03/11/2022 - 19:38

Il Decreto "anti-Rave" rappresenta un’aberrazione normativa. Siamo di fronte, infatti, ad un provvedimento talmente vago da coinvolgere pericolosamente eventi che, con i rave, nulla hanno a che vedere. Mi preoccupa, in particolare, la potenziale estensione degli effetti della norma ad azioni di altra natura come, ad esempio, i picchetti dei lavoratori o le proteste degli studenti. Manifestazioni che oltre a svolgersi in maniera pacifica, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, fanno parte della nostra cultura democratica. E che dire delle pene previste? Addirittura più pesanti di quelle stabilite per reati come l’omicidio colposo (da 6 mesi a 5 anni) la rapina a mano armata (da 4 a 10 anni) o le lesioni gravissime (da 3 mesi a 2 anni).

In questi ultimi periodi io sto seguendo con particolare attenzione la vicenda Whirlpool. Nelle Marche, Regione da cui origino, sono infatti due gli insediamenti interessati dalla vertenza aperta con l’Azienda (Fabriano/AN e Comunanza/AP). Ovviamente i Lavoratori si stanno organizzando, da tempo, per rappresentare le loro istanze attraverso varie iniziative. Come possiamo dunque rimanere sereni di fronte all’eventualità che, normalissime azioni di protesta, possano essere considerate reato grave, alla luce di questa assurda norma?

Mi chiedo inoltre se il Decreto sia soltanto il frutto di una redazione frettolosa, oppure se la malcelata finalità sia quella di estendere il controllo, verso un’ampia fattispecie di espressioni democratiche del dissenso. Insomma, un provvedimento che ci riporta tristemente indietro di quasi un secolo.

Lo dichiara il deputato democratico Augusto Curti

03/11/2022 - 16:32

"Dubbi, ripensamenti, propositi di riscrittura anche profonda del testo nell’esame parlamentare della norma anti rave attraversano la maggioranza e da giorni esponenti del governo e dei partiti che lo sostengono sentono l’obbligo di spiegare, chiarire, limitare l’ambito della possibile applicazione del nuovo reato introdotto con decreto legge lunedì. Senza considerare la bocciatura di giuristi, avvocati, costituzionalisti. Togliere di mezzo questo obbrobrio giuridico dunque è solo un fatto di buon senso e del resto, come dimostrato a Modena, è già possibile intervenire. Per questo presenteremo al dl aiuti ter, attualmente all’esame della Camera, un subemendamento che abroga la norma così da eliminarla il prima possibile, chiedendo la sottoscrizione a tutti i gruppi parlamentari".

Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera

02/11/2022 - 17:59

"Ci voleva l'intervento del collega Mollicone contro lo spin time di Roma per avere l'interpretazione autentica del papocchio inserito all'articolo 5 del primo decreto del governo  Meloni.
Il deputato di Fratelli d'Italia smentisce clamorosamente il ministro Piantedosi e le fonti del Viminale e conferma quello che tutti hanno subito compreso, si usano a pretesto i Rave illegali per varare norme che riduco la libertà associativa dei cittadini.
A questo punto ci aspettiamo un emendamento in aula che chiarisca a quale corrente di Fdi verrà attribuito il compito di dirimere la controversia interpretativa". Lo dichiara il deputato democratico Claudio Mancini.

01/11/2022 - 14:40

"L’inflazione al 12%, povertà e disuguaglianze in aumento, bollette alle stelle, ma la priorità del governo Meloni è l’introduzione di una norma che limita la libertà di riunione e che nulla c’entra con i rave, per i quali le norme già esistono e vanno applicate. Il nuovo reato è un obbrobrio giuridico ed è lesivo dei principi costituzionali, a cominciare dallo strumento del decreto legge. Per di più la fattispecie è così generica da poter essere applicata a qualsiasi mobilitazione dei cittadini e la pena è così elevata da consentire il ricorso alle intercettazioni. Ma il ministro Nordio non voleva depenalizzare ( e abbiamo un reato nuovo di larga applicazione) e non voleva ridurre le intercettazioni (e ne consentiremo di più)? È chiaro il messaggio che la destra al governo dà al Paese: non tollereremo il dissenso. Tutto ciò è molto grave e in Parlamento daremo battaglia contro questa inaccettabile deriva da Stato di polizia. La norma va ritirata".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera

31/10/2022 - 16:37

Chiediamo al governo di porre maggiore attenzione al mondo dello sport che ha sofferto una crisi devastante negli ultimi anni con la pandemia e adesso è in forte affanno a causa dei pesanti rincari energetici. Per questo motivo ho presentato un emendamento al decreto Aiuti che punta ad incrementare di ulteriori 30 milioni il “Fondo unico a sostegno del potenziamento del
movimento sportivo italiano”, a tutela di tutto il nostro mondo dello sport, delle associazioni, dei gestori di impianti sportivi e natatori.
Inoltre, per sostenere il settore degli impianti di risalita e i luoghi di sport invernali, che rappresentano centri nevralgici e una filiera decisiva per il turismo montano, riteniamo sia indispensabile riconoscere un contributo straordinario per l’acquisto della componente energetica, sotto forma di credito di imposta, nei limiti di spesa pari a 10 milioni di euro per l’anno 2022 e istituire (presso il Ministero per lo Sport e i giovani) un apposito fondo con una dotazione di 60 milioni di euro, destinati per una quota pari a 10 milioni a garantire i lavori di sicurezza e manutenzione ordinaria degli impianti di risalita a fune e per la restante quota, pari a 50 milioni, a far fronte all'aumento dei costi dell'energia termica ed elettrica. Si tratta di un intervento che si ripartirebbe su un periodo breve di 3-4 mesi che saranno decisivi per la sopravvivenza di moltissimi impianti, già fortemente prostrati da inverni senza lavoro e senza turismo.

Lo dichiara Mauro Berruto, deputato Pd e responsabile Sport della segreteria nazionale.

29/10/2022 - 12:01

“I primi passi del governo ci preoccupano proprio perché invece di concentrarsi sul reale problema di cittadini e imprese, sembrano solo volti a tornare indietro: vedi contante e misure Covid. Il tema del caro bollette è la priorità assoluta e come Pd, con le nostre proposte sul decreto Aiuti ter, abbiamo dimostrato maggiore concretezza della maggioranza. Il governo potrebbe dare un buon segnale se accettasse un confronto nel merito su quanto abbiamo proposto per abbattere le bollette energetiche: proroghe per i crediti di imposta delle imprese, innalzamento del tetto Isee delle famiglie, aumento della aliquota per gli extraprofitti e allungamento del periodo (da aprile a ottobre 2023) su cui poter intervenire su questi. Queste solo alcune delle nostre proposte sulle quali ci impegneremo nel lavoro della commissione e in aula”.
Così il deputato democratico Ubaldo Pagano, componente della commissione speciale della Camera.

29/10/2022 - 11:13

“Un maggiore sostegno alla famiglie in difficoltà per il rincaro delle bollette, che si accompagna ad un'inflazione ormai spaventosa, attraverso l’allargamento della platea dei possibili beneficiari del bonus sociale. Questo il senso di una delle nostre proposte di modifica al decreto Aiuti ter con l’innalzamento ISEE fino a 20 mila euro per i soggetti che ne hanno diritto. Una soluzione concreta che il governo dovrebbe accogliere se vuole realmente affrontare le esigenze delle famiglie che stanno soffrendo gli aumenti dei costi dell’energia, invece di occuparsi dell'aumento del tetto del contante come priorità nazionale”. Così il vice presidente del Gruppo Pd della Camera Piero De Luca.
“È fondamentale inoltre - spiega l’esponente dem - prevedere, fra le altre cose, un sostegno agli enti locali per permettere di non indebolire i servizi ai cittadini. Vanno in questo senso una serie emendamenti che abbiamo presentato in commissione speciale e che servono a mettere gli amministratori locali nelle condizioni di affrontare questa delicata fase”.

29/10/2022 - 10:13

“Il governo ha la possibilità di intervenire subito, già nella conversione del decreto Aiuti-ter, per fronteggiare l’emergenza bollette. Con i nostri emendamenti chiediamo di estendere fino a fine anno le misure già previste e di allungare di sei mesi il termine entro cui utilizzare i crediti riconosciuti in compensazione. Vogliamo raddoppiare le risorse per il bonus sociale, ampliare la platea per soggetti che hanno un ISEE fino a 20.000 euro e risolvere la disparità di trattamento per gli utenti del teleriscaldamento,  estendendo anche a loro l’applicazione dell’IVA al 5% su consumi di gas e elettricità. Le risorse ci sono e si possono reperire rivedendo e innalzando il prelievo sugli extraprofitti”.
Così la deputata democratica Chiara Braga. segretaria dell’ufficio di presidenza della Camera.

28/10/2022 - 19:06

Aumentare il numero delle famiglie che possono godere delle agevolazioni del bonus sociale ed estendere a tutto il 2022 la possibilità per le imprese di usufruire del credito di imposta per affrontare l’aumento dei costi dell’energia: questi sono alcuni degli obiettivi del Gruppo del Pd attraverso la presentazione degli emendamenti al decreto Aiuti-ter.

In particolare, per le famiglie è previsto un innalzamento del tetto dell’Isee per usufruire del bonus sociale. Inoltre, affrontiamo il tema degli extra profitti proponendo l’allungamento del periodo da aprile a ottobre 2023 in cui intervenire sugli stessi, anche innalzando l’aliquota dal 25 per cento al 50 per cento.

Altro tema, fra gli altri, al centro dell’iniziativa del Gruppo Pd è il sostegno agli Enti locali per affrontare le scadenze e le emergenze di questa fase così complicata.

Così in una nota dell’ufficio stampa del Gruppo Pd alla Camera.

28/10/2022 - 14:54

“Sconto del 50 per cento per le bollette di famiglie e imprese dei comuni geotermici”: è quanto chiede un emendamento del Pd al Decreto Aiuti Ter, sottoscritto dai deputati eletti in Toscana del Pd Marco Simiani, Simona Bonafè, Laura Boldrini, Emiliano Fossi, Federico Gianassi e Christian Di Sanzo. Il provvedimento verrà sostenuto a Palazzo Madama dai senatori toscani del Partito Democratico Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.

“La geotermia è una fonte naturale pulita e rinnovabile. Le zone interessate sono spesso aree marginali e interne già penalizzate dal punto di vista sociale, economico ed occupazionale, ma garantiscono energia a vasti bacini di utenza contigui: è quindi giusto che i territori che ospitano tale risorsa possano usufruire, oltre alle attuali royalties previste dalla legge e in questa fase di crisi energetica, di ulteriori ricadute tangibili. Ci auguriamo che il governo e la maggioranza, anche in relazione alle promesse fatte sia in campagna elettorale sia in fase di insediamento del nuovo esecutivo, possano sostenere concretamente questa iniziativa”: dichiarano Marco Simiani e Simona Bonafè.

20/10/2022 - 16:08

“Come evidenziato dall’analisi dell’Ires CGIL sui dati ISTAT, nelle Marche i posti disponibili in asili nido, micro-nidi o sezioni primavera sono davvero troppo pochi e tra i più costosi in Italia. Solo il 28,4% dei bambini marchigiani è incluso nel circuito dei nidi e le famiglie partecipano alla spesa complessiva con il 20,8% della compartecipazione. Ed è molto grave, in questo quadro di estrema fragilità dei servizi per l’infanzia, che la spesa media per utente continui a diminuire con un conseguente aumento di quella delle famiglie”.

Lo scrive in un post su Facebook la deputata marchigiana del Pd, Irene Manzi.

“Il Pd, consapevole della necessità di intervenire con forza sulle politiche per l’infanzia e la scuola, ha proposto nidi gratuiti per nuclei familiari a basso Isee, oltre al potenziamento e gratuità della scuola dell'infanzia nel sistema integrato, disciplinato dal decreto legislativo 65 del 2017. Vorremmo sapere cosa intende fare la destra che si appresta a governare. Quali proposte ha per potenziare i servizi?”

“Perché mi pare evidente - prosegue Manzi - che l’attuale governo dovrà impegnarsi per aumentare le risorse destinate alla scuola. Tutte le bambine e i bambini devono avere pari opportunità di futuro: investire sul sistema educativo integrato da zero a sei anni è una leva efficace contro la povertà educativa, la diseguaglianza sociale, per promuovere lo sviluppo della persona e favorire l’occupazione femminile. Grazie alle risorse stanziate dal Pnrr per i nidi e le scuole dell'infanzia (nelle Marche 63 interventi finanziati a favore dei nidi e 6 per i poli dell’infanzia per un importo di  quasi 88 milioni di euro) possiamo intervenire per colmare i divari ma serve un impegno concreto da parte dei territori che devono mostrare maggiore e migliore capacità di spesa ed è necessario che la destra non metta a rischio le risorse europee. Assicurare il diritto all'istruzione per tutte le bambine e i bambini, su tutto il territorio nazionale, è un elemento fondamentale per sostenere le famiglie con azioni concrete”.

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