08/02/2024 - 16:33

Vicenda gestita con pressappochismo da Palazzo Chigi e Mic

“Cosa sta aspettando la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ad accettare le dimissioni del sottosegretario Sgarbi?” lo chiede la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, sottolineando come “siamo davanti a una vicenda surreale che getta disvalore sulle istituzioni e che  Palazzo Chigi e il Mic stanno continuando a trattare con pressappochismo. Basta reticenze, la presidente Meloni chiuda questo balletto inqualificabile e proponga immediatamente al Presidente della Repubblica il decreto di revoca del sottosegretario Sgarbi”.

08/02/2024 - 11:50

“Noi vogliamo che questa guerra finisca. Che cessi la sofferenza di un intero popolo di cui milioni non hanno più nulla: una famiglia su tre ha dovuto lasciare la propria casa, sei milioni sono dovuti fuggire in altri Paesi e altrettanti non riescono a mangiare tutti i giorni e poi ancora bombe, missili, droni continuano a piovere su obiettivi civili mietendo nuove vittime, spesso bambini. Anche ieri, anche oggi, ogni giorno”, così la deputata Pd Anna Ascani dichiarando in aula alla Camera il voto favorevole al decreto Ucraina. “Difendere l’Ucraina sotto attacco vuol dire difendere i fondamenti delle nostre libere società e i pilastri su cui si sono poggiati decenni di pace, democrazia, giustizia nell’Europa riemersa dalla catastrofe della Seconda Guerra Mondiale. Quella nella quale tutti si erano impegnati affinché prevalesse la forza del diritto e non più – mai più – il diritto della forza. Non vive in pace un popolo se non è libero”, ha proseguito la deputata Pd. “Chiediamo a questo esecutivo di adoperarsi in ogni sede internazionale per una Pace giusta, che si faccia carico delle ragioni dell’aggredito. Lo chiediamo da tempo a questo governo, che non fa corrispondere ad una narrazione baldanzosa sul proprio ruolo nei consessi internazionali altrettanta capacità di iniziativa e orientamento. Tace, piuttosto. E questa assenza, questo vuoto, pesano”, ha proseguito la vicepresidente della Camera. “Dinanzi al bene supremo della pace occorre muoversi sul sentiero della franchezza. Per questo dobbiamo dire e riconoscere che la voce dell’Europa è stata debole. L’Europa politica, che sa tradurre la solidità dei suoi valori in azione coraggiosa e tenace non s’è vista. Eppure è quella che serve oggi”, ha concluso.

07/02/2024 - 20:01

“Oggi, purtroppo, siamo ancora nella situazione di dover sostenere l’Ucraina contro l’aggressore e lo facciamo con convinzione ma non possiamo rinunciare a spingere il Governo a cercare con tutte le forze strategie adeguate per l’avvio dei negoziati”. Così l’on. Fabio Porta intervenendo nell’Aula di Montecitorio a nome del Partito Democratico sul decreto che proroga la “Cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore dell’Ucraina”.

“Signor Presidente - ha sottolineato l’On. Porta - oggi la democrazia globale è in crisi a causa dei conflitti nei vari teatri internazionali e quello dell’Ucraina è fondamentale per il futuro delle nostre democrazie,  per riaffermare il diritto ad esistere come Paese”.

“La nostra risposta - ha detto Porta -  obbedisce ad un altro diritto che si affaccia sulla scena globale e cioè il diritto emergenziale per il quale siamo chiamati a continuare a non  rimanere impassibili di fronte all’aggressione russa verso l’Ucraina e aiutarla a difendersi come abbiamo fatto sin dall’inizio e come dobbiamo continuare a fare, in maniera unitaria a livello europeo, sul piano politico, militare ed economico, per fare in modo che l’Ucraina possa trovarsi al tavolo delle trattative in condizioni paritarie per negoziare una pace giusta”.

“Aiutiamo l’Ucraina – ha concluso Fabio Porta - guardando al mondo e a noi stessi per riaffermare il valore della democrazia che non è una sconosciuta ma quella grande forma di convivenza che è nata proprio dal pensiero politico europeo! Allora questo provvedimento è un atto che si inserisce in questo solco, si inserisce nella nostra ricerca di pace e sicurezza, è un contributo alla storia avendo davanti, con il cuore e la mente, la prospettiva della pace!”

07/02/2024 - 17:37

No delega in bianco a Governo, rafforzare azione diplomatica per arrivare a conferenza di Pace

“Sostegno a Kiev e all’Ucraina senza alcun indugio e senza tentennamenti”. Così il capogruppo democratico nella commissione difesa della camera motiva il voto favorevole del Pd al decreto che proroga l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina. “L'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione russa – ha continuato Graziano - rappresenta una violazione di princìpi e delle norme che regolano la vita della comunità internazionale e, in particolare, il rispetto dell'indipendenza, sovranità e integrità territoriale di ogni Stato. Dobbiamo proseguire nella difesa degli ucraini che stanno combattendo anche per noi a difesa dell’Europa e dell’occidente dall’intento russo di allargare i propri confini. Il nostro voto favorevole – ha concluso - non è una delega in bianco, al governo chiediamo un’azione diplomatica più forte per la pace e per un maggiore protagonismo dell’Europa per costruire le condizioni per una conferenza di Pace”.

07/02/2024 - 13:41

“Il governo Meloni anche sulla vicenda dei risarcimenti per i mutui con l’Euribor manipolato si è voltato dall’altra parte. Avevamo chiesto di intervenire per informare, tutelare e garantire i diritti dei risparmiatori dopo la recente sentenza della Corte di Cassazione che consente il recupero degli interessi indebitamente incassati dalle banche ma la nostra proposta è stata affossata dalla destra”: è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani sul suo ordine del giorno al Decreto Capitali respinto dall’Aula di Montecitorio.
“Recenti stime, per i mutui a tasso variabile stipulati o in corso nel periodo tra il 2005 e il 2008, parlano di possibili rimborsi di circa 7000 euro su 100mila di prestito. Sono migliaia in tutta Italia le persone interessate che rischiano però di non ricevere i rimborsi dovuti perché interviene la prescrizione o per le difficoltà economiche di molti cittadini che non possono intraprendere singolarmente costose e lunghe battaglie legali contro gli istituti di credito. Avevamo chiesto al governo di intervenire a sostegno dei correntisti senza ottenere alcun risultato. Continueremo questa battaglia in Parlamento: ho appena depositato sulla vicenda una interrogazione al Ministro Giorgetti”, conclude Marco Simiani.

06/02/2024 - 19:36

“Il testo presentato al Senato partiva dal lavoro fatto dai governi precedenti con un impianto complessivo che, salvo alcuni punti su cui il Partito Democratico ha presentato proposte migliorative, era nell'insieme condivisibile. Se il provvedimento poteva costituire un'occasione per dare al mercato la fiducia necessaria per investire nelle medie imprese, l'esame ha messo in evidenza contrasti e confusione all'interno della maggioranza che hanno finito per determinare l'inserimento di una delega in bianco per la riforma del testo unico della finanza e l'introduzione di meccanismi farraginosi e discutibili su temi estremamente delicati. Su questi punti abbiamo cercato di proporre emendamenti all’articolo 12, per la confusione e per il rischio di incertezze e poca trasparenza che trasmette agli investitori e la soppressione sulla delega all'articolo 19 perché si tratta di una delega in bianco che autorizza a rivedere il testo unico delle intermediazioni finanziarie, le norme del codice civile sulle società quotate, il testo unico bancario e il codice assicurazioni”. Lo ha detto nell'Aula della Camera, il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze, dichiarando il voto di astensione del Gruppo Pd al ddl capitali.

“C'è il serio rischio – ha concluso Merola - già avvenuto in Senato e oggi confermato alla Camera, che specifici gruppi di interesse influiscano sui contenuti dei decreti delegati con soluzioni non coerenti. Per questo continuiamo a chiedere una consultazione pubblica sulle bozze di decreto legislativo. Esprimiamo la nostra profonda delusione per il metodo ancor prima che per il merito, con cui governo e maggioranza parlamentare hanno condotto l'iter di questo disegno di legge e della delega collegata, che operano su materie di estrema delicatezza, per la credibilità e l'affidabilità del Paese nel consesso economico e finanziario internazionale. Avremmo potuto giungere a una convergenza di valutazioni più ampia sul testo che è stata negata da questa maggioranza che con imperizia e in modo estemporaneo ha emendato il testo nei suoi aspetti più delicati. Ancora più grave è il sospetto che questo modo di agire sia mosso non dalla volontà di agire per l'interesse generale, ma per ingerire su casi particolari”.

06/02/2024 - 15:30

“Vi svelo un segreto. Riguardo la protesta del mondo agricolo, il governo Meloni se la sta prendendo con l’Europa ma, guarda caso, il commissario europeo all’Agricoltura è un esponente dello stesso gruppo parlamentare della presidente Meloni; in Italia il ministro Lollobrigida è dello stesso partito della presidente Meloni; mentre dall’altra parte abbiamo chi cavalca la protesta, come Salvini che sale sui trattori, ma che allo stesso tempo fa parte anche lui del governo Meloni. Il dato vero è che in Italia il governo Meloni ha tagliato le risorse e ha impoverito gli agricoltori, togliendo le riduzioni Irpef sui terreni agricoli e non sostenendo più i giovani agricoltori sotto i 40 anni. Questa è la verità e di questo dobbiamo parlare francamente con i cittadini. Quello che non viene detto è che nel decreto Milleproroghe il governo, anziché trovare le risorse per aiutare gli agricoltori che sono in piazza, sta varando l’ennesimo condono fiscale”.

 

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, intervistato sui canali social del Gruppo Pd.

05/02/2024 - 12:08

*Manzi: Cosa aspetta intanto Sangiuliano a ritirare deleghe?*

“Apprendiamo che la Presidente del Consiglio ha ricevuto una lettera firmata dal ‘sottosegretario dimissionario’, Vittorio Sgarbi, che annuncerebbe una trattativa con il governo su modalità, tempi e conseguenze delle sue dimissioni. Siamo davanti a una situazione mai accaduta che getta le istituzioni nel ridicolo e nell’imbarazzo. Meloni dica con chiarezza se Sgarbi si è dimesso o no. E, in caso contrario, chiuda questo balletto inqualificabile e proponga immediatamente al Presidente della Repubblica il decreto di revoca del sottosegretario” così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi. “In questa situazione di stallo - aggiunge la democratica - stigmatizziamo inoltre la reticenza del Ministro della Cultura, il cui silenzio appare intollerabile alla luce della delibera dell’Agcm che dichiara Sgarbi incompatibile. Perché questi tentennamenti? Cosa aspetta Sangiuliano, anche in questa fase, a revocare le deleghe che ha conferito a Sgarbi?”.

03/02/2024 - 13:25

*Pd ha presentato interrogazione perlamentare*

“Non è più tollerabile che le risorse FSc 2021-2027, finalizzate all’attuazione dell’obiettivo costituzionale di rimozione degli squilibri economici e sociali, siano ancora in attesa di essere assegnate a tutte le Regioni italiane, in particolare a quelle del Mezzogiorno cui spetta l'80%. Mancano al Sud circa 25 miliardi di euro già stanziati e ripartiti, ma bloccati in modo inaccettabile dal Governo e dal Ministro Fitto. La destra ha complicato la burocrazia e imposto nel Decreto Sud un controllo del Governo con gli Accordi di Coesione che sono partiti e portati avanto con enorme ritardo e appesantimento amministrativo. Il tutto sta penalizzando gravemente le Regioni del Sud che non possono neppure cofinanziare i fondi strutturali europei o accompagnare progetti del Pnrr decisivi per le comunità. Per questo abbiamo presentato una nuova interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro Fitto, che è colpevolmente assente e silente sul tema, quali siano le iniziative intenda assumere per erogare concretamente tali risorse e sbloccare interventi necessari alla rimozione degli squilibri economici e sociali” così il capogruppo democratico nella commissione affari europei, Piero De Luca, primo firmatario dell’interrogazione presentata da diversi deputati del gruppo Pd della Camera.

02/02/2024 - 15:10

L'alleanza con il M5S è "possibile e necessaria per rappresentare l'alternativa alla destra peggiore di sempre". “Elly è bravissima a non cadere nelle provocazioni mostrando lungimiranza, saggezza e senso di responsabilità. Invito Conte a non continuare a sbagliare bersaglio: Giuseppe, l’avversario è la destra e il Pd esige rispetto". E' quanto dichiara, in un'intervista a Repubblica, Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo. "Dire che il Pd è bellicista è sbagliare proprio tiro - aggiunge-. Bellicista vuol dire guerrafondaio, che crede nella guerra come valore. E’ totalmente falso". “Io, a differenza del M5S, non ho mai votato a favore dell’invio di armi in Ucraina. Nel 2022 il M5S era nel governo Draghi che votò un decreto legge e ben due risoluzioni a favore dell’invio di armi all’Ucraina. Prendo atto che la linea del M5S poi è cambiata, ma respingo al mittente e rifiuto l’accusa di Pd bellicista". "Ma lo dico a Conte: non si può fare polemica sul passato. Elly Schlein non può essere chiamata a rispondere di politiche del Pd di un tempo in cui non c’era, tanto più perché è stata eletta per cambiare - prosegue Boldrini -. Io non rinfaccio a Conte le invettive volgari di Beppe Grillo nei miei confronti o i decreti Salvini contro i migranti da lui stesso firmati. A procedere guardando nello specchietto retrovisore si va a sbattere: è immaturità politica".

31/01/2024 - 11:53

“Questo provvedimento è la famosa toppa peggio del buco. Le dimensioni reali del problema, solo rispetto ai condomini sono 40 mila cantieri incompiuti, il 15 per cento del totale ammesso al 110 per cento, che vuol dire almeno 350 mila famiglie coinvolte, per un valore di lavori pari a 10 miliardi. Bene, a fronte di questo enorme buco, la risposta del governo è stata istituire un fondo da 16 milioni di euro. Non soddisfatti di questo schiaffo alle famiglie più bisognose, avete pensato bene di stringere ancora di più le maglie della cessione del credito e addirittura dei bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Due decisioni che la dicono lunga sulla considerazione che il governo Meloni ha dei cittadini più fragili e svantaggiati, sulla cui pelle non si fa scrupolo di risparmiare denaro con la scusa dei ‘conti in ordine’”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Claudio Michele Stefanazzi, componente della commissione Finanze, dichiarando il voto contrario del Gruppo del Partito Democratico al decreto Superbonus.

“È da un anno – ha concluso Stefanazzi - che ci ripetete quanto è costato il 110 per cento e sono mesi che vi rifiutate di dirci quanto invece ci ha guadagnato lo Stato con il Superbonus, forse perché altrimenti, numeri alla mano, la narrazione dei conti esorbitanti cadrebbe in un attimo.
Con questo decreto avete sbugiardato definitivamente voi stessi e distrutto ogni residua speranza di centinaia di migliaia di famiglie italiane. Avete spalancato le porte a decine di migliaia di contenziosi che domani costeranno allo Stato molto di più di quanto avreste dovuto spendere per contenere il problema oggi. Siete l’esempio lampante di ciò che un governo non dovrebbe essere: bugiardo, ottuso e inconcludente”.

30/01/2024 - 13:05

*Imbarazzo in Commissione bilancio*

“Il Governo è totalmente in panne e a dimostrarlo non sono solo le boutade quotidiane di Ministri e Sottosegretari. Poco fa in Commissione Bilancio abbiamo scoperto che la confusione è grande anche dalle parti del MEF. Preso dalla smania di spegnere il Superbonus e scaricare altrove le responsabilità dello Stato, il Ministro Giorgetti, con l’inevitabile complicità della Presidente del Consiglio, ha partorito l’ennesimo mostro giuridico.”

Così i deputati del Partito Democratico, Ubaldo Pagano e Cecilia Guerra.

“A pochi minuti dall’approdo in aula del provvedimento, infatti, ci siamo accorti dell’incomprensibile disparità di trattamento che questo decreto fa tra chi ha optato per sconto in fattura o cessione del credito e chi, invece, intendeva portare in detrazione i crediti maturati. Le norme scritte dal Governo, come ci è stato confermato in Commissione, fanno salvi i crediti maturati da chi ha scelto per una delle due opzioni, mentre fanno perdere il credito a chi voleva portarlo in detrazione. Una discriminazione senza ragione, considerato che si tratta di crediti maturati a parità di condizioni e requisiti soddisfatti.”

“Se non avessimo fatto notare la questione, questa previsione assurda che oggi il Parlamento approverà sarebbe passata sotto silenzio. Ora invece governo e maggioranza provano a dire che ci metteranno una pezza...ad aprile. Vigileremo sull’ennesima promessa che puzza di bugia!”

28/01/2024 - 17:38

Sarà presentata interrogazione al Ministro Piantedosi

“Ho riscontrato una situazione che non esiterei a definire indecente. Si tratta di un vero e proprio centro di detenzione in cui attualmente vivono 56 persone in spazi sottodimensionati rispetto alle effettive necessità. Ho raccolto diverse testimonianze e informazioni sugli ospiti, che spesso vivono situazioni di fragilità e che necessiterebbero un’attenzione immediata e specifica. La verità è che queste persone vengono recuperate dal mare e rinchiuse dentro i CPR senza aver commesso alcun reato, e che prima del Decreto Cutro sarebbero state, invece,  inserite nel circuito dell’accoglienza.
La sintesi di come il Governo Meloni intende gestire il fenomeno migratorio: nasconderlo più in profondità possibile agli occhi dei cittadini e dimenticarsi dei diritti di chi qui arriva alla ricerca di un futuro”. Lo spiega in una nota la deputata del Pd, Giovanna Iacono in una nota al termine della visita presso il CPR di Milo (TP), oggetto nei giorni scorsi di una rivolta da parte dei migranti, accompagnata da Valentina Villabuona, presidente del PD della provincia di Trapani e Responsabile del Dipartimento regionale Immigrazione del partito.

Iacono ha annunciato che sarà presentata un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Piantedosi perché “ci spieghi cosa realmente è accaduto nei giorni scorsi, ma soprattutto cosa avverrà adesso che la struttura sarà chiusa per ristrutturazione e i migranti saranno trasferiti. Serve chiarezza – conclude Iacono – per comprendere dove verranno portate queste persone e quale sarà il loro futuro”.

26/01/2024 - 17:35

"Per l'ennesima volta il governo Meloni ha detto no ai ristori per i danni causati dalle alluvioni in Toscana. Siamo francamente sconcertati dalla destra che continua a dimenticare le famiglie e le imprese in ginocchio": è quanto dichiarano i deputati Pd, Emiliano Fossi e Federico Gianassi, sull'ordine del giorno al Decreto Energia respinto dall'Aula di Montecitorio con cui chiedevano ristoro dei danni, sospensione dei termini fiscali e cassa integrazione straordinaria.

"Nel decreto approvato oggi le risorse stanziate sono assolutamente insufficienti mentre la stima dei danni è stata aggiornata recentemente ed ammonta a 2,7 miliardi di euro: le domande di ristoro delle famiglie sono quasi 11.000 e oltre 2.600 quelle delle imprese. La regione Toscana si è attivata e ha stanziato 38 milioni, ma serve l’intervento deciso del governo. Continueremo la nostra battaglia in Parlamento per ottenere i finanziamenti necessari": concludono.

26/01/2024 - 15:57

"Il governo Meloni ormai ci ha abituato alle falsità e alle prese in giro, soprattutto quando si parla di persone non autosufficienti. Nel decreto attuativo della riforma dell’assistenza agli anziani presentato ieri non troviamo altro. Un decreto che in pompa magna annuncia la cosiddetta “prestazione universale”, ma che nei fatti risulta essere esclusivamente una misura sperimentale, per il biennio 2025-2026, rivolta ad una platea piccolissima. Infatti, rispetto ai 3 milioni di persone non autosufficienti, per ottenerla si deve essere in possesso di una serie di stringenti requisiti: almeno 80 anni, livello di bisogno assistenziale gravissimo, isee inferiore a 6000 Euro e titolarità di indennità di accompagnamento. Siamo alle solite, solo bugie e nessun investimento vero, dalle promesse di destinare 1 miliardo di euro siamo passati a destinarne meno della metà ad una platea che alla fine è solo lo 0.18% delle persone che ora usufruiscono dell'assegno di accompagnamento. L’ennesima operazione di propaganda a cui ci ha abituato questo governo che continua imperterrito a giocare con la vita delle persone, soprattutto con le persone più fragili". Lo dichiara Marco Furfaro, responsabile iniziative politiche e welfare della segreteria nazionale PD e capogruppo in commissione affari sociali.

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