27/03/2025 - 14:06

"I veicoli abbandonati nelle nostre strade sono veri e propri monumenti al degrado che ricordano ogni giorno a tutte e a tutti noi l'incuria in cui versano troppe aree delle nostre città, soprattutto nelle periferie e nelle aree interne. Creare gli strumenti normativi per rimuoverli è una grande urgenza politica per la quale come partito democratico, già alla fine della scorsa legislatura, avevamo depositato la nostra proposta, che abbiamo ripresentato all’inizio di questa, sempre con l’obiettivo di colmare l’attuale vuoto normativo e semplificare al più presto la cancellazione dai registri pubblici dei veicoli abbandonati e fuori uso sottoposti a fermo amministrativo per favorirne nei tempi più rapidi la rottamazione. Grazie al confronto con tutta la commissione Trasporti e all’analoga proposta presentata dalla collega Russo di FDI oggi il Parlamento ha deciso finalmente, con il sostegno di tutte le forze politiche, di dare un primo importante segnale di attenzione e di impegno in questa direzione.

I veicoli abbandonati sono un costo intollerabile per le nostre comunità, sia dal punto di vista ambientale che del decoro urbano, occupano indebitamente suolo pubblico e lo sottraggono alla collettività. Rimuoverle significa restituire alle persone piccoli spazi di libertà negata e questo non ha solo un valore ambientale, ma ha anche un grande valore sociale, significa far camminare insieme transizione ecologica e transizione sociale. È chiaro che questo provvedimento è solo un primo passo: serviranno altri interventi, altri finanziamenti, altri strumenti per sostenere sindaci eletti e associazioni in prima linea sul territorio per affrontare questo problema. Oggi dimostriamo insieme che il Parlamento può occuparsi non solo di decreti e informative ma anche dei problemi quotidiani delle persone”. Lo ha detto in Aula Andrea Casu, della presidenza del gruppo Pd alla Camera e vicepresidente della commissione Trasporti di Montecitorio, dichiarando il voto favorevole del Partito Democratico alla proposta di legge sulla cancellazione dai pubblici registri dei veicoli fuori uso.

 

26/03/2025 - 17:23

“A quanto pare c'è chi per laurearsi deve studiare giorno e notte e chi riesce a farlo anche con l'università chiusa: un vero miracolo. Parlo della ministra Calderone che non trova inopportuno iscriversi in un'università dove suo marito siede nel consiglio d'amministrazione e non spiega in Aula come abbia svolto gli esami con l'università chiusa o come poteva essere alunna e docente allo stesso tempo. La ministra non sa neanche rispondere se ha pagato le tasse universitarie o no, ma ha trovato il tempo per minacciare azioni legali”. Così il deputato dem Marco Sarracino, responsabile PD della Coesione territoriale, Sud e aree interne, intervenendo durante il question time alla ministra Calderone alla Camera.
“I salari in Italia crescono meno che in Europa e questo è uno dei principali motivi per cui i giovani laureati lasciano il nostro paese. Parliamo di ragazzi, studenti-lavoratori, che hanno fatto tanti sacrifici per potersi laureare e che non hanno avuto gli stessi privilegi della Ministra”, ha concluso Sarracino.

 

26/03/2025 - 14:56
"Un modo per testimoniare l’amore e l’impegno verso un settore che sta vivendo una grave sofferenza a causa di un governo che guarda con ostilità all’industria cinematografica e audiovisiva." Lo ha detto il deputato democratico e componente della Commissione Cultura della Camera, Matteo Orfini, intervenendo a Montecitorio alla proiezione del film "C’è un posto nel mondo" di Francesco Falaschi. Il film affronta le sfide delle aree interne, esplorando il delicato equilibrio tra il desiderio di partire e il richiamo delle proprie radici. Una storia intensa e attuale, che racconta le difficoltà e le speranze delle comunità dei piccoli centri italiani.
"Nonostante i tentativi di nascondere la realtà - ha detto Orfini - il settore cinematografico italiano è in grave sofferenza. Le produzioni sono bloccate e un numero enorme di maestranze, che rappresentano il valore della nostra tradizione, sta migrando in altri settori pur di lavorare. È una situazione molto grave ed è tempo di cambiare passo. Per questo ribadiamo la richiesta al presidente della Commissione Cultura della Camera Mollicone di avviare un ciclo di audizioni sulla risoluzione del Pd sullo stato del settore e sulle prospettive per il suo rilancio. Chiediamo un dibattito approfondito che veda coinvolte
le associazioni di categoria e lo stesso ministro Giuli. Continuare a negare l’esistenza della crisi è una scelta irresponsabile che va scongiurata: serve un’operazione verità” ha concluso Orfini.
25/03/2025 - 14:18

Governo venga in Parlamento, servono misure straordinarie

 

“Il commissario straordinario nazionale, Nicola Dell’Acqua, annuncia che la prossima sarà un’estate difficilissima dal punto di vista della siccità. A questo punto diventa davvero incomprensibile la ragione della funzione del commissario se la sua azione si limita esclusivamente a fotografare lo stato dei bacini poco prima dell’estate. Ma purtroppo parliamo di un commissario indicato da un governo che nega i cambiamenti climatici e che non fa nulla per affrontare le emergenze. Dove sono finite le risorse del fondo perequativo infrastrutturale che prevedeva risorse per le reti idriche? Dove sono gli interventi del Pnrr? Dov'è quella attenzione per il Sud che la premier millanta nei suoi video? La verità a questo punto è che se la natura non provvede con la pioggia, davvero sarà una estate difficile per le comunità meridionali. Ma che politica è quella che si affida alla speranza? Servono misure straordinarie. Sicilia, Basilicata, Sardegna, Puglia, sono già in difficoltà. Per questo presenteremo una interrogazione al governo. Così non si può più andare avanti”.

 

Così il deputato democratico e responsabile Pd per la Coesione territoriale, Sud e aree interne, Marco Sarracino.

 

25/03/2025 - 12:27

58% territorio italiano è classificato come aree interne, ma mancano servizi essenziali e risorse economiche

“Le distanze sono le vere diseguaglianze. In questo caso riguardano proprio le aree interne. La vita, lo sviluppo economico e sociale di questi territori è legata alle opportunità. C’è chi decide di partire ma c’è anche chi decide di restare e noi abbiamo il dovere istituzionale e morale di dare servizi e opportunità a chi vuole restare in quei luoghi suggestivi, ma scarsi di servizi di prossimità”. Lo dichiara il deputato del Pd Marco Simiani, che domani presenterà in conferenza stampa presso la sala Berlinguer della Camera dei Deputati il film "C'è un posto nel mondo" di Francesco Falaschi. La proiezione del film è prevista dalle 14 alle 16:30. Seguirà dibattito con i deputati del Pd Marco Simiani, Irene Manzi, Matteo Orfini, Marco Sarracino, il regista Francesco Falaschi, e il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi. Sarà presente il cast artistico.

"Il film, girato nei più suggestivi angoli dell’Amiata e soprattutto a Santa Fiora, Castel del Piano e Arcidosso, esplora il delicato equilibrio tra il desiderio di partire e il richiamo delle proprie radici. Una storia intensa e attuale, che racconta le sfide e le speranze delle comunità dei piccoli centri italiani. Quello dello spopolamento delle aree interne è un fenomeno di cui sta sempre di più soffrendo il nostro Paese, specialmente al Sud ma non solo.  Ricordiamo che ben  il 58% del territorio italiano è classificato come “aree interne”, dove però vive appena il  22,7% della popolazione. Ormai da diversi anni i comuni geograficamente più lontani dai principali centri urbani, e in particolare i paesi più piccoli, stanno subendo una progressiva diminuzione delle opportunità lavorative e presentano ridotte possibilità di accedere da parte dei cittadini ai servizi essenziali come istruzione, mobilità e sanità. Inoltre queste zone periferiche sono tendenzialmente carenti di infrastrutture fondamentali e di proposte culturali adeguate, anche per la mancanza di risorse economiche. Comprensibile che i giovani appena possono se ne vadano e che raramente ritornino per ritrovare insieme alle loro radici un contesto in cui progettare il futuro. Il problema si acuisce nelle zone montane, dove le distanze e la complessa situazione logistica  non agevolano le risposte ai vari bisogni sociali degli abitanti.

Per affrontare questo tema così urgente era  stata messa in atto dal Governo “una politica nazionale innovativa di sviluppo e coesione territoriale che mira a contrastare  la marginalizzazione ed i fenomeni di declino demografico propri delle aree interne del nostro Paese” denominata SNAI (Strategia Nazionale per le Aree Interne), confermata in teoria per il periodo 2021-2027 e fondata su un approccio “basato sui luoghi” (place based), decisivo per le politiche strutturali di sviluppo. Attendiamo che il Governo su questo punto così importante batta un colpo", conclude Simiani.

In allegato la locandina

Per accrediti inviare una mail a pd.ufficiostampa@camera.it

 

19/03/2025 - 18:09

“Le dichiarazioni del presidente Elkann di oggi a proposito delle auto elettriche confermano quello che diciamo da tempo. Ci troviamo di fronte a politiche sbagliate da parte del governo Meloni che hanno comportato un crollo nelle vendite e acuito alcuni ritardi già clamorosi, come quello del mancato utilizzo dei fondi del Pnrr sulla transizione ecologica oppure alla lentezza colossale con la quale stanno procedendo gli appalti per le installazioni delle oltre 30mila colonnine elettriche nelle aree interne e nel Mezzogiorno. Le politiche scellerate dei ministri Salvini e Urso stanno comportando una continua perdita di occupazione e rischiano di mettere sempre più in crisi l’industria italiana alla vigilia della fase difficilissima dei dazi di Trump su questo settore. Serve ora, subito, un cambio di passo, con la consapevolezza degli errori che sono già stati fatti. Da questo punto di vista, il Partito democratico continuerà ad incalzare il governo in ogni sede istituzionale e nel Paese: l’Italia deve abbandonare il ruolo di Cenerentola d’Europa sulla auto elettriche”.

Così Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo.

 

14/03/2025 - 09:22

“Un bel Paesaggio non appaga soltanto il nostro sguardo ma rappresenta un forte connubio tra radici, storia e cultura, di tante comunità e una importante risorsa economica, ambientale e turistica per il nostro Paese. Gran parte dei nostri Paesaggi sono custoditi dagli agricoltori che con il loro impegno ne impediscono l'abbandono rafforzando la biodiversità, lo tutelano contrastando erosione e dissesto, lo rendono produttivo offrendo le tante eccellenze che giungono sulle nostre tavole e sulle tavole di tutto il mondo.
Questo ci dobbiamo ricordare quando all'orizzonte vediamo un campo di grano, una piantagione di ulivi, una distesa di viti insieme a canali e strade bianche ben gestite e terrazzamenti ben organizzati. Riconoscere il protagonismo alle imprese agricole in questa Giornata nazionale, significa pure affidarci ad un comparto necessario per affrontare con equilibrio la transizione ecologica  e valorizzare le nostre aree interne. Ecco perché chiediamo al Governo, purtroppo inascoltati, un piano strategico che vada oltre i ristori e i contributi sulle emergenze, ma che garantisca certezze e prospettive utili per l'intera società”.

Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo PD in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio.

 

13/03/2025 - 16:49

"La crisi di Beko Europe è una delle peggiori crisi industriali degli ultimi anni, con il rischio concreto di trasformarsi in un vero e proprio terremoto sociale. Dietro i licenziamenti annunciati ci sono lavoratori, famiglie e un intero territorio, e mi riferisco non solo allo stabilimento di Siena ma anche alle aree interne, che rischia di subire un colpo durissimo". Così il deputato Pd Augusto Curti, sulla difficile situazione del settore elettrodomestico in Italia, intervenendo sui canali social dei deputati dem.

"Il piano industriale presentato dall’azienda – ha evidenziato l’esponente Pd - è inaccettabile, e per questo ci siamo opposti con fermezza. Si è riaperto un tavolo di confronto, ma è fondamentale che tutti, istituzioni, parti sociali e forze politiche, lavorino insieme per trovare soluzioni concrete. Dobbiamo muoverci su un doppio binario: da un lato, la salvaguardia dell'occupazione; dall'altro, il rilancio della produttività e dell’indotto, che rappresenta una parte fondamentale dell’economia locale. Serve unità per difendere il lavoro e il tessuto produttivo, ognuno deve fare la sua parte. Purtroppo, invece, assistiamo a divisioni e a polemiche sterili. Il nostro impegno resta fermo: siamo e saremo sempre al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie, affinché questa crisi non si traduca in un dramma sociale irreversibile".

"Questa crisi – ha concluso Curti - dimostra l’assenza di una politica industriale seria e lungimirante da parte del governo Meloni. Il settore degli elettrodomestici è in ginocchio, così come l’automotive e altre filiere strategiche. Senza un piano chiaro di rilancio e di tutela del lavoro, il nostro Paese rischia di perdere interi comparti produttivi. Lavoreremo senza sosta per trovare soluzioni concrete e per difendere i diritti dei lavoratori. Il Partito Democratico continuerà a essere in prima linea per una politica industriale che metta al centro il lavoro, la dignità delle persone e il futuro delle imprese italiane".

 

13/03/2025 - 13:20

“È stata depositata oggi alla Camera dei Deputati una mozione per il riconoscimento del “Diritto a Restare” a prima firma dalla deputata democratica, Giovanna Iacono (PD), con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento delle aree interne del Sud e del Nord, promuovendo uno sviluppo equo ed inclusivo nei territori più fragili del Paese.

“La mozione è il risultato di mesi di confronto con colleghe e colleghi di Camera e Senato, associazioni, e realtà locali tra cui il Centro Studi Giuseppe Gatì, che hanno offerto un contributo prezioso nella stesura di questo testo – dichiara Iacono - che presiede l’Intergruppo per il Diritto a Restare. Il fenomeno dello spopolamento, unito al calo demografico, sta creando una frattura sempre più ampia tra diverse aree del Paese, con conseguenze drammatiche per la coesione sociale ed economica.”

I dati recenti sono allarmanti: negli ultimi dieci anni, le aree interne hanno registrato un calo demografico medio del 10%, con punte del 20%, mentre il Mezzogiorno ha visto la fuga di 200.000 giovani laureati. Il divario nei servizi essenziali, dall’istruzione alla sanità, costringe migliaia di cittadini a spostarsi per ricevere cure adeguate o trovare opportunità lavorative.

“Lo Stato non può abbandonare intere comunità – prosegue Iacono –. È necessario un intervento strutturale che garantisca ai cittadini il diritto di poter costruire il proprio futuro nel territorio in cui sono nati, senza dover emigrare per necessità e dando loro l’opportunità di tornare.”

La mozione impegna il Governo, tra le altre cose, a istituire un Osservatorio Nazionale per il Diritto a Restare, a potenziare le politiche giovanili e gli investimenti in infrastrutture, sanità e trasporti, a incentivare le imprese che assumono giovani laureati e a promuovere il recupero di aree inutilizzate per creare opportunità abitative e lavorative.

“La lotta allo spopolamento deve diventare una priorità per le istituzioni – conclude Iacono –. Vogliamo garantire a tutti i cittadini la possibilità di scegliere se restare nel proprio territorio senza essere costretti ad abbandonarlo per mancanza di opportunità.”

 

17/02/2025 - 15:43

“Oggi c'è poco da festeggiare per la maggioranza a parte l'ottantesima fiducia, tre fiducie al mese, un vero record. I dati però parlano chiaro: avevate promesso una crescita economica del 1,2% e oggi invece siamo allo 0,5% e si prospetta uno 0 per il 2026. In altre parole senza il Pnrr saremmo in recessione. Il Paese è in emergenza idrica, energetica, abitativa, occupazionale e soprattutto salariale. I problemi non vengono risolti ma scavalcati come si fa per il clima, per la scuola e per le aree interne”. Così il deputato dem Marco Simiani annunciando il no del Pd alla fiducia sul Dl Pnrr.
“Con la fiducia – continua il capogruppo in Commissione Ambiente - evitate il confronto parlamentare, per forzare su tutto dalle periferie alla rigenerazione urbana, rimanendo sordi anche ai piccoli emendamenti propositivi come il coinvolgimento del Terzo settore. Cosa ha di emergenziale il commissariamento del Aci? Il governo dovrebbe spiegarcelo così come dovrebbe spiegare se è vera la nomina del figlio di un'alta carica istituzionale come la stampa ci informa”. “Il Pd è pronto ad affrontare le vere emergenze per il Paese ma non è disposto ad accettare le forzature a colpi di fiducia senza alcuna seria programmazione”, conclude Simiani.

13/02/2025 - 16:11

Oggi con due emendamenti a firma PD e Noi moderati - e dopo le nostre proteste per il mancato finanziamento in legge di bilancio - è stato finalmente ripristinato il fondo al contrasto della povertà educativa fino al 2027. Dopo la grave decisione di cancellare un fondo così fondamentale, che ha raggiunto più di mezzo milione di bambini e ragazzi fragili, finalmente il governo fa marcia indietro. La battaglia ora è fare in modo che diventi finanziato stabilmente: è uno strumento essenziale nella lotta alle diseguaglianze e alle marginalità, frutto del lavoro di sincrono tra fondazioni di origine bancaria, terzo settore e istituzioni. Un fondo che ha garantito la realizzazione di progetti importanti sia nelle periferie metropolitane più complesse sia nelle aree interne. Per questo noi come partito Democratico abbiamo anche depositato un disegno di legge sul rafforzamento della comunità educante e lavoreremo affinché alla camera e al senato prosegua il suo iter. Il contrasto alla povertà per noi passa inevitabilmente dagli investimenti in welfare, educazione e istruzione che sono l'unico strumento da rafforzare per non lasciare indietro nessuno. Lo afferma Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.

 

13/02/2025 - 12:00

“Gli attacchi dei lupi o dei canidi, come dimostrano anche gli ultimi episodi nella Maremma toscana, vanno arginati rapidamente e con efficacia: rappresentano da tempo un evidente problema di sostenibilità economica delle imprese zootecniche che hanno spesso una rilevanza fondamentale nel presidio territoriale e nella tenuta sociale di interi territori. Se il problema lupo non viene gestito la specie non può essere tutelata”.

Lo dichiarano Marco Simiani e Stefano Vaccari, rispettivamente capigruppo Pd nelle commissioni Ambiente ed Agricoltura della Camera.

“Per questi motivi - aggiungono - abbiamo presentato una serie di emendamenti al Ddl sulle aree montane ed interne attualmente in discussione a Montecitorio per attuare concretamente azioni di prevenzione e ristori. Servono misure all’altezza della gravità e risorse adeguate al fine di garantire risarcimenti equi e immediati per i danni diretti e indiretti subiti dalle imprese, nonché per sostenere gli investimenti per la prevenzione degli attacchi dei predatori. Si tratta di norme - concludono - già presenti nella nostra proposta di legge presentata da tempo in Parlamento e i cui contenuti sono stati apprezzati e condivisi anche da altri Paesi come la Francia”.

 

11/02/2025 - 16:54

“Chiediamo che il ministro Foti riferisca in Parlamento in merito alle indiscrezioni e alle notizie circolate negli ultimi giorni riguardo a un possibile nuovo utilizzo dei fondi di coesione europei, con un cambio di destinazione rispetto agli stanziamenti non pienamente utilizzati dalle regioni. Questi fondi sono vincolati a obiettivi strategici fondamentali, volti a ridurre le disuguaglianze territoriali in Italia e in Europa. Finanziamenti destinati a scuole, politiche sociali, ospedali, inclusione, occupazione, lotta al dissesto idrogeologico: risorse essenziali per colmare il divario tra aree interne, metropolitane, Mezzogiorno e altre zone del Paese. Guai a cambiarne la destinazione. Il governo, invece, ha operato in direzione opposta, tagliando 3,5 miliardi destinati alla perequazione territoriale, proponendo lo "Spacca Italia" giustamente affossato dalla Corte Costituzionale e rallentando l'attuazione del PNRR, soprattutto negli investimenti infrastrutturali e sociali. Per questo, dopo le dichiarazioni di Foti, chiediamo al governo massima chiarezza e massima attenzione per evitare che questi fondi specifici vengano snaturati e distolti dai loro obiettivi primari”. Così il capogruppo democratico nella commissione affari europei della camera, Piero De luca è intervenuto in aula a Montecitorio.

11/02/2025 - 15:16

Senza chiarire in Parlamento e senza soluzioni concrete per risolvere i disservizi ferroviari

“Non è esiste una strategia chiara e definita del ministero dei Trasporti per porre rimedio alla situazione drammatica che ogni giorno vivono gli italiani che si spostano sui treni per andare al lavoro, a scuola o per altre ragioni. Dalle parole del sottosegretario Ferrante non solo non emergono possibili soluzioni di respiro e concretezza, ma non si fa chiarezza sul tema della privatizzazione delle società ferroviarie nuovamente annunciata dal Ministro Salvini. Trincerandosi dietro la non disponibilità di ipotesi di lavoro, non si precisano le caratteristiche del nuovo assetto societario e se riguarderà la struttura della rete ferroviaria o meno”. Così la deputata dem Valentina Ghio in replica al sottosegretario Ferrante durante il Question time in Commissione Trasporti.
"Il Ministro Salvini annuncia privatizzazioni e poi il Governo non è trasparente sul tema in Parlamento – continua la vicepresidente del Gruppo Pd - allora ci chiediamo se il  percorso di privatizzazione non risponda solo alla necessità del governo di fare cassa e raggiungere l'obiettivo di 20 miliardi di entrate da vendita di asset pubblici previsti nelle manovre di bilancio. È necessaria trasparenza sul mantenimento delle prerogative del sistema societario ferroviario del nostro Paese, che deve garantire il rispetto delle tratte sociali, di quelle meno redditizie, delle aree interne e delle regioni più in difficoltà con i collegamenti”. “Questi sono obiettivi fondamentali per la coesione del Paese: non possono essere sacrificati per fare cassa”, conclude Ghio.

 

06/02/2025 - 15:57

“Nonostante gli sforzi compiuti in commissione per cercare di migliorare il testo, la maggioranza ha votato un decreto vuoto, un decreto che prevede zero investimenti e zero risorse, facendo oltretutto un uso improprio di due illustri italiani che hanno contribuito alla cultura nel mondo Olivetti e Mattei. In questo decreto non sono previsti interventi strutturali per il degrado delle periferie, le aree interne. Non ci sono interventi strutturali per le biblioteche, l’editoria, l’audiovisivo. Ci aspettavamo qualcosa di più ma come al solito la maggioranza e il governo fanno solo propaganda e pochi fatti”. Lo dichiara la Deputata del PD, componente della commissione cultura di Montecitorio Giovanna Iacono.

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