13/09/2023 - 12:16

“Le misure per le lavoratrici e i lavoratori esposti al caldo estremo contenute in questo decreto sono insufficienti, inadeguate e tardive. Per questo il Gruppo del Partito Democratico ha dovuto votare contro anche alla Camera. La destra ha scelto di non tutelare quel 90% di lavoratrici e lavoratori del comparto agricolo che non hanno un contratto a tempo indeterminato, così come i lavoratori del mondo delle piattaforme, bocciando tutte le proposte di modifiche in tal senso”.

Lo ha detto la deputata dem, Chiara Gribaudo, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, intervenendo in Aula in dichiarazione di voto sul Decreto Caldo.

“L’esecutivo sceglie di non scegliere - ha aggiunto - colpendo ancora i più fragili. Un ‘decretuccio’ figlio di una logica emergenziale che non risolve i problemi e non maschera il pregiudizio di fondo: il governo affronta con poca serietà e consapevolezza il dramma della crisi climatica, di cui l’Italia è uno dei Paesi più esposti in Europa. Il nostro voto contrario nasce dal profondo convincimento che nel nostro Paese si debba affrontare con grande determinazione, responsabilità e in modo strutturale questa emergenza, con strumenti nuovi e diversi che garantiscano il diritto alla vita per chi lavora. Serve un sistema di norme e tutele che scatti automaticamente all’aumentare delle temperature, nuovi ammortizzatori sociali che aiutino lavoratori e imprese. La sicurezza - ha concluso - deve diventare una priorità, anche di fronte al clima”.
 

13/09/2023 - 12:14

Governo Meloni, da immigrazione a banche, solo demagogia e approssimazione

“Proteggere i cittadini e gli stati nelle transizioni della nostra epoca, prima fra tutte quelle ambientale e digitale. E continuare nella lotta alla crisi climatica, mantenendo altro il livello di ambizione del Green Deal. Questo il messaggio più importante che viene oggi dall’Europa”.
Lo ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, commentando a Sky la relazione sullo stato dell’Unione della Presidente Ursula Von der Leyen.
“Parole molto chiare sui diritti, a cominciare da quelli delle donne e contro la violenza di genere che noi crediamo debbano essere al centro della dimensione europea anche nella prossima legislatura. Così come al centro dovrà essere il tema dell’immigrazione – ha proseguito Braga – anche alla luce delle difficoltà della gestione del Governo Meloni. Dalla lotta alle ong al decreto Cutro, nessuna iniziativa dell’Italia ha dato risposte efficaci. Si è affrontato in modo demagogico e senza lavorare convintamente alla revisione dei trattati di Dublino, isolando il nostro paese e caricandolo di un fenomeno epocale.
Il metodo del governo è sempre lo stesso – ha concluso la capogruppo Pd – propaganda e approssimazione, la stessa con cui ha avanzato la proposta di tassazione degli extraprofitti delle banche che pure può avere un senso redistributivo importante. Tuttavia sarebbe più efficace una seria lotta all’evasione e soprattutto avere una legge di bilancio che dica chiaramente come intende affrontare a proteggere il potere di acquisto delle famiglie e abbassare l’impatto dell’aumento dei tassi dei mutui”.

13/09/2023 - 11:11

“Il governo continua ad accanirsi contro i rider, ad oggi una delle categorie senza diritti, simbolo di precarietà e spesso costretta a mettere a rischio la propria incolumità per pochi euro. La destra ha infatti respinto un ordine del giorno del Pd che avrebbe garantito a questi lavoratori maggiori tutele, anche sotto forma di specifiche indennità aggiuntive, in caso di eventi climatici estremi. Sono ancora sotto gli occhi di tutti le immagini dei giorni scorsi del ciclo fattorino che tentava a Genova di consegnare una pizza al buio durante un nubifragio mentre era in corso un’allerta meteo. Siamo sconcertati da questa maggioranza che volta le spalle ai più deboli e respinge qualsiasi norma elementare di sicurezza sul lavoro anche dopo la tragedia di Brandizzo”: è quanto dichiara il deputato Pd Emiliano Fossi sul suo ordine del giorno al cosiddetto “Decreto Caldo” respinto dall’Aula di Montecitorio.

12/09/2023 - 19:22

“L'allergia ai controlli di questo governo, rischia di diventare una malattia incurabile per il Paese. La maggioranza ha infatti respinto un nostro ordine del giorno che chiedeva al governo di adottare ogni iniziativa utile, al fine di potenziare i controlli sull'utilizzo appropriato delle risorse previste dal decreto legge all’esame dell’Aula. Ma davvero questo Parlamento può votare contro i controlli sull'utilizzo appropriato delle risorse? Ma dove stiamo arrivando? Questo voto contrario è già gravissimo, ma è ancora più grave, perché appena due mesi fa, sempre su proposta delle opposizioni, praticamente un testo quasi identico ha avuto un parere favorevole da parte del governo. Cosa è cambiato in questi due mesi?”. Lo dichiarano i deputati dem Andrea Casu e Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro in merito al decreto Caldo in discussione alla Camera.

“Oggi – concludono Casu e Scotto - la maggioranza non è più d'accordo a potenziare i controlli? Sullo scandalo che colpisce la Visibilia editore e la ministra Santanché apprendiamo ogni giorno nuove inquietanti elementi e sarà la magistratura ad accertare le responsabilità ma politicamente è  chiaro che questa brutta vicenda rappresenta purtroppo la punta dell’iceberg dello spreco di risorse che ha riguardato l’uso improprio della cassa Covid. Secondo uno studio dell'ufficio parlamentare di bilancio del 2020, 2,7 miliardi di euro di spesa si sarebbero potuti risparmiare in presenza di comportamenti corretti. Come è possibile votare contro i potenziamento dei controlli per evitare che il furto di risorse pubbliche possa ripetersi in futuro?”.

12/09/2023 - 17:41

“Pur di nominare la nuova governance della Rai, il governo Meloni aveva rimosso con un decreto legge il sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli, Stephane Lissner, per sostituirlo con Carlo Fuortes costretto a dimettersi dalla guida di Viale Mazzini. Oggi il Tribunale di Napoli ha reintegrato nel suo ruolo Stephane Lissner, dandoci di fatto ragione quando definivamo quel decreto un atto illegittimo e ad personam. Una scelta sciagurata contro la quale presentammo anche una pregiudiziale bocciata da una maggioranza di destra ammalata da bulimia di poltrone”.

Lo dichiarano i componenti della Vigilanza Rai del Partito Democratico.

08/09/2023 - 17:43

“Il contrasto alla violenza giovanile dovrebbe passare per un investimento su educazione e formazione: il decreto ‘Caivano’ invece mette i giovani nelle mani dei questori”. Così la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia, commentando le misure contenute nel decreto del governo Meloni. “Arresti facili, daspo,  fino alla decisione di incarcerare i genitori: il decreto legge Caivano è la “summa” di una strategia repressiva che non guarda ai veri fattori scatenanti il disagio e la criminalità giovanile”.
“Non si tratta di un intervento legislativo strutturale – sottolinea la deputata Pd - ma di misure spot schiacciate nella direzione securitaria, che servono a costruire slogan ma non risolvono le fragilità alla base di questi fatti. E’ necessario invece rovesciare la prospettiva: la pena non è un deterrente a non commettere nuovi reati. Mettere mano al sistema penale richiederebbe come primo passo la differenziazione delle pene per i minori. Aggiungo, serve un investimento sull’educazione, sul contrasto al disagio giovanile, sull’inclusione sociale. Sono necessari investimenti sociali e culturali nelle periferie urbane. Serve – conclude Di Biase - la lotta alla dispersione scolastica, non attraverso l’arresto dei genitori ma con investimenti sulle scuole e sull’insegnamento”.

08/09/2023 - 13:59

“Mentre la destra accentra e cambia per decreto la governance delle Zes istituendo nel Sud Italia una unica Zona Economica Speciale la cui efficacia è ancora tutta da verificare, ci sono territori in tutta Italia che aspettano da mesi l'istituzione delle Zone logistica semplificate, già individuate dalle singole Regioni, ma colpevolmente ancora non ratificate dal governo: stiamo parlando della Toscana, della Lombardia, del Lazio, della Liguria, del Friuli e dell’Emilia Romagna. Si tratta di aree vaste però private di strumenti normativi e fiscali che garantirebbero il rilancio sociale, occupazionale ed economico di zone oggi in crisi”. Così Marco Simiani, capogruppo del Pd in commissione Ambiente di Montecitorio, sul provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri.

“Quello che colpisce di più di questa maggioranza non è soltanto l’incapacità e la confusione, già manifestata dai ritardi del Pnrr, dall’inflazione che sale, dal caro carburante, dall’immigrazione incontrollata, ma l’arroganza con cui governa: dichiara di volere l’autonomia ma poi accentra la governance, chiede tempo per attuare le riforme ma poi smantella quelle appena varate, è incapace di rispettare gli impegni comunitari ma accusa il Commissario Gentiloni. Sui ritardi delle Zls non ancora istituite nel centro e nel nord Italia abbiamo da tempo presentato numerosi atti parlamentari ancora senza risposta”, conclude Marco Simiani.

08/09/2023 - 12:56

Cancellano il reddito di cittadinanza, azzerano fondi del Pnrr per le periferie. L’unica risposta del Governo a povertà e disagio sociale è ordine e sicurezza. Il decreto reprime, colpisce i minori senza costruire reti sociali e solidali. Cercano voti a destra e dimenticano il Paese.

Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

08/09/2023 - 12:30

L’Esecutivo, oltre a regolamentare una ZES unica per il Mezzogiorno in maniera inconcludente e farraginosa, completa l’opera dimenticando la Regione che ha subito più calamità nel corso dell’ultimo decennio.

 

“L’istituzione della nuova ZONA ECONOMICA SPECIALE unica per il Mezzogiorno, formalizzata mediante Decreto, avviene attraverso l’adozione di un modello caratterizzato da enormi falle. Ed è grave peraltro che il provvedimento, nel metodo, rappresenti l’ennesimo e offensivo atto di indifferenza riservato dal Governo Meloni alla Regione Marche. Cioè a quella realtà territoriale che, ancora oggi, è caratterizzata dalla vigenza di ben quattro stati di emergenza. Assolutamente incomprensibile, poi, la posizione di vassallaggio assunta dalla Giunta regionale di centrodestra: sempre più incapace di incidere sulle scelte fondamentali e costantemente umiliata sul fronte della tutela degli interessi della nostra Comunità. Stupiscono, in particolare, il silenzio e l’accondiscendenza dei rappresentanti territoriali di maggioranza che, pur esercitando ruoli anche di primo piano, non sono in grado di erigere un argine rispetto alla deriva impressa dall’Esecutivo nazionale. Pertanto nei prossimi giorni mi adopererò affinché il decreto venga rivisto nei suoi contenuti e le Marche, tristemente messe in panchina dal Governo Meloni, possano giocare la loro partita”. Lo dichiara il deputato del PD Augusto Curti.

08/09/2023 - 10:53

“Con l’eliminazione delle Zes il Governo ha creato uno strumento burocratico infernale, una cabina di regia che dovrebbe rilasciare tutte le autorizzazioni che prende il posto delle 8 Zes esistenti con una dotazione finanziaria e di personale identica a quella di una sola Zes, quindi 8 milioni per la Zes unica come precedentemente 8 milioni per ogni singola Zes. Si creerà un collo di bottiglia enorme. Hanno eliminato il taglio del 50% dell’ires; hanno semplicemente rifinanziato il credito d’imposta Sud quindi nulla di innovativo da parte dell’attuale Governo; per cui al momento la cabina di regia unica dovrebbe fare un’attività di programmazione per tutto il Mezzogiorno impossibile da realizzare. Questa manovra sembra piu che altro un tentativo maldestro da parte del Governo di tornare ad una sorta di Iri”. Lo dichiara Stefano Graziano deputato Pd.

“Ma la cosa che va evidenziata e che è stata nascosta nel decreto Sud spostando tutta l’attenzione sulle Zes e poco e niente sul Fsc - prosegue il dem - è proprio il fatto che il ministro Fitto si è letteralmente appropriato del Fsc, cioè sostanzialmente ha definito un procedimento anche in questo caso barocco e complesso di negoziato regione per regione per autorizzare l’utilizzo del Fsc ma definendo in maniera preventiva quali sono gli obiettivi che devono essere raggiunti con l’utilizzo del Fsc, il più importante dei quali è finanziare progetti coerenti con il Pnrr. Quindi si completa il furto che Fitto aveva annunciato per cui quando si siederà con le Regioni e negozierà l’utilizzo del Fsc pretenderà che le Regioni vadano a coprire i progetti che lui nel frattempo ha tagliato sul Pnrr”, conclude Stefano Graziano.

07/09/2023 - 19:35

Il decreto è una grande presa in giro. Quanto alle Zes, l'unica operazione vera è l'accentramento di tutte le competenze per le autorizzazioni all'avvio di nuove attività economiche nel Sud ad una Struttura di missione presso Palazzo Chigi, creando un imbuto che bloccherà pericolosamente e non semplificherà per nulla le procedure burocratiche come le Zes richiederebbero. Ancora una volta, il Governo manifesta solo la volontà di gestione centralizzata delle risorse e degli investimenti. Il tutto peraltro senza le risorse o competenze necessarie per seguire davvero l'enorme mole potenziale di richieste che potrebbero arrivare.

Quanto ai benefici economici, non si mettono le risorse per confermare il più importante incentivo fiscale oggi esistente e voluto dal Partito Democratico negli anni scorsi, ossia il dimezzamento dell'Ires per le nuove attività economiche, che quindi scompare.

Resta solo il credito d'imposta che in realtà non è altro che la proroga di quello già oggi esistente in tutto il Sud. Credito peraltro limitato fortemente perché consentito solo agli investimenti sopra i 200.000 euro, escludendo la gran parte delle nuove possibili attività delle Piccole e Medie Imprese.

Nella sostanza, il decreto è una misura che al di là del titolo e del nome suggestivo, cancella e distrugge lo strumento delle Zes, annacquandolo da un punto di vista economico e accentrando solo le scelte per gestire da Roma i progetti di investimenti da autorizzare. Una misura assolutamente anti Sud, come dimostrato anche dalle norme sulle risorse FSC, che ancora non vengono erogate alle Regioni e che il Governo immagina di utilizzare in misura rilevante per coprire i tagli dei 13 miliardi di euro dei progetti del Pnrr rivolti ai nostri territori. Il Governo si conferma nemico del Mezzogiorno e dello sviluppo, quindi dell'intero Paese.

Così Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche Ue della Camera.

07/09/2023 - 11:31

“Nel giorno in cui arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri il cosiddetto ‘decreto baby gang’, in cui si proporrà probabilmente, tra le altre cose, di facilitare l’incarcerazione per gli under 18, l’assessora della Regione Veneto, Elena Donazzan, di Fratelli d’Italia, ci restituisce un’immagine chiara della visione di questa destra delle persone detenute: sono ‘la peggiore umanità’. I persi. Gli irrecuperabili. Di fronte alla rabbia, comprensibile, delle comunità di fronte a chi ha condotte criminali, da un assessore regionale ci si aspetterebbe consapevolezza del ruolo rieducativo che dovrebbe avere la pena; a Elena Donazzan invece basta descrivere con parole deumanizzanti un contesto e delle persone per cui né la sua giunta, né il suo governo, hanno intenzione di fare nulla. In carcere finiscono soprattutto persone con grandi difficoltà economiche, sociali, di contesto. Perché non chiedersi come migliorare quelle condizioni? Sarà perché quella è la ‘peggiore umanità’, quella che nemmeno a meno di 18 anni può essere rieducata, quella che deve rimanere segregata per sempre, quella che poco importa se si suicida in cella”.

 

Lo dichiara la deputata del Partito Democratico, Rachele Scarpa.

30/08/2023 - 16:08

Nella passata legislatura, dopo un lungo confronto con le lavoratrici e i lavoratori del settore e con un grande sforzo unitario in parlamento, approvammo la riforma del welfare per il settore dello spettacolo dal vivo e introducemmo l'indennità di discontinuità come perno di un nuovo sistema di previdenza che riconoscesse le specificità di un lavoro che è per sua natura discontinuo.
Nella prima legge di bilancio di questa legislatura, con l'approvazione - figlia di un costruttivo confronto col presidente Mollicone - di un mio emendamento, reperimmo 100 milioni per finanziare l'avviamento della riforma.
Per renderla esecutiva mancavano i decreti attuativi che il ministro Sangiuliano si era impegnato a varare nel più breve tempo possibile e con un confronto con gli operatori del settore.
Nulla abbiamo più saputo fino all'ultimo consiglio dei ministri in cui è stata discussa una bozza di decreto. Che però rischia di vanificare anni di lavoro e di confronto.
Lo spirito della norma viene completamente snaturato: invece di un nuovo welfare siamo di fronte a una misura di sostegno al reddito, peraltro assolutamente insufficiente. Una platea ridottissima (appena 20.000 persone) e una cifra bassissima (1.500 euro annui).
Non è questa la norma che il parlamento aveva affidato al governo, non è questa l'indennità di discontinuità,  non è questo quello che serve al settore. Chiediamo al governo di ritirare quel testo e di fare quello che avrebbe dovuto fare in questi otto mesi, ovvero confrontarsi con le lavoratrici e i lavoratori e rimanere fedele al mandato affidatogli dal parlamento.

Lo dichiara il deputato democratico Matteo Orfini

23/08/2023 - 20:18

Contrasta le Ong invece dei trafficanti
L'ultima vicenda “Sea Eye 4” è emblematica. A causa del decreto voluto dal governo Meloni, la nave resterà ferma al porto di Salerno per 20 giorni e dovrà pagare una multa di 3000 euro. Ci risiamo. Il governo preferisce contrastare le Ong piuttosto che i trafficanti. La destra preferisce, per la sua propaganda, attaccare chi salva vite umane nel Mediterraneo invece di contrastare in maniera seria le tratte criminali di esseri umani. I risultati fallimentari sono evidenti, con gli sbarchi aumentati di oltre il 100% nel 2023. Il governo cambi questo atteggiamento vergognoso, lavori per aprire canali umanitari strutturati e per politiche di solidarietà in Europa convincendo i suoi amici sovranisti. E soprattutto, lavori per politiche serie di accoglienza e integrazione, smettendola di abbandonare a se stessi gli amministratori locali, lasciati soli a gestire questa fase di emergenza.

Così il deputato dem, Piero De Luca, capogruppo PD in commissione Politiche UE della Camera.

21/08/2023 - 15:19

 "Zero termico a 5328 metri. Un record per il nostro Paese. Una notizia preoccupante che segnala, se mai ce ne fosse bisogno, la complessita' della crisi climatica che deve essere affrontata strutturalmente e non certo con ridicole misure d'emergenza come e' avvenuto con il decreto siccita' o anche con il decreto alluvione, peraltro senza impegnare le risorse necessarie per favorire la transizione ecologica e la ricostruzione". Lo dichiara Stefano Vaccari capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di presidenza della Camera. "L'agricoltura italiana segnala un preoccupante calo delle produzioni e sulle nostre tavole arrivano cibi piu' costosi. Il governo vive alla giornata sperando che passi la nottata e la calura, ma i dati scientifici e gli eventi catastrofici dovrebbero indicare responsabilmente una nuova strada da percorrere. Da Pichetto e Lollobrigida di contro solo annunci o dichiarazioni sui prezzi del caffe' da localita' turistiche esclusive, che servono ad alzare bandierine ma non a risolvere i problemi. Li aspetteremo come sempre in Parlamento, nonostante lo abbiano sempre piu' esautorato della propria funzione", conclude.

Pagine