06/02/2024 - 15:30

“Vi svelo un segreto. Riguardo la protesta del mondo agricolo, il governo Meloni se la sta prendendo con l’Europa ma, guarda caso, il commissario europeo all’Agricoltura è un esponente dello stesso gruppo parlamentare della presidente Meloni; in Italia il ministro Lollobrigida è dello stesso partito della presidente Meloni; mentre dall’altra parte abbiamo chi cavalca la protesta, come Salvini che sale sui trattori, ma che allo stesso tempo fa parte anche lui del governo Meloni. Il dato vero è che in Italia il governo Meloni ha tagliato le risorse e ha impoverito gli agricoltori, togliendo le riduzioni Irpef sui terreni agricoli e non sostenendo più i giovani agricoltori sotto i 40 anni. Questa è la verità e di questo dobbiamo parlare francamente con i cittadini. Quello che non viene detto è che nel decreto Milleproroghe il governo, anziché trovare le risorse per aiutare gli agricoltori che sono in piazza, sta varando l’ennesimo condono fiscale”.

 

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, intervistato sui canali social del Gruppo Pd.

05/02/2024 - 12:08

*Manzi: Cosa aspetta intanto Sangiuliano a ritirare deleghe?*

“Apprendiamo che la Presidente del Consiglio ha ricevuto una lettera firmata dal ‘sottosegretario dimissionario’, Vittorio Sgarbi, che annuncerebbe una trattativa con il governo su modalità, tempi e conseguenze delle sue dimissioni. Siamo davanti a una situazione mai accaduta che getta le istituzioni nel ridicolo e nell’imbarazzo. Meloni dica con chiarezza se Sgarbi si è dimesso o no. E, in caso contrario, chiuda questo balletto inqualificabile e proponga immediatamente al Presidente della Repubblica il decreto di revoca del sottosegretario” così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi. “In questa situazione di stallo - aggiunge la democratica - stigmatizziamo inoltre la reticenza del Ministro della Cultura, il cui silenzio appare intollerabile alla luce della delibera dell’Agcm che dichiara Sgarbi incompatibile. Perché questi tentennamenti? Cosa aspetta Sangiuliano, anche in questa fase, a revocare le deleghe che ha conferito a Sgarbi?”.

03/02/2024 - 13:25

*Pd ha presentato interrogazione perlamentare*

“Non è più tollerabile che le risorse FSc 2021-2027, finalizzate all’attuazione dell’obiettivo costituzionale di rimozione degli squilibri economici e sociali, siano ancora in attesa di essere assegnate a tutte le Regioni italiane, in particolare a quelle del Mezzogiorno cui spetta l'80%. Mancano al Sud circa 25 miliardi di euro già stanziati e ripartiti, ma bloccati in modo inaccettabile dal Governo e dal Ministro Fitto. La destra ha complicato la burocrazia e imposto nel Decreto Sud un controllo del Governo con gli Accordi di Coesione che sono partiti e portati avanto con enorme ritardo e appesantimento amministrativo. Il tutto sta penalizzando gravemente le Regioni del Sud che non possono neppure cofinanziare i fondi strutturali europei o accompagnare progetti del Pnrr decisivi per le comunità. Per questo abbiamo presentato una nuova interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro Fitto, che è colpevolmente assente e silente sul tema, quali siano le iniziative intenda assumere per erogare concretamente tali risorse e sbloccare interventi necessari alla rimozione degli squilibri economici e sociali” così il capogruppo democratico nella commissione affari europei, Piero De Luca, primo firmatario dell’interrogazione presentata da diversi deputati del gruppo Pd della Camera.

02/02/2024 - 15:10

L'alleanza con il M5S è "possibile e necessaria per rappresentare l'alternativa alla destra peggiore di sempre". “Elly è bravissima a non cadere nelle provocazioni mostrando lungimiranza, saggezza e senso di responsabilità. Invito Conte a non continuare a sbagliare bersaglio: Giuseppe, l’avversario è la destra e il Pd esige rispetto". E' quanto dichiara, in un'intervista a Repubblica, Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo. "Dire che il Pd è bellicista è sbagliare proprio tiro - aggiunge-. Bellicista vuol dire guerrafondaio, che crede nella guerra come valore. E’ totalmente falso". “Io, a differenza del M5S, non ho mai votato a favore dell’invio di armi in Ucraina. Nel 2022 il M5S era nel governo Draghi che votò un decreto legge e ben due risoluzioni a favore dell’invio di armi all’Ucraina. Prendo atto che la linea del M5S poi è cambiata, ma respingo al mittente e rifiuto l’accusa di Pd bellicista". "Ma lo dico a Conte: non si può fare polemica sul passato. Elly Schlein non può essere chiamata a rispondere di politiche del Pd di un tempo in cui non c’era, tanto più perché è stata eletta per cambiare - prosegue Boldrini -. Io non rinfaccio a Conte le invettive volgari di Beppe Grillo nei miei confronti o i decreti Salvini contro i migranti da lui stesso firmati. A procedere guardando nello specchietto retrovisore si va a sbattere: è immaturità politica".

31/01/2024 - 11:53

“Questo provvedimento è la famosa toppa peggio del buco. Le dimensioni reali del problema, solo rispetto ai condomini sono 40 mila cantieri incompiuti, il 15 per cento del totale ammesso al 110 per cento, che vuol dire almeno 350 mila famiglie coinvolte, per un valore di lavori pari a 10 miliardi. Bene, a fronte di questo enorme buco, la risposta del governo è stata istituire un fondo da 16 milioni di euro. Non soddisfatti di questo schiaffo alle famiglie più bisognose, avete pensato bene di stringere ancora di più le maglie della cessione del credito e addirittura dei bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Due decisioni che la dicono lunga sulla considerazione che il governo Meloni ha dei cittadini più fragili e svantaggiati, sulla cui pelle non si fa scrupolo di risparmiare denaro con la scusa dei ‘conti in ordine’”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Claudio Michele Stefanazzi, componente della commissione Finanze, dichiarando il voto contrario del Gruppo del Partito Democratico al decreto Superbonus.

“È da un anno – ha concluso Stefanazzi - che ci ripetete quanto è costato il 110 per cento e sono mesi che vi rifiutate di dirci quanto invece ci ha guadagnato lo Stato con il Superbonus, forse perché altrimenti, numeri alla mano, la narrazione dei conti esorbitanti cadrebbe in un attimo.
Con questo decreto avete sbugiardato definitivamente voi stessi e distrutto ogni residua speranza di centinaia di migliaia di famiglie italiane. Avete spalancato le porte a decine di migliaia di contenziosi che domani costeranno allo Stato molto di più di quanto avreste dovuto spendere per contenere il problema oggi. Siete l’esempio lampante di ciò che un governo non dovrebbe essere: bugiardo, ottuso e inconcludente”.

30/01/2024 - 13:05

*Imbarazzo in Commissione bilancio*

“Il Governo è totalmente in panne e a dimostrarlo non sono solo le boutade quotidiane di Ministri e Sottosegretari. Poco fa in Commissione Bilancio abbiamo scoperto che la confusione è grande anche dalle parti del MEF. Preso dalla smania di spegnere il Superbonus e scaricare altrove le responsabilità dello Stato, il Ministro Giorgetti, con l’inevitabile complicità della Presidente del Consiglio, ha partorito l’ennesimo mostro giuridico.”

Così i deputati del Partito Democratico, Ubaldo Pagano e Cecilia Guerra.

“A pochi minuti dall’approdo in aula del provvedimento, infatti, ci siamo accorti dell’incomprensibile disparità di trattamento che questo decreto fa tra chi ha optato per sconto in fattura o cessione del credito e chi, invece, intendeva portare in detrazione i crediti maturati. Le norme scritte dal Governo, come ci è stato confermato in Commissione, fanno salvi i crediti maturati da chi ha scelto per una delle due opzioni, mentre fanno perdere il credito a chi voleva portarlo in detrazione. Una discriminazione senza ragione, considerato che si tratta di crediti maturati a parità di condizioni e requisiti soddisfatti.”

“Se non avessimo fatto notare la questione, questa previsione assurda che oggi il Parlamento approverà sarebbe passata sotto silenzio. Ora invece governo e maggioranza provano a dire che ci metteranno una pezza...ad aprile. Vigileremo sull’ennesima promessa che puzza di bugia!”

28/01/2024 - 17:38

Sarà presentata interrogazione al Ministro Piantedosi

“Ho riscontrato una situazione che non esiterei a definire indecente. Si tratta di un vero e proprio centro di detenzione in cui attualmente vivono 56 persone in spazi sottodimensionati rispetto alle effettive necessità. Ho raccolto diverse testimonianze e informazioni sugli ospiti, che spesso vivono situazioni di fragilità e che necessiterebbero un’attenzione immediata e specifica. La verità è che queste persone vengono recuperate dal mare e rinchiuse dentro i CPR senza aver commesso alcun reato, e che prima del Decreto Cutro sarebbero state, invece,  inserite nel circuito dell’accoglienza.
La sintesi di come il Governo Meloni intende gestire il fenomeno migratorio: nasconderlo più in profondità possibile agli occhi dei cittadini e dimenticarsi dei diritti di chi qui arriva alla ricerca di un futuro”. Lo spiega in una nota la deputata del Pd, Giovanna Iacono in una nota al termine della visita presso il CPR di Milo (TP), oggetto nei giorni scorsi di una rivolta da parte dei migranti, accompagnata da Valentina Villabuona, presidente del PD della provincia di Trapani e Responsabile del Dipartimento regionale Immigrazione del partito.

Iacono ha annunciato che sarà presentata un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Piantedosi perché “ci spieghi cosa realmente è accaduto nei giorni scorsi, ma soprattutto cosa avverrà adesso che la struttura sarà chiusa per ristrutturazione e i migranti saranno trasferiti. Serve chiarezza – conclude Iacono – per comprendere dove verranno portate queste persone e quale sarà il loro futuro”.

26/01/2024 - 17:35

"Per l'ennesima volta il governo Meloni ha detto no ai ristori per i danni causati dalle alluvioni in Toscana. Siamo francamente sconcertati dalla destra che continua a dimenticare le famiglie e le imprese in ginocchio": è quanto dichiarano i deputati Pd, Emiliano Fossi e Federico Gianassi, sull'ordine del giorno al Decreto Energia respinto dall'Aula di Montecitorio con cui chiedevano ristoro dei danni, sospensione dei termini fiscali e cassa integrazione straordinaria.

"Nel decreto approvato oggi le risorse stanziate sono assolutamente insufficienti mentre la stima dei danni è stata aggiornata recentemente ed ammonta a 2,7 miliardi di euro: le domande di ristoro delle famiglie sono quasi 11.000 e oltre 2.600 quelle delle imprese. La regione Toscana si è attivata e ha stanziato 38 milioni, ma serve l’intervento deciso del governo. Continueremo la nostra battaglia in Parlamento per ottenere i finanziamenti necessari": concludono.

26/01/2024 - 15:57

"Il governo Meloni ormai ci ha abituato alle falsità e alle prese in giro, soprattutto quando si parla di persone non autosufficienti. Nel decreto attuativo della riforma dell’assistenza agli anziani presentato ieri non troviamo altro. Un decreto che in pompa magna annuncia la cosiddetta “prestazione universale”, ma che nei fatti risulta essere esclusivamente una misura sperimentale, per il biennio 2025-2026, rivolta ad una platea piccolissima. Infatti, rispetto ai 3 milioni di persone non autosufficienti, per ottenerla si deve essere in possesso di una serie di stringenti requisiti: almeno 80 anni, livello di bisogno assistenziale gravissimo, isee inferiore a 6000 Euro e titolarità di indennità di accompagnamento. Siamo alle solite, solo bugie e nessun investimento vero, dalle promesse di destinare 1 miliardo di euro siamo passati a destinarne meno della metà ad una platea che alla fine è solo lo 0.18% delle persone che ora usufruiscono dell'assegno di accompagnamento. L’ennesima operazione di propaganda a cui ci ha abituato questo governo che continua imperterrito a giocare con la vita delle persone, soprattutto con le persone più fragili". Lo dichiara Marco Furfaro, responsabile iniziative politiche e welfare della segreteria nazionale PD e capogruppo in commissione affari sociali.

26/01/2024 - 13:13

Con nostri Odg provato a indicare rotta diversa

“Il governo si riempie la bocca di roboanti obiettivi, dal Made in Italy alla sovranità alimentare, e poi quando si tratta di fare cose concrete dimostra assoluta incoerenza. Sul decreto Energia abbiamo ascoltato solo ‘bla bla bla’. Nel frattempo il governo mette le mani nelle tasche degli agricoltori togliendo loro le detrazioni Irpef, disponendo che le rendite catastali tornino ad essere imponibili, cancellando l’esenzione contributiva per i giovani agricoltori sotto i 40 anni, escludendo dalle agevolazioni del reddito agricolo quelle provenienti dai canoni delle rinnovabili. Con questi 4 ordini del giorno semplici e molto chiari, dopo che erano stati respinti i nostri emendamenti migliorativi al decreto, sollecitati anche dalle organizzazioni agricole, abbiamo provato ad indicare una rotta diversa per sostenere le imprese agricole, attanagliate dai costi energetici che sono lievitati, dai danni dei cambiamenti climatici, dall’aggressione dei parassiti e dagli insetti, che hanno messo in discussione un settore molto importante come la frutticoltura”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario d’Aula della Camera.

“Abbiamo chiesto al governo - aggiunge - di garantire alle imprese agricole l'utilizzo delle fonti agroforestali e del fotovoltaico, così come di sostenerle nell'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. E abbiamo chiesto di sostenere un comparto importante come quello zootecnico e dei salumifici italiani, perché si tratta di imprese energivore. La risposta - conclude - è stata un gran ‘bla bla bla’ e il governo invece che dare una mano agli agricoltori in difficoltà pensa ad appiccicare medaglie di cartone sul petto di ristoratori, pasticcieri, viticoltori e olivicoltori italiani, che di tutto hanno bisogno meno che di riconoscimenti di nessun valore”.

26/01/2024 - 12:09

“Questo decreto è l’ennesima scatola vuota. Non c’è strategia, non c’è visione, non ci sono incentivi. In compenso avete forzato la mano inserendo all’articolo 14 la norma che prevede il commissariamento dei rifiuti in Sicilia, una norma che non c’entra nulla con la maggior tutela e con tutto il resto del decreto. Ma il quadro che riguarda le norme sull’alluvione è ancora più sconfortante: è mancato un confronto sia nel merito sia di interesse, considerato l’atteggiamento del governo che ha tentato di soffocare il dissenso, come recentemente avvenuto in Emilia Romagna.
L’unico risultato nel merito, ottenuto grazie alle opposizioni ed alla rivolta delle imprese, è la cancellazione della doppia tassa per gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Avete impedito al Parlamento ancora una volta di esaminare seriamente una legge che riguarda milioni di cittadini, le loro necessità ed i loro bisogni: bisogno di energia a costi accessibili per famiglie ed imprese; bisogno di modelli di sviluppo energetico compatibile con salute ed ambiente; bisogno di risorse per le famiglie ed imprese distrutte dalle alluvioni. Ne risponderete, prima o poi”. Lo ha detto in Aula Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente di Montecitorio, dichiarando il voto contrario del Pd al Dl energia.

25/01/2024 - 21:08

Decreto imbarazzante e senza ambizione*_

 “Siamo alla 53esima fiducia del governo Meloni. Sono stati battuti tutti i record” così il democratico Vinicio Peluffo che illustrando le ragioni d voto negativo del Gruppo del Pd al dl energia ha stigmatizzato il continuo ricorso alla fiducia da parte del governo. “State imponendo a suon di decreti, fiducie e restringimenti delle competenze parlamentari una sorta di monocameralismo di fatto che non ha alcun riscontro della nostra carta costituzionale” ha detto Peluffo. “Il provvedimento - sottolinea il democratico - doveva servire per potenziare e semplificare le procedure amministrative per nuove installazioni di energie rinnovabili. Niente di tutto questo. Con un blitz notturno e colpi di mano sul piano regolamentare avere approvato addirittura un emendamento che prevede poteri commissariali sulla gestione del ciclo dei rifiuti al presidente della regione Sicilia.
 Una misura che non c'entra nulla con il decreto, già fin troppo decreto omnibus.
 Manca ambizione sugli obiettivi di contrasto ai cambiamenti climatici, il decreto non è coerente con le conclusioni raggiunte dalla COP28. Manca attenzione alle micro. Piccole e medie imprese che devono anch’esse poter vivere la transizione energetica come un’opportunità di sviluppo e di crescita. Manca attenzione nei confronti delle famiglie, abbandonate nel passaggio dal servizio di maggior tutela al mercato libero senza un’informazione corretta e diffusa, la campagna che doveva partire a Luglio, non c’è ancora e non ha gli stanziamenti sufficienti. Peggio di così non potevate fare. Anche sugli aiuti per i territori colpiti dalle alluvioni il testo del decreto è imbarazzante, sono ancora sospese per aria le promesse della maggioranza e del Governo ed è mancato il confronto del merito, avete bocciato tutti i nostri emendamenti”.

25/01/2024 - 15:13

“Purtroppo la bocciatura dei nostri emendamenti avvenuta oggi in commissione Finanze impedirà di poter dare una risposta normativa certa, attraverso il decreto agevolazioni fiscali, a tutte le cittadine e i cittadini che rischiano di andare sul lastrico perché non hanno potuto completare i lavori nelle scadenze previste dal Superbonus per incendi o altre cause di forza maggiore che abbiano colpito i loro condomini. Dopo il decreto Campi Flegrei e la manovra di Bilancio, quella di oggi è la terza occasione persa per scrivere la parola fine all’ingiustizia che stanno subendo le 24 famiglie di Colli Aniene coinvolte dall’incendio dello scorso 2 giugno. Continueremo in ogni sede a batterci per trovare una soluzione immediata e in tal senso consideriamo comunque importante l’apertura all’organizzazione di un incontro con il governo proposto dalla sottosegretaria Lucia Albano per un intervento nella direzione di quanto richiesto dall’ordine del giorno che abbiamo già approvato alla Camera dei Deputati lo scorso 30 novembre e dalle mozioni già votate dal Consiglio del IV Municipio e di Roma Capitale”. Lo dichiarano in una nota i deputati dem Andrea Casu, Virginio Merola, Ubaldo Pagano, Marco Simiani, Augusto Curti, Michela Di Biase, Marianna Madia, Claudio Mancini, Roberto Morassut, Matteo Orfini, Silvia Roggiani, Marco Sarracino e Nicola Zingaretti, firmatari degli emendamenti del Partito Democratico.

25/01/2024 - 15:12

Quanto sta accadendo in queste ore nel Cpr di Milo è davvero preoccupante. Secondo fonti di stampa, a seguito di un incendio, più di 100 persone sarebbero costrette a vivere in uno spazio destinato a 10 e, per questo, esposti anche alla pioggia e al freddo. Come se non bastasse, le proteste dei migranti sarebbero state represse duramente.

Ancora una volta, sono i più deboli a soffrire le conseguenze degli scellerati provvedimenti di questo governo in tema di immigrazione: molte di queste persone, prima del decreto Cutro, avrebbero avuto accesso al sistema di accoglienza e di integrazione italiano. Chiederemo al Ministro dell’Interno di fare immediata chiarezza su questa vicenda che, se confermata, comporterebbe una palese e grave violazione dei diritti umani.

Così i deputati del Pd Giovanna Iacono ed Anthony Barbagallo.

24/01/2024 - 17:41

Serracchiani, Gianassi, Bazoli, serve intervento più coraggioso, chiaro e coerente con la legge Cartabia

Le commissioni di Giustizia di Camera e Senato rinviano ancora la votazione sullo schema di decreto legislativo che riordina la disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili che era prevista oggi alla Camera. “Un mini intervento” – la definiscono Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito democratico, e i capogruppo democratici in commissione alla Camera e al Senato Federico Gianassi e Alfredo Bazoli che hanno presentato un parere negativo al provvedimento per “stigmatizzare l’atteggiamento della maggioranza che non vuole tenere conto delle evidenti criticità evidenziate durante la discussione parlamentare e il ciclo di audizioni”. In particolare, i democratici sottolineano il modesto impatto del provvedimento in termine di riduzione del numero di magistrati fuori ruolo, la genericità e l’assenza di chiarezza circa le tipologie di incarico che possono essere svolte. Il parere critica anche le regole in materia di incarichi internazionali, la presunzione assoluta di sussistenza dell’interesse dell’Amministrazione rispetto ad alcuni incarichi fuori ruolo, la norma transitoria che travolge i termini massimi previsti dalla legge. “Noi abbiamo sempre contestato alla Destra l’attacco ideologico contro i magistrati che in alcuni ruoli dell’Amministrazione pubblica offrono un contributivo prezioso e non rinunciabile. Ma un eccesso di tale figura determina ricadute negative sugli organici dei giudici e sul rapporto tra Governo e Magistratura che è e deve restare autonoma.

La Legge Cartabia aveva trovato su questo un punto di equilibro efficace. Ma Governo e maggioranza hanno rinunciato ad intervenire. Questo intervento non avrà alcun effetto concreto e non aiuterà a superare la criticità esistenti che – concludono - sono sotto gli occhi di tutti e producono consistenti danni a imprese e cittadini”.

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