08/03/2023 - 18:47

“Ancora una volta le divisioni della destra bloccano l’iniziativa parlamentare che mira a dare una risposta concreta ai problemi creati dalle miopi scelte del governo stesso. Stavolta si è trattato delle mozioni per il riordino dei bonus fiscali per l’edilizia. Settore messo in difficoltà proprio dal maldestro intervento del recente decreto che ha bloccato la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura da un giorno all’altro. Con la nostra proposta avevamo messo nero su bianco soluzioni sulle questioni più spinose: dai crediti incagliati, alla possibilità di una reintroduzione selettiva di cessione del credito e sconto in fattura; dalla proroga della scadenza di poter usufruire di queste opzioni per le spese sostenute nel 2022, a un complessivo riordino e razionalizzazione degli incentivi. La pretesa della maggioranza di rinviare questa discussione non fa che prolungare le difficoltà di imprese e famiglie che hanno assoluta necessità di risposte chiare e puntuali”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Finanze Virginio Merola.

08/03/2023 - 18:27

“La bonifica del Sin – Sito di interesse nazionale di Orbetello non può essere compromessa da ritardi burocratici. E’ necessario che le risorse già stanziate vengano reinserite nel Fondo di sviluppo e coesione per il ciclo 2021-2027. Apprezziamo, in questa direzione, la disponibilità del Ministero dell’Ambiente per recuperare i 28 milioni di euro non ancora spesi ma al fine di garantire la piena ed immediata disponibilità dei finanziamenti necessari presenteremo, come Pd, un apposito emendamento al Decreto Pnrr attualmente in discussione al Senato”: è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Ambiente di Montecitorio” sull’iter di completamento dei lavori di bonifica in provincia di Grosseto.

07/03/2023 - 20:05

"Sarebbe opportuno abolire quel decreto che rende più difficili i salvataggi in mare. Scopriamo oggi, dalle parole del ministro, che una maggiore presenza delle ong sarebbe auspicabile. È il caso di smettere di fare la guerra alle ong e di chiedere una Mare nostrum europea, perché dove non intervengono la guardia costiera o le ong a cui quel decreto fa la guerra le persone continuano a morire". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, commentando l'informativa del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.

07/03/2023 - 19:19

“Questo decreto legge ha dei limiti e la nostra astensione esprime attenzione sui risultati conseguiti e delusione per la distrazione e disattenzione che pure abbiamo misurato. È arrivato il tempo affinché l'Italia si doti di un codice della ricostruzione. Non è possibile continuare a normativizzare l'amministrazione o ad amministrativizzare la normazione. Facciamo un codice ma non perché abbiamo simpatia per le tipografie che cambiano. Il codice della ricostruzione dà certezza, eguaglianza di trattamento equità nella reazione per quantità e qualità”. Lo ha detto in Aula il deputato dem Luciano D’Alfonso, della commissione Finanze, esprimendo il voto di astensione del Gruppo del Partito Democratico nel corso delle dichiarazioni di voto finale al decreto Ricostruzioni.

“Ascoltarsi – ha aggiunto l’esponente dem - è la ragione del Parlamento che non è parlatoio. Ci si ragiona, ci si compone con l'intelligenza di tutti e poi siamo arrivati ad avere sempre di più l'ambizione di leggi quadro. Leggi che per esempio oltre a ricostruire le mura, potessero ricostruire anche l'economia, la cultura, la vitalità. Ma le mura ricostruite, senza la vita, sono cimiteri. Noi abbiamo bisogno di ricostruire, le città, le comunità e i territori. Avendo a mente l'immagine di Pavese, sono i comuni che creano appartenenza, identificazione significato, bellezza, Allora non bastano le mura”.


“Uno – ha concluso D’Alfonso - non sceglie di essere terremotato. Il limite di questo decreto è scritto zigzagando: per alcuni tutto, per altri un po' meno di tutto e per altri ancora troppo poco. Lo stato deve essere rilevante, adeguato, appropriato, coerente, equo. Noi abbiamo qui il rischio di uno stato zigzagante, un po' Arlecchino, distratto, che soppesa e non qualifica tutto allo stesso modo, qui parliamo di dolore. Il Partito Democratico la sua parte l'ha fatta. Vediamo se attorno a questo contributo si organizza serietà, convergenza istituzionale in ragione delle quote di dolore che tutti abbiamo vissuto”.
07/03/2023 - 15:30

Con la propaganda e le norme pasticciate non si rivolvono i problemi, tantomeno quelli legati alla presenza in sovrannumero dei cinghiali. È lo stesso governo ad ammetterlo visto che rispondendo, questa mattina, ad una interrogazione del Gruppo Pd in commissione Agricoltura, ha ammesso di non aver ancora predisposto il Piano quinquennale di gestione della fauna selvatica e di non conoscere i dati relativi alle catture predisposte dalle Regioni. Un nulla di fatto che peraltro è ulteriormente aggravato dalla sospensione delle precedenti norme regionali che nel frattempo sono diventate incompatibili con le nuove disposizioni volute dal governo, con un blitz notturno, nella legge di bilancio.

Nel frattempo i cinghiali continuano a imperversare nelle campagne e nelle città creando gravi disagi alle imprese agricole e alla sicurezza dei cittadini. Di contro abbiamo appreso dal governo che è in fase di approvazione il decreto di ricostituzione del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale, che come Pd abbiamo fortemente voluto, al quale partecipano l’Ispra, i rappresentanti istituzionali e delle organizzazioni agricole, venatorie ed ambientaliste. È in quella sede che potrà venire quel confronto tra tutti i portatori di interesse per affrontare le criticità, ma anche per valutare eventuali proposte di perfezionamento delle norme nazionali su caccia e parchi.
Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura della Camera.

03/03/2023 - 13:42

"Sono ampiamente scaduti i termini previsti dal decreto carburanti, 30 giorni dalla sua approvazione, e il governo non ha ancora emanato il decreto attuativo per dare attuazione alla proroga, seppur con condizioni peggiorative rispetto alla norma in vigore nel 2022, del Bonus Trasporti. Si tratta di un grave caso di sciatteria che colpisce in particolare i più giovani, i lavoratori, i pendolari, i pensionati che dallo scorso settembre avevano usufruito di oltre tre milioni di bonus fino a 60 euro per il trasporto pubblico. Non si perda altro tempo perché a fronte dell'inflazione, dell'aumento dei costi di trasporto e del caro vita questa misura, che chiedevamo fosse prorogata senza modifiche, non può rimanere ferma per distrazioni del governo. A causa di questo incomprensibile ritardo gli utenti del Tpl sono stati privati della possibilità di utilizzare il bonus già per i mesi di gennaio, febbraio e marzo". Così il deputato del Pd Emiliano Fossi, membro della commissione Lavoro della Camera dei Deputati.

02/03/2023 - 13:45

Chiediamo al governo un confronto su politiche industriali per il Paese, da costruire con forze sociali.

"Noi, signori del governo, chiediamo un confronto e magari anche un patto per le politiche industriali necessarie al paese, da costruire prima di tutto con le forze sociali. Un lavoro da fare con metodo e sostanza diametralmente opposti a quelli che connotano questo provvedimento. Avevate le risorse per far cambiare strada ad Ilva, o almeno per condizionare e correggere le disfunzioni più macroscopiche, anche mettendo in conto un cambio di governance. Le avete usate per pagare le bollette e così comprare un po’ di tempo. Ma il tempo non utilizzato per costruire strategie è tempo sprecato. Noi crediamo, come voi qualche mese fa, che questo sia il tempo di mettere in campo nuove politiche industriali e per questo diciamo no ad un provvedimento che suona come una capitolazione della politica, oltre che come una occasione sprecata". Lo ha detto il deputato Pd ed ex ministro del Lavoro Andrea Orlando nella dichiarazione di voto sul Dl Ex Ilva alla Camera dei Deputati.

"In un contesto obiettivamente difficile, come notato diversi osservatori, Arcelor Mittal ha dato più volte l’impressione - ha aggiunto Orlando - di fare tutto ciò che poteva per peggiorare la situazione. La multinazionale franco indiana vuole e, forse, ha mai voluto davvero il rilancio di Ilva? Non è un processo all’intenzioni, perché mentre è perdurata l’agonia di Taranto e Acciaierie d’Italia, la multinazionale ha raggiunto un livello di profitti record per la sua storia imprenditoriale, conquistando spazi di mercato proprio da dove Acciaierie d’Italia si è dovuta giocoforza ritirare".

"Questo decreto fallisce l’obiettivo. I difensori di Arcelor Mittal giustificano il progressivo disimpegno con l’abolizione del cosiddetto scudo penale. Ci sarebbe molto da discutere se questa sia una ragione o un alibi. Fatto sta che voi mettete sul tavolo - ha ricordato l'esponente Pd - sia i soldi sia lo scudo, in cambio avete la garanzia che la realizzazione dei piani, sia quello ambientale sia quello industriale, riprenderà? E con che tempi? Non ha niente da dire, la ministra Calderone, rispetto al fatto che lo scudo rischia di essere un esimente anche per responsabilità legate alla sicurezza sul lavoro? Avete ottenuto garanzie su un cambio di atteggiamento verso i fornitori? E soprattutto, al di là delle buone intenzioni del ministro competente che ha accennato recentemente a un nuovo accordo di programma, ci sono garanzie riguardo al ripristino di rapporti con la città più ferita, Taranto, e con le istituzioni locali in generale? La risposta a tutte queste domane è un sonoro no!".

"Sull’acciaio, e non solo sull’acciaio, alla luce dell’aumento del costo strutturale dell’energia, di quello dei noli marittimi - ha spiegato l'ex ministro dem - di fronte ad una guerra commerciale che non accenna a placarsi o ai piani protezionistici di alcuni paesi concorrenti come gli Stati Uniti e la Germania e in conseguenza dei ritardi nell’attuazione del PNRR, che fa l’Italia? Su quale piattaforma porta avanti una battaglia per nuovi strumenti in Europa, per difendere e potenziare le filiere strategiche, per garantire gli approvvigionamenti, per conquistare produzioni mentre si riorganizzano le catene a livello globale? Questa sarebbe la discussione da fare. E per la verità il Ministro Urso ne è parso consapevole. Lo ha detto in alcune interviste, nelle audizioni in commissione. E qual è la conseguenza? Qualche dichiarazione propagandistica contro il passaggio all’elettrico, ininfluente nei rapporti con Bruxelles, qualche lamentela contro i piani nazionali che alterano le regole della concorrenza, nessuna misura nella legge di bilancio e poi la fuga dal confronto di oggi".

02/03/2023 - 13:22

“Il fantasmagorico piano del ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, fa un bel frontale con la realtà. Apprendiamo dalla stampa che il progetto di centralizzare la gestione del Pnrr e degli altri fondi europei ha incontrato il secco 'no' della Commissione. E se ciò dovesse essere confermato, non ci stupirebbe affatto. Il ministro Fitto, in preda a un’ingiustificabile mania di controllo, ha dimenticato le regole di base dei fondi strutturali Ue, come ad esempio il principio territoriale e regionale su cui si fonda la politica di coesione.”
Lo dichiarano i deputati pugliesi del Partito Democratico Ubaldo Pagano e Claudio Stefanazzi.

“A questo punto - concludono Pagano e Stefanazzi - sarebbe opportuno che gli italiani ne sappiano di più sui recenti colloqui del ministro in Europa, visto che il Parlamento ha all’esame un decreto legge che cambia radicalmente il modello di governance di queste risorse. Come pure dal punto di vista politico vorremmo capire che direzione vuole prendere questa destra di governo, che appare sempre più confusa. Da un lato lo scempio dell’autonomia differenziata e dall’altro la centralizzazione dei fondi europei. Delle due l’una: o si tratta del piano perfetto per commissariare ed ammazzare il Sud Italia, oppure siamo di fronte a una classe dirigente con livelli di preparazione da far tremare i polsi".

01/03/2023 - 19:05

“Il settore delle costruzioni è da sempre fondamentale per l’economia nazionale, per il Pil e l’occupazione: era chiaro che demonizzare gli incentivi fiscali edilizi sarebbe stato un boomerang per il governo”: è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera, sui dati Istat resi noti oggi, mercoledì 1 marzo.

“Il superbonus va ricalibrato, non annullato. Il Partito Democratico sta lavorando ad un pacchetto di proposte, per correggere il decreto sulla cessione del credito, che tenga insieme la tenuta della finanza pubblica con la continuità delle imprese e dei cantieri. L’indagine conoscitiva sugli incentivi edilizi, che abbiamo chiesto ed ottenuto a Montecitorio, sarà poi il punto di partenza di una riforma organica e sostenibile delle agevolazioni fiscali”: conclude Marco Simiani.

 

01/03/2023 - 15:42

“Le bugie raccontate dal governo Meloni in sede di adozione del decreto Crediti fiscali sono state smentite dai dati diffusi dall’Istat. Sono stati rivisti, infatti, i deficit degli anni 2020, 2021 e 2022. Il Pil del 2021, ad esempio, è cresciuto del 7%, con un debito pubblico che diminuisce anche più velocemente di quanto previsto. Alla luce di questo chiarimento del quadro economico, il governo ha l’obbligo di intervenire al più presto e in maniera determinata. Anche perché l’Istat ci dice in buona sostanza che riguardo il Superbonus i crediti d’imposta sono pagabili e sono già stati contabilizzati e che, quindi, non dovrebbe esserci problema alcuno per l’utilizzo degli F24 per estendere il perimetro della compensazione delle banche. Ora basta ammuina e diamo le risposte attese dalle imprese e dai cittadini italiani”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano.

28/02/2023 - 17:48

"Con una mossa azzardata, anomala, e di dubbia efficacia considerando il testo unico sulle aziende partecipate e il codice civile, il Governo ha revocato per decreto il cda di una società pubblica, Anpal Servizi. Vertici che avrebbero avuto ancora due anni di piena funzione. Presenteremo nelle prossime ore una interrogazione al Ministro Calderone per sapere come mai siano ricorsi ad un decreto per revocare il Cda di una Spa pubblica. Sarebbe un precedente pericoloso per proseguire con un assalto ad atre società pubbliche con le stesse modalità. Hanno trovato il tempo per occuparsi di nomine ma non trovano ancora una soluzione, sebbe e più volte annunciata, per le 600mila persone che da agosto perderanno il reddito di cittadinanza, per ripristinare opzione donna nella versione dello scorso anno, per un decreto lavoro di cui si sono perse le tracce da più di un mese". Lo scrive in una nota il deputato del Pd Emiliano Fossi, membro della commissione Lavoro della Camera.

26/02/2023 - 12:51

"L'ennesima strage di innocenti nel Mediterraneo. Decine di vittime tra cui tante donne e bambini. Non è l'ora delle speculazioni e delle bandierine. Si faccia tutto ciò che è possibile perché non accadano più tragedie simili, per fermare questa strage. Con misure animate da umanità, che non mirino a tenere le navi Ong lontane dai luoghi dove possono salvare naufraghi (come il governo ha fatto con l’ultimo decreto) e con una azione decisa con l’Unione europea affinché si superino i veti di quei paesi contrari ad una politica comune".
Così una nota del gruppo Pd della Camera.

26/02/2023 - 11:52

“Da una parte l'ennesimo naufragio nel Mediterraneo. Con decine di morti davanti alle coste italiane.

Dall'altra il Governo, che si affretta a fare comunicati in cui parla di cordoglio e dolore.
Ma che intanto ha fatto il Decreto che blocca le navi delle ONG che salvano le vite in mare, come è accaduto alla Geo Barents in questi giorni, e cerca in tutti i modi di tenerle lontane da dove la gente affoga in mezzo alle onde.

Tutto questo è inaccettabile. Non si può giocare con le vite delle persone, di donne, bambini e uomini in carme e ossa, solo per fare propaganda.

Abbiamo fatto di tutto in Parlamento per bloccare questo scempio. Ci hanno risposto che il problema erano le ONG e che il loro Decreto non avrebbe rischiato di provocare altre vittime. Queste tragedie dimostrano la differenze tra i fatti e le loro parole.

Chiediamo al Governo di ripensarci e di cancellare il Decreto. Non riporterà in vita chi è morto in fondo al mare oggi, ma eviterà tante altre tragedie annunciate”.

Lo dichiara il deputato democratico Matteo Mauri. Vice presidente della commissione Affari costituzionali

24/02/2023 - 17:32

Il richiamo del presidente della Repubblica su alcuni aspetti del decreto milleproroghe, in particolare sulla questione della proroga su balneari, conferma una volta di più la confusione e l’inadeguatezza di governo e maggioranza. Non sono bastati, infatti, le nostre iniziative in Parlamento, gli avvisi arrivati dall’Ue, i timori degli esercenti interessati a far cambiare strada all’esecutivo. Hanno insistito ad andare avanti con una norma in palese contrasto con le raccomandazioni e, cosa forse ancora più grave, non hanno proceduto ad avviare politiche per mettere in sicurezza operatori ed enti locali dando seguito a quanto previsto dalla legge sulla concorrenza. Ora si scusino e tornino in Parlamento abbandonando la consueta arroganza e aprendo un vero confronto con l’opposizione. Il Pd non si è mai sottratto al lavoro per individuare una corretta soluzione.

È quanto si legge in una nota del Gruppo dei deputati PD.

24/02/2023 - 16:34

“La decisione del capo dello Stato di promulgare il testo del Decreto Milleproroghe esprimendo riserve e perplessità sul tema dei balneari conferma, purtroppo o per fortuna, che avevamo ragione.  Il richiamo di Mattarella dimostra come il governo non abbia né voluto, né potuto, per le divisioni interne, affrontare il tema dell’avvio del percorso delle evidenze pubbliche per l’assegnazione delle concessioni balneari. Bastava leggere la sentenza del Consiglio di Stato per capire che mandare la palla in tribuna e fare proroghe era ed è insostenibile. Hanno fatto promesse a vanvera, ma al governo non te la cavi se decidi di non decidere perché non puoi mantenere. Hanno lasciato nel caos e senza alcuna certezza un grande patrimonio paesaggistico, turistico ed economico del Paese, con circa 8mila km di coste e spiagge, 27mila imprese e centinaia di migliaia di lavoratori. Ora il governo anziché prendersela con l’ennesimo nemico della patria, dei carburanti, dei bonus) faccia subito due cose: 1) assegni la delega sulla materia a un ministro, perché non si sa neanche chi è quello incaricato; 2) faccia l’unica cosa seria che c’è da fare e cioè convocare immediatamente regioni, comuni e imprese per individuare i criteri per l’assegnazione delle concessioni con un approccio serio e concreto che guardi alle specificità territoriali”.

Così il deputato dem della commissione Attività produttive, Andrea Gnassi.

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