06/02/2024 - 16:23

“Durante l'esame oggi in commissione sono stati bocciati tutti i nostri emendamenti volti a migliorare la sicurezza dei ciclisti. Negli ultimi anni a fronte della riduzione della mortalità negli incidenti stradali si è registrato purtroppo un aumento della mortalità e degli incidenti che coinvolgono i ciclisti. Non solo ma le statistiche ci dicono che purtroppo gli incidenti avvengono non solo nelle strade urbane ma anche in quelle extraurbane, nelle periferie delle grandi città ma anche nelle strade di campagna meno trafficate. Insomma a fronte di un fenomeno così drammatico e con queste proporzioni il governo e la maggioranza non affrontano il problema e preferiscono girarsi dall'altra parte.
Ritardi nell'attuazione delle misure del pnrr per la realizzazione delle piste ciclabili e sulla mobilità sostenibile e nessun intervento normativo a tutela della sicurezza dei ciclisti". Lo afferma il capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo al termine dei lavori della commissione di trasporti  sull'esame del nuovo codice della strada.

01/02/2024 - 16:42

Governo e Lega hanno bocciato emendamento Pd per introdurre aggravante uso smartphone alla guida

“Offriamo a Matteo Salvini l’occasione di dare immediato seguito alle dichiarazioni che ha rilasciato alla stampa in queste ore e cominciare ad agire da Ministro, non da influencer mancato le cui dichiarazioni social vengono puntualmente smentite in Parlamento. Dopo la vicenda della condanna a 4 anni di Matteo Di Pietro, lo youtuber che ha ucciso un bambino mentre alla guida di un SUV utilizzava lo smartphone per fare una diretta Facebook, Matteo Salvini, che non è un passante qualsiasi nel nostro Paese ma ministro delle Infrastrutture e Trasporti e Vice Premier, si lamenta sostenendo che così non va bene e che serve una riforma della giustizia. Evidentemente non ricorda cosa ha votato il suo governo e la sua maggioranza sul tema quando ha ripetutamente bocciato, durante le votazione degli emendamenti della nuova legge sull’omicidio nautico e stradale prima in commissione giustizia e poi in Aula, gli emendamenti del Partito democratico che proponevano di colmare il vuoto normativo esistente, cioè l’equiparazione come aggravante della guida con l’uso di smartphone alla guida in stato di ebrezza o sotto uso di sostanze stupefacenti. Non serve nessuna riforma della giustizia basta approvare la Proposta di Legge che abbiamo depositato con la firma di oltre 20 parlamentari del Partito Democratico per aggiornare subito le norme già esistenti a questo comportamento non meno pericoloso degli altri già considerati come aggravanti. Per questo abbiamo riproposto il tema anche in Commissione Trasporti, come emendamenti al Codice della strada. Anche stavolta Salvini farà in aula il contrario di quello che dice sui social?” Così il deputato democratico, primo firmatario della proposta di legge, Andrea Casu e il capogruppo democratico nella commissione Giustizia della Camera, Federico Gianassi.

31/01/2024 - 16:45

Ghio: governo scippa a comuni pianificazione piste ciclabili

“La discussione parlamentare sul nuovo codice della strada sta mostrando in tutta evidenza il giro di vite del governo sulle politiche per la mobilità sostenibile. Il testo in discussione e la bocciatura oggi in commissione degli emendamenti dimostra un preoccupante passo indietro e una chiusura totale in particolare nei confronti della mobilità ciclistica e in generale della mobilità sostenibile. Oltre alle opposizioni, anche le associazioni e gli amministratori che sono stati ascoltati in audizione alla Camera hanno infatti manifestato forti preoccupazioni e presentato delle proposte di modifica che non sono state neanche prese in considerazione.
Un danno al miglioramento della vivibilità e della qualità dell'ambiente dei territori, con città dove circoleranno sempre meno biciclette e più auto con un peggioramento anche della sicurezza.
Chiediamo al governo di tornare indietro e cancellare queste dannose nuove norme che eliminano le corsie e la segnaletica ciclabile e che tolgono alle autonomie locali molti poteri come quelli di pianificazione delle piste ciclabili che vengono affidati a un Regolamento che dovrà emanare il ministero dei trasporti. Un vero e proprio scippo ai territori, altro che autonomia”, conclude.

Lo ha detto la deputata democratica dell’Ufficio di presidenza del gruppo della Camera,
Valentina Ghio.

22/01/2024 - 15:18

 “Una non riforma assolutamente non adeguata ai tempi e alle tecnologie disponibili, quella del codice della strada portata avanti dal governo Meloni. Sul tema dei rinnovi della licenza di guida, infatti, il governo si concentra soprattutto sulle giovani generazioni, quasi prendendole di mira, ponendo limitazioni ai neo patentati per quanto riguarda, ad esempio, l’uso delle auto di grossa cilindrata anche se datate. Di contro invece, non viene adeguatamente affrontato il tema del rinnovo delle patenti per gli ultraottantenni con riferimento in particolare alla verifica dell'idoneita' alla guida”. Così il segretario regionale del PD Sicilia e capogruppo Dem in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, a proposito del nuovo codice della strada in discussione nella commissione parlamentare di merito.

“E a proposito di tecnologia – prosegue – riteniamo che bisogna fare un salto in avanti e adeguarsi all’innovazione e all'inteligenza artificiale anche in questo ambito. Dall'uso del simulatore, ai limitatori di velocità e anche all'individuazione delle infrazioni. Ma inspiegabilmente, nel terzo millennio e in epoca di tecnologie avanzate, questa riforma resta ancorata a sistemi obsoleti e assolutamente inadeguati”

“Colpisce quindi, ma non più di tanto, che  - prosegue - il ministro Salvini prenda di mira la decisione del sindaco di Bologna che ha applicato il limite di 30 km all’ora nelle vie cittadine. Un provvedimento adottato in gran parte delle metropoli europee e che il suo stesso ministero ha incoraggiato con un provvedimento del 2022 ed adottato in oltre 60 comuni italiani. Il fatto è che Salvini parla a sproposito e non sa cosa succede nel suo dicastero”.

11/01/2024 - 16:38

“Un testo lacunoso, quello sul nuovo codice della strada, su cui abbiamo presentato una serie di emendamenti per migliorare la proposta del governo.

Resta forte la nostra preoccupazione per un provvedimento che non affronta il grande tema relativo alla garanzia per assicurare ai cittadini il diritto ad una mobilità sostenibile, attiva e sicura, di respiro europeo. Anzi abbiamo assistito ad un vero e proprio passo indietro in questo ambito. Peccato perché sono tante le amministrazioni che negli ultimi anni hanno maturato delle esperienze utili che coniugano mobilità sostenibile e sicurezza stradale per tutti gli utenti della strada, a partire dai soggetti più vulnerabili”.  Così il capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo, a margine dei lavori dell’organismo parlamentare in cui si sta discutendo il nuovo testo di legge di riforma del codice della strada.

“Il testo appare inoltre caotico e - aggiunge - in alcuni punti addirittura cervellotico. Ritengo sia necessario puntare di più alla semplificazione, anche per andare incontro ai cittadini. Con i nostri emendamenti inoltre –prosegue – puntiamo decisamente sulla tecnologia, applicata ai mezzi ed ai controlli, attraverso l’uso di strumenti al passo con le ultime tecnologie digitali. Ma abbiamo avanzato alcune proposte – conclude – per garantire e tutelare i lavoratori, in particolare per quelli del settore dell’autotrasporto e del trasporto pubblico locale”.

11/12/2023 - 16:30

“In commissione Trasporti abbiamo presentato oltre 200 emendamenti al nuovo codice della strada portato avanti dal ministro Salvini. Le nostre proposte intendono modificare il testo del governo che non esitiamo a definire lacunoso, perché non risolve i veri problemi legati agli incidenti e ai morti sulle strade, in gran parte dei casi riconducibili alla eccessiva velocità. Il governo agisce con misure spot, ovvero inasprendo le pene, ma non affronta la questione a monte. Anzi, strizza l’occhio a coloro che violano i limiti di velocità rendendo più complicata l’omologazione degli autovelox, uno degli strumenti più idonei a scoraggiare le folli corse nelle strade cittadine”.

Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, che assieme ai deputati Casu,  Morassut, Ghio e Bakkalì, ha depositato oltre 200 emendamenti al nuovo codice della strada.

“Il testo – aggiunge – per altro non affronta adeguatamente il grande tema del garantire ai cittadini il diritto ad una mobilità sostenibile, attiva e sicura, ne' la questione del trasporto pubblico locale. Il governo, infatti, non prevede  incentivi e agevolazioni volte a supplire le carenze di un servizio pubblico di trasporto, oggi non adeguato alle sfide poste dalla transizione ecologica nelle città”.

02/12/2023 - 14:28

“Il nostro Paese ha un importante strumento, il PNRR, per centrare gli obiettivi che l’Europa si è data sul tema della transizione ecologica. Purtroppo siamo preoccupati dalle azioni intraprese dal governo Meloni che rallentano sempre di più i processi e le azioni per spendere le somme stanziate dal Piano. Infatti, anzichè accelerare sugli strumenti a disposizione per finanziare la mobilità sostenibile assistiamo ad una vera e propria ‘melina’ da un governo  che ha fatto poco o nulla per incentivare l’uso dell’elettrico, sia per i privati sia nei confronti del trasporto pubblico locale”. Lo ha detto il capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera dei deputati, Anthony Barbagallo, intervenendo oggi a Roma, all’Auditorum del Massimo, al XII congresso nazionale di Legambiente.
“Decarbonizzazione dei trasporti e cura del ferro sono le parole chiave - a aggiunto – e bisogna subito invertire la rotta in tal senso, con un occhio di riguardo soprattutto al Mezzogiorno per non perdere nemmeno un euro e realizzare progetti moderni e sostenibili. Ma a questo sicuramente non contribuisce il nuovo modello di codice della strada voluto dal ministro Salvini che prevede un inasprimento delle sanzioni, complica l'installazione degli autovelox per i comuni e complica l'uso di mezzi di mobilità sostenibili come i monopattini.

29/11/2023 - 18:47

“Il ministro Salvini ha imbracciato il fucile ad acqua pure sul codice della strada. Preannuncia ergastoli per chi guida ubriaco o drogato. Sono paroloni populisti e banali. Riduca  invece i limiti di velocità che sono statisticamente la causa largamente principale delle morti sulla strada. Invece la sua proposta di nuovo codice aumenta i limiti di velocità. Esca dal Truman Show e faccia il ministro dei Trasporti”. Così in una nota il deputato Pd, Roberto Morassut.

16/11/2023 - 11:00

"Apprendiamo che il Governo starebbe valutando di eliminare l'obbligatorietà del rinvio dell'esecuzione della pena per le donne incinte o con figli fino ad un anno di età. Sarebbe gravissimo, è inaccettabile. Un altro colpo inferto ai diritti dei minori dopo l'irrigidimento delle pene previsto dal decreto Caivano".
Lo afferma la deputata del Partito Democratico Michela Di biase, componente della commissione Giustizia e capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza.
"Questa è la cultura repressiva con cui intendono riscrivere il nostro codice penale a colpi di maggioranza. Se il Governo prenderà questa strada la contrasteremo nelle Aule parlamentari - aggiunge Di Biase - perché vengono meno gli interessi superiori dei bambini ed i principi costituzionali sulla maternità".

09/11/2023 - 17:15

Dichiarazione di Valentina Ghio, vicepresidente deputati Pd

“Per intervenire sulla sicurezza della mobilita' urbana, se si vogliono tutelare le persone a maggior rischio di incidente, ossia pedoni e ciclisti, non si dice loro di stare più attenti, ma si interviene sul contesto e sulle cause che maggiormente mettono a rischio la loro vita, creando condizioni e cultura per rendere la strada piu' sicura.”
Lo dichiara la vicepreside dei deputati Pd Valentina Ghio che aggiunge:
“ è uno dei concetti ripetuti con chiarezza oggi nelle audizioni sul nuovo codice della strada in Commissione Trasporti. Siamo molto preoccupati dagli effetti della nuova norma in discussione che non interviene sulla principale causa di incidenti, ossia la moderazione della velocità, ma con un giro di vite su ciclabilita' e autonomia dei Comuni”. Per l’esponente del Pd,
“con  questa impostazione e' preoccupante il depotenziamento di autonomia e competenze ai Comuni su questo fronte, con competenze accentrate al Ministero che deciderera' se e come i Comuni potranno mettere in campo azioni su ztl, ciclabili, telecamere, aree per la sosta, limitando quindi il loro raggio di azione per sicurezza stradale e potenziamento mobilità dolce. L'alternativa all'utilizzo dell'automobile privata si crea con una visione urbanistica della citta' che dia spazio alla mobilità sostenibile, con la creazione di aree pedonali e a velocità limitata, con la possibilità di impostare segnaletica adeguata, con sanzioni che abbiano efficacia deterrente. Qui si fa il contrario - conclude Ghio- , togliendo possibilità ai Comuni di incidere davvero in tal senso, con meno ciclabili e isole pedonali e controlli piu' difficili sulle infrazioni. La direzione opposta per la sicurezza e l'ambiente”.

25/10/2023 - 16:20

Dichiarazione di Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera
Il nuovo testo del codice della strada, ora all’esame della Commissione Trasporti della Camera, è un testo lacunoso e contraddittorio.” Così il capogruppo Pd in Commissione, Anthony Barbagallo, secondo il quale “Salvini sa parlare solo alla pancia del paese. Da un lato si inaspriscono le sanzioni e pene piu severe con tolleranza zero per chi si mette alla guida sotto l'effetto di alcol o droghe, ma dall'altro lato si strizza l'occhio ai trasgressori perché i Comuni avranno maggiori difficolta' a far omologare i propri autovelox.

Per non parlare poi della carenza cronica di taxi, dove si scaricano sui sindaci le responsabilità in tema di Ztl”. 

20/09/2023 - 12:13

Grave bocciatura di emendamento Casu su aggravante utilizzo smartphone durante la guida

"Oggi finalmente diviene legge un provvedimento importante che introduce il reato di omicidio nautico nel nostro ordinamento. L’obiettivo della legge è aggiornare il nostro codice penale, prevedendo che le stesse sanzioni previste per l’omicidio stradale e le lesioni personali stradali, siano estese anche per i medesimi fatti delittuosi che purtroppo avvengono in mare.
Un testo ampiamente condiviso ma che si poteva migliorare ancora, soprattutto su alcuni punti importanti come previsto dagli emendamenti presentati dal collega Casu, che la maggioranza ha bocciato, fra cui per esempio considerare una condotta aggravante, come nel caso del codice della strada, l'utilizzo dello smartphone durante la guida. Non vogliamo che passi il messaggio che chi è alla guida di una barca può distrarsi guardando un telefonino o un tablet di quando in quando, mettendo al rischio le altrui vite, sia del proprio equipaggio che di altre barche in mare". Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Marco Lacarra, dichiarando il voto favorevole del Pd alla legge che prevede il reato di omicidio nautico.

"Nella sostanza, si inaspriscono le pene: si prevede ora una pena da 2 a 7 anni per l’omicidio colposo nautico; da 3 mesi a 1 anno per le lesioni gravi e da 1 a 3 anni per quelle gravissime. Ma non basta aumentare le pene per chi commette il reato, come spesso abbiamo visto fare alla maggioranza; bisogna fare ancora tanto lavoro di prevenzione, far capire l'importanza delle regole e della loro osservanza. Per questo mi auguro che le nuove norme siano accompagnate anche da una serie di iniziative che guardino alla prevenzione come obiettivo primario. Perché la vittoria non è punire con maggiore rigore, ma non avere nessuno cui infliggere una pena, né di cui piangere la morte", ha concluso Lacarra.

18/09/2023 - 19:01

"Per rendere sicure le strade italiane occorre investire nella prevenzione e nei controlli. Inasprire alcune pene, soprattutto per chi guida con i cellulari, sotto effetto di droghe o alcool, è pienamente condivisibile ma se non c è chi controlla è perfettamente inutile. Occorre inoltre una reale operazione culturale finalizzata ad una efficace educazione stradale anche nelle scuole" : è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio sulle nuove norme del Codice della Strada approvate dal Consiglio dei Ministri.
"Questa è l'ennesima operazione bluff della destra che vara nuove norme senza verificare che quelle vigenti siano applicate correttamente e senza stanziare risorse adeguate. Basta vedere i social di Matteo Salvini: ogni giorno denuncia gli incidenti drammatici dimenticando però che il ministro che dovrebbe intervenire è proprio lui": conclude Marco Simiani.

18/09/2023 - 12:03

“Oggi discutiamo un provvedimento che riprende il contenuto di un disegno di legge che già nella scorsa legislatura era arrivato praticamente a conclusione. Purtroppo lo scioglimento anticipato delle Camere, ci ha portato a discuterne in questa legislatura. I tanti fatti di cronaca ci dimostrano come sia molto importante inserire nel nostro ordinamento penale la fattispecie dell’omicidio nautico e considerarlo una priorità da parte dell’azione legislativa, come lo è stato per l’omicidio stradale.”. Così il deputato dem Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera, durante la discussione generale del ddl sull’introduzione del reato di omicidio nautico già approvato dal Senato.

“Possiamo trasformare questo ritardo in un’opportunità – ha aggiunto Casu - aggiornando la norma che continua a contenere un’inaccettabile lacuna. Abbiamo presentato un emendamento, molto chiaro, bocciato inspiegabilmente dalla maggioranza in commissione Giustizia che ora ripresentiamo in Aula e abbiamo depositato anche come proposta di legge: come esistono condotte ritenute delle aggravanti sia per l'omicidio stradale che per l'omicidio nautico per l'uso di sostanze stupefacenti o dopo aver abusato di sostanze alcoliche, noi riteniamo che non si possa continuare a tenere gli occhi chiusi del Codice Penale sul fenomeno dilagante dell’utilizzo dello smartphone alla guida per girare un video o fare una diretta social o rispondere a un messaggio mettendo a rischio la vita degli altri e la propria. Di fronte a un fenomeno così grave, non basta annunciare di inasprire le sanzioni amministrative serve un intervento chiaro del legislatore anche sul piano penale che non può continuare a essere rinviato”.

29/06/2023 - 12:19

Dichiarazione di Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera

“Il Ddl Salvini non affronta un tema cruciale: quello di garantire ai cittadini il diritto ad una mobilità sostenibile, attiva e sicura. Da una parte, il testo interviene sull’aspetto sanzionatorio per chi fa abuso di sostanze illecite quando è alla guida, ma  non interviene sulla causa principale degli incidenti stradali che è la velocità, mentre con una serie di limitazioni e depotenziamenti fa dei grandi passi indietro su quanto fatto fino ad oggi sulla ciclabilità e sullo sviluppo di una mobilità adeguata alle sfide dei nodi urbani.”  Lo dichiara il capogruppo Dem in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo a proposito della norma avanzata da Salvini anche a seguito “della morte di un bimbo di 5 anni investito da un Suv che viaggiava a grande velocità a Roma e guidato da uno youtuber”. Per Barbagallo, “il Ddl burocratizza l’iter di gestione della mobilità urbana e non tiene in nessun conto la battaglia culturale che il Parlamento sta effettuando da tempo in relazione all’obbligo di sorpasso delle biciclette ad almeno 1,5 metri di distanza laterale, che diventa obbligatorio solo dove le condizioni della strada lo permettano. In pratica  - prosegue l’esponente Dem  - accanto alle misure sanzionatorie si realizza una manovra a tenaglia per accerchiare e contrastare quella mobilità attiva che è nata negli ultimi anni e che, soprattutto nei centri urbani, va a supplire alle carenze del servizio di trasporto pubblico, sempre meno  adeguato ad affrontare le  sfide poste dalla transizione ecologica nelle città. La sensazione – conclude Barbagallo-  è che invece di provare a gestire ed incanalare il flusso del cambiamento si sia scelta la via più semplice: quella del ritorno al passato ed alla burocratizzazione dei processi autorizzativi".

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