“I deputati operano senza vincolo di mandato. Così come danno la fiducia al Governo, la possono togliere. L’appello di Meloni a non presentare nessun emendamento al bilancio trasforma il Parlamento in un soprammobile. Auspico che i parlamentari di maggioranza si ribellino”.
Lo scrive su X il capogruppo democratico in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“Ho presentato in commissione bilancio al decreto Sud un emendamento per semplificare e uniformare le procedure di affrancazioni a Roma”. Lo afferma il deputato dem Claudio Mancini, segretario della commissione Bilancio della Camera.
“Con questo emendamento - conclude Mancini - sarebbe possibile sanare una profonda ingiustizia che al momento rende costoso e complesso per molti cittadini di Roma Capitale completare queste pratiche e godere fino in fondo del diritto alla casa, che è il senso vero dell’edilizia popolare. Sappiamo che altre forze politiche della maggioranza hanno presentato proposte di legge nella stessa direzione, spero che tutti i gruppi possano convergere su questa proposta così da renderla immediatamente operativa”.
"Oggi è la giornata mondiale dell'alimentazione. Una ricorrenza che ci sollecita a mettere in fila alcune questioni fondamentali della nostra epoca. Problemi che parlano di disuguaglianze innanzitutto nell'accesso alle risorse, nella distribuzione, nella salute delle persone. La Fao ha voluto giustamente dedicarla all'acqua, nutrimento e vita, ma oggi sempre più preziosa perché sempre più a rischio a causa dei cambiamenti climatici e dunque di siccità e alluvioni, di inondazioni e innalzamento dei mari.
Per me, per noi, oggi sia occasione di un rinnovato impegno a batterci sempre, a partire dalla legge di bilancio, perché tante delle occasioni mancate di un governo pieno di slogan e povero di idee, possano trovare una strada. Perché un Paese come il nostro può diventare esempio e avanguardia nel mondo. Perché a partire dalle scuole e dalle famiglie si possa diffondere una cultura attenta alla salute e alla vita. Perché infine l'aumento dei prezzi e l'inflazione vengano fermati nel nome di un diritto universale alla vita". Lo dichiara in una nota il deputato dem Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera.
"Non è vero, come sostenuto dal ministro Lollobrigida - conclude la nota - che i poveri mangino meglio dei ricchi. È semplicemente una castroneria, una falsità. È invece importante che mangino tutti meglio perché ciò significherebbe un Paese più sano con meno problemi sanitari, meno liste d'attesa lunghe, meno persone che non si possono curare. Un Paese che riscopra e valorizzi le sue origini e che metta in campo l'innovazione che fa vivere meglio. Dedichiamo questa giornata a impegnarci per l'alimentazione e la vita. A partire dalla commissione Agricoltura, dove con i colleghi e le colleghe del Partito Democratico, rifuggendo da chiacchiere e propaganda tanto care alla destra, ci batteremo per affermare la strategia della transizione ecologica e un rapporto inscindibile tra sicurezza alimentare, qualità e uso della terra. Per sostenere al contempo la necessità che gli agricoltori e le agricoltrici possano continuare a svolgere il loro lavoro con un reddito dignitoso producendo assieme al cibo, futuro, vita, ambiente, biodiversità, economia, salute, sviluppo sostenibile e innovazione. Perché solo così si rafforza il vero Made in Italy nel mondo".
“Insieme ai colleghi Curti e Orfini ho depositato un emendamento al Decreto Sud in commissione Bilancio per proporre l’allargamento della Zona Economica Speciale a tutti i territori dell’ex Cassa del Mezzogiorno, comprendendo quindi anche le provincie di Latina e Frosinone e gli altri territori di Lazio e Marche una volta compresi sotto questo istituto”.
Lo dichiara il deputato del Partito Democratico, Claudio Mancini, segretario della commissione Bilancio.
“Come già fatto nel 2020 con un emendamento a mia firma per il fondo per la deindustrializzazione - aggiunge - chiediamo che la Zes, ampliata a tutto il Meridione dal decreto, sia allargata a queste aree dato vi è una profonda omogeneità e contiguità economica tra i territori esclusi e il resto del Mezzogiorno. Speriamo che il governo accolga la proposta. Se si dovesse proseguire sulla strada tracciata dalla maggioranza, si perpetuerebbe una profonda ingiustizia e un danno alle provincie e i comuni esclusi. Oltre alla mancata applicazione degli incentivi e delle semplificazioni - conclude - è, infatti, possibile che investimenti già previsti in questi territori migrino verso aree ora comprese nella Zes, creando un’orribile competizione al ribasso tra territori vicini”.
“Sui trecento milioni di euro per le infrastrutture dell'interporto di Livorno scippati dal governo a luglio, e che non verranno rimessi nella Legge di Bilancio, registriamo un silenzio assordante dei parlamentari di maggioranza del territorio. Proprio quei deputati e senatori, ed in particolare il collega della Lega Manfredi Potenti, che ci accusavano di falsificare la realtà rimangono oggi ammutoliti, senza parole e molto probabilmente sorpresi dalle menzogne del loro stesso governo, della Premier Meloni e del Ministro Salvini. Serve infatti un’altra informativa del Cipees (che attualmente non c’è) per poter dire che sarà Rfi a realizzare l’opera, ad oggi cancellata da una destra che con i soldi dei contribuenti sta facendo soltanto il gioco delle tre carte”.
"Si torna a parlare di ludopatia ora che emergono coinvolgimenti di alcuni giocatori di calcio. Più volte in Parlamento abbiamo sollevato questo tema ma ha prevalso una colpevole indifferenza. Persino la Commissione Antimafia già due legislature fa ha segnalato pesanti infiltrazioni delle organizzazioni mafiose nella gestione delle giocate, a cominciare da quelle online, che vivono una preoccupante impunità. D'altronde lo Stato fa cassa con il gioco d'azzardo e aumenta i giochi e le lotterie per fronteggiare la necessità di risorse da destinare ad emergenze, come quella della Romagna. Il governo così sceglie di utilizzare il gioco d'azzardo come pilastro fondamentale del proprio bilancio, producendo effetti devastanti in milioni di cittadini che diventano ludopatici e molti dei quali sono catturati dal giro criminale che ruota intorno all'usura e all'indebitamento. Serve un riordino generale del settore dove al centro ci sia la persona, la legalità e la tutela della salute dei cittadini". Lo dichiara il deputato PD Stefano Vaccari, Segretario di Presidenza della Camera.
“Non possiamo che salutare con attenzione le aperture del Ministro Pichetto Fratin sui bonus edilizi ed il superbonus, che per la prima volta non viene demonizzato da un esponente di governo ma affrontato senza strumentalizzazioni ideologiche precostituite. Siamo altrettanto soddisfatti che il Ministro riprenda una iniziativa del Partito Democratico riguardo un necessario riordino di tutti gli incentivi edilizi. Bisogna adesso capire cosa dirà la Premier Meloni che ha blindato la Legge di Bilancio ed avrebbe già minacciato gli altri esponenti di maggioranza di non presentare alcuna modifica”. Così Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.
Dichiarazione di Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche dell’Unione europea
“Questo governo è in grado di condurre in porto il negoziato per la revisione di una nuova governance economica dell’Unione Europea? E soprattutto è in grado di portarlo avanti difendendo davvero i nostri interessi? Per noi è essenziale chiudere anzitutto il negoziato entro l’anno altrimenti si rischia una procedura di infrazione devastante.” Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche dell’Unione europea nella dichiarazione di voto a nome del suo gruppo sul tema delle politiche di bilancio. Rivolgendosi a governo e maggioranza, l’esponente Pd ha affermato: “voi vi presentate però nelle peggiori condizioni possibili. Con quale credibilità negoziate se il Pnrr è in ritardo. Con quale autorevolezza dialogate se state bloccando da mesi la ratifica della riforma del Mes, strumento decisivo per migliorare la stabilità dell'eurozona, la tutela dei consumatori e anche la valutazione di merito dei nostri titoli di debito pubblico. Noi vi chiediamo – ha proseguito De Luca- di attivarvi concretamente e seriamente per portare avanti un negoziato soddisfacente, proponendo ulteriori miglioramenti alla proposta della Commissione, in particolare promuovendo, tra le altre importanti questioni, la possibilità di non considerare nel computo della spesa netta alcune spese per riforme o per investimenti, in particolare quelli per la transizione verde e digitale, per il contrasto del dissesto idrogeologico e del cambiamento climatico, e nello specifico le spese relative al PNRR e l’avvio della riflessione per la revisione, in una prospettiva di medio periodo, dei parametri di riferimento del 3% per il disavanzo pubblico e del 60% per il debito pubblico, ormai privi di rappresentatività. Per fare questo – ha incalzato De Luca- ci vuole credibilità e autorevolezza. Per fare questo bisogna scegliere i giusti interlocutori. E questo governo non sta certo aiutando l’Italia continuando ad avere per alleati Orban e i Paesi di Visegrad, con Vox e con Le Pen, perché questi sostengono un minore impegno europeo in tutti i settori e anche in quello economico. Noi abbiamo bisogno della prospettiva e del percorso esattamente inverso. Mi auguro – ha concluso De Luca- che Meloni e soci non vogliano assecondare spinte sovraniste pericolose e devastanti. Ma decidano di difendere davvero gli interessi dell’Italia a Bruxelles. Solo con un’Europa più forte e unita avremo un’Italia più solida e sicura”.
Dichiarazione dei capigruppo Pd in Commissione Ambiente e Commissione Trasporti Marco Simiani e Anthony Barbagallo
“La destra conferma i tagli di 2,5 miliardi alle infrastrutture strategiche del Centro Sud ed ammette che non verranno reinserite, a differenza di quanto promesso, nella prossima Legge di Bilancio. Il governo Meloni ha infatti bisogno di risorse utili per tamponare i ritardi accumulati con i progetti del Pnrr e sottrae i finanziamenti già assegnati.” E’ quanto dichiarano i capigruppo Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani e Trasporti Anthony Barbagallo, che oggi hanno discusso in commissione una interrogazione urgente. “Siamo di fronte ad una maggioranza senza vergogna, presuntuosa, arrogante e capace di tutto pur di nascondere i propri fallimenti al paese -hanno aggiunto Simiani e Barbagallo – perché i tagli sono molteplici e significativi e riguardano opere attese da anni dai territori. Si tratta – sottolineano i due parlamentari Pd- di infrastrutture necessarie per la crescita economica ed occupazionale di zone vaste e diversificate: riguardano ad esempio l’Interporto di Livorno, il raddoppio della Roma-Pescara, la Orte-Falconara, la chiusura dell’anello ferroviario di Roma ed il completamento dell’elettrificazione della tratta Catanzaro Lido-Reggio Calabria”. Infrastrutture definite dallo stesso Mit “prioritarie e funzionali agli obiettivi di decarbonizzazione del Paese”. Evidentemente ora non lo sono più.”
“Con un colpo di mano la destra cancella i progetti di rigenerazione urbana per i piccoli comuni. Il bando che avrebbe dovuto rivitalizzare i centri 'fino' a 15mila abitanti non solo non è stato emanato entro lo scorso mese di giugno, ma tutte le risorse previste, pari a 235 milioni di euro, sono state definanziate”. Lo dichiara il deputato dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente, presentando una interrogazione parlamentare sul tema.
“La rigenerazione urbana - conclude Simiani - rappresenta un’opportunità irrinunciabile ed un volano fondamentale per promuovere quindi la coesione sociale e territoriale e il rilancio economico ed occupazionale di zone spesso marginali. Il governo su questo tema è colpevolmente recidivo; ha infatti già cancellato 3 miliardi di euro previsti dal Pnrr e dedicati a progetti di rigenerazione urbana e il contrasto alla marginalizzazione. La destra continua a firmare assegni scoperti e ingannare la buonafede di cittadini ed elettori. Chiediamo che le risorse vengano riassegnate nella prossima Legge di Bilancio”.
“Questa giornata particolare deve spingerci a rafforzare l’impegno per aumentare la nostra consapevolezza sulle difficoltà che vivono quotidianamente le persone affette da problemi di salute mentale. Bisogna istituire al più presto lo psicologo di base e, oltre a garantire le cure di cui hanno bisogno, occorre anche una mobilitazione costante contro ogni stigma e discriminazione, per far sì che possano sentirsi a pieno titolo partecipi della comunità. Dobbiamo però registrare che il governo Meloni e la maggioranza di destra su questo fronte stanno deludendo ogni aspettativa, anche quella più fosca. Non solo infatti hanno disatteso tutte le scadenze del bonus psicologico, ormai fuori da ogni radar, ma a nove mesi dall'entrata in vigore della legge di bilancio non ci sono ancora indicazioni su come e quando si potrà fare domanda per il 2023. L’intero Servizio sanitario nazionale avrebbe bisogno investimenti e risorse e invece dal governo arrivano solo tagli. La spesa sanitaria in rapporto al Pil scende al 6,6% nel 2023 e continuerà a calare negli anni successivi, sino a raggiungere il 6,1% nel 2026. Il sogno di poterci avvicinare alla media europea si allontana sempre più. La lezione della pandemia da Covid non ha lasciato alcun insegnamento alla destra che, così facendo, causerà lo smantellamento del Sistema sanitario nazionale, la privatizzazione dei servizi e la cancellazione del diritto all'universalità dell'assistenza sanitaria”.
Così il capogruppo democratico in commissione Affari sociali della Camera, Marco Furfaro, commentando la Giornata Mondiale della Salute Mentale a margine della presentazione del Rapporto Gimbe sul Ssn.
"Ancora un morto sul lavoro. Questa volta ad Oristano, un operaio edile di 50 anni. Nel primo semestre del 2023 il bilancio delle vittime è drammatico con 559 morti ed una media di 80 decessi al mese. Non ci si può abituare ai rilievi statistici. Queste tragedie sono la conseguenza di una complessiva precarietà che riguarda il mondo del lavoro. A norme rigorose sulla sicurezza debbono corrispondere monitoraggi e controlli adeguati. Al tempo stesso occorre fare una lotta serrata al precariato garantendo paghe dignitose sulla base anche di corsi di qualificazione e di attitudine per determinati lavori”. Lo dichiara il deputato dem Silvio Lai, componente della commissione Bilancio.
"Contrastare la crisi - conclude Lai - significa pure garantire diritti e giustizia sociale. Basta piangere morti, un Paese civile deve saper prevenire le tragedie sul lavoro. Con la prossima manovra di bilancio si affrontino strutturalmente queste gravi problematiche”.
“Delle due l’una: o il collega e capogruppo di Fdi alla Camera, Tommaso Foti non sa contare, oppure semplicemente non conosce il valore dei numeri. Da una parte ci sono le smentite a parole di esponenti della destra e dall’altra ci sono i fatti, messi nero su bianco nella Nadef proprio dal governo che sostengono. Nella Nota leggiamo a chiare lettere che la spesa sanitaria passa dai 134,7 miliardi nel 2023, già ampiamente insufficiente a coprire l’effetto dell’inflazione e i rinnovi contrattuali, a 132,9 miliardi nel 2024. Due miliardi in meno in un solo anno. Un dato ancora più grave se rapportato al Pil, visto che la spesa per la sanità pubblica passa dal 6,7% del 2022 al 6,1 del 2026. Un decremento che porterà le risorse che dedichiamo alla sanità a livelli addirittura inferiori a quelli pre-pandemici. E pensare che i presidenti di regioni, anche quelli di centrodestra, chiedevano almeno 4 miliardi in più. Loro, come tutti gli italiani rimarranno molto delusi da questa manovra, che questo piaccia o non piaccia a Foti”.
Così Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio.
Dichiarazione di Valentina Ghio, vicepresidente dei deputati Pd
"Noi pensiamo che sottrarre risorse al fondo così importante come quello del bonus trasporti rappresenti un duro colpo per chi va a scuola e per chi va al lavoro. E’ una scelta contro le famiglie e contro l’ambiente."
Così la vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Valentina Ghio , replicando al ministro dei Trasporti Matteo Salvini nel corso del Question time di oggi. In precedenza, il collega Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, aveva stigmatizzato “la proroga, per il 2023, del bonus che ha fatto perdere a studenti e lavoratori la possibilità di utilizzarlo in maniera integrale, con un impatto negativo diretto sulla loro vita lavorativa e scolastica e sui bilanci delle famiglie.” “Passare da un finanziamento statale della misura di 190 milioni di euro dello scorso anno ai 100 milioni attuali per poi rimpinguarlo con 12 milioni soltanto e in zona Cesarini e accorgersi solo dopo una manciata di ore dalla riapertura del sistema che non sono risorse sufficienti per far fronte alla domanda – ha esclamato Ghio all’indirizzo di Salvini- vuol dire non supportare il trasporto pubblico delle persone . Ci auguriamo – ha aggiunto l’esponente del Pd- che ci sia la consapevolezza di questo mancato sostegno e si rimedi questa volta con la giusta capienza, di modo che accedere al bonus trasporti non sia una gara da incubo, dove vince il bonus chi clicca prima, ma sia uno strumento realmente rivolto ai bisogni delle persone in difficoltà e della mobilità sostenibile. Ci auguriamo lo facciate adesso - ha concluso Ghio- per il pieno utilizzo dell’anno scolastico appena iniziato, e in sede di bilancio per il prossimo anno.”
“E’ indagata per bancarotta e falso in bilancio e l’inchiesta, nonostante lei lo abbia negato al Parlamento per ben due volte, va avanti, inesorabile. Oggi i giudici hanno chiesto un’ispezione sui bilanci della Visibilia, la società di proprietà di Daniela Santanchè. Sono stati i suoi ex soci a chiederla, evidentemente anche loro stupiti dall’allegra gestione. Dunque appare singolare il tentativo del governo di minimizzare il coinvolgimento della Ministra: è il momento che la premier Meloni, la prima a dover difendere le istituzioni, dica chiaramente che la Santanchè deve dimettersi”.
Lo di chiara il vice capogruppo del Pd alla Camera Toni Ricciardi