19/03/2024 - 16:10

Inspiegabile, ogni anno muoiono 200 persone

"Sono stati bocciati tutti gli emendamenti del Pd che prevedevano dispositivi obbligatori sugli angoli ciechi dei mezzi pesanti. Un atteggiamento di chiusura da parte del governo e della maggioranza che, inspiegabilmente, non hanno voluto accogliere una norma sacrosanta per combattere una delle principali cause di morte sulla strada. Ogni anno 200 persone perdono la vita: serve una soluzione normativa nazionale a un’emergenza che non può continuare ad essere ignorata”. Così i deputati del Pd, Bakkali, Barbagallo, Berruto, Casu, Ciani, Di Biase, Fornaro, Ghio, Gianassi, Guerra, Malavasi, Mauri, Quartapelle, Roggiani, Scarpa, che sono intervenuti per rendere, da subito, non solo per i nuovi mezzi, ma anche per il parco mezzi esistente, l’obbligo dei dispositivi per segnalare gli angoli ciechi dei mezzi pesanti.

19/03/2024 - 12:08

"Purtroppo si stanno scrivendo alcune norme male, che andranno non nella direzione di diminuire le vittime della strada, ma in quella opposta. Se tutte le associazioni delle vittime della strada stanno chiedendo al Governo e alla politica di fermarsi, se tanti movimenti scendono in piazza per fermare il “codice della strage”, chiediamo al governo di fermarsi ad ascoltare queste voci. Non possiamo fare finta che vada tutto bene. Perché il ministro Salvini non va ad incontrare direttamente queste associazioni? E se non lo fa il ministro Salvini perché non interviene la presidente del Consiglio Giorgia Meloni?". Lo ha detto il deputato del Pd, Andrea Casu, ospite di ReStart su Rai 3.
"Se Londra, Parigi, Barcellona, Madrid, Amsterdam, Copenaghen, stanno andando tutte nella stessa direzione non è in corso una cospirazione internazionale contro il governo Meloni e il ministro Salvini, bensì semplicemente nel resto del mondo si sta mettendo al primo posto la vita delle persone. Città 30 non significa che non si possono superare i 30 km/h in tutte le vie della città, ma che nelle parti centrali o dove c'è una maggiore incidenza di pedoni e utenti fragili il limite deve essere più basso per tutelarli, dove è invece possibile superiore”, ha aggiunto Casu.
"A Bologna negli ultimi due mesi con Città 30 abbiamo avuto una riduzione di morti, scontri e feriti pari a quella che abbiamo avuto in Italia negli ultimi 10 anni. Questo dimostra che il mondo non sta sbagliando. Inoltre si potrebbero applicare subito le nuove tecnologie per salvare moltissime vite. Il primo emendamento del Pd che voteremo oggi è quello per i dispositivi sugli angoli ciechi dei mezzi pesanti. I mezzi pesanti uccidono 200 persone l'anno perché chi guida non vede bene negli angoli nascosti dalla grandezza del mezzo. Questo emendamento chiede di mettere nel codice dispositivi obbligatori di segnalazione in tutti i mezzi, non solo nei nuovi, anche nel resto del parco circolante. Come si fa a continuare a votare contro una norma che può salvare ogni anno 200 vite sulle nostre strade?", ha concluso il dem.

15/03/2024 - 11:35

Comandano macchine e velocità e non si rispettano gli utenti più fragili

“Il giudizio del Partito Democratico sul nuovo codice della strada è chiaro e netto: parla al secolo scorso, non tiene conto delle nuove tecnologie e distrugge gli sforzi fatti negli ultimi anni sulla mobilità sostenibile. Basterebbero le mobilitazioni che stiamo vedendo in questi giorni nelle piazze italiane, basterebbe l'appello degli amministratori locali, di chi conosce il territorio e sa come si muovono le persone nelle nostre città, per fermarsi un attimo e rendere, innanzitutto, questo codice della strada contemporaneo, perché poggia sulla regola del più forte. Sulle strade italiane abbiamo nove morti al giorno, più di 3000 ogni anno, a causa della velocità, a causa della distrazione, del mancato rispetto delle precedenze”. Così la deputata dem Ouidad Bakkali, componente della commissione Trasporti, intervistata sul sito web dei deputati Pd.
 
“Le strade e le città – ha aggiunto Bakkali - sono spazi che devono essere inclusivi, democratici, per questo abbiamo chiesto di fare un lavoro insieme, corale, invece si è proseguito col populismo, lavorando sulla riduzione dello spazio di autonomia dei comuni nel progettare le piste ciclabili. Chi si sentiva insicuro prima, chi cammina per strada, chi in bicicletta, le persone con disabilità, continueranno a sentirsi insicuri perché non si punisce la velocità. C’è leggerezza sul tema dello smartphone, grazie al nostro intervento abbiamo introdotto un aggravio a chi usa il cellulare alla guida. Occorre cambiare il paradigma, ovvero che sulla strada non comandano le macchine e la velocità, ma si rispettano gli utenti più fragili".

13/03/2024 - 20:10

*Gianassi (Pd): “Salvini parla di sicurezza, ma la destra boccia emendamenti che salverebbero centinaia di vite”*

“Oggi in aula è stato bocciato l’emendamento del Codice della strada che prevedeva l’obbligo di sensori d’allarme sui mezzi pesanti. Si tratta di una gravissima occasione persa da parte della maggioranza, che avrebbe incrementato la sicurezza nelle nostre strade. Il ministro Matteo Salvini parla di sicurezza, ma un intervento come questo, assolutamente ragionevole che andava nella direzione di salvare la vita a centinaia di persone che ogni anno muoiono a causa di impatti con mezzi pesanti sprovvisti di sensore di allarme, è stata respinto, cosa già avvenuto in Commissione trasporti.
I lavori si sono interrotti e riprenderanno martedì prossimo con l’esame degli altri emendamenti, alcuni ancora su questo tema.
Speriamo quindi in un ripensamento da parte del governo e della maggioranza perché la bocciatura di oggi è un atto davvero sbagliato” dichiara il deputato dem Federico Gianassi che ha presentato la proposta emendativa  sostenuta dal suo gruppo parlamentare.

13/03/2024 - 19:29

Salvini irresponsabile, nuovo codice strada riduce sicurezza per ciclisti

“A ognuno di voi, colleghe e colleghi, sarà successo di vedere passare sotto casa il Giro d’Italia. La carovana di ciclisti che a maggio fa innamorare tutti gli italiani più o meno è composta da 200 atleti. Ora immaginate che, ogni anno, tutti gli anni, quei ciclisti che avete visto passare davanti a voi, vengano uccisi sulla strada. Uno per uno. Tutti. Tutti gli anni una carovana non solo di atleti, ma di nonni, di lavoratori e lavoratrici, di studenti, di bambine e di bambini in bicicletta viene uccisa sulla strada. Questi sono i dati della strage”.  Così il responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto, è intervenuto in aula alla Camera contro la norma del nuovo codice della strada introduce la distanza di sicurezza di un metro e mezzo per il sorpasso dei ciclisti ma la limita a un generico “ove le condizioni della strada lo consentano”. “Quei 150 cm fanno la differenza tra la vita e la morte” ha concluso Berruto chiedendo all’aula di approvare il suo emendamento che modifica quella “norma irresponsabilmente depotenziante voluta dal ministro Salvini e introduce, veramente, la giusta distanza per il sorpasso dei ciclisti”.

13/03/2024 - 18:42

“Questa riforma non guarda al futuro ma è solo un testo lacunoso e dannoso che mina la sicurezza delle persone e non affronta i veri problemi e le principali cause di morte sulla strada: la velocità e la distrazione”. Lo hanno detto oggi Elly Schlein e i deputati democratici della commissione trasporti di Montecitorio Anthony Barbagallo, Roberto Morassut, Andrea Casu e Ouidad Bakkali nella conferenza stampa alla Camera contro il Nuovo Codice della Strada a cui hanno partecipato anche Annalisa Corrado, Responsabile Ambiente del Pd, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e rappresentanti di Legambiente e delle diverse associazioni dei familiari e delle vittime della strada.

Un Codice che parla al secolo scorso che non tiene conto delle possibilità delle nuove tecnologie, che distrugge gli sforzi fatti negli ultimi anni sulla mobilità sostenibile e lo sharing. Una riforma che pone la dittatura delle automobili al centro dell’intera normativa. Una vera follia legislativa che attacca l'autonomia dei sindaci, negando gli investimenti sul Tpl e imponendo anche vincoli e imposizioni su dove fare le piste ciclabili.

"Il Pd ha illustrato una serie di proposte alternative messe a punto insieme alle associazioni di settore. Questo governo ci sta portando nella direzione opposta a quella che servirebbe. La riforma è sbagliata, il ministro Salvini si fermi”, ha concluso Elly Schlein ribadendo che il Pd continuerà a appoggiare le mobilitazioni contro questa riforma.

 

13/03/2024 - 16:02

“Il nuovo codice della strada è contro la mobilità ciclabile e sostenibile e non aumenta in alcun modo la sicurezza urbana perché non interviene sulla prima causa di morte in strada: la velocità. Infatti, non solo non prevede misure risolutive per invertire la tragica tendenza delle morti su strada, ma riduce l'azione e l’autonomia dei Comuni, limita i controlli della velocità e diminuisce radicalmente lo sviluppo della mobilità ciclistica, sia con interventi di natura tecnica, come la cancellazione della segnaletica orizzontale, sia frenando la progettualità delle amministrazioni locali nel tracciare nuove piste ciclabili. Come Pd abbiamo presentato circa 250 emendamenti in Commissione Trasporti per migliorare il nuovo codice, ma la maggior parte di questi è stata respinta. Sono state privilegiate misure che ci allontanano dalle città europee, che favoriscono gli utenti più forti della strada e non tutelano invece i più vulnerabili come pedoni e ciclisti. Abbiamo ripresentato molti emendamenti in Aula per modificare il codice verso un'idea di mobilità che tenga assieme sicurezza, tutela dell'ambiente e vivibilità delle città, che tuteli il trasporto pubblico locale e l'autonomia dei comuni, fermando gli effetti di questo che è stato definito da molte associazioni e rappresentanti di enti locali il "codice della strage".

Così Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo PD alla Camera e componente della commissione Trasporti.

13/03/2024 - 15:09

 "Il nuovo codice della strada voluto da Matteo Salvini è in verità il codice della strage. Un provvedimento del tutto inadeguato perché le norme introdotte restano ancorate all'impostazione del secolo scorso come a proposito dell'uso della tecnologia per i controlli e per la sicurezza dei pedoni, quest’ultimi totalmente ignorati. E parliamo di ‘codice della strage’ perché questa presunta riforma non prende in considerazione la velocità che è e rimane la prima causa di morti per incidenti mentre focalizza l'attenzione sui veicoli a motore e tralascia la ciclabilità e la sostenibilità". E’ quanto sostiene il segretario del PD Sicilia e capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo che oggi ha partecipato alla conferenza stampa  assieme alla segretaria del Pd, Elly Schlein, alla capogruppo del PD alla Camera Chiara Braga, al sindaco di Bologna Matteo Lepore, alla responsabile Green della segreteria nazionale, Annalisa Corrado e a tutti i componenti Pd della commissione Trasporti, Casu, Bakkali, Morassut, Ghio.
“Nel 2022 – ha proseguito - sono stati 3159 i morti in incidenti stradali, una media di 9 morti al giorno. Sono stati 165.000 gli scontri e oltre 223.000 i feriti. (600 al giorno).Siamo di fronte ad un vero e proprio bollettino di guerra. Per questo abbiamo chiesto al governo di non utilizzare la solita propaganda ma di dare risposte concrete. E lo abbiamo fatto attraverso circa 250 emendamenti in commissione. Purtroppo il risultato è deludente ed il testo che arriva all'esame dell'aula non dà un contributo concreto oltreché per per la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni, neanche per l’innovazione tecnologica, la semplificazione, il trasporto urbano ed extraurbano, la mobilità sostenibile (in particolare per i monopattini e la ciclabilità). Un testo che entra a gamba tesa sulle competenze dei comuni ”.

13/03/2024 - 08:58

Il parlamento si appresta a votare la riforma del codice della strada, una riforma molto attesa e allo stesso tempo fortemente criticata dalle associazioni dei familiari delle vittime della strada e quelle della mobilità sostenibile e su cui il Partito Democratico sta portando avanti una battaglia da tempo, affinché il nuovo codice della strada non diventi “codice della strage”.

Parteciperanno: la segretaria del Pd, Elly Schlein; il sindaco di Bologna Matteo Lepore; la responsabile Green della segreteria nazionale, Annalisa Corrado; Andrea Colombo; il capogruppo Pd in commissione Trasporti di Montecitorio, Anthony Barbagallo e tutti i componenti Pd della commissione Trasporti, Casu, Bakkali, Morassut, Ghio. Sarà presente la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga.

Alla conferenza stampa sono stati invitati e parteciperanno anche esponenti delle associazioni che stanno criticando le norme contenute nel nuovo codice della strada.

12/03/2024 - 16:18

Il parlamento si appresta a votare la riforma del codice della strada, una riforma molto attesa e allo stesso tempo fortemente criticata dalle associazioni dei familiari delle vittime della strada e quelle della mobilità sostenibile e su cui il Partito Democratico sta portando avanti una battaglia da tempo, affinché il nuovo codice della strada non diventi “codice della strage”.

Parteciperanno: la segretaria del Pd, Elly Schlein; il sindaco di Bologna Matteo Lepore; la responsabile Green della segreteria nazionale, Annalisa Corrado; Andrea Colombo; il capogruppo Pd in commissione Trasporti di Montecitorio, Anthony Barbagallo e tutti i componenti Pd della commissione Trasporti, Casu, Bakkali, Morassut, Ghio. Sarà presente la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga.

Alla conferenza stampa sono stati invitati e parteciperanno anche esponenti delle associazioni che stanno criticando le norme contenute nel nuovo codice della strada.

Per accrediti stampa mandare una mail a: pd.ufficiostampa@camera.it, specificando nome, cognome ed eventuali attrezzature (telecamera, macchina fotografica, o altro). Inviare la mail entro le ore 18.00 di oggi, martedì 12 marzo.

10/03/2024 - 15:20

In piazza a Roma e in 40 città per fermare la strage sulle strade

“In Piazza a Roma e in 40 città italiane al fianco di associazioni e comitati per fermare la strage sulle strade. I drammatici dati sulla sicurezza stradale del 2023 confermano l'Italia tra i paesi peggiori in Europa come tasso di mortalità e minore riduzione delle vittime: gli effetti della crociata del Ministro Salvini contro mobilità sostenibile, controlli sulla velocità e Sindaci in prima linea per salvare le vite possono essere devastanti. Siamo ancora in tempo, modifichiamo subito in Parlamento il Nuovo Codice della Strada per impedire che venga ricordato come il ‘Codice della Strage’”. Lo scrive su X il deputato Andrea Casu della presidenza del gruppo Pd alla Camera.

 

05/03/2024 - 20:13

“La maggioranza è salva per miracolo. Per un solo voto hanno ottenuto il numero legale” lo sottolinea il responsabile d’aula del Pd, Andrea Casu, che segnala quanto “la scelta delle opposizioni di ritirare la tessera, e quindi di non partecipare al voto, è stata una decisione per protestare contro i pareri del governo, tutti negativi, alle proposte di emendamento del primo articolo del nuovo codice della strada. Su 400 deputati la maggioranza – conclude - ha ottenuto solo 103 voti”.

01/03/2024 - 18:43

“Il nuovo codice della strada sferra un poderoso attacco alla mobilità ciclabile e sostenibile e non migliora la sicurezza urbana perché non interviene sulla prima causa di morte in strada: la velocità. Il nuovo codice, non solo non introduce misure realmente risolutive per invertire la tragica tendenza delle morti su strada, ma comprime l'azione dei Comuni, limita i controlli della velocità e riduce fortemente lo sviluppo della mobilità ciclistica, sia con interventi di natura tecnica, come la cancellazione della segnaletica orizzontale, sia mettendo un freno alla progettualità delle amministrazioni locali per tracciare nuove piste ciclabili.  Abbiamo presentato circa 400 emendamenti in Commissione Trasporti, la maggior parte di questi respinta. Sono state privilegiate misure che ci allontanano dalle città europee e favoriscono gli utenti più forti della strada e non tutelano i più vulnerabili come pedoni e ciclisti. Ma non ci fermeremo, ripresenteremo molti emendamenti in Aula per modificare il codice verso un'idea di mobilità che tenga assieme sicurezza, tutela dell'ambiente e vivibilità delle città”, così Valentina Ghio deputata, vicepresidente PD alla Camera, componente Commissione trasporti.

01/03/2024 - 18:06

“Obbligare i mezzi pesanti a dotarsi di segnaletica e sensori in grado di rilevare la presenza di pedoni o ciclisti: per garantire realmente la sicurezza delle strade sono necessarie norme che tutelino gli utenti vulnerabili. L’emendamento Pd al Codice della Strada, che è stato colpevolmente bocciato dalla maggioranza in Commissione Trasporti, verrà riproposto in Aula”.E’ quanto dichiara il deputato del Partito Democratico Federico Gianassi sul Disegno di Legge attualmente in discussione a Montecitorio.

“Le recenti norme Ue che prevedono misure per evitare ‘angoli ciechi’ non sono infatti sufficienti a garantire l’incolumità degli utenti vulnerabili perché riguardano solo le nuove immatricolazioni mentre il parco mezzi presente in Italia è relativamente vecchio. Nel nostro emendamento avevamo proposto anche incentivi per sostenere l’installazione dei sistemi di sicurezza ma ogni nostra iniziativa è stata rifiutata. Ci auguriamo che la destra cambi idea e accolga la nostra proposta”, ha concluso.

01/03/2024 - 16:46
 
Barbagallo: da Salvini norme inadeguate che non tengono conto delle potenzialità della tecnologia
 
“Il nuovo codice della strada è arrivato in Aula e nonostante tutte le promesse fatte dal governo resta del tutto inadeguato. 'Nuovo' è solo nel titolo perché le norme introdotte restano ancorate all'impostazione del secolo scorso come a proposito dell'uso della tecnologia per i controlli e per la sicurezza dei pedoni e degli automobilisti. Ed ancora, la riforma non prende in considerazione la velocità che è e rimane la prima causa di morti per incidenti. Questo è un codice che focalizza l'attenzione sui veicoli a motore e tralascia la ciclabilità e la sostenibilità”. Lo dichiara il segretario del PD Sicilia e capogruppo PD in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.
“Notiamo l’accanimento del governo contro i giovani e i neo patentati e la totale assenza normativa sulle patenti per gli ultraottantacinquenni verso i quali sarebbe utile, a nostro giudizio, inserire una prova pratica per il rinnovo. La sicurezza sulla strada è una priorità di tutti senza la necessità di dover porre una bandierina politica e restare sordi agli allarmi che vengono anche dagli esperti di mobilità. Senza un'effettiva limitazione e controllo della velocità, il nuovo codice della strada è del tutto sbagliato”.

 

 

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