20/11/2024 - 14:26

Serracchiani e Gianassi, Governo si fermi, basta forzature ideologiche

"Le forzature ideologiche e l'accanimento nei confronti della magistratura e del sistema giudiziario non solo sono ingiustificabili, ma rischiano di danneggiare irreparabilmente il funzionamento della giustizia in Italia. Il Governo deve fermarsi, riflettere e rivedere le sue politiche, per evitare ulteriori danni a un sistema già in difficoltà" così in una nota la responsabile nazionale giustizia del Pd, Debora Serracchiani, e il capogruppo in commissione alla Camera, Federico Gianassi, commentano la risoluzione del Csm per la tutela dei giudici di Bologna, gli stessi che rinviarono alla Corte europea di giustizia il decreto legge sui Paesi sicuri. “Siamo davanti a uno scontro istituzionale molto grave – sottolineano i democratici – che è alimentato dalla ormai quotidiana aggressione del Governo nei confronti della magistratura al punto che il CSM è costretto, dopo molti anni, a prendere una posizione ufficiale a tutela dei magistrati, segno di quanto sia grave la situazione. È ora che il Governo si fermi e rinunci alle forzature ideologiche, in particolare sulla separazione delle carriere, e all'accanimento che sta mostrando con il decreto flussi dove sta per mandare in fumo il lavoro prezioso ed efficiente dei tribunali specializzati per l’immigrazione a cui vengono ingiustificatamente sottratte competenze per trasferirle alle corti d’appello. Una decisione che non solo causerà caos, ma comprometterà gravemente il sistema giudiziario, aumentando i tempi e la complessità dei procedimenti” concludono Serracchiani e Gianassi.

20/11/2024 - 11:19

Il Partito Democratico ha cercato di contrastare fino a tarda serata in Commissione Affari Costituzionali l’emendamento del governo che inserisce l’originario decreto paesi sicuri incardinato inizialmente al Senato, nel decreto flussi in fase di conversione alla Camera. Ancora una volta, la maggioranza, piegandosi alla Lega, chiude ogni spazio di confronto, perseguendo una crociata ideologica contro migranti, Ong e magistratura". Lo affermano i deputati del Partito Democratico in prima Commissione, che hanno criticato l’emendamento sia nel metodo che nel merito.

"Nel metodo – sottolineano– ci troviamo di fronte a un quadro schizofrenico, con decreti che vengono approvati, incardinati e poi trasformati in emendamenti, comprimendo i tempi di discussione e riducendo la possibilità di analizzarli adeguatamente, come hanno denunciato numerosi costituzionalisti. Ma ciò che più colpisce è il merito: la lista dei cosiddetti ‘Paesi sicuri’ è opaca, manca di trasparenza e ignora le evidenti violazioni dei diritti umani, minando le tutele che un Paese civile dovrebbe garantire".

"Questo è un provvedimento inefficace che non risolve nulla nella gestione dei flussi e serve solo a difendere inutilmente il progetto Albania, che sta sprecando le risorse dello Stato e su cui il Governo ha ingaggiato un incomprensibile braccio di ferro con la magistratura”.

"Il Partito Democratico – concludono– non si arrenderà e continuerà a difendere i diritti umani, proponendo politiche serie e sostenibili, contro la propaganda di chi alimenta paure e divisioni senza offrire soluzioni concrete, mentre sta generando enormi sprechi economici sui quali governo e maggioranza dovranno rendere conto", concludono

20/11/2024 - 10:34

Regeni torturato in carcere, ma Governo fa finta di non vedere

 

Nella notte sono stati bocciati tutti gli emendamenti delle opposizioni che chiedevano di escludere l’Egitto dalla lista dei "Paesi sicuri" prevista dal decreto flussi.

"È grave e oltraggioso – ha dichiarato il deputato democratico Gianni Cuperlo nel suo intervento in commissione – che questa decisione sia stata presa proprio nel giorno in cui, nel processo per l’omicidio di Giulio Regeni, è stata acquisita la testimonianza di un detenuto dello stesso carcere che ha raccontato di aver visto Giulio condotto nella stanza degli interrogatori con mani ammanettate dietro la schiena e occhi bendati, e successivamente riportato in cella in condizioni gravissime, trasportato a spalla, sfinito dalle torture. Lo stesso testimone – ha sottolineato Cuperlo - ha riferito che altri prigionieri rientravano dagli interrogatori con segni evidenti di violenze subite confermando le sistematiche violazioni dei diritti umani che si consumano nelle carceri egiziane. Davanti a tutto questo è incomprensibile che il governo italiano faccia finta di non vedere e continui a considerare l’Egitto un Paese sicuro. Peraltro - ha sottolineato Cuperlo - anche il rapporto di Freedom House classifica l’Egitto come un ‘Paese non libero’ a causa dei sistematici abusi delle forze di sicurezza, condizioni carcerarie disumane e un preoccupante aumento delle condanne a morte e delle esecuzioni sotto il regime di al-Sisi. Un quadro allarmante che rende la decisione di bocciare tutti gli emendamenti delle opposizioni non solo inaccettabile, ma moralmente insostenibile".

13/11/2024 - 16:55

“Meloni fa sapere di ascoltare attentamente le parole del Presidente Mattarella, ma poi sono stati presentati emendamenti dalla relatrice di Fdi al decreto flussi che arrivano addirittura a cancellare le sezioni immigrazione dei tribunali, nel disperato tentativo di coprire la figuraccia internazionale dei centri in Albania. Qualcosa non torna. La verità è che il governo dovrebbe prendere atto, una volta per tutte, dell’inutilità di quel progetto e fare un passo indietro per evitare ulteriori via vai di migranti tra Italia e Albania e danni economici insensati per il Paese” così la capogruppo democratica in commissione Affari costituzionali, Simona Bonafè.

13/11/2024 - 16:38

“Gli emendamenti presentati dalla relatrice di Fdi al decreto flussi sono gravissimi e, visti gli attacchi delle scorse ore, sembrano scritti su X da Musk”, così il capogruppo democratico nella commissione affari europei della camera, Piero De Luca commenta gli emendamenti presentati dalla deputata di Fdi Sarà Kelany e sottolinea come “mentre il governo decide di costituirsi in sede europea presso la Corte di giustizia per cercare di difendere la compatibilità con le norme europee dell'accordo Italia-Albania il partito della presidente Meloni  interviene a gamba tesa sull’organizzazione della giustizia interna per esautorare di fatto i tribunali immigrazione dalle decisioni sulle convalide dei trattenimenti dei migranti”.

13/11/2024 - 16:30

“L'ennesimo attacco della maggioranza alla magistratura e ai migranti ha un numero preciso, è il 16.4. E cioè il numero di uno dei dieci emendamenti presentati ieri sera al DL Flussi con cui il Governo vuole togliere alle sezioni specializzate in immigrazione dei Tribunali il compito di decidere sulla convalida dei trattenimenti dei richiedenti asilo disposti dai Questori, per passarlo alle Corti d’Appello. Un modo per vendicarsi nei confronti di chi non ha piegato la testa di fronte alle forzature volute della Presidente del Consiglio sui fallimentari Centri in Albania. Per farlo viene tolta la competenza a chi è più competente in materia. Una vera e propria assurdità. Che, tra l'altro, non farà che ingolfare ulteriormente le Corti d'Appello. Ma a quanto pare al limite non c'è mai fine. Perchè con questi emendamenti la maggioranza riesce anche a togliere il diritto all'accoglienza a molti migranti, copre con il segreto la fornitura di motovedette ad altre nazioni, rende ancora più facile la confisca delle Navi ONG che salvano le vite in mare e rende possibile l'espulsione di un migrante anche se è in attesa dell'esito del ricorso fatto davanti a un giudice. Tutte norme assurde, sia dal punto di vista umanitario che da quello del rispetto del diritto europeo e della Costituzione italiana”. Così in una nota il responsabile nazionale sicurezza del Pd, il deputato democratico, Matteo Mauri.

13/11/2024 - 16:15

“Mentre Meloni tace e non difende la nostra sovranità dall’attacco di Musk, i suoi con il favore delle tenebre agiscono contro la magistratura” è secco il commento della responsabile giustizia del Pd, la deputata democratica Debora Serracchiani  agli emendamenti della relatrice di Fdi al decreto flussi che, sulla convalida di trattenimento migranti esautora i tribunali dell’immigrazione e fa decidere alle
Corti d'Appello. “Siamo davanti a un mostro giuridico mai visto, cambiano i giudici invece
di riflettere sull’assurdità dell’accordo Italia-Albania. Nordio  batta un colpo e dimostri di non essere stato definitivamente commissariamento”.

13/11/2024 - 14:09

“Musk chiede e Fdi esegue” è secco il commento della capogruppo democratica alla camera, Chiara Braga all’emendamento della relatrice al decreto flussi che, di fatto, rimuove i giudici delle sezioni immigrazione dalle procedure per le autorizzazioni previste dall’accordo Italia-Albania. “La relatrice del provvedimento, guarda caso del partito della presidente del consiglio, ha depositato un pacchetto di emendamenti che rappresentano una vera e propria follia giuridica, un vero e proprio abuso del potere
legislativo”.

10/11/2024 - 09:26

In qualità di Presidente del gruppo interparlamentare di amicizia Italia-Mongolia, sono stato in missione a Ulaanbaatar accompagnato dall’Amb. Giovanna Piccarreta, e ho incontrato il Vice Presidente del Parlamento mongolo, On. Purevdorj Bukhchuluun; la Presidente del gruppo interparlamentare di amicizia Italia-Mongolia del Grande Huraal, On. Undraa Agvaanluvsan; il Presidente della Commissione cibo, agricoltura e ambiente, On. Beisen Bulan; e il Presidente della Commissione Esteri e sicurezza, On. Temuulen Ganzorig. Ho avuto modo di condividere con i miei interlocutori la positiva crescita dell’interscambio commerciale tra Italia e Mongolia, frutto questo anche delle proficue interazioni tra Presidenti dei due Gruppi di amicizia interparlamentare (l’On. Purevdorj e’ stato il Presidente di quello Italia-Mongolia prima delle elezioni del giugno scorso, a seguito delle quali è stato nominato Vice Speaker del Grande Huraal). Nell’incontro con l’On. Purevdorj sono stati evocati i mega progetti lanciati dal nuovo esecutivo mongolo e le opportunità di collaborazione che ne scaturiscono per l’Italia. È stato condiviso l’apprezzamento per l’intensificazione dei rapporti interparlamentari e per i crescenti flussi turistici tra i due Paesi, anche a seguito dell’esonero dal visto per i cittadini italiani, ciò che contribuisce a rafforzare l’avvicinamento tra i due popoli. Nell’incontro con la mia omologa, On. Undraa, scienziata nucleare che ha effettuato un ciclo di studi a Trieste presso il Centro Internazionale di Fisica Teorica, ho evocato le opportunità di promuovere assieme collaborazioni in ambito scientifico, energetico, accademico, culturale e dell’istruzione. Ho inoltre avuto un proficuo scambio di vedute con il Presidente della Commissione per il cibo, l’agricoltura e l’ambiente del Grande Huraal sulle molteplici opportunità di collaborazione tra i due paesi nel settore del cashmere sostenibile, dell’agricoltura, e nell’ambito della correlazione tra cibo e salute.Con il Presidente della Commissione per la sicurezza e la politica estera sono stati evocati possibili ambiti di cooperazione nell’ambito del peacekeeping e delle eccellenze italiane in ambito tecnologico.” Cosi’ Nicola Carè, deputato eletto nella Circoscrizione Estero, Ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, Presidente della Sezione Bilaterale dell'Unione Interparlamentare Italia- Mongolia, componente Assemblea Parlamentare NATO e Vicepresidente della Sottocommissione Difesa e Sicurezza NATO.

07/11/2024 - 15:56

“Non contenti del fallimento dimostrato dalla deportazione in Albania di 16 persone prelevate il mese scorso in mezzo al mare, portate nel cpr di Gjader e poi riportate puntualmente in Italia dopo la mancata convalida del trattenimento da parte del tribunale di Roma, il governo ora ci riprova. Pare che la nave della marina militare italiana Libra, sia in viaggio verso l'Albania con altre 9 persone da portare e provare a trattenere in Albania”. Così la deputata dem Rachele Scarpa, intervistata sui canali social dei deputati Pd.

“Questo ennesimo tentativo – ha aggiunto l’esponente Pd - è in aperta contraddizione con la legislazione europea. Cosa potrà fare l'autorità giudiziaria competente, se non applicare la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 ottobre scorso che dice che i Paesi che non sono completamente sicuri per tutte le categorie di persone non sono sicuri? Questo il governo, non l'ha chiarito e non l'ha chiarito al parlamento italiano, ma non l’ha chiarito soprattutto ai milioni di italiani che hanno pagato le tasse per finanziare con quasi un miliardo di euro, la costruzione di un centro di permanenza e rimpatri in Albania, dove probabilmente anche questa volta verranno portate delle persone non pienamente consapevoli di quello che sta succedendo e che dovranno essere verosimilmente riportate in Italia poco dopo”.

“Questo è un modello – ha concluso Scarpa - che non solo genera grande sofferenza e grande smarrimento in questi migranti che raramente capiscono veramente cosa sta succedendo loro, ma che è anche una grande mossa di propaganda costosissima e una sostanziale presa in giro da parte di un governo, che dovrebbe preoccuparsi di gestire veramente i flussi migratori e il tema complesso delle migrazione, ma invece sceglie di investire sul modello Albania che si è dimostrato fallimentare, costosissimo e non rispettoso del diritto europeo”.

06/11/2024 - 14:44

Da oggi sinistra europea sarà più sola, dobbiamo offrire una proposta alternativa

“LA SBERLA. Gli elettori di Trump hanno dato una sberla a un governo e a una leadership che sentivano lontano e che li ha delusi. Le dimensioni e lo spessore della sua vittoria sono di per sé significativi. Dunque non commettiamo l’errore di cercare giustificazioni in fattori esterni alla dinamica del dialogo che Trump e i suoi hanno saputo mantenere e rafforzare con strati estesi e differenziati di popolazione.
Certo da parte democratica sono stati inanellati quasi scientificamente gli errori che conducono alla sconfitta, fino al cambio del candidato nella volata finale. Ma non è proprio il caso di voler insegnare a Joe Biden, Kamala Harris, Obama, Clinton e altri come si fa a vincere. Nelle condizioni date Harris ha fatto il possibile.

C’è un malessere profondo e crescente di classi sociali, in Usa, in Europa, in Italia, che percepiscono il rischio di impoverire, che non credono alle istituzioni e si sentono mettere ai margini delle decisioni, che vedono nei flussi migratori un pericolo epocale, nel globalismo una sciagura. I democratici non sono stati capaci di cogliere, intercettare e dare risposte a queste paure, interpretare questo rancore e incanalarlo. I repubblicani sì, e hanno vinto.

Tutto questo parla anche noi, e a noi sta imparare la lezione o ignorarla, continuare a coltivare l’orto sicuro delle nostre certezze valoriali o fare i conti con le asprezze, le incertezze e i bisogni di persone in carne e ossa che misurano i soldi, cui dell’Europa, della Russia o della Cina importa poco o nulla.

Negli Stati Uniti sono accadute cose che non dovrebbero coglierci stupiti, perché non sono molto diverse da quanto abbiamo visto nelle recenti elezioni dei Länder tedeschi o in Austria, per tacere di Francia e Italia. L’involuzione delle democrazie liberali in regimi leaderistici è un fenomeno in atto anche in Europa, con dietro l’angolo il pericolo della deriva autoritaria o oligarchica. Forse più di Trump dovrebbe colpire la forza con cui si è imposto sulla scena Elon Musk, già pronto a raccogliere il testimone dell’anziano Donald.

Da oggi l’Europa sarà più sola, e la sinistra europea ancora di più. E quello che farà l’Europa conterà più di quello che temiamo possa fare Trump: ci hanno dato le chiavi di casa e ci hanno detto arrangiatevi. Oggi possiamo decidere di diventare rapidamente adulti, affrontare i temi scomodi che muovono le masse, offrire una proposta alternativa e convincente. Oppure possiamo rassegnarci pensosamente ad accompagnare un declino delle democrazie occidentali il cui sentiero sembra già tracciato”. Lo scrive su Facebook Debora Serracchiani, deputata e responsabile Sicurezza del Pd.

06/11/2024 - 12:17

"È stato precluso ai Patronati l’accesso al portale Ali/SUI, per inoltrare le domande d’ingresso dei lavoratori stranieri e di nulla osta al lavoro per i cittadini stranieri, come denunciato pubblicamente ieri da diversi istituti. A una richiesta di chiarimento rivolta ai Ministeri dell’Interno e del Lavoro è seguita soltanto una nota informale nella quale si specificava che gli Istituti di Patronato non figuravano più nell’elenco dei soggetti autorizzati. Viene disatteso così quanto è esplicitamente previsto dal protocollo firmato nel 2007 tra il Ministero dell’Interno e della Solidarietà sociale, da una parte, e gli Istituti di Patronato dall’altra, tutt’ora in vigore. Il Governo si rende così responsabile di una scelta grave che interrompe l’attività di assistenza gratuita dei Patronati, garantita negli ultimi 16 anni applicando correttamente le disposizioni contenute in ogni decreto flussi. Una  decisione che ostacola il lavoro di coloro che offrono gratuitamente il servizio privilegiando, invece, l’attività privata da parte dei consulenti del lavoro e delle categorie di rappresentanza dei datori di lavoro (inclusi nell’elenco), che potrebbero richiedere un corrispettivo in denaro per la prestazione. Ho presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell' Interno di ripristinare la presenza dei Patronati nell' elenco dei soggetti autorizzati".

Così Andrea De Maria, deputato PD.

05/11/2024 - 18:55

"A quanto apprendiamo dalla stampa, in questo momento la nave Libra della Marina Militare è in acque internazionali, ma a poche miglia da Lampedusa, con otto migranti a bordo. Sarebbe in attesa di intercettare altre imbarcazioni per selezionare persone da portare in Albania.
Siamo al paradosso più assoluto: il governo spera che arrivino delle barche (le stesse che vorrebbe non fare partire dalle coste nordafricane) pur di fare i trasferimenti e dirigersi verso l'Albania solo per assecondare un'operazione di becera propaganda che nulla ha a che fare con la gestione dei flussi migratori.
Nel frattempo, da più di 15 giorni, gli ormai famigerati centri sono vuoti. In Albania ci sono solo gli agenti della polizia penitenziaria e della polizia di Stato: un altro spreco di risorse pubbliche.
Diritti violati, leggi scritte male e soldi, tanti soldi, buttati solo perché Meloni possa dire che lei aveva trovato la soluzione, che i migranti non sarebbero più arrivati in Italia, ma che i giudici cattivi le mettono i bastoni tra le ruote. Una storiella a cui non crede più nessuno". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

05/11/2024 - 17:14

Da audizioni alla camera emerge caos giuridico

“Dalle audizioni alla Camera sono emerse profonde critiche sull’emendamento presentato dal governo sui paesi sicuri”. Così Simona Bonafè, capogruppo democratica nella Commissione Affari Costituzionali della Camera al termine delle audizioni sull’emendamento governativo che ha di fatto inserito il decreto “paesi sicuri” incardinato al Senato nel decreto Flussi all’esame della Camera dei Deputati. “Il quadro giuridico è particolarmente complesso e tutti i giuristi auditi hanno espresso profonde critiche anche di metodo sull’emendamento. Senza contare che esiste una normativa europea di riferimento così come interpretata dalla corte di giustizia nella sua sentenza del 4 ottobre scorso. Avevamo già detto che il decreto confezionato in fretta e furia dal governo non cambiava la sostanza ma nonostante questo la nave Libra, attualmente nelle acque internazionali al largo di Lampedusa, è impegnata a raccogliere un numero sufficiente di migranti per trasferirli in Albania in base ad un accordo che oltre che essere non legale, costa al contribuente italiano un miliardo di euro".

30/10/2024 - 19:15

"Far diventare il decreto sui paesi sicuri un emendamento del decreto flussi è un'operazione meschina del governo che ha l'unico scopo di annullare il dibattito su questo argomento. Sul decreto flussi, infatti, è scaduto il termine per presentare gli emendamenti ed è chiuso il calendario delle audizioni.
Non solo vorrebbero che la magistratura non facesse il proprio lavoro, non solo si infastidiscono per le pronunce della Corte di giustizia europea, ma fanno di tutto anche per impedire il dibattito in Parlamento. Una forzatura, l'ennesima, che dimostra come il governo Meloni sopporti con fastidio il confronto e, quindi, anche i meccanismi della democrazia parlamentare": Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

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