“Occorre fare finalmente trasparenza sul Superbonus: la Camera dei Deputati voterà nei prossimi giorni la relazione conclusiva predisposta dal Pd e derivante dai dati emersi dalla ‘Indagine conoscitiva sugli effetti macroeconomici e di finanza pubblica derivanti dagli incentivi fiscali in materia edilizia’ svolta dalla commissione Bilancio e dalla ‘Indagine conoscitiva sull'impatto ambientale degli incentivi in materia
Edilizia’ svolta dalla commissione Ambiente nei mesi scorsi. Le cifre che emergono sono chiare: il Superbonus ha generato più di 40 miliardi di entrate dirette e più di 30 di entrate indirette; creando quasi 300mila nuovi posti di lavoro soltanto nel settore edile, che sono molti di più se si considera l’indotto. Senza dimenticare 3 miliardi di euro annui di risparmi in bolletta per chi abita abitazioni riqualificate ed i benefici ambientali che si traducono in una notevole riduzione di Co2. Appare quindi evidente che questo bonus è stato demonizzato e manipolato dal governo Meloni senza prendere in considerazione effetti diversificati, spesso incrementali ed interconnessi che avranno benefici per anni. Purtroppo lo stop a questo bonus penalizzerà ambiente, economia ed occupazione”.
Lo dichiarano i deputati Pd, Marco Simiani e Ubaldo Pagano, rispettivamente capogruppo in commissione Ambiente e Bilancio.
"La Sardegna è il fanalino di coda sull'erogazione delle cure essenziali. Un peggioramento costante, di anno in anno. Fa peggio solo la Valle d’Aosta che però, come tutti sanno, può contare sui servizi del vicino Piemonte. Un bilancio disastroso da parte dell’assessorato regionale alla Sanità che fin dall’inizio, per volontà del ministro Salvini, è stato occupato dalla Lega con una sistematica presa del potere. Basti pensare che tre dei nove manager regionali sono veneti e lombardi così come tanti consulenti e collaboratori dell’assessorato. Ai leghisti la Sardegna serve solo a questo, non certo a risolvere i problemi delle liste di attesa, dei pronto soccorsi, delle cure specialistiche. E’ questo il preludio della tanto sbandierata autonomia differenziata?". Così il deputato sardo del Partito Democratico Silvio Lai.
“Tra scelte di politica economica e proposte di riforma, la destra sta smantellando le istituzioni democratiche e spaccando l’Italia, creando cittadini di serie A e di serie B. Basta guardare ai fatti: dalla legge di bilancio che ha tagliato i servizi, aumentato le tasse e sta bloccando la crescita, al Pnrr insabbiato e rimodulato dal governo che ha cancellato miliardi per comuni, asili, ospedali e case di comunità. Per non parlare delle riforme. L'Autonomia differenziata - così come è stata pensata - è devastante per il Sud: distrugge l'unità nazionale con l'ipotesi di residuo fiscale e senza il previo finanziamento dei Livelli essenziali delle prestazioni. Ovvero di quei servizi scolastici, sanitari, sociali, infrastrutturali, che dovrebbero essere garantiti a tutti i cittadini in modo omogeneo in ogni area del Paese. Ci opporremo con tutte le nostre forze. Lo stesso faremo per l'altra riforma, frutto di un patto scellerato tra Lega e Fdi, quella sul Premierato. Altro progetto folle che rafforzerà il potere nelle mani di un’unica persona, rendendo ancora più subalterno il Parlamento e creando un conflitto enorme con il ruolo di garanzia e di equilibrio del Presidente della Repubblica. Questa destra insomma, dietro ad una sfacciata propaganda, si sta confermando davvero pericolosa per l’Italia. Faremo un'opposizione dura per evitare che portino a compimento questi piani”, così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Commissione Politiche UE alla Camera, intervenendo stamattina a Omnibus su La7.
“L’approvazione da parte delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera del nostro emendamento al Decreto Milleproroghe che proroga fino al 2025 la limitazione della responsabilità penale medica alla sola colpa grave è certamente un passo importante. Ora, però, occorre andare con determinazione in direzione della piena attuazione dell'articolo 32 della Costituzione. Occorrono infatti iniziative normative per giungere ad una vera depenalizzazione dell'atto medico. Fatte salve, naturalmente, quelle situazioni particolari e limitate nelle quali si possa riscontrare colpa grave o dolo, bilanciando l’esigenza di salvaguardia degli operatori sanitari, la loro professionalità e la serenità necessarie nel prendere le decisioni migliori per il paziente, da iniziative giudiziarie ingiuste con i diritti del paziente, che deve comunque poter adire il giudice civile, qualora si ritenga danneggiato da episodi gravissimi di negligenza medica. Un segnale importante di fiducia nella classe medica, che troppo spesso si allontana dalla sanità pubblica verso estero o privato anche per la violenza e la litigiosità che subiscono".
Lo dichiara la deputata democratica della commissione Affari sociali, Ilenia Malavasi, prima firmataria dell’emendamento 4.75 al Decreto Milleproroghe.
“Le commissioni congiunte Bilancio e Affari costituzionali della Camera hanno approvato un mio emendamento al Decreto Milleproroghe, con cui chiedevo di ripristinare la Zona Franca Urbana in area sisma. La riformulazione operata dal Governo formalizza una proroga fino al 31/12/2024 stanziando 11,7 milioni di euro. Si tratta ovviamente di una cifra inferiore alle aspettative ma confido che, nel corso dell’anno, si potrà lavorare per integrarla. La Zona Franca Urbana è un modello che, negli anni, si è dimostrato indispensabile per sostenere il tessuto economico delle aree terremotate. E’ questo il motivo per cui lo stralcio operato dall’Esecutivo, nella Legge di Bilancio, aveva generato enorme preoccupazione tra le imprese del cratere. L’emendamento dunque, nel restituire alle Aziende importanti strumenti agevolativi, evita il rischio di vanificare gli sforzi fin qui compiuti per la ripartenza e lo sviluppo dei territori colpiti dal sisma”.
Lo dichiara il deputato democratico, Augusto Curti, firmatario insieme alla collega Irene Manzi dell’emendamento 17.012 al Decreto Milleproroghe.
“L’approvazione da parte delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera dell’emendamento bipartisan al Decreto Milleproroghe che proroga la moratoria del taglio dei contributi all’editoria di altri 24 mesi è certamente una buona notizia. Ora però non si deve perdere tempo e occorre lavorare con serietà ad una revisione organica della normativa a tutela del pluralismo dell'informazione. Al centro deve essere posto il diritto del cittadino ad una informazione corretta e puntuale”.
Lo dichiarano i deputati democratici Mancini, Bonafé, Cuperlo, Fornaro, Mauri, Guerra, Lai, Pagano e Roggiani, firmatari dell’emendamento 7.18 al Dl Milleproroghe.
“Bene l’approvazione di un nostro emendamento che estende al 31 dicembre 2024 il termine per la maturazione del requisito temporale dei 36 mesi di servizio per la stabilizzazione degli assistenti sociali. E’ importante che venga prorogata fino a fine anno il termine per stabilizzare gli assistenti sociali. Questa è una battaglia che portiamo avanti dalla scorsa legislatura e che continua per dare più certezze a una figura professionale che noi riteniamo centrale nella presa in carico delle persone più fragili e in difficoltà”. Lo dichiarano i deputati dem Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio e Silvia Roggiani, della presidenza del Gruppo Pd, firmatari dell’emendamento.
“La stabilizzazione degli Asu e dei precari dei comuni siciliani in dissesto adesso è più vicina grazie ad un nostro emendamento al decreto Milleproroghe approvato stanotte in commissione congiunta Affari Costituzionali e Bilancio della camera”. Lo rende noto il segretario del Pd Sicilia e deputato alla Camera, Anthony Barbagallo primo firmatario della norma assieme ai colleghi Giovanna Iacono, Maria Stefania Marino, Giuseppe Provenzano, Fabio Porta e Andrea Casu.
Bene rifinanziamento fondo per i disturbi del comportamento alimentare
“Il Governo fa un clamoroso retromarcia e rifinanzia il fondo per i disturbi del comportamento alimentare. Lo fa, tuttavia, mantenendone la natura estemporanea e con un finanziamento ridotto, rispetto al biennio precedente: questi 10 milioni sono una toppa messa su un evidente errore commesso in legge di Bilancio, ma mancano ancora le vere risposte strutturali richieste a gran voce dalle associazioni, dalle persone malate di DCA e dalle loro famiglie, oltre che dal PD con una mozione presentata in tantissimi consigli regionali e comunali. La nostra richiesta rimane la stessa degli ultimi anni: si facciano immediatamente i decreti attuativi per inserire le prestazioni relative ai DCA in un capitolo autonomo dei livelli essenziali di assistenza. Un intervento sostanziale approvato nella legge di bilancio 2022, ma che non ha mai trovato attuazione. I disturbi alimentari sono malattie multifattoriali che hanno bisogno di trattamenti specifici, e le persone che ne soffrono devono essere curate con l’attenzione e la specificità dovuta a ogni malattia”. Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa, firmataria di un emendamento al dl Milleproroghe con i colleghi del Pd Furfaro, Malavasi, Girelli, Ciani, Stumpo, Di Biase, Roggiani, Berruto, Casu, Ghio, Lai.
È retromarcia Schillaci che aveva avallato azzeramento risorse
“Bene l’approvazione dell’emendamento che ripristina i 10 milioni di euro scippati dal governo al Fondo per la lotta ai disturbi alimentari. Una clamorosa retromarcia del ministro Schillaci che aveva avallato l’azzeramento del fondo in legge di bilancio” così la deputata democratica, Michela Di Biase.
“Prorogato nel 2024 il meccanismo di finanziamento, tramite il Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo delle fondazioni lirico-sinfoniche. L'emendamento Pd approvato questa notte dalla commissione Bilancio della Camera prevede che le fondazioni avranno tempo fino al 30 giugno di quest'anno per rendicontare l'attività svolta nel 2023”. Lo dichiarano i deputati Pd della commissione Cultura di Montecitorio.
“Lo avevano chiesto alcune delle principali organizzazioni del terzo settore tra queste le Acli, l’Arci, l’Auser, l’MCL, l’Ancescao.
Serviva rinviare il passaggio al nuovo regime IVA previsto dalla riforma a metà dell’anno con dinamiche costose e dannose per circoli e piccole associazioni.
Stanotte in commissione è stato approvato un emendamento presentato dal Pd al decreto Milleproroghe che sposta a fine anno il passaggio e mantiene un regime di agevolazioni Iva per migliaia di associazioni. Si tratta di un aiuto concreto a realtà sociali dell’associazionismo e del volontariato che sono tutti i giorni in campo, preziose per il paese anche nei giorni difficili della pandemia. Serviva non complicare la loro vita quotidiana e dare un po’ più di tempo e ci siamo riusciti.". Così Silvio Lai deputato Pd, membro della commissione bilancio di Montecitorio e tra i firmatari dell’emendamento PD.
Nessuna scusa, i fondi ci sono
“Adesso che il governo ha presentato il nuovo emendamento chiediamo che questa notte vengano discussi tutti i nostri sub-emendamenti per il ripristino dell’esenzione totale Irpef dei redditi agricoli” così i componenti democratici delle commissioni affari costituzionali e bilancio che stanno seguendo il decreto Milleproroghe alla Camera. Le norme a cui sta lavorando il Pd - che saranno presentate entro le 21 - prevedono, in diverse formulazioni, che i redditi dominicali e agrari non concorrano alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito degli agricoltori. “L’emendamento del governo non risolve - concludono - sfidiamo la lega e gli altri partiti di maggioranza a votare le nostre proposte. Nessuna scusa: le risorse ci sono”.
“Mentre in Europa – concludono gli esponenti Pd - si sperimenta il “biglietto climatico” a prezzi accessibili e le regioni guidate dal centrosinistra si battono per abbonamenti gratuiti su bus e treni per i più giovani, come già fatto in Emilia-Romagna e Campania, per offrire una valida alternativa al trasporto privato. Tuttavia, occorrerebbe incrementare la dotazione annua del fondo Tpl per almeno 700 milioni di euro al fine di consentire alle imprese di sostenere l’aumento dei costi dei fattori produttivi e 900 milioni annui per coprire i maggiori costi del nuovo contratto dei lavoratori del settore, come espresso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, guidata da Massimiliano Fedriga, e tra gli altri da agenzie e associazioni come Agens, Anav e Asstra, oltre che dai sindacati. Le risorse ci sono e si possono ottenere attraverso la rimodulazione o l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi, i cosiddetti SAD, come abbiamo chiesto nei nostri emendamenti alla Legge di Bilancio 2024, che, purtroppo, sono stati bocciati dal Governo Meloni. Per questo continueremo a batterci in Parlamento e nel Paese affinché venga potenziato una volta per tutte"
“Il governo si è reso conto che i tagli alla Sanità in Legge di Bilancio non riescono a garantire prestazioni dignitose e ha dato parere positivo ad un emendamento del Pd al decreto Milleproroghe che verrà votato stanotte e che consente alle Regioni e agli enti locali di utilizzare risorse non impiegate per garantire la sostenibilità del sistema sanitario. Questa norma, che sblocca ‘avanzi vincolati di amministrazione’ rappresenta una boccata di ossigeno per un settore fortemente penalizzato dalla destra. Per rendere operativo questo provvedimento occorre adesso la proroga alle scadenze dei bilanci che le Regioni hanno richiesto”. Così Simona Bonafè, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera.