunità democratica che destano preoccupazione: va tenuta alta l’attenzione. Esprimo la mia solidarietà e vicinanza ai compagni e compagne del Partito del Tigullio e della comunità democratica”.
Esprimiamo solidarietà e vicinanza al ferroviere aggredito lungo la tratta Roma - Aeroporto di Fiumicino, l'ennesima vittima dei numerosi casi di violenza fisica e verbale nei confronti del personale di frontline dei trasporti registrati quest'anno da nord a sud del Paese.
Già un mese fa come Gruppo del PD alla Camera abbiamo interrogato il ministro Salvini in merito alle continue aggressioni ai danni del personale in servizio nel trasporto pubblico locale, senza però avere ricevuto alcuna risposta. Le organizzazioni sindacali da tempo chiedono interventi mirati per affrontare quella che è diventata una vera e propria emergenza e assicurare a migliaia di lavoratori e lavoratrici le condizioni di sicurezza necessarie allo svolgimento del proprio lavoro.
Per questo motivo vogliamo sollecitare il ministro Salvini, a cui abbiamo presentato oggi una nuova interrogazione, per sapere quali iniziative intenda assumere il governo con la massima urgenza, con il pieno coinvolgimento dei sindacati, per contrastare ogni forma di violenza a consentire al personale di svolgere in serenità e sicurezza il proprio lavoro.
Così i deputati del Pd Andrea Casu, Anthony Barbagallo, Ouidad Bakkali, Valentina Ghio e Roberto Morassut.
"Giacomo Matteotti è stato tutta la vita dalla parte dei più deboli; lui non rinnegò mai le sue origini benestanti, però nei suoi scritti giovanili e nel suo impegno politico e organizzativi appare forte l'influsso dell'ideologia evangelizzante di Camillo Prampolini e Nicola Badaloni, oltre a quello di Filippo Turati, assertori di un'azione politica di massa capace di suscitare il riscatto delle classi lavoratrici.
Oddino Morgari lo ricordava con un aspetto molto distinto, figura slanciata; padre premuroso che tornava a casa dai suoi tre bimbi finite le sedute parlamentari. L'odio nei confronti di Matteotti arriva da molto lontano; a Ferrara già nel gennaio 1921 un gruppo di agrari gridò ai fascisti che bisogna sopprimere e ammazzare l'onorevole Matteotti, siamo nell’Italia Liberale. Fu anche aggredito fisicamente in seguito e dal marzo 1921 i fascisti gli impedirono di tornare in Polesine. Ma perché c'era questo odio nei suoi confronti? Perché Matteotti più in quest'Aula denunciò quello che realmente accadeva perché non c’è mai stato un fascismo buono e uno cattivo dopo le leggi razziali del 1938. Raccontava le aggressioni del capilega nel cuore della notte 100 contro 1, questo era il fascismo agrario nel polesine. Oggi a 100 anni di distanza dalla morte di Matteotti dobbiamo riflettere su cosa è stato il fascismo, e come la violenza sia stata la sua levatrice". Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Federico Fornaro, dichiarando il voto convintamente favorevole del Partito Democratico sul ddl sulle celebrazioni per il centenario delle morte di Giacomo Matteotti.
“Chiediamo quali iniziative intendano assumere i ministri Calderone, Piantedosi e Salvini per affrontare il fenomeno delle aggressioni al personale dei mezzi del trasporto pubblico locale che è sempre più preoccupante e che non può rimanere ignorato”. È la richiesta dell’interrogazione presentata dal deputato del Pd Andrea Casu ai Ministri dell’Interno, dei Trasporti, del Lavoro e delle politiche sociali.
“Il Tpl assolve a una funzione fondamentale per garantire l'esercizio del diritto alla mobilità di tutti i cittadini; in questo contesto è rilevante il tema della sicurezza dei cittadini e del personale durante il servizio, in particolare per quel che riguarda gli autisti degli autobus e dei tram, il personale addetto alla verifica dei titoli di viaggio e tutto il personale di front line. Purtroppo si assiste quasi quotidianamente a gravi episodi di violenza perpetrati contro il personale viaggiante, sottoposto ad atti di violenza sia verbale sia fisica. Nel marzo del 2022 è stato firmato un protocollo per la promozione della sicurezza nel processo di sviluppo del trasporto pubblico urbano tra i Ministeri dei trasporti e dell'interno, la conferenza Stato-regioni, l'Anci, le associazioni delle aziende e i sindacati firmatari del Ccnl per monitorare e migliorare la sicurezza dei conducenti dei mezzi del Tpl al fine di contrastare le aggressioni. Si è trattato di un atto molto importante che avrebbe dovuto portare all'istituzione di tavoli di lavoro su singole aree tematiche al fine, non solo di raccogliere dati e segnalazioni di aggressioni, ma anche a individuare innovazioni tecnologiche e buone pratiche che orientino lo sviluppo di politiche sulla sicurezza, quali, a esempio, la diffusione del cosiddetto «panic button», già presente in alcune realtà locali e in grado di dare l'allarme in caso di aggressione essendo collegato con la questura. Chiediamo pertanto ai ministri interrogati se intendano fare in modo che tale protocollo venga concretamente messo in atto in tempi brevi”.
Oggi ci siamo astenuti nel voto in Commissione Trasporti sull’approvazione del contratto di programma Rfi perché siamo molto preoccupati per il mancato rispetto della clausola del 34% per gli investimenti destinati al Mezzogiorno.
Purtroppo registriamo che non vi è alcuna certezza sulla volontà e sull’impegno di ridurre i divari territoriali tra Nord e Sud, che ha un gap settoriale da circa 20 anni rappresentato dalla ridotta elettrificazione delle linee regionali rispetto al resto del Paese. Riteniamo sia molto grave che nel periodo temporale dal 2020 al 2026 sia previsto un taglio di quasi 3 miliardi al Mezzogiorno con 1,39 miliari di investimenti sottratti ai Programmi prioritari ferrovie Valorizzazione Reti regionali, 1 miliardo ai Programmi Città Metropolitane e 570 milioni ai collegamenti ferroviari per gli aeroporti nel Sud. Siamo inoltre preoccupati per l’esiguità delle cd "finestre manutentive", ritenendo invece essenziale il rafforzamento previsto in termini di Security, anche sulla scorta del fenomeno delle aggressioni al personale.
Lo affermano il capogruppo dem Anthony Barbagallo e i deputati Pd della Commissione Trasporti della Camera.
“Le continue drammatiche aggressioni al personale medico, alle lavoratrici e ai lavoratori del settore sanitario necessitano una riflessione non soltanto sul possibile inasprimento delle pene, ma soprattutto sulle misure di prevenzione messe in atto. La Legge numero 113 del 2020 prevedeva infatti già numerose azioni per garantire la sicurezza di tali lavoratori ed è oggi opportuno verificare la sua corretta applicazione”. Lo chiedono al governo i deputati del Pd Marco Simiani, Ilenia Malavasi, Simona Bonafè, Emiliano Fossi, Federico Gianassi, Christian Di Sanzo e Laura Boldrini depositando oggi una interrogazione su tale tematica.
“La Legge ha infatti istituito un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie. Tale Osservatorio deve monitorare gli episodi di violenza commessi nell'esercizio delle funzioni; gli eventi sentinella che possano dar luogo ai suddetti fatti; l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione previste dalla disciplina in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro; la promozione di studi per la formulazione di proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio negli ambienti più esposti; la diffusione delle buone prassi in materia di sicurezza; corsi di formazione per il personale medico e sanitario, finalizzati alla prevenzione e gestione di situazioni di conflitto nonché a migliorare la qualità della comunicazione con gli utenti. Quante di queste misure di prevenzione sono state realmente realizzate? Il Ministro della Salute venga in Parlamento a chiarire”: concludono i deputati Pd.
"Le continue aggressioni ai medici ed agli infermieri impegnati nel loro lavoro rappresentano un fatto gravissimo che rischia di mettere a rischio, oltre l'incolumità del personale, anche la tenuta stessa del sistema sanitario nazionale": è quanto dichiara Marco Simiani, deputato Pd, sul ferimento di una dottoressa e due infermiere del punto di primo soccorso di Follonica, in provincia di Grosseto.
"Alle donne aggredite va tutta la mia solidarietà, è però innegabile che occorrono provvedimenti urgenti per garantire la sicurezza negli ospedali. Su questa tematica presenterò una interrogazione a Montecitorio" : conclude Marco Simiani.
“Siamo al fianco dei lavoratori del settore autoferrotranviero che oggi scioperano per migliorare le condizioni di lavoro nel settore ferroviario. Siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali confederali che oggi scioperano a livello nazionale per richiamare ancora una volta l’attenzione del governo sulle condizioni di lavoro nel settore. Sosteniamo le richieste per un piano di assunzioni per le attività lavorative e una maggiore attenzione ai tempi di lavoro degli equipaggi dei treni. Crediamo sia indispensabile trovare tutti gli strumenti per rafforzare la sicurezza dei lavoratori preda di continue aggressioni del personale a bordo treno e delle stazioni e al contempo rendere efficiente il settore manutenzione andando avanti con i processi di internalizzazione adeguando gli organici. Crediamo non più rinviabile un piano per riqualificare riorganizzare e modernizzare un settore strategico e vitale del nostro Paese”. Così in una nota il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, Roberto Morassut.
Non può essere festa della donna, per la Meloni, senza un attacco alle donne trans. Ma quanto ci vuole, a capire che l’esistenza delle persone trans non mette in discussione quella di tutte le altre? Io sono nata donna e tale mi sento, ma non mi sentirei mai minacciata nella mia identità da chi vive diversamente il rapporto con il proprio corpo o alla propria identità di genere. “Le donne sono le prime vittime dell'ideologia gender”, dice Meloni, ma io non ho ancora capito precisamente che cosa sia. Mi sembra che, a danneggiare le donne, ci stia già pensando questa maggioranza, che ha trasformato opzione donna in “opzione mamma” e che continua a presentare progetti di legge marcatamente antiabortisti. Le persone trans, invece, di questa propaganda sono vittime per davvero: le notizie di aggressioni, pestaggi e omicidi di matrice transfobica purtroppo sono spaventosamente frequenti. Lasciate la comunità trans in pace: la loro esistenza non minaccia la vostra, la cultura dell’intolleranza e della negazione che state alimentando le mette tutte in pericolo.
Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.