20/05/2024 - 20:10

"Con le scelte sul ponte sullo stretto Salvini sta danneggiando Roma e il Lazio. Se non combattiamo è un colpo anche per la nostra città.

Come denuncia l'assessore Patanè, mentre la destra perde tempo, in Europa c'è una discussione intensa sui Network di trasporto. Roma è un’autorità di nodo che programma lo sviluppo e propone investimenti in questo quadro europeo.  Ma poi il governo prende questi progetti e nel dialogo con l'Europa li butta. Mentre fanno finta di essere per l'autonomia mortificano i territori e le loro programmazioni.Il Governo mettendo come priorità i 15 miliardi per il ponte butta a mare tutte le nostre indicazioni per il trasporto pubblico di Roma.

Se non combattiamo queste priorità folli della destra non le sconfiggeremo. E non metteremo più le risorse europee al servizio delle persone, dei diritti, dell'attuazione della costituzione. Altro che interesse nazionale. Vogliono togliere la bandiera Europea dai palazzi e al contempo ci tolgono i soldi per il trasporto nei territori. Una vergogna. Contro i territori, contro il Lazio, contro Roma."

Così Nicola Zingaretti oggi nel corso del suo intervento nell' iniziativa organizzata dal coordinamento nazionale dei circoli della mobilità.

20/05/2024 - 11:37

“Il collega Zullo ha le idee parecchie annebbiate su ciò che il suo Ministro sta combinando sul Sud. Negli ultimi 18 mesi abbiamo visto smantellare completamente le politiche di coesione, mettere in piedi il carrozzone inutile della Zes Unica, ancora al “caro amico ti scrivo”, e avallare il progetto secessionista dell’Autonomia differenziata. Ma non solo, perché dall’ultima legge di bilancio ad oggi Fitto ha tolto al Mezzogiorno 3,5 miliardi di euro del fondo per la perequazione infrastrutturale, 1,2 miliardi per le risorse destinate alla costruzione di nuovi ospedali e persino una misura fondamentale come ‘decontribuzione Sud’, in vigore dal 2020 che faceva risparmia il 30% il costo del lavoro nel Mezzogiorno.”
Così Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico.
“Per come stanno le cose mi piacerebbe fare un confronto con Zullo, con esperti ed accademici come giudici, per mettere a nudo l’onda distruttiva di Fitto. E invece lo troviamo sempre in prima linea a condire di parole vuote le scelte di questo disastroso Governo, per giunta senza nessun riscontro nelle norme e negli atti. L’ultima proprio ieri, quando ha detto che ‘decontribuzione Sud’ sarebbe una misura dell’UE. Niente di più falso. Quella è una misura che nacque sotto il governo Conte II, grazie soprattutto al Ministro PD Provenzano. L’UE, al massimo, autorizza di volta in volta la sua proroga perché trattasi di una materia, quella degli aiuti di stato, strettamente legata alla competenza europea. Insomma, noi siamo pronti al confronto dove e come preferisce lui per smascherare questi giochini.”

19/05/2024 - 19:33

"Le parole del Ministro Valditara sono gravissime, confondono l'autorità con l'autorevolezza e mostrano il vero volto repressivo di questo Governo. La scuola è il luogo dell'inclusione e del dialogo, questo Governo vuole smantellare un modello unico in Europa, la scuola pubblica e la sua autonomia. Il Ministro in questi mesi si è distinto per prese di posizione fuori luogo: prima si è scagliato contro le proteste degli studenti, poi è arrivato ad inseguire Salvini sulla separazione in classi degli studenti stranieri. Adesso afferma di volere una scuola fondata sull'autorità, in piena continuità con la proposta di legge che scambia il merito con la condotta. Il primo compito del sistema di istruzione è la formazione degli studenti come cittadini responsabili. Ecco perché non si può rimanere in silenzio davanti alle parole del Ministro Valditara, che ogni giorno inventa un nuovo reato e replica un modello punitivo e repressivo per la scuola pubblica".

Lo afferma in una nota la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase, capogruppo Pd in bicamerale Infanzia e Adolescenza.

17/05/2024 - 20:39

Dichiarazione di Nico Stumpo, deputato Pd

Vorrei dire al Presidente Occhiuto, vicesegretario di Forza Italia, che i luoghi dove criticare l’autonomia differenziata esistono e sono le istituzioni democratiche,  come per il suo caso la conferenza delle regioni e il consiglio regionale della Calabria dove il presidente Occhiuto si è espresso a favore dello spacca Italia. Ora, nel pieno della campagna elettorale per le elezioni europee,  ci informa che questa riforma non serve né al sud né al nord. Grazie. Lo sappiamo già e lo avevamo già detto. Dividere l’Italia e aumentare le distanze tra nord e sud indebolisce l’Italia e la costruzione di una nuova Europa.

15/05/2024 - 17:06
“Il Ministro Fitto ci dà la notizia che dal 30 giugno la fiscalità di vantaggio per il lavoro al Sud non verrà rinnovata. Da un giorno all’altro, 500 mila imprese, 3 milioni di lavoratori pagheranno il prezzo della sua ignavia. Invece di impegnarsi a rinnovare la decontribuzione, scarica la responsabilità sull’Europa e sui governi precedenti. Fitto mente sapendo di mentire. Perché la scadenza del temporary framework era nota e lui aveva  il dovere di portare avanti un negoziato con la Commissione. Non lo ha fatto, perché il Governo vuole far cassa sul Mezzogiorno e questa misura – che vale 4 miliardi e che lui stesso aveva definito decisiva – non gli piace e non gli interessa. Perché è automatica, ne beneficiano tutte le imprese, i lavoratori e i territori del Sud senza la sua intermediazione. A questo Governo interessano soltanto le risorse che può gestire direttamente o elargire secondo logiche politiche. Una visione proprietaria, che ieri è stata bocciata dal Consiglio di Stato. Un’idea feudale e arcaica del Mezzogiorno, colpito ancora una volta dalle scelte compiute o mancate di questo governo”.

Così il deputato dem Peppe Provenzano replicando al ministro Fitto sul question time sulle iniziative volte a garantire una misura di agevolazione contributiva a carattere generale in favore delle imprese e dei lavoratori del Mezzogiorno.

Nel presentare l’interrogazione, il deputato Marco Sarracino, responsabile Coesione territoriale, Sud e aree interne nella Segreteria nazionale Pd, ha evidenziato come "le misure di sostegno e di incentivo dell'occupazione nel Mezzogiorno hanno già subìto il drastico taglio di 3,5 miliardi del fondo perequativo infrastrutturale e dopo lo stop alla decontribuzione sono a rischio tre milioni di contratti. Con l'accentramento della Zes (credito d’imposta Zona Economica Speciale), la sottrazione delle risorse del Fsc e, infine, l'autonomia differenziata, le imprese e i lavoratori del Sud rischiano di trovarsi sull'orlo del baratro.

 

 

15/05/2024 - 17:00

"I dati sanitari sono diventati un tema di grandissimo rilievo per i sistemi sanitari europei e mondiali. La raccolta e l'analisi dei dati possono contribuire a migliorare il livello e la qualità dell'assistenza sanitaria e facilitare la ricerca clinica. Siamo dunque soddisfatti che il governo abbia approvato le nostre richieste di dare il via a una campagna di comunicazione con la collaborazione delle associazioni pazienti sull'importanza della gestione dei dati sanitari e, in particolare, sul tema della privacy e dell'anonimizzazione dei dati". Lo ha dichiarato il deputato dem Gian Antonio Girelli, dopo il voto all'unanimità delle proposte Pd in Commissione Affari sociali in tema di trattamento dei dati sanitari.

"Soddisfatti anche che siano state accolte le nostre richieste di adottare iniziative per garantire l'adozione in tutte le regioni italiane del fascicolo sanitario elettronico con i questionari Pro (report della condizione fornito dal paziente) perché preziose fonti di informazioni sui risultati delle cure per gli operatori della salute. Però davanti ad situazioni così importanti a livello nazionale ed europeo e temi fondamentali perché riguardano la salute di tutti i cittadini, come Pd, restiamo indignati davanti alla scellerata proposta di Autonomia differenziata che, se approvata, spaccherebbe completamente il Sistema sanitario nazionale", ha concluso Girelli.

15/05/2024 - 16:13

“Il nostro giudizio sul comportamento del governo sul ddl Cybersicurezza non può che essere molto negativo. Primo perché per rafforzare le capacità difensive dell'Italia contro gli attacchi informatici il governo non stanzia nemmeno un euro dal bilancio dello Stato e stabilisce molti obblighi per Enti Locali e aziende, prevedendo multe salatissime. È una scelta assurda per un obiettivo così strategico. Abbiamo provato fin da subito a far aprire i cordoni della borsa ma abbiamo sempre trovato un muro di gomma. Siamo molto stupiti che una figura di primissimo piano come il sottosegretario Mantovano non abbia usato il suo peso politico per fare l'unica cosa utile al Mef, cioè mettere i soldi. Secondo, siamo molto critici per come il governo si è comportato con l'opposizione. Una legge come questa avrebbe potuto essere un terreno di collaborazione nell'interesse collettivo e su un obiettivo condiviso. Sembrava possibile all'inizio dell'iter alla Camera. Peccato che poi il governo abbia dimostrato ancora una volta che 'il lupo perde il pelo ma non il vizio' e ha trasformato una legge importante nell'ennesimo spot elettorale a favore delle telecamere del prossimo G7 e delle elezioni. Emendamenti dell'opposizione approvati all'unanimità in commissione sono stati bocciati in Aula, disponibilità data e poi negata sulla possibile riformulazione di alcuni testi. La solita logica emergenziale usata per tagliare i tempi. Ci siamo trovati di fronte a un governo che non si è fatto scrupolo di travolgere il percorso democratico parlamentare. Un governo che non risponde nemmeno di se stesso. Questo è il punto reale, un governo che non è in grado nemmeno di aprire un’interlocuzione seria con l'opposizione e lo fa solo per propaganda”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Matteo Mauri, vicepresidente della commissione Affari costituzionali, annunciando il voto di astensione del Gruppo Pd al ddl sulla cybersicurezza.

“In Italia – ha concluso Mauri – c’è il G7 e uno degli argomenti principali sarà la cybersicurezza e il poter dire ‘il governo Meloni per la prima volta ha messo mano al tema della cybersicurezza’ ma non è vero niente, non nasce sempre tutto con voi. Voi avete fatto solo il minimo sindacale, la verità è che si perde una grande occasione perché non avete stanziato le risorse necessarie. Voi pretendete che soggetti che fino a ieri non avevano fatto niente e a cui non era stato chiesto di fare niente da domani mattina siano i campioni della cybericurezza a costo zero. Questa è inaccettabile. Ma noi ci teniamo al Paese e cerchiamo di essere responsabili e vogliamo dare un segnale positivo e di disponibilità, però questo segnale non può continuamente cadere nel vuoto. E dopo le forzature sull’Autonomia, speriamo queste parole possano far riflettere in maniera più attenta chi, al governo, ha veramente il potere di decidere le cose”.

15/05/2024 - 15:40

"Le indicazioni nazionali relative al primo e secondo ciclo di istruzione rappresentano un documento fondamentale per la scuola italiana, alla base di una proposta educativa all'avanguardia, che valorizza il ruolo della scuola come contesto di promozione ed esercizio di cittadinanza attiva. Per questo motivo abbiamo chiesto oggi in Commissione chiarimenti al ministro dell’istruzione in ordine alle notizie riportate dalla stampa nei giorni scorsi relative alla nomina di una commissione incaricata di riformare quel documento.
Avremmo voluto conoscerne le motivazioni, i compiti assegnati ad una commissione con una composizione parziale, le modalità di coinvolgimento dell’intero mondo della scuola". Questa è la sintesi dell'interrogazione presentata dal gruppo Pd alla Camera a prima firma Irene Manzi in Commissione Cultura al ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara.
“Eppure di fronte alle nostre richieste il ministero ha fornito informazioni generiche e non esaustive, senza dare elementi in merito alle scelte compiute. Solo un generico rinvio al ripristino della centralità dei saperi e della loro forza educativa. Un po’ poco riteniamo per una scelta, presa senza una ponderata e articolata valutazione sul contenuto delle attuali Linee guida,  che rischia di colpire al  cuore il valore della scuola dell’autonomia”.

15/05/2024 - 14:36

"I dati sanitari sono diventati un tema di grandissimo rilievo per i sistemi sanitari europei e mondiali. La raccolta e l'analisi dei dati possono contribuire a migliorare il livello e la qualità dell'assistenza sanitaria e facilitare la ricerca clinica. Per questo è necessario che il governo dia il via a una campagna di comunicazione con la collaborazione delle associazioni pazienti sull'importanza della gestione dei dati sanitari e, in particolare, sul tema della privacy e dell'anonimizzazione dei dati". Lo ha dichiarato il deputato dem Gian Antonio Girelli, sollecitando in Commissione Affari sociali una pronta risposta del governo in tema di trattamento dei dati sanitari.

"Occorre inoltre adottare iniziative per garantire l'adozione in tutte le regioni italiane del fascicolo sanitario elettronico - ha aggiunto Girelli - con i questionari Pro (report della condizione fornito dal paziente) perché preziose fonti di informazioni sui risultati delle cure per gli operatori della salute. Davanti ad situazioni così importanti a livello nazionale ed europeo e temi fondamentali perché riguardano la salute di tutti i cittadini, come Pd, restiamo indignati davanti alla scellerata proposta di Autonomia differenziata che, se approvata, spaccherebbe completamente il Sistema sanitario nazionale".

15/05/2024 - 11:00

Una mozione del Partito democratico sul Trasporto pubblico locale, che serva innanzitutto a "fotografare la situazione nel nostro paese, che soffre di problemi strutturali, di mancanza di risorse su due obiettivi fondamentali, gli investimenti sui mezzi e le infrastrutture, e le risorse per garantire un adeguato rinnovo del contratto a chi lavora nel settore del trasporto pubblico locale".

Così la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, illustrando la mozione che sarà discussa oggi pomeriggio in aula, e che impegna il governo ad aumentare gli sforzi sul trasporto pubblico locale in Italia.

"Vogliamo richiamare il governo, in particolare il ministro Salvini, a farsi carico della domanda che arriva dalle città, dai territori, dalle regioni rispetto a risposte che mancano, convinti che il diritto al trasporto pubblico sia un diritto fondamentale di civiltà e di democrazia per garantire a tutti, chiunque viva in qualunque area del paese, di poterci muovere in maniera efficiente ma anche sostenibile rispetto ad esempio agli obiettivi climatici e di riduzione delle emissioni. La nostra mozione chiede un impegno al governo e che ci siano le risposte adeguate che come Partito democratico, insieme ai nostri amministratori, chiediamo da tempo".

La mozione presenta cifre precise: "Il dimensionamento complessivo è di 1,7 miliardi" spiega Braga, di cui 900 milioni per le infrastrutture e 800 per i contratti per il personale "ma non basta, e sono sbagliate le precettazioni che sono l'unica risposta data da Salvini. Servono investimenti in mezzi e infrastrutture, soprattutto nelle città metropolitane, ma anche per collegare le aree interne del paese, che rischiano di subire una condizione di estrema marginalità aggravata anche dalle scelte pericolose dell'autonomia differenziata".

11/05/2024 - 19:45

Dichiarazione on. Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario Pd Toscana
"Il Governo Meloni sta dando uno spettacolo indecoroso litigando su tutto: dal superbonus al premierato, dalla autonomia differenziata alla riforma della giustizia, dalla sicurezza ai pannelli fotovoltaici in agricoltura, per non citare il caos in Liguria o la candidatura di Vannacci. Ad un mese dalle elezioni europee e amministrative ministri e leader si accusano reciprocamente dando l'idea di una coalizione e di un paese allo sbando. La maggioranza di destra esiste ancora? Evidentemente no". E’ quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi.

10/05/2024 - 15:32

“Il pizzino del ministro della Difesa inviato attraverso i social e le dichiarazioni incendiarie del vicepremier contro i magistrati sono la conferma che il governo ha una strana interpretazione della separazione dei poteri, della leale collaborazione istituzionale, della indipendenza e autonomia della magistratura e anche del rispetto dei cittadini che meritano un governo che non denigri il lavoro dei rappresentanti dello Stato. Meloni richiami immediatamente il vicepremier e il ministro della difesa che oggi hanno superato il limite. O forse lei condivide le offese e gli attacchi alla magistratura?” Così la responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani.

10/05/2024 - 11:41

Si compiace che siccità non colpisce Nord e sue eccellenze vino

“Ignobili affermazioni del ministro Lollobrigida che conferma quanto sapevano. Per questo governo il Sud è parte marginale del Paese tanto che con l'autonomia differenziata sarà sancita la definitiva separazione delle regioni del Mezzogiorno. Incredibile che il ministro Lollobrigida nel question time di ieri al Senato si compiaccia del fatto che la siccità colpirà il Sud e non le regioni del Nord dove si produce vino di eccellenza. Lollobrigida dimentica o fa finta di dimenticare che sono 180 le etichette certificate dei vini nel Mezzogiorno e nelle Isole e che quei territori hanno produzioni enogastronomiche di eccellenza che rafforzano e qualificano il Made in Italy nel mondo. Se vuole siamo in grado di inviare una nota esplicativa al ministro.

Chieda dunque scusa agli agricoltori e ai cittadini del Mezzogiorno e se proprio non riesce ne tragga le conseguenze”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

08/05/2024 - 16:32
“L'Italia è un Paese in cui la sanità pubblica dovrebbe essere accessibile a tutti ma, a seconda di dove nasci e in quale famiglia cresci, diventa un privilegio di pochi. Anche per colpa di LEA non definiti o rimandati all’infinito. Con l’autonomia differenziata volete dare il colpo mortale al diritto alla salute come diritto universale. 
Quel poco di sanità che ancora regge al Sud collasserà, provocando un ulteriore esodo di pazienti verso il Nord. Il risultato sarà saturare anche la sanità delle altre regioni, facendo diventare le liste d’attesa infinite. I ricchi si rivolgeranno al privato e i più poveri dovranno rinunciare alle cure. Come oggi accade a oltre 4 milioni di persone.
State portando il sistema sanitario nazionale al collasso con l'obiettivo di  affossare la sanità pubblica per promuovere e ingrassare il business di quella privata.
E tutto questo lo state facendo definendovi 'Patrioti'. Ma la vostra patria non è l’Italia, è l'interesse di pochi ai danni di molti. Non ve lo permetteremo”. 
Così il deputato Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali, intervenendo nella replica del question time al ministro Schillaci.
Nel presentare l’interrogazione, la deputata Ilenia Malavasi ha dichiarato che il “SSN versa in una situazione precaria con 21 sistemi regionali differenti che penalizzano il Sud rispetto al Nord. Una situazione che divide il Paese in cittadini di serie A e serie B contro i principi di uguaglianza, universalità ed equità su si fonda il Sistema sanitario nazionale. Ma nonostante l'evidenza, la scelta del governo è quella di volere l'Autonomia differenziata che spaccherà ulteriormente il Paese e distruggerà il SSN definitivamente”.

 

08/05/2024 - 11:26

Ministro riferisca alla Camera su effetti della riforma

"Il Sistema sanitario sta attraversando una grave crisi di sostenibilità e di sotto-finanziamento con interminabili liste di attesa, rinuncia alle cure per chi non può permettersi la sanità privata, pronto soccorso affollatissimi, impossibilità di trovare un medico o un pediatra di famiglia, enormi diseguaglianze regionali, migrazione sanitaria, carenza di personale.
Con la proposta di legge di Autonomia differenziata è forte il rischio di avere 21 sistemi sanitari con il venir meno del principio di universalità, uguaglianza ed equità, base del Servizio sanitario nazionale.
L'autonomia differenziata, all'interno di un quadro già così critico, non può che portare al tracollo del Servizio sanitario nazionale e al venir meno del diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione.
Chiediamo al ministro Schillaci quali iniziative urgenti intenda adottare al fine di attuare pienamente l'articolo 32 della Costituzione ed evitare il collasso del Servizio sanitario nazionale conseguente all'amplificarsi delle disuguaglianze già esistenti a seguito della maggiore autonomia in materia sanitaria richiesta da alcune regioni".
Questo è il testo del question time presentato dal gruppo Pd della Camera a cui risponderà oggi il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

Pagine