30/10/2023 - 12:48

“Oggi la maggioranza di questo parlamento sta spogliando Raffaele Fitto del titolo di semplice ministro e gli sta cingendo la testa con la corona di Viceré del Mezzogiorno d’Italia. D’altronde, perché limitarsi a fare disastri sul solo Pnrr quando si può avere il controllo indiscriminato di tutti i fondi strutturali dell’Unione Europea? Con questo decreto si realizza il sogno del ministro: commissariare il Mezzogiorno d’Italia e tutte le sue istituzioni. Contemporaneamente. per l’altra parte d’Italia, si porta avanti l’autonomia differenziata. Perché il compromesso trovato dalle parti di Palazzo Chigi dev’essere proprio questo: la parte più ricca del Paese può andare avanti da sola, con le proprie forze e i propri soldi. A quella più povera, invece, gli leghiamo le mani, gettandogli un po’ di fumo negli occhi senza sostanza e con la possibilità di concedere qualche prebenda ai governatori che chinano la testa e giurano fedeltà al novello vicerè”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al decreto Sud.

“Il fumo – ha aggiunto l’esponente Pd - è la ZES Unica: una misura compensativa bella solo da fuori, perché dentro la scatola è vuota, completamente priva di copertura finanziaria e con una dotazione di personale assolutamente insufficiente per garantire il funzionamento delle agevolazioni. il decreto ‘Sud’ è una follia totale sin dai suoi presupposti. Questo decreto nasce per punire le Regioni, per colpevolizzarle, per far sì che da oggi in avanti non possano mettere mai più bocca né sulle politiche di sviluppo, né sulle risorse per la coesione. Sulla ZES Unica che cade ogni dubbio sulla buonafede di questo governo. Perché l’idea di una grande misura di incentivo allo sviluppo industriale del Sud è da noi condivisa, ma l’accrocchio che avete messo in piedi non può esserlo nella maniera più assoluta. La ZES Unica targata Fitto è un bluff perché viene consapevolmente messa nelle condizioni di non funzionare! Questa è la vera presa in giro”.

27/10/2023 - 14:59

“Da quando si è insediato, il Governo ha attaccato e indebolito il Sud in ogni azione. Dal progetto di autonomia differenziata secessionista della Lega, ai tagli del reddito di cittadinanza e dei fondi per la non autosufficienza, dalla cancellazione dei 13 miliardi di euro del Pnrr di investimenti dei Comuni per le periferie, al taglio di 500 investimenti in ospedali e case di comunità previsti sempre nel Pnrr, fino al definanziamento di 300 milioni di euro dello stesso Pnrr per valorizzazione dei beni confiscati alla mafia. Tutte misure che stanno producendo o rischiano di produrre un impatto drammatico in particolare nel Mezzogiorno”.

Lo dichiara il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue.

“Come se nulla fosse – continua De Luca -  il Governo approva un Decreto che si occupa del Sud solo nel titolo ma che nella sostanza rappresenta l'ennesimo atto ostile nei confronti del Meridione. Si blocca e complica l'utilizzo delle risorse FSC, circa 26 miliardi di euro, e si cancella l'attuale strumento delle Zes prendendo in giro il Paese con l'idea di un'unica Zes in tutto il Sud. La verità è che resta solo il titolo di questo strumento che viene completamente depotenziato è svuotato. Un becero gioco delle tre carte. Una vera e propria truffa ai danni dello sviluppo del Mezzogiorno e quindi dell'intero Paese. Continueremo la nostra battaglia in Parlamento e nelle piazze per bloccare i disastri della destra”.

 

27/10/2023 - 14:45

Dichiarazione on. Anthony Barbagallo, componente pd in Commissione Antimafia e segretario regionale del Pd Sicilia

“Dovrebbe chiamarsi decreto contro il Sud, quello che è approdato oggi alla Camera e concepito da un governo che non ama il Mezzogiorno. E che, cosa ancora più grave, oltre ai tagli agli Enti locali, al ridimensionamento delle Zes e all'incertezza dello stanziamento dell’80% dei fondi Fsc al Sud, rischia pericolosamente di schiacciare l’occhiolino alla mafia, proprio in un momento in cui, invece, dopo l’arresto di Messina Denaro bisognerebbe intensificare il contrasto e non invece tagliare di oltre 300 milioni il fondo per la valorizzazione dei beni confiscati”. Così il segretario regionale del PD Sicilia e componente della commissione antimafia, Anthony Barbagallo, durante il suo intervento in discussione generale a Montecitorio sul decreto Sud.
“L’anno scorso abbiamo ricordato – rincara  Barbagallo nel suo  intervento in aula - i 40 anni dall'approvazione della legge Rognoni-La Torre, frutto dell’intuizione dell’allora segretario del PCI siciliano che per questo pagò con la vita, venendo trucidato assieme a Rosario Di Salvo dai killer mafiosi di Totò Riina.  Oggi – prosegue  - registriamo un calo preoccupante della  lotta alla mafia e ci troviamo a celebrare l'ennesimo scivolone del governo sui temi della legalità. Non solo sono i provvedimenti che si votano ma i ‘segnali’ che da essi vengono lanciati alla criminalità organizzata: sui beni confiscati il pugno deve essere fermo e l’azione dello stato inflessibile. Il taglio alle risorse, subappalti senza adeguate verifiche e affidamenti diretti,  vanno invece in senso contrario a quanto La Torre ci ha insegnato. Una scelta ancora più grave considerando che l’80% di questi beni confiscati alla mafia si trovano nella mia regione, la Sicilia, in cui è assordante il silenzio su questo tema da parte di un ignavo presidente della Regione”.

26/10/2023 - 16:43

“Pretendiamo di conoscere i contenuti del Memorandum”

L’audizione del ministro Urso sul futuro dell’Ex Ilva non ci ha per niente tranquillizzato, anzi ha aggiunto soltanto ulteriore incertezza ad una crisi già molto complicata. Urso si è trovato costretto ad ammettere che il memorandum firmato dal ministro Fitto con Arcelor-Mittal esiste, ma di fatto non ne ha illustrato i contenuti di cui presumibilmente è all’oscuro lui stesso. Pretendiamo a questo punto che il sia Parlamento che le rappresentanze sindacali vengano immediatamente informati dei contenuti del Memorandum, che costituirebbe un cambio di rotta radicale rispetto alla riconversione dello stabilimento siderurgico più importante d’Italia. Se poi si confermassero le indiscrezioni a proposito del protocollo, definito eufemisticamente una tappa dall’ignaro Urso, che riferiscono di due miliardi di euro trasferiti ad Acelor senza chiari impegni sul processo di rilancio di Ilva, ci troveremmo di fronte alla conferma della politica “dell’assegno in bianco” già praticata dal governo con il cosiddetto decreto Ilva. Soldi pubblici utilizzati per ripianare una gestione fallimentare dei privati. Chiediamo inoltre di sapere che fine abbia fatto il miliardo di euro del Pnrr stanziato per accelerare il processo di decarbonizzazione, che il governo Meloni ha deciso di cancellare per spostarlo sui Fondi per lo sviluppo e la coesione. Oggi il ministro Urso ha parlato di un trasferimento tecnico, ma di fatto non abbiamo nessuna certezza di quelle risorse.

Così i deputati PD della commissione Attività produttive della Camera.

26/10/2023 - 15:59

“Con i nostri emendamenti abbiamo provato a migliorare un decreto che anziché parlare di coesione e sviluppo, crea solo una grande illusione. L’illusione nei confronti delle imprese che vorranno usufruire dei vantaggi che offrono le Zes, ma che al momento, non hanno alcuna copertura economica. Per non parlare delle tante piccole e medie imprese che verranno tagliate fuori da una norma insensata che prevede una soglia minima di investimento pari a 200mila euro. Avevamo chiesto inoltre di avere nuove assunzioni per la nostra pubblica amministrazione, così come la stabilizzazione degli attuali lavoratori precari che hanno acquisito importanti conoscenze. Ma questo decreto, oltre a non affrontare nessuna delle importanti questioni che riguardano il Sud continente anche due articoli che il Pd ritiene assolutamente inaccettabili. Due articoli in materia di immigrazione che non solo aumentano fino a diciotto mesi la possibilità di trattenere in un Cpr chi fugge da guerra e povertà, ma che definisce addirittura tali strutture quali siti per la difesa e la sicurezza nazionale. Per queste ed altre ragioni ci siamo opposti e continueremo ad opporci ad un provvedimento che è contro il Mezzogiorno, mentre dovrebbe rappresentare una grande occasione di sviluppo e crescita del nostro Paese. Ma da un governo che sostiene un progetto come quello dell’autonomia differenziata, c’era da aspettarselo”.

 

Lo scrivono in una nota i componenti della commissione Bilancio della Camera.

26/10/2023 - 15:33

“Le scelte identitarie del governo di Giorgia Meloni sono tutte contro il Sud. Hanno cancellato il reddito di cittadinanza, sono contrari al salario minimo, mettono in campo l'autonomia differenziata e stanno trasformando il Pnrr da grande opportunità a un vero e proprio campo di battaglia. Se prendiamo queste scelte e le caliamo nei confronti del Mezzogiorno, rendiamo la situazione del Sud quasi una situazione irreversibile. Per noi invece il Sud è la più grande occasione di sviluppo e cambiamento del nostro Paese”. Lo ha detto il deputato dem Marco Sarracino, responsabile coesione territoriale e Sud per il Partito Democratico, intervistato sul sito web dei deputati Pd.

“Nel Mezzogiorno – ha aggiunto l’esponente Pd - c'è anche un problema legato alle piccole e medie imprese. Nel decreto Sud la soglia minima di investimenti per le imprese è 200 mila euro. Ma in questi anni nelle Zes (Zone economiche speciali), in particolare nella Regione Abruzzo, si è verificato che il 90 per cento degli investimenti delle imprese fossero inferiori a 200 mila euro. Il decreto crea una grande illusione, ma non ci sono coperture finanziarie, rimandate alla Legge di Bilancio, e ci sono dei tetti che non potranno assolutamente essere rispettati dalle imprese”.

“Il Partito Democratico - ha concluso Sarracino – ha fatto un grande lavoro di ascolto. Ci siamo dati un nuovo metodo per rendere protagonisti innanzitutto i territori e i nostri circoli, i nostri amministratori, con il coinvolgimento anche delle imprese e dei sindacati con cui stiamo dialogando e con i quali abbiamo costruito una serie di emendamenti. E’ un nuovo metodo del Partito di Elly Schlein nel quale crediamo molto. Se noi vogliamo parlare di Pnrr, della Zes unica e delle grandi opportunità del nostro Sud, dobbiamo assolutamente rafforzare la capacità amministrativa delle nostre amministrazioni pubbliche. Purtroppo però in questo decreto, anche rispetto a questo non c'è assolutamente nulla”.

24/10/2023 - 19:51

"Il governo Meloni promette di incentivare le rinnovabili ma si oppone alla proposta del Partito Democratico di consentire l'installazione di pannelli fotovoltaici nei terreni edificabili. Siamo di fronte, ancora una volta, a una destra che predica l'autosufficienza energetica del Paese a parole per poi piegarsi al nulla di fatto".  Lo dichiarano i deputati Simona Bonafè, vicepresidente vicaria del Gruppo Pd e Marco Simiani, capogruppo dem in commissione Ambiente, in merito all'ordine del giorno al Decreto sulla Qualità dell'aria respinto dall'Aula.

24/10/2023 - 16:42

“In materie significative come qualità dell'aria, ambiente, tutela della salute e mobilità sostenibile ci saremmo aspettati un intervento normativo del governo di ben altre proporzioni e, soprattutto, con un metodo diverso fatto di concertazione, partecipazione e confronto. Serviva alimentare l'iniziativa legislativa condividendola con le parti sociali, le città, le categorie produttive, le associazioni, che su scala diffusa si mobilitano ogni giorno per l'ambiente, per la sostenibilità e, naturalmente, con le regioni, che in materia di tutela della salute, per venire alla pregiudiziale di oggi, hanno potestà legislativa concorrente”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, durante le pregiudiziali di costituzionalità al decreto Qualità dell’Aria.

“Quella in esame – ha aggiunto l’esponente dem - non è altro che una 'proroghetta', che certamente non risolve il problema, anzi, al contrario, serve soprattutto a sostenere, per ragioni elettorali, alcune Regioni inadempienti a non agire, superando le richieste europee con espedienti burocratici. Ma la questione che non possiamo è l'insopportabile violazione della prerogative parlamentari in ordine alla trattazione del testo. Qual è l'urgenza che spinge a comprimere cosi tanto l'esame in commissione ed in Aula se il termine ultimo per la conversione è l’11 novembre? Noi ci opporremo con ogni mezzo, dentro e fuori il Palazzo, per garantire l’esercizio delle nostre prerogative costituzionali”.

“Nel merito del testo – ha concluso Barbagallo - sono stati bocciati tutti i nostri emendamenti. Nel tempo in cui viviamo, in cui i dati sull'inquinamento sono inconfutabili, servirebbero scelte strategiche di politica industriale e risorse strutturali per il trasporto pubblico locale e per la mobilità pubblica. Dobbiamo restituire al Paese un ambiente più sano, moderno, capace di salvaguardare la salute dei cittadini, capace di essere competitivo nell'attrarre e conservare le competenze. È chiaro ormai che di questo non volete occuparvi. Serve un disegno una visione che questo   governo non ha. Serve la spinta verso il green che hanno i paesi europei che producono di più. Serve una risposta convincente per migliorare la qualità dell'aria lontana anni luce dal testo che arriva in Aula oggi”.

20/10/2023 - 15:29

“Per ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell'aria nel Paese servivano ben altre misure che un decreto di un solo articolo. Infatti, tra ‘proroghette’ e qualche pannicello caldo, il testo del Dl Aria non contiene novità significative. La salvaguardia dell’ambiente e la contestuale tutela della salute dei cittadini non è dunque una priorità per il governo Meloni che ha prorogato gli attuali limiti vigenti per quanto riguarda le polveri sottili, respingendo tutti gli emendamenti del Pd volti ad ottenere nuovi finanziamenti al trasporto pubblico locale per l’incremento del parco mezzi elettrici di un settore comunque gravemente danneggiato dal vertiginoso aumento del carburante”.

Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, a proposito del Dl Aria approvato ieri in commissioni congiunte Trasporti e Ambiente.

“Come Pd - aggiunge - siamo critici sulla scelta del governo di non accogliere miglioramenti alla norma. E registriamo anche il malumore di alcune regioni del Nord guidate dal centrodestra, con Zaia e Fontana che evidentemente hanno dovuto prendere atto, anche loro, che il governo promette e non mantiene quanto promesso in sede di conferenza Stato-Regioni”.

19/10/2023 - 12:18

“10mila euro di multa e 20 giorni di fermo amministrativo della nave per non aver consegnato le persone soccorse a chi le avrebbe riportate nei campi di detenzione da cui fuggivano: queste sono le “regole” che il governo sta imponendo col decreto ONG del 2 gennaio 2023 a chi salva vite in mare.

Ha fatto bene, l’equipaggio della Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans, a non rispettare le prescrizioni di questo decreto, che è contrario al senso di umanità e prefigura una violazione del diritto internazionale, anche secondo la giustizia italiana: per aver ubbidito all’ordine di riportare in Libia (identificata dalle Nazioni Unite e dalla Commissione Europea come paese e porto non sicuro) le persone soccorse i comandanti della nave italiana Asso Ventotto sono stati condannati dal Tribunale di Napoli.

Cosa avrebbe dovuto fare, l’equipaggio della Mare Jonio? Intendo chiederlo al Ministro dell’Interno Piantedosi con un’interrogazione parlamentare. Tutta la mia solidarietà e la mia gratitudine va all’equipaggio della nave, che nonostante tutto mantiene la forza e la lucidità di non consegnare 69 persone  (tra cui bambini di 7 e 5 anni, e di 2 mesi) alle milizie libiche”. Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa.

16/10/2023 - 13:15

“Ho presentato in commissione bilancio al decreto Sud un emendamento per semplificare e uniformare le procedure di affrancazioni a Roma”. Lo afferma il deputato dem Claudio Mancini, segretario della commissione Bilancio della Camera. 

“Con questo emendamento - conclude Mancini - sarebbe possibile sanare una profonda ingiustizia che al momento rende costoso e complesso per molti cittadini di Roma Capitale completare queste pratiche e godere fino in fondo del diritto alla casa, che è il senso vero dell’edilizia popolare. Sappiamo che altre forze politiche della maggioranza hanno presentato proposte di legge nella stessa direzione, spero che tutti i gruppi possano convergere su questa proposta così da renderla immediatamente operativa”.

 

13/10/2023 - 18:35

“Insieme ai colleghi Curti e Orfini ho depositato un emendamento al Decreto Sud in commissione Bilancio per proporre l’allargamento della Zona Economica Speciale a tutti i territori dell’ex Cassa del Mezzogiorno, comprendendo quindi anche le provincie di Latina e Frosinone e gli altri territori di Lazio e Marche una volta compresi sotto questo istituto”.

Lo dichiara il deputato del Partito Democratico, Claudio Mancini, segretario della commissione Bilancio.

“Come già fatto nel 2020 con un emendamento a mia firma per il fondo per la deindustrializzazione - aggiunge - chiediamo che la Zes, ampliata a tutto il Meridione dal decreto, sia allargata a queste aree dato vi è una profonda omogeneità e contiguità economica tra i territori esclusi e il resto del Mezzogiorno. Speriamo che il governo accolga la proposta. Se si dovesse proseguire sulla strada tracciata dalla maggioranza, si perpetuerebbe una profonda ingiustizia e un danno alle provincie e i comuni esclusi. Oltre alla mancata applicazione degli incentivi e delle semplificazioni - conclude - è, infatti, possibile che investimenti già previsti in questi territori migrino verso aree ora comprese nella Zes, creando un’orribile competizione al ribasso tra territori vicini”.

13/10/2023 - 11:50

"Quattro giorni fa, durante la mia visita all'hotspot di Pozzallo, in Sicilia, ho visto una situazione che mi ha profondamente preoccupata e addolorata. Ragazzi e ragazze in camerate enormi insieme agli adulti e, soprattutto, due giovanissime somale con segni di violenze e torture su tutto il corpo, raggomitolate su materassi sporchi poggiati a terra, con il terrore negli occhi. È allarmante che l'ultimo decreto immigrazione del governo Meloni, da lunedì in discussione in commissione Affari costituzionali della Camera, voglia cancellare le speciali tutele previste per i minori". Lo dichiara Laura BOLDRINI, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. "Il testo del governo - spiega - mette infatti ragazze e ragazzi dai 16 anni sullo stesso piano degli adulti, prevedendo di potere ospitarli nelle stesse strutture di chi ha più di 18 anni in caso di mancanza di posti in quelle a loro dedicate. Una promiscuità pericolosa per i più giovani e che impedisce di attuare le misure previste a loro sostegno. Invece di aumentare le tutele per i minori non accompagnati, di garantire le cure necessarie, di organizzare un'accoglienza dignitosa di cui c'è un enorme bisogno il governo Meloni decide di cancellare le garanzie previste dalla legge Zampa. Condivido, dunque, la preoccupazione delle maggiori associazioni italiane che si occupano di richiedenti asilo e migranti per il peggioramento della condizione dei minori non accompagnati che il decreto comporta, in contrasto perfino con la Convenzione dell'Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Una decisione che, oltre a essere disumana, porta discredito al Paese". "In Parlamento contrasteremo con fermezza queste misure", conclude BOLDRINI.

12/10/2023 - 17:39

“Condividiamo e sosteniamo l'iniziativa delle più importati Associazioni italiane a internazionali contro il Dl Immigrazione e Sicurezza. È assolutamente fondata la loro preoccupazione ed è sacrosanto l'appello che hanno lanciato contro le ultime norme volute dal governo con il Dl 133, che mettono a rischio i diritti dei minori stranieri migranti. È un grave errore pensare di introdurre procedure che rischiano di far espellere minorenni, che devono essere tutelati più di chiunque altro e che sono protetti dal diritto internazionale. Così come è un errore mettere giovani ragazze e ragazze stranieri non accompagnati negli stessi centri di accoglienza con gli adulti costringendoli a una condizione di promiscuità pericolosa, inaccettabile e da sempre vietata. La scelta di derogare al numero massimo di persone nei centri di accoglienza è la dimostrazione dell'associazione incapacità del governo di affrontare questa fase in modo adeguato. Non solo condividiamo l'iniziativa autorevole del mondo dell'associazionismo contro il Decreto appena incardinato alla Camera, ma come Partito Democratico faremo di tutto in Commissione e in Aula per impedire che anche questo scempio venga realizzato”.

 

Così il deputato democratico della commissione Affari costituzionali ed ex vice ministro dell’Interno, Matteo Mauri.

10/10/2023 - 15:54

Oggi più che ieri c’è l’esigenza di tutelare la redditività delle imprese agricole spesso condizionate nella fase della produzione da processi biologici e da fattori meteorologici. Per questo come Gruppo Pd, insieme ai colleghi Stefania Marino, relatrice del progetto di legge,  Antonella Forattini e Andrea Rossi, siamo intervenuti con una serie di proposte emendative alla Camera, approvate dalla Commissione Agricoltura, al decreto legislativo 198/2021, che consentono ora di mantenere in equilibrio la fissazione dei prezzi e il rapporto tra fornitori e grande distribuzione, con una più puntuale definizione dei costi di produzione. Mai più dunque prodotti acquistati sotto costo dalla grande distribuzione rispetto ai costi effettivi di produzione.
Al tempo stesso con gli emendamenti Pd si è stabilito che la definizione di parametri di sostenibilità ambientale sociale ed economica di un prodotto non può prescindere dal rispetto dei diritti dei lavoratori a cominciare dalla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Spetterà infine al Ministero dell’Agricoltura promuovere campagne divulgative e programmi di comunicazione istituzionale volti a favorire una corretta informazione del consumatore sulla composizione e formazione dei prezzi dei prodotti agroalimentari ivi compresi i prodotti freschi.

Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

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