19/05/2023 - 12:33

“Il governo non stanzierà risorse per tagliare le bollette a negozi e botteghe artigiane in crisi. Nonostante le promesse fatte in campagna elettorale e l’indispensabile ruolo di presidio, anche sociale, svolto da queste attività". Lo afferma il deputato dem Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia in merito al suo ordine del giorno al decreto Bollette, sottoscritto anche dai colleghi Marco Simiani e Simona Bonafè, respinto dall’Aula di Montecitorio.

“Una strada con tanti negozi e artigiani - ha concluso Gianassi - contribuisce alla sicurezza e allo sviluppo economico ed occupazionale delle città, promuovendo socialità e contrastando l’abbandono. Queste attività, messe a rischio dalla crisi, sono state completamente trascurate dal governo. Il Partito Democratico ritiene che queste imprese vadano salvaguardate e continuerà a avanzare proposte di sostegno e norme specifiche per rilanciare il settore”.

18/05/2023 - 20:02

La narrazione propagandistica del governo Meloni si scontra con i fatti e il decreto bollette ne è l’ennesimo esempio. Le misure per alleggerire l’impatto dell’aumento dei costi energetici per famiglie e imprese sono solo proroghe di interventi già adottati in precedenza. Il governo procede così, non permettendo nessun tipo di stabilità né di programmazione e con risorse insufficienti a migliorare la situazione di lavoratori e pensionati a fronte di un aumento consistente del costo della vita dovuto a inflazione e speculazione: dall’energia ai generi alimentari. Vanno recuperate altre risorse con un’operazione di equità dal punto di vista fiscale attraverso il recupero dell’enorme evasione fiscale. Peccato che invece questo decreto vari uno scudo penale, l’ennesimo condono per gli evasori inserito all’ultimo secondo. La maggioranza infatti depenalizza l’omesso versamento, perché i 12 condoni della legge di bilancio evidentemente non sono bastati.  

In materia di sanità questo decreto prevede solo un’operazione di maquillage, ignorando il precario stato di salute del Servizio sanitario nazionale, i cui princìpi fondamentali di universalità, uguaglianza e equità sono minati da criticità che compromettono il diritto costituzionale alla tutela della salute. Interminabili liste di attesa costringono a ricorrere al privato, impoveriscono le famiglie, sino alla rinuncia alle cure; diseguaglianze regionali e locali nell’offerta di servizi e prestazioni determinano migrazione sanitaria, inaccessibilità alle innovazioni, sino alla riduzione dell’aspettativa di vita. E questo quadro rischierà di aggravarsi con il progetto Spacca Italia del governo che mira a disgregare il Paese, impoverendo sempre di più chi già è in difficoltà.

Il tempo è scaduto. È ora che questo governo prenda in mano le questioni vere del nostro paese: la tenuta della sanità pubblica, l’attuazione dei progetti finanziati con il Pnrr, la valorizzazione del personale sanitario, senza dimenticare i ricercatori precari, la lotta all’evasione fiscale, smettendola di strizzare l’occhio agli evasori fiscali.

Così la deputata del Pd Ilenia Malavasi durante la dichiarazione di voto in Aula.

 

18/05/2023 - 20:00

Per la Portovesme srl non è più tempo di raccomandazioni ma di impegni concreti. Il governo invece si sottrae. Per questo oggi, in sede di votazione del decreto bollette, non ho accettato la proposta del governo di trasformare un ordine del giorno, a mia firma e della collega Ghirra, in una raccomandazione sulla crisi della Portovesme. Non si possono prendere in giro oltre 1500 lavoratori, tra diretti e indiretti, che sono a casa senza alcuna tutela e nella migliore delle ipotesi in cassa integrazione con un taglio deciso dei loro stipendi che non garantisce la dignità di vita a migliaia di famiglie. In realtà cosa si chiedeva? Di arrivare come in passato è avvenuto per altre aziende ad accordi bilaterali per la fornitura dell'energia elettrica vista l'assenza in Sardegna di un metanodotto. Al tempo stesso chiedevamo al governo di alzare il livello della trattativa ai massimi livelli manageriali internazionali per consentire di riattivare l'attività industriale. Il Governo si è invece girato dall'altra parte così come ha fatto finora la regione Sardegna.

Così il deputato del Pd Silvio Lai.

18/05/2023 - 17:47

Accolto alla Camera l'ordine del giorno del Gruppo PD, a mia prima firma, che impegna il governo a ripristinare il credito di imposta per le imprese agricole e agroalimentari che vogliono realizzare investimenti per la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico. Sono agevolabili anche le spese per attività e progetti legati all’incremento delle esportazioni. Il bonus “agricoltura” è pari al 40 per cento degli investimenti sostenuti.

Con il decreto bollette questa opportunità era stata cassata. Con l'odg accolto abbiamo chiesto di ripristinare le risorse per il 2023 (5ml tolti) al fine di sviluppare e potenziare le attività commerciali in ambito agricolo e agroalimentare e favorire nuove opportunità in particolare per quanto riguarda il commercio extranazionale e implementare la logistica. Solo così si può dare certezza agli investimenti realizzati a tutti i soggetti che operano nel comparto agroalimentare e ci auguriamo che venga fatto quanto prima.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd della Commissione Agricoltura della Camera.

17/05/2023 - 11:15

“Un progetto di carta senza coperture tra mille incertezze che non si sa se e quando vedrà l’inizio dei lavori. Non ci sono le coperture, solo carta straccia. Di certo, al contrario, ci sono i compensi per i componenti del Cda per i quali è prevista la deroga ai 240 mila euro annui ovvero il tetto allo stato erogabile per i componenti dei cda delle controllate dallo Stato. Ripugna che in un momento del genere si possano prevedere tali indennità per consiglieri che non è detto che lavoreranno mai e non detto che si inizierà mai quest’opera. Così come è ancora più ripugnante che compensi ancora più alti, 500 mila euro annui, vadano ai componenti del comitato scientifico, scelti senza procedure di trasparenza, senza un regolare coinvolgimento degli ordini professionali. Insomma, il Ponte sullo Stretto è solo ‘propaganda & poltrone’ per il ministro Salvini che è invitato a non parlare per nome e per conto dei siciliani”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti e segretario regionale del Pd Sicilia, annunciando ieri alla Camera il no del Partito Democratico durante le dichiarazioni di voto finale sul decreto legge Ponte.

16/05/2023 - 20:32

Un decreto sbagliato e dannoso, fatto di forzature e sprechi. Un progetto vecchio e irrealizzabile. Una inutile stelletta sulla felpa di Salvini che non risolve nessuno dei problemi di collegamento e sviluppo della Sicilia e dell’Italia.

Così su Twitter Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

16/05/2023 - 19:45

“Per l'ennesima volta in questa legislatura il governo utilizza lo strumento della decretazione d'urgenza. Andiamo avanti ormai esclusivamente con il binomio incessante decreto legge e fiducia ogni settimana. Nel caso di specie addirittura i presupposti della necessità e urgenza vengono utilizzati per un progetto di opera pubblica senza coperture, tra mille incertezze che non si sa se mai vedrà il concreto inizio dei lavori. Mille incertezze e mille perplessità, a partire dal fatto che viene previsto un'opera che non ha riscontri empirici che non ha riscontri fisici che non ha riscontri in natura”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, durante le dichiarazioni di voto finale sul decreto Ponte sullo stretto.

“Il governo Meloni – ha proseguito l’esponente Pd - propone infatti un ponte ad una campata con una luce di circa 3.200 metri pari quasi al doppio del ponte più lungo ad oggi esistente al mondo. Tutti gli studi fatti dai governi precedenti, dimostrano che con le folate di vento si è costretti a chiudere anche il traffico lungo il ponte fatto proprio in quella zona. Non hanno ricevuto risposta le nostre domande a proposito della vulnerabilità sismica e della idoneità statica, sono stati bocciati tutti i nostri emendamenti. Il ministro Salvini ha avuto il coraggio di dire nei mesi scorsi a Taormina che quest'opera cito testualmente ‘sarebbe l'opera più green del mondo’. Altro che opera più green. Inopinatamente l'articolo 3, comma 6, del testo in esame che prevede che la valutazione di impatto ambientale debba essere concentrata solo sugli elementi di novità del progetto. La valutazione di impatto ambientale va effettuata su tutti i contenuti del progetto definitivo integrato”.

“L'interesse pubblico – ha concluso Barbagallo - avrebbe imposto di contenere i costi e realizzare un'opera sicura che tuteli l'ambiente e il paesaggio con un procedimento trasparente. Ed invece il vostro emendamento sul doppio adeguamento dei prezzi e delle voci di prezzo, tutela tutto tranne l'interesse pubblico. Certamente quell'emendamento di trasparente, non ha un bel nulla. Il governo ha deciso di andare avanti a colpi di maggioranza, fuggendo il confronto parlamentare e il dibattito pubblico. Ma la scorciatoia che prendete oggi vi porterà a sbattere. Sono troppo le forzature sul progetto e sulla procedura e soprattutto i conti che non tornano sia quelli del costo dell'opera che quelli delle coperture che non ci sono. Continueremo la nostra battaglia politica dentro quest'aula, ma anche nelle piazze per avversare questa soluzione nefasta. Per queste ragione il Partito Democratico voterà contro il testo all'esame dell'Aula oggi.

16/05/2023 - 13:57

Dichiarazione di Simona Bonafè, capogruppo Pd in commissione Affari Costituzionali
“Prima il governo annuncia la carica e poi si ritira con la coda tra le gambe. Davvero una gran  brutta figura sul caro affitti.”

Così Simona Bonafè, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali commenta la decisione del governo di ritirare l’emendamento contro il caro affitti inserito nel decreto sulla pubblica amministrazione. “Se 660 milioni potevano non bastare di  fronte ad una emergenza che sta coinvolgendo migliaia di giovani universitari, questo repentino dietrofront di oggi dimostra non già la sciatteria di questo esecutivo ma l’incapacità di risolvere i problemi veri che riguardano il paese. Troppo facile e troppo demagogico annunciare, in piena campagna elettorale, un provvedimento per nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti quando sono sorte come funghi migliaia di tende davanti alle università e una volta archiviato il voto popolare, ritirare il testo dal decreto. Non si tratta di improvvisazione ma di una colpa grave nei confronti di un diritto, quello allo studio, sacrosanto per tutti noi e sancito dalla costituzione.

16/05/2023 - 13:43

“L’unica reale motivazione di questo decreto, che resuscita di fatto solo la vecchia Società costituita dall’ultimo governo Berlusconi per realizzare il Ponte, sono i possibili contenziosi che rischiano di arrivare ad un miliardo di euro. Dell'opera non c è traccia: il governo ha già infatti ammesso che non c’è un progetto, non è stata quantificata la spesa e soprattutto non ci sono i finanziamenti. Quando la destra abbandonerà gli spot elettorali per affrontare con serietà il problema del gap infrastrutturale del Sud del paese saremo pronti a confrontarci”: è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, intervenendo in Aula per la dichiarazioni di voto al provvedimento.
“Il Pd concorda infatti sull’opportunità di aprire una riflessione seria ed approfondita su un collegamento efficiente, veloce e sicuro tra Sicilia e Calabria ma questo Decreto Ponte sullo Stretto, approvato in tutta fretta dal Governo e ratificato dalla maggioranza alla Camera senza confrontarsi con le opposizioni, è soltanto un’operazione populista e demagogica: un bluff senza progetti, risorse, trasparenza e soprattutto senza coinvolgere gli enti e le comunità territoriali”, conclude Marco Simiani.

13/05/2023 - 13:26

"La destra ha chiaramente abbandonato i territori geotermici: un colpevole mix di negligenza e disinteresse che penalizza da mesi aree marginali ed interne già svantaggiate dal punto di vista sociale, economico ed occupazionale, ma  garantiscono energia rinnovabile e pulita a vasti bacini di utenza contigui. Non solo perché la maggioranza ha respinto il mio emendamento al decreto bollette, attualmente in discussione alla Camera, che avrebbe permesso lo sconto del 50 per cento dei costi energetici di famigli ed imprese; ma anche perché il Governo Meloni si è dimenticato da mesi di emanare il decreto attuativo, previsto da una norma del precedente esecutivo e varata grazie al deputato Pd della scorsa legislatura Luca Sani, che aumenta le royalties per i comuni geotermici in base all'energia prodotta. Si tratta di milioni di euro bloccati e che potrebbero essere utilizzati per lo sviluppo territoriale": è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.

12/05/2023 - 11:52

"Con la soppressione degli oneri di sistema il governo ha di fatto aumentato le bollette energetiche dei cittadini che sono salite mediamente di circa il 20 per cento. Lo stesso governo però, sempre con il decreto Bollette, ha ridotto di oltre 400 milioni il contributo di solidarietà sugli extraprofitti che spetta alle imprese energetiche. Per questo motivo avevo presentato un emendamento affinché questi contributi venissero ripristinati ma utilizzati per finanziare un fondo straordinario finalizzato alla riduzione delle tariffe per la fornitura di energia elettrica e per la fornitura di gas naturale a favore delle pmi. Purtroppo la maggioranza ha respinto questa proposta e penalizzato ulteriormente le piccole e medie imprese, vero motore economico, occupazionale e produttivo del Paese". Così la deputata Pd Simona Bonafè sul decreto Bollette attualmente in discussione a Montecitorio.

12/05/2023 - 10:51

“Nessuna risorsa aggiuntiva per le spese energetiche sostenute dai negozi dei centri storici già duramente colpiti dalla pandemia, dalla crisi, dalla grande distribuzione organizzata e dell’e-commerce. La destra ha purtroppo respinto il mio emendamento al Decreto bollette finalizzato ad aumentare i ristori delle spese energetiche a carico delle imprese presenti nei Centri commerciali naturali, come individuati dalle rispettive norme regionali e costituiti in forma di associazioni, rete di impresa o consorzi. Gli esercizi di vicinato non hanno solamente una valenza commerciale ma sociale, in particolar modo nei piccoli centri: senza queste attività molti paesi rischiano un graduale abbandono nell’assoluta noncuranza di governo e maggioranza”: è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio sul Decreto Bollette attualmente in discussione alla Camera.

11/05/2023 - 14:45

“I lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo scrivono oggi alla presidente Meloni sollecitandola a dare attuazione alla legge delega sullo spettacolo (106/2022) votata lo scorso luglio, che prevedeva, entro nove mesi, l’avvio dell’Indennità di discontinuità. Un risultato ottenuto anche grazie al forte impegno del sindacato e dalle associazioni di artisti e maestranze. I nove mesi previsti per l’adozione del decreto attuativo, che deve rendere effettiva l’indennità, sono infatti scaduti. E migliaia di lavoratori con contratti atipici, inevitabilmente intermittenti, continuano a restare senza adeguate tutele. È importante che la presidente Meloni dimostri che non si ricorda dell’esistenza di queste lavoratrici e di questi lavoratori solo il Primo Maggio per criticare il concertone dei sindacati. Oggi stesso, assieme ad altri parlamentari del Partito Democratico, presenterò un’apposita interrogazione per sapere quanto tempo è ancora necessario al governo per dare vita a questo importante strumento di tutela”.

 

Lo dichiara la deputata e responsabile Lavoro della segreteria nazionale del Partito Democratico, Maria Cecilia Guerra.

10/05/2023 - 11:50

"La gestione dei lavori delle commissioni riunite Finanze e Affari sociali sul decreto bollette è stata delirante e dimostra la totale inadeguatezza di maggioranza e governo. Lo dichiarano in una nota, Ilenia Malavasi, GianAntonio Girelli, Toni Ricciardi, Virginio Merola e Bruno Tabacci.
"Una commissione imbarazzante -aggiungono- in cui abbiamo atteso invano fino a notte inoltrata- riformulazioni, pareri e relazioni tecniche: non siamo stati messi nelle condizioni di poter lavorare ed esercitare le nostre prerogative".
Ma cosa ancora più grave segnaliamo che gli accordi presi, frutto di un confronto tra i gruppi per arrivare all'approvazione di emendamenti di buon senso proposti dalla minoranza, sono stati disattesi. Un atteggiamento inaccettabile -proseguono i deputati del Pd- frutto di impreparazione, superficialità e improvvisazione. La maggioranza con le solite forzature e mancato rispetto degli accordi ha svuotato per l'ennesima volta parlamento e commissione di qualsiasi autonomia rispetto a un governo che ha predeterminato qualsiasi azione".
"È molto grave non essere stati messi, ancora una volta, nelle condizioni di svolgere il nostro lavoro di parlamentari per provare  a migliorare un decreto importante per il Paese". Così concludono.

 

10/05/2023 - 11:05

Maggioranza boccia pregiudiziale di incostituzionalità per disparità di trattamento a chi paga le tasse proposta dal Pd

“Nel decreto bollette un altro sostegno a chi non paga le tasse. Infatti L’art. 23 di questo decreto del governo Meloni crea uno scudo fiscale per gli inadempienti che non hanno versato le ritenute o l’IVA dovuta. Sarà possibile decidere di pagare anche durante i processi in corso fino a prima della sentenza d’appello. Così un condannato in primo grado potrà rinviare i pagamenti dovuti senza pena e verificare quando pagare durante il processo d’appello. In media per le sentenze decorrono quattro anni ,senza adempiere agli omessi versamenti, mentre possono continuare a distribuire dividendi. Già oggi per usare la liquidità di cassa certe imprese, visti i tempi, valutano conveniente non pagare in attesa delle sentenze. Si crea così un deciso incentivo a non adempiere agli obblighi fiscali, garantendo una sostanziale impunità penale. Questo governo non combatte l’evasione, ma anzi la favorisce. Infatti  avevamo proposto una pregiudiziale di incostituzionalità per l’evidente disparità di trattamento rispetto a chi paga le tasse. E la maggioranza ha votato contro la nostra proposta”. Lo dichiara il deputato del Pd, Virginio Merola.

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