09/10/2024 - 19:24

"Le parole di Fazzolari sono gravi. Invece di attaccare le opposizioni in modo scomposto, rifletta seriamente sulle ragioni della sconfitta subita ieri dalla presidente del Consiglio. L’ostinazione della maggioranza nel rifiutare qualsiasi forma di dialogo e confronto riguardo alla Corte Costituzionale, un organo di garanzia fondamentale per gli equilibri istituzionali del nostro ordinamento, è estremamente preoccupante. Così come grave è il suo tentativo di negare l'evidenza e distorcere la realtà dei fatti. Si rassegnino. Continueremo ad essere presidio di garanzia e difesa della nostra democrazia." Così in una nota il capogruppo democratico in commissione affari europei, Piero De Luca.

09/10/2024 - 16:22

L’onorevole Foti cerca di giustificare la pessima figura rimediata ieri in Parlamento sull’elezione del giudice costituzionale. Le parole della Segretaria del Pd sono state chiarissime e non occorrono le interpretazioni distorte di Foti: la Corte costituzionale non è proprietà della maggioranza e il dialogo con le opposizioni lo prevede la Costituzione. Piuttosto FdI spieghi perché dopo le tante promesse al vento gli italiani si ritroveranno a fare i conti con la tassa Meloni sui carburanti e nuovi tagli a sanità pubblica e welfare.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

08/10/2024 - 13:35

“La maggioranza è nel caos. Ha tentato di forzare la mano sulla nomina dei giudici della Corte Costituzionale, ma è evidente che non vi sia accordo neppure al suo interno sulla composizione della Consulta. Il blitz di Meloni si è rivelato un grande flop. Ci auguriamo che, da questo momento in poi, il Parlamento possa procedere alla nomina dei giudici della Corte Costituzionale senza forzature e in un clima di condivisione, come previsto dalla nostra Costituzione. Le maggioranze qualificate richieste sono infatti essenziali per garantire l’elezione di personalità autorevoli e rigorose, capaci di salvaguardare la terzietà e l’indipendenza della Consulta. Oggi abbiamo impedito un grave strappo istituzinale”. Così in una nota la responsabile giustizia del Pd, la democratica Debora Serracchiani.

27/08/2024 - 15:50

Furfaro e Manzi: diritti studenti disabili non possono essere subordinati a bilanci comunali

"Siamo molto preoccupati per la sentenza del consiglio di stato che respinge il ricorso di una famiglia di uno studente con disabilità, al quale il Comune aveva ridotto, per ragioni di bilancio, le ore di assistenza scolastica. Una sentenza che di fatto determina la possibilità di subordinare i diritti di uno studente con disabilità alle compatibilità di bilancio del Comune in cui è residente. Tutto in netto contrasto con la corte costituzionale che ha sancito, in più sentenze, l’intangibilità del diritto allo studio degli alunni con disabilità. Una decisione, quella del Consiglio di Stato, che permette così di considerare il Piano Educativo Individualizzato (PEI) come una proposta e non come un vincolo per le ore di assistenza scolastica e rischia quindi di indebolire uno strumento fondamentale per garantire un percorso educativo adeguato e personalizzato agli studenti con disabilità. Veder stabilire da un tribunale, anzi dal principale tribunale amministrativo, che i diritti di uno studente disabile possano essere subordinati alle compatibilità di bilancio del Comune è una decisione preoccupante per le famiglie che vivono quotidianamente le enormi difficoltà dei percorsi educativi e di inclusione. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione urgente al ministro Valditara e alla ministra Locatelli perché sia garantita  la piena tutela di diritti delle alunne e degli alunni con disabilità che nella nostra democrazia non possono, in nessun modo, essere soggetti a condizionamenti di natura economica". Lo affermano Marco Furfaro e Irene Manzi della segreteria nazionale del partito democratico.

22/08/2024 - 10:58

"L'iniziativa del Presidente Giani di ricorrere alla Corte Costituzionale contro la legge sull’autonomia differenziata è pienamente condivisibile ed ha l'obiettivo di sostenere un regionalismo solidale che non mini l’unità nazionale. Il ricorso della Regione Toscana si aggiunge allo straordinario segnale dato dai cittadini con il raggiungimento delle 500 mila firme a sostegno del referendum raccolte in poche settimane. La legge Calderoli oltre a spaccare il paese con cittadini di serie A e cittadini di serie B, crea 20 staterelli con competenze diverse, produce una confusione totale di regole burocratiche fra regione e regione. Il contrario di quello che serve al paese per la competitività e la coesione sociale". E’ quanto dichiara la vicepresidente dei Deputati Pd Simona Bonafè sul ricorso della Regione Toscana presso la Corte Costituzionale.

31/07/2024 - 13:54

“Il decreto legge sulle materie prime critiche approvato dalla Camera dei Deputati in prima lettura è un pasticcio politico e costituzionale.” È molto duro il giudizio del deputato dem della commissione bilancio Silvio Lai sul decreto legge che raccoglie il regolamento europeo sulle materie prime critiche e strategiche. “Lo scopo del regolamento europeo di cui questo decreto dovrebbe applicare le norme e i principi è quello di ridurre la dipendenza dell’Europa per l’approvvigionamento di materie prime necessarie per la transizione ecologica e digitale, ma come al solito il nostro Paese si distingue per fare male e copiare peggio.”
“Il regolamento europeo da grande priorità all’economia circolare, al riciclo di materiali provenienti da scarti minerari o tecnologici mentre nel testo italiano prevale la libertà di scempio del territorio, sottraendo competenze e funzioni a province, in campo ambientale, e alle regioni per le responsabilità minerarie di ricerca ed estrazione” prosegue Lai. “Le Regioni, di contro, con l’istituzione di un punto unico di contatto, PUC, sono lasciati ai margini durante la fase dei titoli abilitativi. Persino il piano nazionale delle estrazioni, della durata di 5 anni non sarà sottoposto alla valutazione vincolante delle Regioni, un vero abuso istituzionale.”
“Il solito Governo Meloni che da mano libera senza controlli allo sfruttamento del territorio e dell’ambiente e che mostra due facce, quella che approva l’autonomia differenziata con 23 materie statali, compresa la produzione e il trasporto di energia, e dall’altra sottrae funzioni di governo del territorio già in capo alle Regioni. Questa è una norma che va oltre gli indirizzi europei le cui norme sfidano la costituzionalità, e per le quali le Regioni non potranno che appellarsi alla Suprema Corte”.

23/07/2024 - 12:59

"La sentenza della Corte Costituzionale sul Payback per i dispositivi medici per le sue conseguenze ripropone rischi molto seri per la tenuta di un settore produttivo di grande valore per il Paese e, in quest' ambito, per il distretto di Mirandola. A maggior ragione ora occorre agire sulla normativa vigente. Come abbiamo già fatto intendiamo assumere ulteriori iniziative parlamentari, su cui chiederemo l'impegno di tutti i gruppi della Camera e di tutti gli eletti del territorio più interessato. Sono a rischio migliaia di posti di lavoro e un comparto fondamentale per il made in Italy".

Così Andrea De Maria e Stefano Vaccari, deputati PD

19/07/2024 - 18:34

“Il già precario sistema dei trasporti non di linea, taxi e Ncc, subisce oggi un’altra pesante scure con la pronuncia della Corte Costituzionale che annulla un provvedimento assunto dal governo Conte 1. Più volte come Partito Democratico in questa legislatura abbiamo evidenziato l’inadeguatezza delle azioni messe in campo dal ministro Salvini con i suoi vari decreti legge e decreti attuativi che certamente non stanno migliorando la condizione degli utenti di taxi ed Ncc in Italia. Salvini prenda subito atto della grave situazione in cui ci troviamo, capisca che non si può sempre dare la colpa a qualcun altro e, anche in considerazione del momento cruciale che il Paese sta vivendo in piena stagione estiva, adotti con urgenza i provvedimenti necessari per affrontare il problema”.

Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti, Anthony Barbagallo.

10/07/2024 - 15:37

La scelta della corte d’appello di Venezia di rinviare alla Consulta la decisione sulla legittimità o meno degli atti di nascita dei bambini figli di due mamme dimostra che sulla questione non valgono gli automatismi di imperio burocratico che il ministero degli interni voleva imporre ai comuni con la circolare Piantedosi. Anche la corte d’appello ha riconosciuto che la questione merita un approfondimento costituzionale e che non si possono cancellare delle famiglie con un colpo di penna.

Ribadisco la mia vicinanza a queste famiglie, ai bimbi e alle loro madri che spero ottengano dalla consulta il riconoscimento che meritano, quello che la politica avrebbe dovuto dare loro da tempo. Se come politici volessimo dimostrarci attenti, dovremmo passare una legge già in queste ore per mettere la parola fine ad una discriminazione odiosa e smetterla di lasciare soli Comuni coraggiosi come quello di Padova a garantire i diritti fondamentali dei minori ad avere una famiglia.

 

09/07/2024 - 16:05

“Il Pd ha presentato una questione pregiudiziale di costituzionalità sul dl Infrastrutture perché riteniamo che il disegno di legge non abbia i requisiti essenziali di necessità e di urgenza che giustificano il ricorso normativo al decreto legge, nulla di 'straordinario' ai sensi dell'articolo 76 della Costituzione. È un provvedimento miscellanea di interventi del tutto inadeguato allo status di decreto legge, mancando il nesso oggettivo o funzionale richiesto dalla Corte Costituzionale: le 6 ben distinte finalità, che coinvolgono 3 ministri differenti, sarebbero dovute essere l'oggetto di 6 distinte proposte di legge ordinarie”. Lo dichiara la deputata dem Sara Ferrari sulla questione di costituzionalità del disegno di legge omnibus sulle infrastrutture, gli investimenti di interesse strategico, per il processo penale e in materia di sport.

“Il decreto riguarda infrastrutture – continua Ferrari - investimenti, processo penale e tesseramento degli sportivi, si va dal ponte sullo Stretto di Messina al personale della Laguna di Venezia, dal finanziamento della Fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli allo stoccaggio della CO2, dal polo di ingegneria di Genova al Piano Mattei in Africa, materie che non hanno alcuna coerenza e attinenza tra loro e quindi mancano del requisito costituzionale di omogeneità. Ma solo due tipologie di provvedimenti plurimi sono stati autorizzati alla decretazione dalla Corte costituzionale: quelli di carattere finanziario e quelli per la proroga dei termini legislativi. Non è questo il caso! Continua così da parte del governo un abnorme abuso dell'utilizzo dei decreti urgenti: il numero 66 in meno di due anni, che esautorano il Parlamento, eletto dal popolo per fare le leggi”.

29/05/2024 - 17:29

Serracchiani, Gianassi, Bazoli e Verini: siamo al baratto, ddl è il prezzo che Meloni paga per tenuta governo

“Il disegno di legge Costituzionale sulla riforma delle carriere è un duro colpo all’autonomia e all’indipendenza della magistratura. Dopo il premierato e l’autonomia differenziata, il ddl Nordio è il prezzo che la Meloni paga a Forza Italia per la tenuta del governo. Siamo all’ennesimo baratto: la Costituzione viene sfregiata e sacrificata per un patto di potere” è dura la reazione del Partito democratico alla riforma costituzionale approvata oggi dal Consiglio dei ministri. La responsabile nazionale giustizia del Pd, Debora Serracchiani e i capigruppo nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato, Federico Gianassi e Alfredo Bazoli, e dell’antimafia Walter Verini aggiungono: “il ddl Nordio non risolve i problemi della giustizia, anzi li aggrava perché indebolisce la magistratura compromettendone autonomia e indipendenza. La separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e magistrati requirenti – sottolineano i dem - non è necessaria, poiché la separazione delle funzioni esiste già. La separazione delle carriere rischia invece di trasformare i pm in una sorta di super poliziotti o, al contrario, li rende subordinati al potere esecutivo. Quanto all’Alta Corte, così come formulata, rischia di essere un pasticcio. Il testo presenta infatti molte contraddizioni e scelte non condivisibili. In particolare siamo contrari al sorteggio per i due Csm e per l’Alta corte, che sminuiscono la professionalità dei magistrati riducendo il loro ruolo a una questione di fortuna piuttosto che di merito. Più che in presenza di una riforma della giustizia assistia

15/05/2024 - 14:11

A un mese dalle elezioni, un duro colpo si è abbattuto sulla giunta Cirio. La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 8 del bilancio di previsione 2023-2025, che prevedeva il posticipo al 2032 dei pagamenti del piano di rientro sanitario, costringendo così la Regione Piemonte a coprire un ammanco di bilancio che si aggira attorno ai 250 milioni di euro.

"La Corte Costituzionale ha bocciato le manovre contabili della giunta regionale, certificando come il presidente Alberto Cirio e l'assessore alla Sanità Luigi Icardi non abbiano rispettato gli accordi stipulati con il governo dalla precedente giunta Chiamparino, che avevano permesso al Piemonte di uscire dal commissariamento," dichiara la deputata dem Chiara Gribaudo.

"Da tempo denunciamo che questa Giunta naviga a vista senza una vera programmazione. Oltre alla mancanza di visione, ora sappiamo che anche la gestione contabile è inaffidabile. Durante il piano di rientro, il centrosinistra è riuscito a garantire livelli di assistenza tra i migliori in Italia, mentre il centrodestra, non rispettando i conti, ci ha portato a metà classifica nonostante le risorse straordinarie" conclude Gribaudo.

18/04/2024 - 14:28

“L’impugnazione da parte del governo delle delibere di Giunta con cui l’Emilia-Romagna ha dato applicazione alla sentenza della Corte Costituzionale sul fine vita dimostra tutta la furia ideologica di questa destra contro i diritti delle persone.
Non solo non ascoltano il grido di dolore di tante persone e famiglie che chiedono libertà e dignità fino alla fine, ma si scagliano anche contro le precise indicazioni della Consulta” così su X il deputato democratico, Alessandro Zan.

16/04/2024 - 15:24

Finanziati progetti ingiusti e onerosi come Italia Albania e via libera ad associazioni anti-abortiste nei consultori norma oscena

 

"L'attuazione del Pnrr è indispensabile nel nostro Paese, come risulta persino da quel simulacro di Def che ci avete presentato, ma noi a questo provvedimento sconclusionato e pasticciato voteremo no.

 

Questo Pnrr è una rimodulazione dei finanziamenti, operata con un gioco complesso di finanziamenti e definanziamenti che a volte è un gioco delle tre carte in cui gli stessi fondi emigrano da una voce all'altra, ma spesso la somma non fa il totale. Assistiamo ad un taglio complessivo delle risorse che riguardano gli investimenti pubblici, con uno spostamento verso quelli privati e un forte appoggiarsi per i finanziamenti al fondo di sviluppo e coesione. Sono 5 miliardi sottratti al fsc - si legge 'presi in prestito' - e andranno a finanziare dei progetti che erano stati precedentemente definanziati. Ma la nostra richiesta di trasparenza e chiarezza sulla destinazione di questi fondi è stata bocciata. Siamo fermi alla relazione del giugno 2022. Totale mancanza di trasparenza di questo Governo. C'è un taglio molto forte alla sanità, di 1 miliardo e 200 milioni, tolti dai fondi per ospedali sicuri. E infatti tutte le regioni anche quelle di centrodestra hanno protestato e minacciato di rivolgersi alla corte costituzionale.

Il capitolo sicurezza sul lavoro è stato infilato dentro questo decreto Pnrr, nonostante avessimo chiesto un provvedimento ad hoc. Avete cercato di sopprimere la nostra proposta sul salario minimo, perché avevate paura ad affrontarlo ora sotto le elezioni, ma poi avete dovuto approvare il nostro emendamento che obbliga alla applicazione dei contratti più rappresentativi nella catena degli appalti.

Avete realizzato la patente a punti in un modo così pasticciato, in una notte, che ci avete poi chiesto una delega in bianco, per riscriverla con un decreto del ministero che deciderà cose essenziali come il recupero dei punti persi della patente.

Ci sono poi alcune  chicche come l'accordo Italia-Albania, molto oneroso, che portate a 65 milioni dai 39 che erano per portare qualche migliaia di immigrati da un'altra parte per dire che siete i più bravi di tutti. E l'introduzione nei consultori familiari delle associazioni anti-abortiste, una norma irricevibile e oscena. E viene riproposta con la solita sfacciata arroganza maschile secondo cui le donne non sono capaci di decidere, di scegliere, di autodeterminazione nemmeno su una scelta così dolorosa come l'aborto. Ma questa norma potrebbe portare ad una eterogenesi dei fini perché c'è scritto che queste associazioni potranno essere coinvolte  ma senza oneri per la finanza pubblica, voglio vedere come faranno le regioni come per esempio il Piemonte a contribuire come fanno adesso a far andare queste associazioni nei consultori e negli ospedali". Lo ha detto in Aula la deputata del Pd, Maria Cecilia Guerra, dichiarando il voto contrario del Pd al decreto Pnrr.

15/04/2024 - 17:44

“Gasparri finisca la crociata politica contro il Careggi di Firenze, e contro le persone e le famiglie che si rivolgono a questo centro per assicurare il benessere delle loro figlie e dei loro figli. Ricordo che l’identità di genere è un diritto fondamentale delle persone, come anche ha ribadito la Corte Costituzionale. Utilizzare la vita, i diritti e la libertà di giovani persone trans per speculare politicamente è crudele e disumano: questo è solo l’ennesimo tassello di un attacco della destra di governo contro la cittadinanza lgbtqia+ italiana. L’ospedale Careggi deve essere messo nelle condizioni di operare serenamente ed erogare servizi essenziali di cui, anzi, ci sarebbe molto più bisogno su tutto il territorio nazionale. Gasparri si occupi piuttosto dei danni disastrosi che, come maggioranza, stanno arrecando al servizio sanitario nazionale, messo in ginocchio dai tagli di questo governo.”

Così Alessandro Zan, deputato e responsabile diritti segreteria nazionale del Partito Democratico.

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