28/01/2025 - 18:09

“Mi trovo all'esterno dell'hotspot di Shengjin in Albania, dove si stanno concludendo le operazioni di identificazione e di screening medico delle 49 persone migranti sbarcate qui questa mattina e deportate in occasione di questa terza operazione ‘Albania’. Continuano a essere tanti i problemi proprio a livello sistemico di tutto questo impianto, del protocollo Italia-Albania. In particolare, questa volta riscontriamo un problema in più nella fase di pre-screenning, quella che avviene sulla nave, quando si sceglie chi può o non può andare in Albania, perché mancava l’Oim, l'Agenzia collegata alle Nazioni Unite che, con competenze specifiche, si deve occupare proprio di capire questo. Le visite mediche per scegliere chi fosse idoneo le ha fatte il personale medico della Marina Militare”. Lo dice la deputata dem Rachele Scarpa, in un video girato fuori l’hotspot di Shengjin.

“Siamo qui – ha concluso Scarpa - come deputati del Partito Democratico, perché crediamo che sia importante garantire una presenza fisica costante per tutto il tempo che sarà necessario. Vogliamo lanciare di nuovo un messaggio di critica profonda a tutta questa idea di esternalizzazione delle frontiere che, non solo non funziona perché non incide sui flussi, ma costa 9 volte quello che costa l'accoglienza e che porta solo sofferenza e stress aggiuntivo a persone che già hanno alle spalle dei viaggi di migrazione dolorosi e probabilmente anche i centri di tortura in Libia”.

22/01/2025 - 12:46

Una vicenda surreale e inquietante scuote il rispetto delle norme internazionali e dei diritti umani: il generale libico Najeem Osema Almasri Habish, accusato di torture, violenze sessuali e traffico di esseri umani, viene arrestato a Torino e, nel giro di 24 ore, rimesso in libertà. Non solo: Almasri, su cui grava un mandato di arresto della Corte Penale Internazionale, viene immediatamente rimpatriato, sottraendolo a ogni possibilità di giustizia. Siamo davanti all’ennesima dimostrazione di un governo forte con i deboli e servile con i forti. Almasri non è un criminale qualsiasi, ma un perno del sistema di gestione dei flussi migratori della Libia, un sistema che il governo italiano sostiene con i nostri soldi e che produce sistematiche violazioni dei diritti umani. La liberazione di questo criminale serve a tenere in piedi la macchina di propaganda del governo: raccontano di aver rallentato i flussi, mentre si girano dall’altra parte davanti a chi quei flussi li alimenta.

Quando si tratta di difendere i diritti umani e rispettare la giustizia internazionale, il governo si dimostra pericolosamente negligente. Meloni e il suo esecutivo preferiscono chiudere entrambi gli occhi sulle violazioni dei diritti umani pur di sostenere una politica fallimentare e disumana. Chi ha deciso di rimandare in libertà Almasri? Come è possibile che un criminale ricercato dalla Corte Penale Internazionale sia stato rilasciato con tanta facilità? Questo governo deve assumersi la responsabilità politica di coprire un pericoloso trafficante. Giorgia Meloni deve riferire immediatamente in Parlamento. L’Italia non può essere complice di chi calpesta i diritti umani e ostacola la giustizia internazionale. Questa battaglia riguarda la dignità del nostro Paese e il rispetto dei Trattati a cui aderiamo.

22/01/2025 - 10:20

“L’approvazione del decreto flussi ha prodotto effetti sui visti degli studenti non europei di cui neanche il governo si è reso davvero conto al momento dell’approvazione”. Lo dichiarano Christian Di Sanzo, deputato del Partito Democratico eletto in Nord e Centro America e Simona Bonafè, capogruppo PD in Commissione Affari Costituzionali. “Il decreto impone la rilevazione dei dati biometrici per tutti i visti nazionali inclusi gli studenti extra-europei che passeranno alcuni mesi in Italia. Questo significa che adesso, a differenza del passato, gli studenti dovranno presentarsi in persona al Consolato Italiano di riferimento, mentre prima il visto era ottenibile senza appuntamento in persona; purtroppo però i nostri consolati non hanno personale a disposizione per la quantità di appuntamenti richiesti e giá i tempi di elaborazione dei visti non sono compatibili con le esigenze dell’anno scolastico. Abbiamo presentato una interrogazione ai Ministri Piantedosi e Tajani per chiedere chiarezza e una esclusione degli studenti da questa norma che metterebbe in seria difficoltà la rete consolare e porterebbe tanti studenti a rinunciare a un percorso di studi nel nostro paese”, spiegano i due parlamentari dem.
“Basti pensare al solo flusso degli studenti americani circa 40.000 l’anno diretti verso le scuole, le università e i campus delle università americane in Italia - studenti che sono una ricchezza per il nostro paese e per le nostre realtà locali, soprattutto in Toscana e Lazio dove vi sono la grande maggioranza dei campus americani. Si tratta di una nuova difficoltà creata senza alcun motivo necessario e per la quale chiediamo un intervento rapido del governo per una soluzione che salvaguardi gli studenti interessati a studiare in Italia e scoprire il nostro paese - una ricchezza importante per l’Italia che la rende nota a livello internazionale e genera un indotto consistente per le regioni interessate”, concludono i deputati democratici.

21/01/2025 - 19:50

È persona accusata da Cpi di crimini orribili in materia di immigrazione

“Il governo chiarisca immediatamente perché Almasri, arrestato su mandato della corte penale internazione, è stato scarcerato e rimandato in Libia. Parliamo di una persona accusata di crimini orribili, centrale nel sistema di gestione dei flussi migratori operato dalla Libia su mandato del nostro paese e che produce la sistematica violazione dei diritti umani.
Rimandarlo in Libia significa rendere impossibile per la corte procedere e di fatto coprire i suoi crimini. Oggi il governo si assume una responsabilità enorme della quale gli chiederemo conto con ogni strumento a nostra disposizione” così in una nota il deputato democratico, Matteo Orfini.

15/01/2025 - 17:37

Oggi la deputata del Pd Rachele Scarpa ha partecipato alla conferenza stampa organizzata dall’associazione "A Buon Diritto" per la presentazione del rapporto annuale sullo stato di 17 diritti fondamentali in Italia. Il rapporto, ormai punto di riferimento per l'analisi e la riflessione sul tema dei diritti, ha fornito dati significativi su diverse aree critiche, tra cui le condizioni delle persone migranti. Nel suo intervento, Rachele Scarpa ha posto l'accento sulle gravi violazioni dei diritti umani nei Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR), sottolineando come queste strutture rappresentino una ferita aperta per il nostro Paese. "I dati presentati oggi confermano che i CPR sono luoghi di sofferenza e privazione che troppo spesso calpestano la dignità umana", ha dichiarato Scarpa. "Le politiche migratorie del Governo attuale si stanno dimostrando fallimentari e disumane, incapaci di garantire un approccio equo e rispettoso dei diritti fondamentali. Oltre a questo non sono efficaci né nel gestire i flussi migratori, né tantomeno nel favorire l'integrazione, cosa auspicabile in un contesto di profondo inverno demografico come quello che sta vivendo il nostro Paese". Scarpa ha poi ricordato che il Partito Democratico continuerà a battersi per un cambio di paradigma nelle politiche migratorie, promuovendo soluzioni basate sull'accoglienza, l'inclusione e il rispetto dei diritti umani. "Non possiamo permettere che i diritti delle persone migranti vengano sacrificati sull'altare della propaganda politica. Questa battaglia riguarda la civiltà stessa del nostro Paese." In conclusione, la deputata ha ribadito l'impegno del Partito Democratico per una visione intersezionale dei diritti, che tenga conto delle molteplici dimensioni di vulnerabilità e discriminazione. "Con sguardo intersezionale, continueremo a fare dei diritti una battaglia di civiltà in tutte le sedi, confermando il Partito Democratico in prima linea per costruire un'Italia più giusta e inclusiva."

12/12/2024 - 17:32

Schillaci chiarisca ragioni della presenza di astrologi a incontri istituzionali

“Questo governo non smette più di stupirci. Prima strizza gli occhi ai No Vax, provando a condonare addirittura le sanzioni, e ora provano a legittimare l’astrologia all’interno di contesti dedicati alla salute delle persone. Assurdo. Il 5 dicembre, infatti, durante una conferenza della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt), svoltasi presso una sala del Ministero della Salute, l'astrologo Rino Liuzzi ha parlato degli influssi della Luna e di Giove sul nostro corpo e sulla necessità di "essere in equilibrio con l'universo". Lilt è un’associazione finanziata anche con denaro pubblico e vigilata dal Ministero della Salute e in una sede istituzionale durante un evento dedicato alla presentazione delle attività dell'associazione fa passare un messaggio raccapricciante cioè che la salute delle persone ha a che fare con l’equilibrio degli astri o da quello che dicono i tarocchi. Siamo senza parole, parliamo di una disciplina senza il minimo fondamento scientifico. Nessuno pensa di intaccare le libertà personali ma davvero che tutto ciò avvenga in ambito istituzionale ci lascia sconvolti. L’associazione Luca Coscioni, insieme a molte scienziate scienziati, ha espresso il proprio sconcerto e la propria preoccupazione per quanto accaduto e ha inviato una lettera aperta al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per chiedere di chiarire pubblicamente la posizione del Ministero rispetto a quanto accaduto. Mi associo alle preoccupazioni e allo sconcerto e per questo ho presentato un’interrogazione urgente al ministro perché è inaccettabile che questa assurdità trovi spazio in un contesto istituzionale addirittura in una sala del Ministero della Salute screditando, ancora una volta, le istituzioni e la loro autorevolezza”. Lo afferma Marco Furfaro capogruppo Pd in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.

04/12/2024 - 18:05

"Non ha fatto in tempo ad essere approvato definitivamente dal Senato che il decreto flussi è già azzoppato. E' di poco fa, infatti, il parere del Consiglio superiore della magistratura che boccia "l'emendamento Musk" quello con cui la maggioranza vuole spostare alle Corti d'appello la competenza sulla convalida o la proroga dei trattenimenti dei richiedenti asilo provenienti dai cosiddetti "paesi sicuri".
La motivazione è quella che avevamo già evidenziato più e più volte sia in commissione sia in aula: le Corti d'appello si intaserebbero e non hanno la preparazione adeguata per occuparsi di migranti, come invece ce l'hanno le sezioni specializzate dei tribunali. E' una questione di buon senso.
Il buon senso che non hanno né la maggioranza né Nordio, ce l'ha il CSM. Il governo ci ripensi: ponga fine a questa assurda guerra con la magistratura che fa male al Paese, non risolve alcun problema e a questo punto non è neanche più utile alla loro propaganda". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

04/12/2024 - 14:32

“Da oggi è legge l’ennesimo decreto immigrazione del governo Meloni ed è disumano come gli altri. Il livello di crudeltà di questo decreto si misura da quanto renda più difficili i salvataggi in mare dei bambini, mentre i figli potranno ricongiungersi al genitore lontano non prima di due anni perché qualche parlamentare della Lega ha voluto mettere la bandierina ideologica sulla solita criminalizzazione degli stranieri. La direzione giusta da seguire è esattamente quella opposta, a partire dall'abrogazione della legge Bossi-Fini, per costruire un sistema di sponsor che dia garanzie per l'incrocio di domanda-offerta con permessi per ricerca di lavoro, perché è l’unica vera strada per garantire più sicurezza per tutti e per andare incontro alle esigenze del  sistema produttivo del nostro Paese. Una grande occasione mancata perché ancora una volta la destra, invece di governare, ha scelto di fare propaganda sulla pelle dei migranti”. Così il deputato democratico Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Partito Democratico.

28/11/2024 - 16:48

“Questo decreto flussi è in realtà l’ennesimo decreto immigrazione ed è disumano come gli altri decreti. Perché ancora una volta il governo e la destra provano a fare propaganda piantando la propria bandiera su un tema delicatissimo come quello dei migranti”. Così il deputato democratico Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Partito Democratico, intervistato sui canali social dei deputati dem.

“L'obiettivo del Partito Democratico - ha aggiunto l’esponente Pd - resta il superamento della Bossi-Fini. E’ l'unico modo per superare questo meccanismo dei flussi del click day. La presidente Meloni aveva detto che non lo condivideva. Noi ci aspettavamo che facesse una proposta di vero cambiamento. Invece, come al solito, non ha fatto assolutamente nulla di utile.“L'appello di Elon Musk – ha concluso Mauri - che ha chiesto di mandare via i giudici che non sono allineati con le prese di posizione del governo sembra abbia avuto effetto. Questa destra è abituata a scattare sull’attenti e sbattere i tacchi, l’ha fatto anche questa volta”.

 

27/11/2024 - 17:33

 

“La norma sul Caporalato all'interno del DL Flussi è un'occasione persa, che rischia di produrre un danno serio perché disincentiva le nuove denunce”. Così il responsabile nazionale sicurezza del Pd, il deputato Matteo Mauri che sottolinea come: “una legge sul Caporalato esisteva giá. E che l'intervento del Governo ha fatto poco più che cambiare il nome del permesso di soggiorno. Da "particolare sfruttamento lavorativo" a "vittime di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro". Come se cancellare il vecchio nome fosse utile per potersi intestare il tema. Ma soprattutto questa norma rischia seriamente di disincentivare le denunce da parte di stranieri irregolari sfruttati dai datori di lavoro. Esattamente il contrario di quello che si dovrebbe fare. Questo purtroppo accadrà perchè fino a oggi era sufficiente che lo straniero che aveva presentato la denuncia avesse semplicemente cooperato nel procedimento penale instaurato nei confronti del datore di lavoro. Mentre ora il permesso di soggiorno allo straniero può essere dato solamente a patto che contribuisca utilmente all'emersione dei fatti e all'individuazione dei responsabili.

Il problema è che non è detto che un lavoratore sfruttato abbia tutte le informazioni necessarie. Anche perchè spesso non conosce nemmeno i veri nomi dei responsabili. Questo potrebbe spingere il migrante a rimanere nell'anonimato e a non denunciare, perchè se non gli venisse poi riconosciuto il permesso rischierebbe seriamente di essere individuato ed espulso. Suggeriamo di approfondire il tema con chi se ne occupa. Per farlo consigliamo di partecipare alla presentazione del VII Rapporto della Fondazione Placido Rizzotto Mercoledì 4 dicembre a Roma".

27/11/2024 - 12:00

“Muoiono bambini in mare, ci dobbiamo vergognare. “Lo dice il cardinale Zuppi, Presidente della Cei e uomo di ragione. È questo il punto: il livello di civiltà di una società si misura su come si trattano i più poveri e svantaggiati. Il livello di ‘umanità’ di questo decreto è quello che rende più difficili i salvataggi in mare di quei bambini. Questo non è un dl flussi ma un decreto immigrazione: la sola cosa che sapete fare”. Così il deputato dem Matteo Mauri intervenendo in Aula nella dichiarazione di voto sul decreto flussi.

“Figli – continua il parlamentare - che non possono ricongiungersi al genitore lontano prima di due anni perché qualche parlamentare della Lega ha voluto mettere la bandierina ideologica sulla solita criminalizzazione degli stranieri, spingendo sempre un po' più in là la solita retorica della vostra disumanità. La direzione giusta da seguire è esattamente quella opposta a partire dall'abrogazione della legge Bossi-Fini, per costruire un sistema di partnership per l'incrocio di domanda-offerta con permessi per ricerca di lavoro limitati nel tempo". “Aver tolto alle sezioni specializzate la convalida del trattenimento per ingolfare le Corti d'Appello e aver messo in legge i cosiddetti 'Paesi sicuri' conferma la vostra ossessione contro la magistratura. Vi fate dare la linea da Musk sulle convalide e avete la faccia tosta di dire che l'Egitto è un paese sicuro dopo quanto successo sul caso Regeni”, conclude Mauri.

26/11/2024 - 19:10

“Siamo all'ottavo decreto in materia di migranti, otto decreti in due anni, più una ventina di provvedimenti di altro segno. Significa almeno due cose: la prima è che vivete nell'ossessione di un fenomeno epocale che piegate ad un allarme repressivo, sperando di aumentare i voti nelle urne, e la seconda è che voi navigate a vista inseguendo l'umore del tempo e umiliando la Costituzione. Voi da anni moltiplicate gli slogan senza indicare mai una soluzione, mentre corpi innocenti continuano a morire, come a Cutro, a pochi metri dalle nostre coste, con un'inchiesta aperta, che denuncia le vostre responsabilità”. Lo dice in Aula alla Camera il deputato dem Gianni Cuperlo, annunciando il no del Pd alla fiducia chiesta dal governo al decreto Flussi.

“Non prevedete – ha aggiunto l’esponente Pd - alcun incremento delle quote per un flusso regolato di lavoratori stranieri. Confindustria registra un bisogno di 100 mila nuovi ingressi, e la vostra risposta sono 10 mila persone in via sperimentale per l'assistenza ai disabili e agli anziani. In compenso, non volete regolarizzare quanti sono già qui. Mescolate improvvisazione e superficialità. Vi abbiamo chiesto di togliere dalla lista dei Paesi sicuri Nazioni che palesemente non lo sono. C'è un ragazzo italiano di 27 anni che è stato sequestrato, torturato e ucciso in quel Paese (Egitto) che voi chiamate sicuro!”

“Noi pensiamo che questo decreto – ha concluso Cuperlo - sia parte della ferocia ideologica che anima da tempo il capo della Lega e Vice Presidente del Consiglio nel governo del nostro Paese. Ma voi, colleghi di Noi Moderati, di Forza Italia, voi che siete moderati, sinceri liberali, come fate a votare una porcata del genere?”.

26/11/2024 - 11:19

“Non siamo contrari in maniera pregiudiziale o ideologica. Siamo contrari perché da parte della maggioranza non è stato fatto nulla né per governare il flusso di irregolari né per per sostenere le persone straniere che vengono nel nostro paese regolarmente a lavorare”. Lo ha detto Simona Bonafè, vicepresidente vicaria del gruppo Pd alla Camera, intervistata a Montecitorio.

“Questo decreto era l’occasione giusta per gestire i flussi e aumentare le quote di migranti regolari come chiedono gli imprenditori,  invece è stato messo dentro un po’ di tutto, presentando emendamenti qua e là senza una strategia complessiva.
Musk dagli Usa ha detto che bisognava mandare via i giudici che non erano allineati con le prese di posizione del Governo ed è stato fatto esattamente questo: è stato presentato un emendamento che prevede che le sezioni di immigrazione che si occupano di convalidare i trattenimenti amministrativi dei migranti non se ne occupino più ed è stato tutto passato alle corti d’appello che sono già cariche di lavoro e questo andrà ad aggravare la velocità dei processi anche per i cittadini italiani”.

“Il governo dovrebbe abbandonare la propaganda a partire dal progetto di spostare i migranti in Albania che non funziona ed è estremamente e inutilmente oneroso per il contribuente.
Da parte dei giudici non vedo nessuna presa di posizione politica ma hanno solamente interpretato le norme alla luce di una sentenza della Corte Costituzionale che ha a sua volta interpretato un regolamento europeo. Vedo piuttosto un governo che quando si fanno delle cose che vanno contro la sua volontà alza il livello dello scontro politico”, ha concluso Simona Bonafè.

25/11/2024 - 18:21

“Le opposizioni unite hanno deciso di non partecipare al voto in Commissione sull’ultimo emendamento presentato dalla relatrice al dl flussi. Si è trattato dell’ennesima forzatura su un decreto nato male, dove è stato inserito come innesto il provvedimento ‘paesi sicuri’ già in discussione al Senato.  Le norme intervengono in modo disordinato sull’organizzazione della giustizia, sottraendo alle sezioni speciali immigrazione dei tribunali competenze rilevanti per attribuirle alle Corti d’Appello, già sovraccariche. Questo comporterà un ulteriore aggravio organizzativo, con ricadute pesanti sui tempi e sulla gestione di molti processi che non viene risolta da questo nuovo emendamento che dà solo più tempo per organizzarsi. Denunciamo la gestione caotica e le continue forzature che non hanno consentito un esame approfondito in Commissione e, con il ricorso all’ennesima fiducia, impediscono un dibattito serio anche in Aula,” così Simona Bonafè, capogruppo Pd nella Commissione Affari Costituzionali della Camera è intervenuta in aula dopo che il ministro per i rapporti con il parlamento, Luca Ciriani, ha posto la fiducia sul decreto flussi.

25/11/2024 - 16:40

“Il rinvio in commissione del decreto flussi conferma che avevamo ragione: il governo, con queste norme, sta mettendo in difficoltà la giustizia italiana. Trasferire competenze così delicate alle Corti d’Appello, già sovraccariche, è una scelta priva di senso. Concedere 30 giorni per adeguarsi non solo è insufficiente, ma del tutto inutile, considerando l’impatto organizzativo richiesto. Chiediamo che il governo torni indietro su questa norma, che non fa altro che il caos nel sistema giudiziario italiano” così la responsabile giustizia del Pd, la deputata democratica, Debora Serracchiani che sottolinea infine “siamo davanti a norme prive di senso che creano, come già fatto con la riforma della prescrizione, solo più lavoro e ingolfamento della giustizia”.

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