Oggi Giornata mondiale e Vertice ha focus su agricoltura
“Oggi è la Giornata mondiale dell'acqua. Un tema fondamentale che riguarda il presente e il futuro del nostro Pianeta, dell'Europa e del nostro Paese. Ci auguriamo che la presidente Meloni consideri la centralità delle azioni sull'acqua visto che oggi al vertice Ue il focus sarà sull'agricoltura. E infatti i due temi sono strettissimamente connessi. Come ci ricorda oggi Andrea Rinaldo (vincitore del Water Prize o Nobel dell'acqua) che ci richiama alle soluzioni da trovare per irrigare i nostri campi o non potremo coltivare più, non potremo lavare l'automobile con l'acqua potabile e ogni pioggia forte causerà un'alluvione. Come è avvenuto l'anno scorso in Emilia Romagna. Non ci siamo ancora ripresi da quell'evento catastrofico, ma forse non abbiamo nemmeno assunto fino in fondo che le alluvioni e la siccità sono le due facce della stessa medaglia. Il cambiamento climatico e in particolare l'innalzamento delle temperature sulla terra. Allora oggi più che mai prendiamoci degli impegni seri, risparmiamo l'acqua, riduciamo le perdite e dunque facciamo manutenzione degli invasi e delle ricariche acquifere ma soprattutto facciamo opere ben pianificate, meno propaganda anche sull'uso dei fondi del Pnrr e più azioni concrete. Ne va del futuro di ciascuna e ciascuno di noi”.
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
“La Premier, nemmeno oggi, ha perso l’occasione per ricordarci che della Toscana le interessa poco: si presenta con un’ora di ritardo e porta alla Toscana solo la ripartizione di fondi Ue, atto dovuto di risorse già disponibili. Non un euro in più dal suo governo, che continua a dimenticare i toscani: su sanità, alluvione, trasporti e tanto altro ancora una volta nessuna risposta. I 683 milioni di euro per la Toscana dei Fondi di sviluppo e coesione sono un atto dovuto, non c’è un soldo in più dal governo ma solo la ripartizione di risorse europee stanziate da Bruxelles”.
Lo dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana, Emiliano Fossi, sulla firma tra governo e Regione Toscana dell’accordo sul Fondo Sviluppo e coesione.
“La premier - aggiunge - è venuta a fare campagna elettorale, ma non abbocchiamo: Giorgia Meloni ha portato una borsa vuota e continua ad utilizzare il suo ruolo istituzionale per la propaganda. La Toscana e i Toscani hanno bisogno di risposte, a partire dalle richieste del governatore Giani, a cui va il nostro sostegno per le difficoltà in cui sta operando e tutta la nostra solidarietà per il poco rispetto che Meloni ha dimostrato oggi nei suoi confronti e dell’istituzione che rappresenta: basta bugie e passerelle del governo, in questo anno e mezzo il governo ha soltanto penalizzato la Toscana. La lista è lunghissima: dalle mancate risorse per i danni causati dalle alluvioni (oltre 2 miliardi di danni) ai tagli alla sanità (200 milioni per il payback mai trasferiti); dalle grandi opere definanziate (interporto Livorno e Tramvia Firenze solo per citarne alcune), ai 400 milioni di euro di progetti Pnrr sottratti; dai colpevoli ritardi per l’istituzione della Zls allo stop del Biotecnopolo di Siena. Potremmo continuare questo elenco ancora - conclude - ma non smetteremo mai di far presente al governo che i Toscani meritano rispetto, non chiacchiere”.
Dichiarazione di Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario Pd della Toscana
"Prorogare fino al 31 dicembre 2024 la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio scaduta a fine 2023". È quanto chiede un emendamento Pd al Milleproroghe, 'segnalato' e quindi che verrà messo in votazione nei prossimi giorni nelle Commissioni competenti di Montecitorio.
"Ad oggi, nonostante gli sforzi della Regione Toscana, ci sono 180 dipendenti senza stipendio sebbene il tribunale abbia condannato l'attuale proprietà per comportamento antisindacale, annullando la procedura di licenziamento collettiva, ha aggiunto Fossi, secondo il quale “occorre tempo per rilanciare l'azienda, in un territorio peraltro devastato dalle alluvioni dello scorso novembre. Per questi motivi chiediamo al governo Meloni un ulteriore anno di cassa integrazione straordinaria e ci appelliamo ai deputati di maggioranza affinché non si voltino dall'altra parte ed approvino la proroga", conclude il segretario Dem della Toscana, cofirmatario dell'emendamento.
"Per l'ennesima volta il governo Meloni ha detto no ai ristori per i danni causati dalle alluvioni in Toscana. Siamo francamente sconcertati dalla destra che continua a dimenticare le famiglie e le imprese in ginocchio": è quanto dichiarano i deputati Pd, Emiliano Fossi e Federico Gianassi, sull'ordine del giorno al Decreto Energia respinto dall'Aula di Montecitorio con cui chiedevano ristoro dei danni, sospensione dei termini fiscali e cassa integrazione straordinaria.
"Nel decreto approvato oggi le risorse stanziate sono assolutamente insufficienti mentre la stima dei danni è stata aggiornata recentemente ed ammonta a 2,7 miliardi di euro: le domande di ristoro delle famiglie sono quasi 11.000 e oltre 2.600 quelle delle imprese. La regione Toscana si è attivata e ha stanziato 38 milioni, ma serve l’intervento deciso del governo. Continueremo la nostra battaglia in Parlamento per ottenere i finanziamenti necessari": concludono.
“Questo decreto è l’ennesima scatola vuota. Non c’è strategia, non c’è visione, non ci sono incentivi. In compenso avete forzato la mano inserendo all’articolo 14 la norma che prevede il commissariamento dei rifiuti in Sicilia, una norma che non c’entra nulla con la maggior tutela e con tutto il resto del decreto. Ma il quadro che riguarda le norme sull’alluvione è ancora più sconfortante: è mancato un confronto sia nel merito sia di interesse, considerato l’atteggiamento del governo che ha tentato di soffocare il dissenso, come recentemente avvenuto in Emilia Romagna.
L’unico risultato nel merito, ottenuto grazie alle opposizioni ed alla rivolta delle imprese, è la cancellazione della doppia tassa per gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Avete impedito al Parlamento ancora una volta di esaminare seriamente una legge che riguarda milioni di cittadini, le loro necessità ed i loro bisogni: bisogno di energia a costi accessibili per famiglie ed imprese; bisogno di modelli di sviluppo energetico compatibile con salute ed ambiente; bisogno di risorse per le famiglie ed imprese distrutte dalle alluvioni. Ne risponderete, prima o poi”. Lo ha detto in Aula Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente di Montecitorio, dichiarando il voto contrario del Pd al Dl energia.
Decreto imbarazzante e senza ambizione*_
“Siamo alla 53esima fiducia del governo Meloni. Sono stati battuti tutti i record” così il democratico Vinicio Peluffo che illustrando le ragioni d voto negativo del Gruppo del Pd al dl energia ha stigmatizzato il continuo ricorso alla fiducia da parte del governo. “State imponendo a suon di decreti, fiducie e restringimenti delle competenze parlamentari una sorta di monocameralismo di fatto che non ha alcun riscontro della nostra carta costituzionale” ha detto Peluffo. “Il provvedimento - sottolinea il democratico - doveva servire per potenziare e semplificare le procedure amministrative per nuove installazioni di energie rinnovabili. Niente di tutto questo. Con un blitz notturno e colpi di mano sul piano regolamentare avere approvato addirittura un emendamento che prevede poteri commissariali sulla gestione del ciclo dei rifiuti al presidente della regione Sicilia.
Una misura che non c'entra nulla con il decreto, già fin troppo decreto omnibus.
Manca ambizione sugli obiettivi di contrasto ai cambiamenti climatici, il decreto non è coerente con le conclusioni raggiunte dalla COP28. Manca attenzione alle micro. Piccole e medie imprese che devono anch’esse poter vivere la transizione energetica come un’opportunità di sviluppo e di crescita. Manca attenzione nei confronti delle famiglie, abbandonate nel passaggio dal servizio di maggior tutela al mercato libero senza un’informazione corretta e diffusa, la campagna che doveva partire a Luglio, non c’è ancora e non ha gli stanziamenti sufficienti. Peggio di così non potevate fare. Anche sugli aiuti per i territori colpiti dalle alluvioni il testo del decreto è imbarazzante, sono ancora sospese per aria le promesse della maggioranza e del Governo ed è mancato il confronto del merito, avete bocciato tutti i nostri emendamenti”.
“La destra si spacca sul Superbonus ma resta compatta sul no alle risorse per la Toscana colpita dalle alluvioni. Dopo la bocciatura dell’emendamento, sia in Commissione che in Aula, che avrebbe concesso un miliardo e mezzo di euro ai territori devastati oggi la Camera ha addirittura respinto l’ordine del giorno che avrebbe impegnato il governo a reperire finanziamenti immediati. A due mesi dal disastro la maggioranza, dopo aver rifiutato ogni nostra proposta per settimane ed in numerosi provvedimenti esaminati dal Parlamento, ha avuto oggi anche il coraggio tramite il deputato Donzelli di dire genericamente in Aula che ‘dobbiamo rimboccarci le maniche’. Questa prepotenza e questa arroganza non saranno per sempre”: è quando dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.
“Dopo la bocciatura degli emendamenti Pd alla Legge di Bilancio, il Decreto Energia in discussione alla Camera è l’ennesima occasione mancata per aiutare le famiglie e le imprese della Toscana devastate dalle alluvioni. Dal Governo Meloni sono arrivate zero risorse per ristorare i danni e la ricostruzione mentre la nostra richiesta di un provvedimento ad hoc non è stata nemmeno presa in considerazione. Nonostante le promesse della destra e dei deputati di maggioranza della Toscana sarà un Natale difficile per i territori devastati dal maltempo”: è quanto ha dichiarato in Aula Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera.
“Ieri infatti sono già scaduti i termini, prorogati solo per poche settimane, per gli adempimenti e i versamenti tributari e contributivi: chi ha perso tutto dovrà mettersi subito in regola con il fisco. Nel Decreto energia sono stati stanziati 6 milioni di euro (peraltro a valere sulle economie registrate dalla regione Toscana su precedenti assegnazioni) per i danni registrati dalle imprese agricole, mentre sono stati concessi solo 50 milioni per assicurare il mantenimento dell'occupazione e la produzione delle migliaia di imprese coinvolte. Niente altro per i danni pubblici e privati, per la ricostruzione e per la proroga delle scadenze fiscali. Noi non ci arrendiamo e presenteremo emendamenti al decreto”.
"Non ci sarà un decreto legge per le alluvioni in Toscana. Il governo Meloni e la maggioranza compatta hanno infatti votato ancora una volta 'no' alla richiesta del Pd sulla necessità di un provvedimento urgente da varare prima di Natale per risarcire danni ed accelerare la ricostruzione": è quanto dichiara il deputato Pd e segretario del Partito Democratico della Toscana Emiliano Fossi, sul suo ordine del giorno al Decreto Anticipi respinto oggi, mercoledì 13 dicembre, dall'Aula di Montecitorio.
"Non c'erano più scuse: il Presidente Giani ha già trasmesso la relazione con la quantificazione dei danni a Palazzo Chigi ma la destra ha sancito che la Toscana non ha bisogno di risorse e norme urgenti: ci sono migliaia di imprese e famiglie in ginocchio dimenticate dalla maggioranza completamente succube dei diktat di Giorgia Meloni. Fino ad oggi invece di varare un provvedimento organico ed efficace si sono promosse misure parziali, spesso inutili e con risorse limitatissime mentre nella Legge di Bilancio non è presente alcuna norma o finanziamento. I parlamentari della destra eletti nei nostri territori dovranno rendere conto di questo voto contrario": conclude Emiliano Fossi.
"Questo decreto è l’ennesimo 'omnibus' che rende confuse e inapplicabili le leggi approvate, rimanda ad altri provvedimenti del Governo l’attuazione delle sue norme e, nel frattempo, garantisce la dose quotidiana e settimanale di propaganda, regalie e donazioni a gruppi precisi e individuati, mai quelli più bisognosi, mai quelli che non conoscete.
Siamo un Parlamento ridotto ormai alla servitù di un Governo che impedisce il dibattito non solo tra maggioranza e opposizione, ma anche all’interno della maggioranza, come mostra l’umiliante teatrino sulla manovra di bilancio a cui assistiamo al Senato.
Siete un governo che di fronte ai problemi veri dei cittadini e delle piccole imprese vi girate dall’altra parte.
Vi abbiamo chiesto di non cancellare la tassa sugli extraprofitti e vi abbiamo proposto di usarla per aiutare le famiglie che non riescono a pagare le rate dei mutui, le bollette e che hanno bisogno di essere sostenute con i bonus trasporti. Cosi come vi abbiamo chiesto di utilizzare quei 450 milioni per pagare gli affitti delle famiglie che non ce la fanno, i trasporti pubblici e le stanze degli studenti fuorisede. Cosi come vi girate dall’altra parte quando vedete la sanità che non risponde a chi è più povero o di fronte alle alluvioni in Toscana e in Emilia Romagna per i quali in questo decreto vi limitate solo al rinvio delle scadenze tributarie come se non ci fossero danni alle case, alle imprese e alle infrastrutture. A tutto questo avete detto di NO e vi girate dall’altra parte anche di fronte alle responsabilità che avete sull’Ilva, sulla sua decarbonizzazione, sul disimpegno del privato, sulle risorse europee che non si spenderanno". Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Silvio Lai, dichiarando il voto di fiducia contrario del Pd al dl anticipi.
“Dalla destra continua l’incomprensibile accanimento verso la Toscana: non vi sarà nessuna risorsa specifica nemmeno per il distretto tessile di Prato, gravemente danneggiato dalle alluvioni. E’ stato infatti bocciato a Montecitorio sia l’emendamento che l’ordine del giorno del Pd al Decreto Made i Italy che avrebbe garantito 3 milioni di euro a sostegno delle imprese del settore”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana Emiliano Fossi.
“Nonostante le promesse e le passerelle Giorgia Meloni fino ad oggi non ha stanziato praticamente nessuna risorsa per i danni che ammontano a 3 miliardi di euro; nonostante il Parlamento abbia discusso in queste settimane il Decreto Bollette, il Decreto Anticipi, il Disegno di Legge Made in Italy. In tutti questi provvedimenti abbiamo presentato atti per ottenere risorse ottenendo solo vaghe rassicurazioni. Dell’apposito Decreto Alluvione chiesto al governo oltre un mese fa non c’è traccia; rimane soltanto la Legge di Bilancio. Sarebbe inammissibile che questa destra continuasse a dimenticarsi della Toscana e di migliaia di famiglie ed imprese che hanno perso tutto”: conclude
“La reazione scomposta di alcuni sindaci di destra delle città colpite nei giorni scorsi dalla mareggiata sulla costa Toscana lascia francamente perplessi. Pensare di difendersi dai mutamenti climatici e da episodi sempre più ravvicinati ed intensi attaccando la Regione senza prendere atto che il governo ha tagliato miliardi di prevenzione e progetti del Pnrr, consigliando peraltro alle imprese di fare assicurazioni contro le alluvioni, significa essere palesemente in malafede non rendendosi conto che interventi tampone non salveranno le nostre coste senza un’opera di prevenzione strutturale: opere quindi che necessitano di risorse urgenti ed adeguate, come occorrono immediati ristori statali per i danni pubblici e privati causati dal maltempo. Purtroppo siamo di fronte ad una destra di governo, sia nei comuni che a Palazzo Chigi, incapace di programmare la messa in sicurezza del territorio, di dare risposte alla popolazione e che usa il potere solo in chiave demagogica ed autoreferenziale”. Così il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani.
“In Toscana le centinaia di imprese edili e le migliaia di cittadini che avevano diritto al Superbonus ma che non potranno terminare i lavori a causa delle alluvioni non avranno alcuna proroga. Il governo Meloni ha infatti respinto, con la complicità della maggioranza, il mio ordine del giorno al decreto Proroghe che avrebbe permesso uno spostamento temporale per l’avanzamento dei cantieri”. Lo dichiara il deputato dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente.
“Una proroga simile - conclude Simiani - era già stata fatta per le alluvioni in Emilia-Romagna e credevamo fosse una proposta di buonsenso: ci sono in gioco non solo i risparmi delle famiglie e la sopravvivenza delle imprese, ma la tenuta di un intero settore produttivo come quello edile, che rappresenta un volano di crescita a livello regionale. Nonostante questo la destra si è opposta continuando a criminalizzare migliaia di persone oneste che hanno utilizzato il Superbonus. I deputati della destra del nostro territorio ne dovranno rendere conto”.
“La Camera ha approvato un mio ordine del giorno al Decreto Proroghe sottoscritto da tutti i deputati Pd della Toscana per lo stop immediato delle scadenze contributive e fiscali per famiglie ed imprese colpite dalle alluvioni. Il governo, che inizialmente aveva modificato il documento per renderlo meno vincolante, è dovuto tornare sui suoi passi grazie alla nostra opposizione in Aula. Il dibattito in Parlamento è stato ancora una volta netto: da una parte il Partito Democratico che ha rimarcato l’urgenza di norme e risorse immediate per un territorio devastato e dall’altra la destra che ha temporeggiato sollevando dubbi su tempistica e risorse da assegnare. Si tratta di un atteggiamento inammissibile di fronte alla disperazione di intere popolazioni che si sentono abbandonate dallo Stato”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico Emiliano Fossi, sull'atto di indirizzo approvato oggi a Montecitorio.
“La maggioranza si è dovuta quindi piegare alle nostre richieste: questo significa che nel prossimo provvedimento utile, e quindi nel Decreto Anticipi attualmente in discussione al Senato, il governo dovrà intervenire con una norma apposita. Confidiamo che il governo mantenga gli impegni presi e dia finalmente, dopo tante parole di circostanza, un segnale concreto ad una popolazione in gravissima difficoltà che ha ricevuto ad oggi 5 milioni di euro a fronte di 3 miliardi di danni”, conclude Emiliano Fossi.
Deputati Pd presentano Interrogazione al ministero dell’Ambiente
“Perché il Ministero dell’Ambiente sta rallentando la pubblicazione del report ‘Rendis’ che dovrebbe elencare tutti gli interventi difesa del suolo? Forse non vuole certificare che il Governo Meloni è stato quello che non solo non ha investito, ma ha tagliato risorse più di ogni altro esecutivo, sul contrasto contro il dissesto idrogeologico?”. È quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani che ha presentato una interrogazione sul tema insieme ai colleghi Chiara Braga, Augusto Curti, Sara Ferrari e Rachele Scarpa.
“In questi mesi la destra, proprio quando occorreva investire di più e meglio in prevenzione, anche grazie ai finanziamenti del Pnrr, ha di fatto cancellato 1300 milioni di euro di progetti contro il dissesto idrogeologico soprattutto per i territori fragili; senza dimenticare che nella legge di Bilancio sono state sottratte risorse già stanziate su difesa del suolo e clima per quasi un miliardo di euro. E in tutto questo scenario devastante esponenti di governo e maggioranza hanno anche avuto il coraggio di criticare gli enti locali dopo le recenti alluvioni in Toscana. Il rapporto Rendis è fondamentale per avere un quadro puntuale ed efficace dei progetti finanziati e sullo stato degli interventi: dopo i ritardi dovuti alla pandemia ed alle elezioni anticipate è ora che il Ministero acceleri la sua pubblicazione”: conclude Marco Simiani.