"Il re è nudo", così avrebbe dovuto intitolarsi il decreto col quale il governo dice di voler ridurre le liste d'attesa. Il re è nudo perché, nonostante l'annuncio in pompa magna una settimana prima del voto per le europee, questo decreto non fa nulla di quanto promesso. Non lo fa perché sulle parti più importanti non c'è un solo euro di investimento e perché non prevede assunzioni di personale medico e infermieristico. Anzi, prevede che i medici lavorino anche sabato e domenica ma senza aumento di organico. A una categoria che dà già il massimo, che è stremata e chiede a gran voce nuove risorse, si risponde con più ore di lavoro.
Per questo governo di destra la salute delle italiane e degli italiani non vale un investimento degno di questo nome.
Un decreto che straccia quel portentoso articolo 32 della Costituzione secondo cui "la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti". Si impegnano per l'autonomia differenziata e per il premierato, ma se ne infischiano di tutelare la salute delle persone, di aumentare il potere di acquisto degli stipendi, di garantire i diritti costituzionali". Lo ha dichiarato intervenendo nell'aula di Montecitorio, Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Il naufragio di Cutro si poteva evitare. Quelle 94 vite, di cui 35 bambini, si potevano salvare. Lo scrive, nero su bianco, la Procura di Crotone che ha chiuso le indagini sui fatti di quella notte terribile, tra il 25 e il 26 febbraio del 2023, chiedendo il rinvio a giudizio per sei persone, quattro finanzieri e due militari della Guardia Costiera.
Cos'ha da dire il ministro Piantedosi che non ha mai risposto alle nostre domande su una delle più gravi stragi verificatesi in mare in prossimità delle coste italiane?
Cos'ha da dire il governo che a quella strage rispose solo inasprendo pene, limitando di fatto il diritto d'asilo, minando i diritti dei minori stranieri non accompagnati, costruendo centri di detenzione in Albania e stringendo accordi con autocrati del nord Africa a cui non interessa alcunché dei diritti umani dei loro cittadini, figuriamoci di quelli dei migranti ?
Bisogna abolire la Bossi-Fini, che impedisce ai migranti di entrare in Italia regolarmente in cerca di occupazione, e aprire canali legali di ingresso. Diversamente, continueremo una macabra conta dei morti nel deserto, nei campi di detenzione libici, nel Mediterraneo". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Memoria, verità e giustizia": sono questi i pilastri su cui si è mossa, negli ultimi 47 anni, l'instancabile opera delle "Abuelas de Plaza de Mayo", le nonne a cui la dittatura militare argentina ha sottratto figli, figlie spesso incinte e i nipoti piccoli o appena nati.
La storia dei ritrovamenti dei desaparecidos argentini che, grazie anche all'interessamento dell'on. Fabio Porta, Julio, Miguel e Florencia Santucho, dell'associazione delle "Abuelas", ci hanno raccontato oggi durante un'audizione al Comitato diritti umani della Camera, è una storia che riguarda anche l'Italia. Tanti sono gli italiani, infatti non solo tra i carnefici di quella orrenda dittatura, ma anche tra le vittime. Ci sono ancora circa 300 bambine e bambini desaparecidos che l'associazione delle Abuelas sta ancora cercando e, tra loro, diversi sono di origini italiane. Bambine e bambini a cui è stato negato il diritto all'identità, a conoscere le proprie origini, la propria storia familiare, i cui genitori sono stati trucidati.
Le indagini per trovarli oggi sono messe a rischio dal governo Milei che punta perfino a negare gli orrori della dittatura militare. I fondi che permettono alla Banca dati genetica nazionale di eseguire le verifiche per l'identificazione certa dei desaparecidos sono stati ridotti, l'unità investigativa che lavora a questi casi depotenziata, tante persone che lavoravano nei siti dove sorgevano i campi di detenzione clandestini sono stati licenziati.
Uno stato e un popolo senza "memoria, verità e giustizia" non hanno futuro. Per questo presenteremo al governo italiano una interrogazione per sapere come intende assicurarsi che il governo argentino non ostacoli le ricerche dei desaparecidos né che si trasmetta la memoria degli orrori della dittatura militare e come intende sostenere questo sforzo di verità anche in relazione ai desaparecidos italiani tra cui i figli di Gigio Battistoi e Maria Rosaria Grillo di cui non si hanno ancora notizie e che potrebbero trovarsi in Italia". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
Domani alle ore 12 il Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo presieduto dall'on. Laura Boldrini audirà il Dottor Julio Santucho, argentino esiliato in Italia, la Dottoressa Florencia Santucho e il Dottor Miguel Santucho nell'ambito di un'indagine conoscitiva sui diritti umani nel mondo.
Julio Santucho ha vissuto vent'anni in Italia in esilio. Poco dopo il suo rientro in Argentina ha fondato il Festival Internazionale "Cinema dei
Diritti Umani". La moglie, Cristina Navajas, venne sequestrata dai militari golpisti il 13 luglio 1976, mentre era incinta del figlio, Daniel. Dopo il parto venne uccisa. Daniel, si è ricongiunto con la famiglia solo lo scorso anno grazie al lavoro dell'associazione "Abuelas de Plaza de Mayo". Durante l'audizione, Miguel Santucho, attivista delle Abuelas de Plaza de Mayo, e Florencia Santucho, attuale direttrice del Festival Internazionale "Cinema dei Diritti Umani", illustreranno la situazione dei diritti umani in Argentina e faranno il punto sulla ricerca di bambini desaparecidos durante la dittatura militare.
L'audizione sarà trasmessa in diretta streaming sui canali della web-tv della Camera dei Deputati.
"Lascia davvero incredule e senza parole l'ultima decisione della Corte di Cassazione sul femminicidio di Lorena Quaranta, avvenuto a marzo del 2021. C'è sempre un buon alibi per attenuare le colpe degli uomini che uccidono le donne. L'ultima, incredibile, trovata è lo stress da Covid che avrebbe portato Antonio De Pace a strangolare la compagna fino a toglierle la vita.
La ragione che sta alla base di ogni femminicidio è la volontà di annientare le donne, la loro autodeterminazione, la loro identità. Si chiama patriarcato ed ha radici profonde, evidentemente anche nelle istituzioni, inclusa la magistratura che troppo spesso si appella al raptus, alla gelosia, al "troppo amore" e ora perfino allo stress da Covid.
Di questo parliamo, quando chiediamo che si investa seriamente nella formazione a tutti i livelli di chi si trova ad occuparsi di femminicidi e, in generale, di violenza degli uomini sulle donne.
Altrimenti ditelo chiaramente: la vita delle donne vale meno e chi decide di ucciderle troverà sempre una sponda di un'attenuante buona per vedersi, almeno, ridotta la pena". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Vogliono cancellare l’esistenza delle donne dalle professioni, impedendo per legge la declinazione al femminile dei ruoli ricoperti da donne.
Con tanto di multa fino a 5000 euro per punire chi, negli atti pubblici, usa correttamente la lingua italiana declinando ruoli e cariche al femminile. Un distillato di stupidità, ignoranza e misoginia. Solo la Lega di Salvini e Vannacci poteva arrivare a tanto". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Solidarietà ad Andrea Joly, giornalista della Stampa, aggredito a calci e minacciato ieri sera a Torino dai militanti di CasaPound impegnati in una festa a base di braccia tese. E' l'ennesima violenza a cui assistiamo in poche settimane commessa da soggetti appartenenti a un'organizzazione dichiaratamente neofascista e che si sarebbe dovuta sciogliere già molti anni fa.
Un movimento che colpisce anche la libertà di stampa, i cui militanti si sono macchiati di diversi reati, animato dall'odio non può avere alcuna legittimazione. Il Governo condanni l'accaduto e sciolga subito CasaPound e tutte le organizzazioni neofasciste". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"La Corte internazionale di giustizia ha stabilito che le colonie israeliane in Cisgiordania sono illegali e che l'occupazione a Gaza non è mai davvero finita nonostante i coloni siano stati ritirati.
Una sentenza che non ha precedenti: nessun tribunale internazionale aveva mai dichiarato illegale l'occupazione degli israeliani nei territori della Cisgiordania e di Gerusalemme Est.
È quello che tante organizzazioni internazionali, ONG e associazioni di difesa dei diritti umani denunciano da tempo.
E c'è di più: la Corte riconosce anche che le pratiche e le politiche che Israele porta avanti nei territori occupati non solo sono discriminatorie verso i palestinesi, ma violano l'art 3 della Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale che vieta la segregazione e l'apartheid.
Ne consegue che Israele deve porre fine all'occupazione e alle violenze perpetrate nei territori e che l'Onu e gli Stati membri devono adoperarsi perché ciò avvenga prima possibile.
Anche il governo italiano è tenuto a fare la sua parte e non può più continuare a coprire gli abusi del governo Netanyahu". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Il decreto legge su edilizia e urbanistica del governo non è "il piano casa" di cui ci sarebbe tanto bisogno, nessuno si illuda. È un piano per il mercato e non per il diritto all'abitare negato, di fatto, a famiglie con poche risorse economiche, a studenti fuori sede, alle persone in difficoltà.
La crisi degli alloggi può aspettare. Gli studenti possono continuare a stare nelle tende: al governo non interessa.
Dopo avere abolito il fondo per il contributo all'affitto e per la morosità incolpevole, cioè per chi si ritrova di punto in bianco senza un reddito, ora il governo pensa che sia urgente far diventare "case" i garage, gli scantinati, i sottotetti: 20 metri quadri perché sia abitabile da una persona, 28 per due persone. Vorremmo vedere loro a vivere in uno scantinato di 20 metri quadri spacciato per appartamento.
Il diritto all'abitare è un diritto fondamentale, previsto anche dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani del 1948, ma questo governo ha altre priorità". Lo ha dichiarato oggi nell'aula di Montecitorio, Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Crudeltà e disumanizzazione delle persone migranti. Questo ci raccontano le immagini, diventate virali, girate al confine di Ventimiglia in cui si vede un camionista prendere a frustate con una cinghia con un terminale di ferro alcune ragazze migranti che erano salite sul suo tir. Su di lui ora indagano le autorità competenti e ci auguriamo che venga individuato prima possibile e che risponda di questo orrore. Si tratta di persone che lasciano i propri paesi a causa di conflitti, violazioni dei diritti umani e condizioni climatiche che non consentono la sopravvivenza.
Costretti a rischiare la vita in mare e nelle traversate del deserto, tenuti senza alcuna dignità e spesso sottoposti a tortura nei centri di detenzione in Libia o in Tunisia, segregati in baraccopoli ai margini delle città italiane senza alcun diritto, schiavizzati nei campi e sfruttati dai caporali fino a morire in modi orribili com'è successo a Satnam Singh nelle campagne di Latina.
A questo porta la retorica razzista e ipocrita che addita nei migranti il nemico pubblico numero uno, salvo poi chiudere uno o tutti e due gli occhi su chi li sfrutta poiché quel "nemico" fa comodo ed è funzionale alla produttività.
Il camionista di Ventimiglia è il frutto avvelenato di questa ipocrisia". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Il Pd ha sempre espresso in ogni sede una posizione chiara e netta contro ogni forma di antisemitismo e razzismo. La stessa Presidente Boldrini ha immediatamente scritto un messaggio a Liliana Segre chiarendo che non era a conoscenza delle posizioni di Nicola Quatrano e scusandosi con la senatrice a vita”. Lo dichiara il deputato dem Andrea Casu in Aula di Montecitorio intervenendo sulle accuse a Laura Boldrini di aver invitato l'avvocato Quatrano – autore di parole antisemitiche contro la Segre - alla conferenza stampa di domani sulla Palestina.
“Ci piacerebbe che Fdi – continua Casu - usasse lo stesso vigore con cui condanna oggi l'antisemitismo anche nei confronti della Gioventù meloniana che molte volte ha mostrato una spregevole intolleranza contro gli ebrei come dimostrato dall’inchiesta di Fanpage. Forse Donzelli non conosce i membri e i rappresentanti del suo partito che hanno scritto pagine così vergognose? La condanna deve essere unanime, la condanna all'antisemitismo deve essere sempre, a prescindere dalla tessera di partito. Dopo l’attentato a Trump dobbiamo essere uniti anche in Italia come in America nella condanna di ogni forma di violenza politica e linguaggio d’odio”.
"Subito 20 milioni di euro per risolvere alcune gravissime criticità della carcere di Sollicciano a Firenze": questo il contenuto dell'emendamento del Pd presentato al Decreto Infrastrutture e sottoscritto dai deputati dem eletti in Toscana Federico Gianassi, Emiliano Fossi, Simona Bonafè, Marco Simiani, Arturo Scotto, Marco Furfaro, Laura Boldrini e Christian Di Sanzo.
"La situazione carceraria in Italia è al collasso. Gli interventi messi in campo dal governo sono insufficienti non solo per risolvere o limitare la gravità del problema, ma anche solo per invertire la rotta. Le misure contenute nel DL Carceri costituiscono un’occasione persa. Non c’è più tempo da perdere. Suidici, atti di auolesionismo, carenza degli organici, sovraffollamento, fatiscienza delle strutture.
A Sollicciano, con i lavori fermi da febbraio 2023, la situazione è davvero terribile: la struttura, calda e soffocante d’estate, fredda e umida d’inverno, necessita di interventi immediati e radicali.
Gli sforzi della Regione Toscana sono importanti e utili, ma serve un intervento deciso del governo. Se vogliamo passare dagli slogan ai fatti, il governo deve far ripartire i lavori che sono fermi da un anno e mezzo e assicurare maggiori investimenti economici. Per questo proponiamo subito una misura straordinaria per intervenire sulla struttura", conclude la nota dei deputati Pd.
“Il Vice ministro Cirielli ci conferma che il Piano Mattei è una scatola vuota e che il Parlamento deve solo attendere quando l'esecutivo sarà più comodo a sottoporre i suoi provvedimenti. È un piano senza contenuti e senza risorse, senza un crono programma e senza obiettivi. Manca perfino la relazione che, per legge, il governo avrebbe dovuto presentare alle Camere entro fine giugno. Manca la verità perché la vostra idea di rapporto di collaborazione con gli stati africani punta solo a fermare i flussi migratori e fare dell'Italia l'hub del gas del Mediterraneo, cioè dei combustibili fossili quando è sulle rinnovabili che bisogna investire”. Lo dichiara la deputata dem Laura Boldrini presentando in aula l'interpellanza urgente sul Piano Mattei e replicando al Vice ministro Cirielli.
“Manca l'Africa, almeno nella vostra narrazione dato che non esiste niente di scritto su questo 'Piano Mattei' – continua Boldrini -. E lo conferma il presidente della Commissione dell'Unione africana Moussa Faki quando sottolinea che il governo italiano non ha coinvolto gli stati africani nella fase di progettazione del presunto piano paritario. Avete un'idea dell'Africa antiquata e forse nostalgica e non riconoscete il fatto che anche lì c'è una società civile organizzata che andrebbe coinvolta e ascoltata. Manca infine l'Europa perché sarebbe molto più utile e logico che l'Italia contribuisca seriamente al piano europeo 'Global Gateway' che stanzia 350 miliardi di investimenti. Anche l'Unione africana è già molto più avanti di voi: con il progetto 'L'Africa che vogliamo' lega il proprio sviluppo alle energie rinnovabili mentre il governo italiano in Africa cerca solo gas e combustibili fossili ignorando che una delle principali cause delle migrazioni è il cambiamento climatico. Per destinare appena 5,5 miliardi in quattro anni al Piano Mattei, ne avete sottratti 3,5 dal Fondo italiano per il Clima e oltre 2 al Fondo per la Cooperazione allo sviluppo. E' una partita di giro: non c'è neanche un euro stanziato in più sul Piano Mattei. Avete fatto il gioco delle tre carte. Non è questo un modo serio per gestire i rapporti coi partner internazionali. Una presa in giro verso l'opinione pubblica italiana, il Parlamento e i paesi africani".
"Intitolare l'aeroporto di Malpensa a Berlusconi è un colpo di mano di Salvini, ma anche di Enac che non ha tenuto in alcuna considerazione le tante voci che in questi giorni si sono alzate, pure attraverso delle petizioni on line, contro questa decisione che spacca l'opinione pubblica come la spaccava lo stesso Berlusconi.
Tra queste anche quella del Comune di Milano, socio di Sea la società che gestisce l'aeroporto. Uno schiaffo, tra l'altro, alle tante donne di questo Paese che negli anni hanno ritenuto offensivo il suo modo di rapportarsi al femminile e le battute sessiste che il fondatore di Forza Italia dispensava sia in pubblico sia in privato. Nella storia del nostro Paese ci sono molte figure autorevoli che uniscono il Paese invece di dividerlo - donne incluse - a cui poter dedicare un aeroporto. Solo Matteo Salvini poteva fare una tale scelta". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.