07/12/2022 - 17:16

"La relazione del ministro della Salute, Orazio Schillaci, questa mattina in commissione Affari sociali della Camera, fa emergere con chiarezza che non esiste, come sbandierato, in materia di più fondi per la Sanità, alcuna inversione di tendenza. Non ci sono risorse per far fronte alle esigenze del servizio sanitario nazionale, alle difficoltà delle Regioni, alle aspettative dei professionisti e al diritto alla salute dei cittadini. Dal 2020 al 2022, le risorse destinate alla sanità sono state sempre sopra il 7% del Pil, mentre il governo Meloni ridurrà la spesa fino al 6,1% del Pil nel 2025, un valore inferiore anche rispetto al periodo pre-pandemia (6,4% nel 2019, rispetto a una media Ue del 7,9%). Ad esempio, l'investimento previsto in legge di bilancio è totalmente insufficiente a fronteggiare la carenza di medici e infermieri. A fine novembre abbiamo raggiunto il numero di accessi massimo nei pronto soccorso per il 2022: i numeri di dicembre, quindi, costituiranno un surplus che andrà a gravare su una mole di lavoro ospedaliera già pesantissima. Con questa manovra, la destra sta semplicemente gettando benzina sul fuoco su un settore i cui problemi erano già stati aggravati dalla pandemia. Inoltre, abbiamo chiesto al ministro se intende sostenere i nostri emendamenti che proveranno ad aumentare i fondi, dimezzare le liste di attesa, assumere nuovi medici e pediatri (la cui carenza è determinata tra l'altro non solo dal numero in organico, ma anche dal dumping salariale creato dall'estensione della flat tax e quindi dalle scelte di questa legge di bilancio). Abbiamo chiesto al ministro di dare seguito ai buoni propositi enunciati, dando battaglia contro il governo di cui fa parte affinché la sanità pubblica sia finanziata e non svilita".

Lo dichiarano i deputati dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociale a Montecitorio e Gianni Girelli della commissione Affari sociali della Camera, a margine dell'audizione in commissione del ministro Schillaci.

07/12/2022 - 17:11

Dichiarazione di Matteo Mauri, deputato Pd
“In tema di immigrazione invitiamo il governo a fare un po’ meno ideologia e un po’ più politiche nell’esclusivo interesse generale. A cominciare dalla definizione del nuovo decreto flussi, che dovrà necessariamente essere varato entro la fine dell'anno e deve andare incontro alla  domanda dei settori produttivi”. Così il deputato Pd Matteo Mauri, nel corso del Question time alla Camera, rivolgendosi al ministro dell’Interno Piantedosi. “Questa forte domanda di manodopera che proviene dalle nostre aziende - ha proseguito Mauri - deve trovare una risposta adeguata e che non sia in nessun modo condizionata da fattori ideologici. Ricordo al Ministro - ha sottolineato l’esponente Dem - che nell’ultimo decreto flussi si prevedeva inizialmente una soglia di oltre 100mila persone per poi arrivare a 70mila  a causa di interventi politici di alcune forze che fanno del tema dell’immigrazione  uno dei propri elementi identitari.” Noi del Pd – ha sottolineato Mauri - ci auguriamo che questo non accada ancora e si faccia veramente un provvedimento che risponda a quella urgente necessità delle aziende e imprese italiane, tenendo anche conto dei rapporti fiduciari tra i richiedenti e molti di coloro che vengono richiesti. Chiediamo   di concentrarsi sul tema - ha concluso Mauri-  e se il Ministro ci dice che si vuole andare in una direzione di sostenibilità  dell’immigrazione ci trova pienamente d’accordo. Per cui noi siamo fiduciosi che, già a partire dalla legge di bilancio, il governo predisponga le risorse necessarie per migliorare, per esempio, il sistema di accoglienza e integrazione, facendo, appunto, meno ideologia e più politica utile a tutti.

07/12/2022 - 16:21

"Sul progetto Einstein Telescope, l’Italia si trova a competere con il Nord Europa, dove Germania, Olanda e Belgio si sono consorziati per proporre un sito nella regione Meuse-Reno. L’Italia però ha il vantaggio di avere un silenzio sismico e una condizione geologica unica in tutta Europa, con un silenzio sismico totale in Sardegna, in Barbagia in particolare. Per questo va sostenuta e gestita la candidatura italiana con investimenti e infrastrutture, rimuovendo tutti gli ostacoli che sul quel territorio possono compromettere un così importante progetto. A partire dalla necessità di garantire la quiete e l’assenza di vibrazioni nell’area interessata che potrebbero compromettere il lavoro dei rilevatori gravitazionali. Per questo, insieme al collega senatore Marco Meloni, abbiamo elaborato e presentato come Partito Democratico, un emendamento alla legge di bilancio che istituisce presso la presidenza del Consiglio una unità di missione finalizzata alla gestione operativa della candidatura. Sarà l’unità di missione che, in raccordo con le istituzioni locali e con l’ausilio di un comitato tecnico scientifico, stabilirà le aree sulle quali escludere l’insorgenza di attività in contrasto con il progetto, comprese quelle finalizzate alla produzione di energia alternativa anche se autorizzate nell’ultimo semestre, nonchè le infrastrutture necessarie per il rafforzamento della candidatura italiana che richiede una sinergia politica complessiva tra governo e parlamento, Giunta regionale e Comuni, insieme alla comunità scientifica che è già in prima fila a partire dal premio Nobel per la fisica del 2021 Giorgio Parisi. Resta da vedere quale sarà l’atteggiamento della destra e del governo di fronte ad un emendamento finalizzato a sostenere lo sviluppo tecnologico italiano in un contesto del Mezzogiorno e di un’isola come la Sardegna". Lo dichiara il deputato dem Silvio Lai, della commissione Bilancio della Camera.

07/12/2022 - 14:58

"Il Gruppo del Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista alla Camera ha preparato una serie di emendamenti alla legge di bilancio 2023, che saranno depositati oggi, perché vogliamo fare della legge di bilancio una legge che investa nella sanità pubblica e garantisca il diritto alla cura a tutte e tutti, il governo di destra, al contrario, va esattamente nella direzione opposta, definanziando il fabbisogno sanitario nazionale che nei prossimi anni, al contrario del biennio 2020-2022, quando il Partito Democratico era al governo, tornerà ai livelli pre-pandemia, ovvero sotto il 7% del Pil”. Lo dichiara il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera.

“L’emendamento principale – sottolinea l’esponente dem - che mira a rafforzare la tutela e la salute dei cittadini, punta a destinare i soldi degli extra profitti, dell'estensione della flat-tax e dei condoni per finanziare la sanità pubblica. Inoltre, in un momento in cui c'è una carenza strutturale di medici, in particolari di medici di base e di pediatri, abbiamo previsto degli emendamenti che prevedono un aumento delle borse di studio per adeguare il loro numero ai livelli necessari a garantire il diritto alla cura”. 

“Ci sono 60.000 italiani – conclude Furfaro - senza fissa dimora che hanno perso la residenza, principalmente per problemi economici, con la conseguenza di perdere il diritto di accesso a un medico di base. L’unico modo che hanno per accedere alle cure è presso i pronto soccorso, già gravati e oberati da un alto numero di presenze. Per sanare questa situazione, non degna di un paese civile e per garantire loto un diritto previsto dalla Costituzione, abbiamo previsto un emendamento specifico in merito. I nostri emendamenti puntano anche ad aumentare i fondi per i caregiver e le persone con disabilità”.

07/12/2022 - 13:55

Dichiarazione di Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia

“Oltre a un giudizio fortemente negativo sulla manovra per il taglio alle pensioni, per le misure sul contante e l’assoluta insufficienza di interventi contro la crisi e l’inflazione, abbiamo votato contro in commissione per denunciare anche le lacune e i tagli al comparto della giustizia, tagli ammessi  dallo stesso ministro Nordio”. 
Così il capogruppo Pd in commissione Giustizia, Federico Gianassi, che aggiunge: “Nonostante una prima marcia indietro con un emendamento, che sottoscriviamo, su il ripristino assunzioni in polizia penitenziaria, restano i tagli al sistema dell’amministrazione penitenziaria che invece richiede investimenti maggiori”.
 “Ridurre gli investimenti in un settore strategico come questo è un grave errore. Ci batteremo – ha proseguito Gianassi-  perché la manovra sia modificata e perché governo e maggioranza comprendano che mettere risorse in questo settore non equivale a maggiori costi ma rappresenta investimenti nella qualità della nostra democrazia. Per questo – ha concluso-  presenteremo un pacchetto di emendamenti con cui chiediamo il reintegro integrale delle risorse tagliate al personale del Dap e al Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità e l’incremento del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso e dell'usura. Proponiamo infine l’istituzione di un Fondo per interventi straordinari sulle carceri e per l’edilizia penitenziaria, e l’incremento dei finanziamenti per la Direzione Investigativa Antimafia”.

07/12/2022 - 13:54

“Se il problema è il costo eccessivo dei Pos per gli esercenti, allora diciamo alla maggioranza di destra di sostenere e approvare il nostro emendamento in cui proponiamo che venga prorogato il credito di imposta al 100% per tutte le spese di gestione per le imprese commerciali per l’utilizzo di questo strumento bancario. Sarebbe un’occasione per sgomberare il campo alle polemiche e dare le giuste risposte che si attendono cittadini e commercianti”.

 

Così il capogruppo del Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano.

07/12/2022 - 13:52

“Sta venendo applicata, solo ora, peraltro per il periodo 2015-2018, la normativa del cosiddetto payback per le imprese del settore biomedicale. Si tratta di imprese particolarmente esposte alla crescita del costo dell'energia. Dalle organizzazioni di categoria e dagli enti locali dei territori dove il settore è più presente, arriva la fortissima preoccupazione di possibili chiusure di aziende, possibili delocalizzazioni e conseguenze sul piano occupazionale. Le risorse che in questo modo arriveranno alle regioni non sono strutturali e sono di dubbia esigibilità, mentre sarebbe necessario un finanziamento certo, da realizzare attraverso maggiori risorse da destinare al Fondo sanitario nazionale e al rimborso effettivo delle spese Covid 2022, come richiesto da tutte le regioni. Se si ritiene di intervenire sugli extraprofitti realizzati in fase Covid, occorrerebbe farlo con provvedimenti realmente efficaci e che non mettano così drammaticamente in discussione il sistema delle imprese biocamerali, in particolare quelle piccole e medie. Per questo abbiamo presentato, dopo un confronto con le organizzazioni di categoria, un emendamento alla Legge di Bilancio per abrogare il payback per le imprese del biomedicale. Auspichiamo che il governo accolga l’emendamento".

 

Così i deputati del Pd, Stefano Vaccari e Andrea De Maria.

07/12/2022 - 13:49

“Briciole e solo qualche spot per il comparto agricolo nella manovra di bilancio. Meloni e la destra si sono dimenticati strategia ed urgenze, alla vigilia dell’entrata in vigore della nuova Pac.

Occorreva ben altro con l’obiettivo di valorizzare l’agricoltura nell’ottica della transizione ecologica e di sostenere, al contempo, le misure che risolvano le criticità.

Come gruppo Pd della Commissione Agricoltura abbiamo presentato emendamenti che affrontano i temi più complessivi del caro energia, delle calamità naturali, del fondo di solidarietà, dell’agricoltura biologica e delle accise sul tabacco e i temi più specifici delle problematiche in essere come la flavescenza, l’esubero dei cinghiali e i consorzi di bonifica.

Assurdo che il governo non abbia ritenuto di intervenire sugli effetti drammatici che la flavescenza dorata sta producendo in tanti territori sugli impianti della vite.

Le destre sono abili a grattare la pancia ad agricoltori e cacciatori e poi rimanere fermi alle parole. Nulla si muove per ridurre la presenza abnorme dei cinghiali che sta creando disagi in termini economici, sanitari e sociali.

Appare altresì inspiegabile e dannoso il definanziamento dei mutui ai consorzi di bonifica per l’opera meritoria che hanno svolto e continuano a svolgere in tutto il territorio nazionale sul tema della regimazione delle acque, gli invasi e l’approvvigionamento all’agricoltura”. Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd Commissione Agricoltura della Camera.

07/12/2022 - 13:36

“Questo governo è inadeguato. E già si vede dai primi atti. A partire dalla Legge di Bilancio dove emergono scelte di classe, punitive verso i più deboli. Il populismo della destra si svela sempre, al momento della verità, un grande inganno. Vedo tanta incapacità in tanti ministri, ma non basterà denunciarla, bisogna rovesciarli coi fatti. In Parlamento e nel paese e il nostro congresso dovrebbe servire a questo. Penso che dobbiamo proporre una legge elettorale alla francese, ma va bene anche una riforma costituzionale semi presidenziale. Qualcuno griderà allo scandalo ma la sinistra deve sfidare la destra su una democrazia stabile. Adesso loro governano. Non vedo carri armati per strada. Non vedo un pericolo di donne o uomini forti. Semmai vedo una destra pasticciona, che non è all’altezza e che si potrebbe battere riconquistando il popolo e le sue aspettative, se usciamo noi dalla gabbia di questi anni”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, intervenendo a Radio Immagina.

07/12/2022 - 13:35

“Le maggiori istituzioni del Paese hanno criticato il pacchetto di misure del governo di destra contenute nella Legge di bilancio in materia di lotta all’evasione. Il governo ha reagito con insofferenza e polemiche puerili. Per il Partito democratico, invece, queste sollecitazioni devono spronare la maggioranza a una netta marcia indietro rispetto a misure che non sono dettagli, ma incidono negativamente proprio sul contrasto all’evasione e sulla lotta alle diseguaglianze. Per questo chiediamo con forza che vengano approvati i nostri emendamenti alla Legge di Bilancio, come ad esempio quelli che chiedono l’abbassamento del tetto all’utilizzo del contante, la fine della politica dei condoni, lo stop all’innalzamento della flat tax, l’estensione dell’obbligo di utilizzo del Pos, prevedendo la contestuale reintroduzione del credito d’imposta al 100% per le commissioni bancarie. Le forze di destra riflettano sulle parole d’allarme della Banca d’Italia, della Corte dei Conti, dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, e troveranno gli emendamenti del Partito democratico alla manovra per invertire una rotta sbagliata”.

 

Così la deputata dem, Marianna Madia.

07/12/2022 - 13:34

“Su opzione donna non bastano vaghe rassicurazioni o parziali marce indietro rispetto alle vergognose discriminazioni contenute nella legge di bilancio. Governo e maggioranza devono accogliere i nostri emendamenti che annullano quelle proposte e permettono di mantenere le attuali condizioni. Tutte le donne devono poter continuare a utilizzare questa opzione per andare in pensione a 58 anni senza introdurre assurde discriminanti sull’avere avuto o no figli e, nello stesso tempo, essere invalide o svolgere attività caregiver. Sulle pensioni, fra l’altro, con questa manovra, il governo sta conducendo una vera e propria offensiva con misure come quella del taglio delle indicizzazioni o non prevedendo nulla per l'adeguamento della quattordicesima all'inflazione. Anche su questi temi ci sono precise nostre proposte emendative per correggere quelle miopi e sbagliate del governo che punta soltanto a far cassa sui più deboli”.

Lo dichiara la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani

06/12/2022 - 17:38

"Legge di Bilancio, una manovra classista e dalla parte di chi sta meglio. Questa manovra rivendicata orgogliosamente (sia in Aula che in commissione) dalla destra come identitaria è proprio così. È classista e di parte. Dalla parte di chi sta meglio e penalizzante per i ceti sociali più deboli. È una manovra di bilancio che aumenta la precarietà e dice no a strumenti necessari come il salario minimo, rischia di favorire l'evasione e fa cassa sui più poveri, se è vero che già dal 2023 saranno tagliati 743 milioni dei fondi alla lotta contro la povertà. Noi stiamo dalla parte del lavoro, dell'ambiente e della legalità". Lo scrive su Facebook il deputato del Pd Emiliano Fossi, che ieri è intervenuto sulla Legge di Bilancio in commissione Lavoro.

06/12/2022 - 17:34

La risposta del Mit alla mia interrogazione sugli esorbitanti costi dei biglietti arei di collegamento tra il continente e la Sicilia e il Sud Italia, è stata deludente. Servono ulteriori misure e tempi certi sul nuovo progetto di continuità territoriale. Abbiamo chiesto al presidente Deidda di avviare immediatamente un'indagine conoscitiva per capire bene quali sono le nuove tratte da mettere a bando e definire una strategia complessiva che non abbiamo percepito affatto dalla posizione espressa dal ministro Salvini.  E bisogna fare presto perché per le famiglie del Mezzogiorno la situazione non è più sostenibile. Incalzeremo il governo sia con proposte ed emendamenti del Pd alla legge di Bilancio sia con ulteriori atti ispettivi perché per noi e per il Paese il riconoscimento di un corretto regime di continuità territoriale è una  priorità indifferibile.

Lo afferma Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera, a margine del question time di oggi che ha riguardato proprio la continuità territoriale.

06/12/2022 - 16:26

“Una Legge di bilancio che penalizza l’ambiente, i territori fragili, la mobilità sostenibile, la transizione ecologica e lo sviluppo delle rinnovabili”. Lo dichiara il deputato dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente in merito alla discussione del provvedimento a Montecitorio.

“Nonostante le recenti tragedie - conclude Simiani - non ci sono interventi significativi contro il dissesto idrogeologico. Nonostante la crisi energetica mancano misure efficaci per promuovere l’autoconsumo da fonti pulite e le comunità energetiche e nonostante gli impegni presi a livello internazionale contro i cambiamenti climatici sono ancora presenti i sussidi ambientalmente dannosi. Le risorse per la gestione idriche sono marginali, il superbonus è stato accantonato e non vi è nessun nuovo stanziamento per la salvaguardia dei parchi e delle aree protette. E’ purtroppo evidente che le politiche ambientali e lo stesso ministero verranno rilegati ad un ruolo marginale. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin è evidentemente un ministro senza portafoglio”.

06/12/2022 - 13:54

“Questo decreto è il primo atto legislativo del nuovo governo di destra. E’ il biglietto da visita che ci dice quali sono le sue priorità. E’ legittimo cancellare dal ministero delle Infrastrutture e i trasporti, proprio la mobilità sostenibile. Certo sorge il dubbio che della mobilità sostenibile interessi poco. Dubbio fondato visto l’azzeramento delle risorse per il fondo per le piste ciclabili in Legge di bilancio. E’ legittimo cancellare il nome di transizione ecologica dal ministero dell’Ambiente, ma si abbia il coraggio di dire chiaramente che si leva il nome transizione ecologica perché non ci si vuole occupare di transizione ecologica. Quello che ci preoccupa è che possa essere la porta per smontare il Pnrr che prevede il 40% di risorse per progetti sulla rivoluzione verde. Non vi permetteremo di sabotare un piano di investimenti straordinario. Il Pnrr non va rinegoziato, va attuato”.

Così Simona Bonafè, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula per esprimere il voto contrario sul Dl Ministeri.

“Avete voluto chiamare il ministero dello Sviluppo economico - ha aggiunto - ministero delle Imprese e del Made in Italy senza però prevedere in Legge di bilancio il rifinanziamento dei fondi come Industria 4.0 e Sabatini, che potrebbero davvero sostenere la competitività delle nostre imprese all’estero. E potrei continuare con Agricoltura e sovranità. E arriviamo al ministero dell’Istruzione e del merito. Il Pd non è contrario al merito. Parlare del merito nella scuola dell’obbligo non può però essere disgiunto dal riaffermare il tema delle uguaglianze di opportunità. Ma Il merito si calcola dopo che si è adempiuto alla responsabilità repubblicana di rimuovere gli ostacoli, con soldi per le borse di studio, sostegno ai costi universitari per i meritevoli, libri gratuiti, alloggi, compensazione del gap informatico delle famiglie più povere. Quando avrete fatto tutte queste cose potrete premiare e valorizzare il merito. Ma tutto questo nella Legge di bilancio non c’è. Avete vinto le elezioni, avete una maggioranza chiara per governare. Noi voteremo contro - ha concluso - e sappiate che continueremo ad essere vigili perché nessuna maggioranza può far tornare indietro il nostro Paese”.

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