16/10/2024 - 18:34

"Non si può più restare fermi dopo l'audizione di Tavares. Il governo deve agire subito: stiamo parlando di un settore strategico per l'economia nazionale. L'automotive sta attraversando un momento di grande difficoltà, con un preoccupante calo delle vendite e delle immatricolazioni. La produzione si è ormai spostata in Cina, penalizzando in particolare il nostro Paese, che soffre a causa delle decisioni di Stellantis di ridurre ulteriormente la produzione nei suoi stabilimenti italiani. La crisi del settore non è nuova: negli ultimi 17 anni, la produzione di auto è crollata del 70%, e Stellantis non sta fornendo risposte adeguate, sottovalutando le pesanti conseguenze per l'Italia. È paradossale che, in questa situazione, Stellantis continui a richiedere incentivi pubblici, finanziati dai cittadini stessi, che vedono chiaramente il disimpegno dell'azienda e il progressivo svuotamento degli stabilimenti, con drammatiche ripercussioni occupazionali. Il vero problema di Stellantis è la competitività. L'azienda dovrebbe prestare ascolto ai sindacati che scenderanno in piazza con una piattaforma di richieste che condividiamo pienamente", conclude il capogruppo democratico nella commissione Attività produttive della Camera che è intervenuto in aula alla Camera nel corso della discussione delle mozioni sull’automotive.

16/10/2024 - 13:17

Nuovo stop stabilimenti decisione sconcertante

“E’ sconcertante che a poche ore dallo sciopero generale indetto da Fiom, Fim e Uilm su Stellantis, l’azienda annunci nuovi stop agli stabilimenti italiani nel mese di novembre. Un segnale preoccupante che va nella direzione opposta alla necessità di rilancio della produzione in Italia. Vorrei sommessamente ricordare che in un quadro del genere sono ancora una volta i lavoratori a pagare un prezzo. Ancora una volta è evidente la necessità che Palazzo Chigi convochi un tavolo permanente con sindacati e proprietà per il rilancio dell’automotive nel nostro Paese”.

Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.

13/10/2024 - 11:09

"Meloni centralizzi vertenza a Palazzo Chigi"

Lo sciopero unitario di Fiom FIM e Uilm del 18 ottobre assume, anche alla luce dell’audizione deludente di Tavares alla Camera, un significato ancora più forte. Occorre che ci sia una mobilitazione forte a sostegno della vertenza dei metalmeccanici per salvare una industria strategica senza la quale il nostro paese rischia di finire nel baratro. L’Italia ha bisogno dell’automotive e dunque della ricerca e dell’innovazione. Non possiamo pensare di diventare solo un luogo dove vengono a svernare i turisti. Hanno ragione i sindacati: Meloni deve centralizzare a Palazzo Chigi la vertenza Stellantis e aprire un tavolo con Tavares, Elkann e i rappresentanti dei lavoratori. Non si può perdere un minuto di più.

Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera.

11/10/2024 - 15:45

“I dati offerti oggi da Tavares in audizione erano noti da tempo. Quello che invece ci aspettavamo erano proposte concrete di un nuovo piano industriale di Stellantis, garanzie sul futuro dei lavoratori e investimenti su ricerca, sviluppo e produzione in Italia. Non possiamo quindi essere soddisfatti dalle parole di Tavares che ci preoccupano perché inducono a pensare ad un disimpegno e disinvestimento dell'automotive in Italia”. Così il deputato dem Vinicio Peluffo, dopo l'audizione dell'ad di Stellantis, Carlos Tavares.
“A fronte del crollo della produzione – continua il Capogruppo Pd in Commissione Attività produttive - l'impennata della cassa integrazione, gli incentivi all'esodo, la riduzione dei centro di ricerca e progettazione e il blocco dello sviluppo della Gigafactory di Termoli è necessario che Stellantis si assuma responsabilità e dia risposte concrete”. “Tavares non si presenti al Parlamento italiano solo per richiedere aiuti senza presentare alcun piano industriale”, conclude Peluffo.

02/10/2024 - 14:19

Peluffo, momento delicato, fondamentale dare voce ai lavoratori

"L'11 ottobre Stellantis sarà in audizione presso la Commissione attività produttive, della Camera, con l'Amministratore Delegato Carlos Tavares, per discutere il futuro del Gruppo. Si tratta di un appuntamento cruciale per comprendere gli scenari futuri del settore automotive, che richiede un'analisi approfondita dei piani strategici dell'azienda. Tuttavia, come Partito Democratico, riteniamo fondamentale che a questo confronto si affianchi un'analoga audizione dei sindacati metalmeccanici, in particolare alla luce dello sciopero annunciato per il 18 ottobre. Solo ascoltando tutte le parti coinvolte potremo avere un quadro completo delle esigenze e delle preoccupazioni dei lavoratori, e dare risposte concrete a una crisi che riguarda l’intero settore automotive che non sta trovando attenzione da parte del governo. Per questo motivo, abbiamo richiesto in Commissione l’audizione dei sindacati, affinché anche le loro istanze siano adeguatamente rappresentate in Parlamento. Il dialogo con i sindacati è essenziale per affrontare le sfide future e garantire un confronto costruttivo tra le parti sociali. Non possiamo permetterci di ignorare le richieste dei lavoratori in un momento così delicato." Così in una nota il capogruppo democratico nella commissione Attività produttive della Camera, Vinicio Peluffo.

23/09/2024 - 16:57

“Voglio ringraziare i gruppi che hanno presentato mozioni su Stellantis e sul futuro dell'automotive italiana. Saremo anche noi della partita depositando un nostro testo per interloquire partendo da un principio di realtà: questo è un dibattito non più rinviabile, che si innesta in una gelata del settore dell'automotive che oltrepassa i confini nazionali. Meloni non può giocare con gli industriali su questioni che non sono nelle sue mani. Il rinvio del face-out del motore endotermico è propaganda. Bisogna invece accompagnare il settore nella transizione rendendolo socialmente sostenibile. Per questo chiediamo l’apertura di un tavolo permanente a Palazzo Chigi. Riguardo Stellantis, siamo dentro a una fusione che sembra tendere, ormai, ad avvantaggiare solo uno dei due contraenti. Un governo che ha in testa politiche industriali deve mettere a tema il rapporto con Stellantis. Rapporto che deve essere costruito su elementi di verità. Tavares venga convocato, audito e messo a parte di tutta questa sfida, guadagna ogni anno 23 milioni di euro, più di 12mila dipendenti dell’azienda. Negli anni Cinquanta, Valletta, che non era certo un progressista, sosteneva che, se un manager guadagna dieci volte più del proprio lavoratore, c'è un problema. Allora credo che dobbiamo fare uno sforzo per costruire un rapporto paritario con Stellantis, mettere al centro tutte le iniziative possibili per rilanciare questo settore salvaguardando produzione e occupazione, senza ragionare con il torcicollo verso il passato”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, intervenendo in Aula nella discussione generale sulle mozioni presentate dalle opposizioni su Stellantis.

 

17/09/2024 - 17:28

Lo stop ai fondi del Pnrr previsti per la gigafactory di Termoli, annunciato oggi dal ministro Urso, è una pessima notizia, che è il risultato dell’incertezza del governo sulle politiche industriali legate all’automotive. È necessario invece procedere senza esitazione alla realizzazione della gigafactory, per questo chiediamo a Stellantis di rafforzare l’attuale produzione di motori e al governo di mantenere a disposizione di Termoli i fondi indispensabili al rilancio di un nuovo progetto industriale per rilanciare lo stabilimento e salvaguardare l'occupazione.

Così Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Attività produttive di Montecitorio.

11/09/2024 - 18:10

Maserati scontate per dipendenti in Cig è provocazione

“Il governo riferisca in parlamento su Stellantis e sulla politica industriale dell’automotive” lo ha chiesto la vicepresidente del Pd, Chiara Gribaudo nel suo intervento in aula alla Camera in cui ha stigmatizzato la lettera inviata dal management di Stellantis ai dipendenti in Cig per comunicare la possibilità di acquistare una nuova Maserati a prezzi scontati. “Mandare una lettera di questo tipo ai lavoratori di Mirafiori  impegnati sulla linea Maserati - che sono stati in cassa integrazione nel primo trimestre dell’anno e poi in contratto di solidarietà con riduzione dell’orario dell’80% fino al termine del 2024 - è una provocazione: un insulto che deve essere condannato con nettezza, anche dal governo perchè che dimostra l’atteggiamento di chiusura del management a ogni forma di dialogo con le parti sociali. Il governo – ha aggiunto Gribaudo – riferisca in parlamento su Stellantis, e più in generale sulla strategia di politica industriale dell’automotive”.

 

30/05/2024 - 13:05

“Cinquemila imprese, un milione e duecentomila addetti e un fatturato a due cifre sul PIL. Un settore strategico per l'economia nazionale a maggior ragione nel contesto della transizione ecologica. Possiamo guardare con fiducia alla capacità del comparto di affrontare le sfide della trasformazione ma il compito del decisore politico è di accompagnarla con strumenti adeguati, una visione chiara e scelte concrete di politica industriale”. E’ quanto scrive Vinicio Peluffo, deputato, e capogruppo del Pd in Commissione Attività produttive della Camera, in un articolo sul blog del sito della Fondazione Demo, la fondazione culturale del Pd. “Il parco dei veicoli circolanti nel nostro Paese è fra i più vecchi ed inquinanti d’Europa ed è urgente aumentare l’infrastruttura per la mobilità sostenibile – sottolinea Peluffo – Il governo Meloni ha ereditato dal precedente governo risorse significative: ci sono quelle del PNRR (800 milioni di euro per finanziare due linee di contratti di sviluppo e la dotazione del Fondo che finanzia progetti di batterie e progetti di sviluppo della filiera dell'idrogeno) e quelle stanziate col Fondo Automotive, originariamente quantificate in 8,7 miliardi”. La domanda è come il Governo Meloni intenda usare tali risorse: l’azione di Governo è apparsa, sin qui, confusa, contraddittoria e inefficace, oscillando tra una politica di incentivi piegata alle esigenze di Stellantis da un lato e la ‘minaccia’ di orientare gli stessi incentivi in favore di un secondo produttore dall’altro”.

“Nel 2023 sono state prodotte in Italia appena 450.000 autovetture a fronte di 1.580.000 immatricolazioni, le linee dello stabilimento di Mirafiori sono ferme, 2.260 dipendenti andranno in cassa integrazione”, scrive ancora Peluffo. “Se l’andamento riscontrato nel 1° trimestre 2024 verrà confermato nei prossimi mesi la produzione complessiva, con i veicoli commerciali, si attesterà poco sopra le 630 mila unità al di sotto delle 751 mila del 2023 (…). Gli impegni dell’a.d. Carlos Tavares nell’ultimo incontro con i sindacati non hanno sciolto i dubbi e resta la necessità di un accordo complessivo sullo sviluppo del settore auto in sede istituzionale”. Conclude Peluffo: “E’ necessario sviluppare strumenti di sostegno finalizzati a favorire l’acquisto di vetture a basse emissioni dal lato della domanda e a sviluppare la filiera dell’elettrico dal lato dell’offerta, così come l'attrazione di investimenti stranieri e la realizzazione di un ecosistema della filiera per favorire l'Italia come sede di attività di lavorazione di semiconduttori e di produzione di batterie e del loro riuso e riciclo. In questo quadro diventa un obiettivo anche lo stabilimento sul territorio nazionale di un secondo produttore”.

“Il Governo finora si è attardato in una polemica continua con le decisioni europee, puntando a deroghe e dilazioni ma questa non è una politica industriale, non è neppure una strategia degna di un Paese manifatturiero ed avanzato come il nostro. Serve, al contrario, una politica industriale degna di questo nome per accompagnare i lavoratori, sostenendo la formazione e la riqualificazione professionale degli addetti nel settore dell’automotive per garantirne la continuità occupazionale ed evitare quanto più possibile il ricorso agli ammortizzatori sociali. Fare gli interessi nazionali significa portare a casa risultati per tutelare la capacità competitiva del sistema-paese, non proroghe ma strumenti economici, finanziari e regolatori”.

15/05/2024 - 16:59

Dichiarazione di Andrea Orlando , deputato Pd e già ministro del Lavoro e Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Attività Produttive

Ma il ministro Urso c’è o ci fa? Continua a ripetere  che serve produrre almeno  1 milione di autovetture per  utilizzare a pieno tutti gli stabilimenti italiani e mantenere intatta la produzione e l’indotto di automotive nel nostro paese. Ma Stellantis , che nel frattempo ha chiuso l’accordo con la cinese Leapmotor per portare le proprie auto anche Italia , continua a ripetere che le vendite languono perché mancano gli incentivi. Pronta replica del ministro Urso che accusa Stellantis di chiedere solo incentivi ma non di assicurare un milione di auto  prodotte,  e che gli incentivi  sono subordinati solo alla produzione in Italia  e siccome non c’è, il ministro è alla disperata ricerca di un secondo produttore. Alla fine del giro, ritornati al punto di partenza, avremo Stellantis che venderà auto cinesi in Italia da settembre, senza produrle da noi;  le vendite che caleranno perchè il governo non eroga gli incentivi promessi - peraltro derivanti da risorse già  stanziate dal governo Draghi- e il ministro Urso che  continua ad essere preso in giro da Stellantis che fa come gli pare. Che teatrino avvilente.”

17/04/2024 - 13:38

Il presidente dell’Integruppo parlamentare Amici dei Motori: automotive resta settore strategico, rafforzare insediamenti e produzioni in Italia

“L'Italia dei motori è patrimonio indiscusso del Made in Italy, conosciuto e apprezzato nel mondo. L’edizione 2024 di Italian Motor Week ne rappresenta una vetrina di assoluto rilievo”.

Lo dichiara Stefano Vaccari (Pd), presidente dell’Intergruppo parlamentare Amici dei Motori, al quale aderiscono cinquanta deputati e senatori di quasi tutti i gruppi politici.

“Il comparto automotive - aggiunge - deve essere guida nella attuale fase di transizione, puntando su innovazione e ricerca anche nel settore della componentistica, per non farsi trovare impreparato nella complessità del mercato globale. Nel fare questo c’è la necessità di rafforzare insediamenti e produzioni in Italia, salvaguardando l'occupazione. Italian Motor Week24 allarga e valorizza ancor più la prospettiva di questo settore strategico, grazie al ricchissimo calendario di eventi culturali, sportivi, di educazione stradale, ricreativi ed enogastronomici messi in campo dalla rete Anci Città dei Motori: è una grande opportunità - conclude - per valorizzare il turismo legato al ‘Made in Italy’ dei motori, e quindi tutti gli altri percorsi dei nostri Comuni e territori. I primi giorni di IMW24 confermano il grande successo di pubblico, e fanno ben sperare che il risultato dello scorso anno sarà superato”.

Italian Motor Week 24 è iniziata sabato 13 aprile e andrà avanti sino a domenica 21 aprile. Tutti i calendari, per Comune e per data, sono disponibili su www.cittamotori.it e su www.italianmotorweek.it.

27/03/2024 - 18:13

“Su Stellantis ormai siamo davanti a una politica degli esuberi e dell’incremento della cassa integrazione: non vediamo all’orizzonte alcuna iniziativa di rilancio dell’automotive come promesso dal governo. Il ministro Urso sono mesi che fa annunci ed interviste. Ma ormai ci stiamo rassegnando al fatto che l’Italia dei sovranisti ha deciso di dismettere un settore strategico”.

Così il capogruppo della commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

26/03/2024 - 18:58

“La totale assenza di strategia del governo trova conferma sul destino di Stellantis e più in generale nel settore dell’automotive con l’annuncio di ulteriori esuberi e un futuro di cassa integrazione. Dopo mesi di chiacchiere, chiediamo che Urso - oltre ad annunciare tavoli che rischiano di apparire solo formali - spieghi quale è la strada che intende intraprendere. Dopo un anno e mezzo di governo della destra manca ancora al nostro Paese uno straccio di politica industriale in un settore decisivo per l’Italia”.

Lo dichiarano i deputati democratici Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd, e Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro.

12/03/2024 - 16:42

 “La totale assenza di una politica industriale da parte del governo Meloni, in particolare nel settore automotive, oggi si è palesata nel corso della discussione alla Camera sulle mozioni presentate dal Pd e da altri gruppi dell’opposizione. Siamo di fronte ad un esecutivo privo di idee e di iniziative sul caso Stellantis ma ancor più deludente il ministro Urso è stato per quanto riguarda la transizione ecologica e la riconversione industriale, ad esempio per l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Oggi, ancora una volta, Urso è stato evanescente”. Lo dice il segretario regionale del PD Sicilia e capogruppo in commissione Trasporti, Anthony Barbagallo, a margine della discussione generale alla Camera sulle mozioni relative all’automotive.
“Di fronte alla sfida del cambiamento climatico e della conversione all’elettrico - aggiunge – che riguarda non solo i motori ma molti dei processi produttivi su cui puntano il mondo industriale e le politiche comunitarie, il polo industriale di Termini Imerese potrebbe rappresentare un nodo strategico anche per la componentistica elettrica ed elettronica, che l’Italia ha bisogno di sviluppare al massimo. Purtroppo – conclude – anche su questo dobbiamo registrare che non c’è alcuna azione concreta degna di potere essere apprezzata”.

12/03/2024 - 11:05

Mi asterrò oggi, nel voto in Aula, sul testo della mozione ‘automotive' proposta dal centrosinistra.

Considero il testo insufficiente e inadeguato, limitato ad una visione industrialista e specificatamente concentrato sul tema di ‘Mirafiori’. Temi importantissimi, ma se si decide di affrontare una discussione di settore non si può fare a meno di toccare l'enorme tema che riguarda la coerenza tra transizione ecologica e giustizia sociale che è l'asse della nostra politica. Si sta chiedendo a milioni di italiani di cambiare vettura in pochi anni e non si provvede ad immaginare un programma di incentivi e di sostegni pubblici diretti per le fasce a basso reddito accertato, come avviene in altri Paesi europei. Sotto questo aspetto la mozione perde forza, credibilità ed efficacia. L'occupazione, l'innovazione tecnologica del comparto, il mercato e la sostenibilità sociale della transizione ecologica sono facce della stessa politica. Per questo mi asterrò”. Così il deputato del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, Roberto Morassut.

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