Per noi non eri solo #Bobo ma una persona mite, colta, fermo negli ideali, determinato e combattivo. La tua matita graffiante ha sostenuto, dalla parte del popolo, mille battaglie di giustizia, di pace e di progresso. Grazie di cuore.
Fai buon viaggio compagno #SergioStaino.
Lo scrive sui social il deputato PD Stefano Vaccari, Segretario di Presidenza della Camera
Dichiarazione di Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa.
Come per il salario minimo, ora sui rider la giustizia arriva prima della politica e condanna Deliveroo e Uber Eats a pagare milioni di euro di contributi. Il parlamento non può più far finta di nulla . Serve regolamentare il settore, dove permane stabilmente una situazione del tutto incontrollata, dove manca chiarezza sui contratti, sulle tutele, le ferie e i giorni di malattia. Di fronte a questa nuova e per certi versi rivoluzionaria decisione di un tribunale, sarebbe una colpa grave se la politica rinunciasse a svolgere il proprio dovere.
“La sentenza del Tribunale di Milano che obbliga Deliveroo Italy e Uber Eats Italy a versare all'Inps i contributi per migliaia di rider, perché in realtà non hanno lavorato come autonomi, è estremamente significativa. Si afferma in via giurisprudenziale in Italia un principio già riconosciuto a livello europeo dalla Corte di giustizia sulla verifica della reale natura delle prestazioni dei riders. Tutto questo dimostra ancora una volta il ritardo in cui ci troviamo in Italia in tema di lavoro, tutele e giustizia salariale. La destra batta un colpo. Occorre intervenire per sfoltire il numero delle tipologie contrattuali e introdurre una disciplina specifica che preveda un contratto ad hoc per i rider, regolamentando questo lavoro con una giusta retribuzione e assicurando con i necessari diritti”.
Così il capogruppo del Partito Democratico in commissione Politiche europee alla Camera, Piero De Luca.
Dichiarazione di Andrea Casu , ufficio di presidenza del gruppo Pd alla Camera
Il Governo Meloni ancora una volta contro la giustizia sociale e climatica. Sono stati appena bocciati in commissione gli emendamenti che abbiamo presentato come @pdnetwork per destinare le maggiori entrate garantite dall’aumento iva per il caro carburante al rifinanziamento del #bonustrasporti e al rafforzamento del Trasporto Pubblico Locale nelle città di Torino Milano Bergamo Brescia Roma
Catania e tutte le zone per cui l’Italia è stata già sanzionata dalla Corte di Giustizia europea per il superamento sistematico e continuato dei valori limite previsti dalla direttiva comunitaria sulla qualità dell’aria. Grazie al collega @marcosimiani , @AntoninoIaria5 del M5S e @DevisDori di Avs per essere intervenuti a sostegno di una proposta condivisa dalle opposizioni e fondamentale per difendere il diritto alla mobilità e alla salute di tutte e di tutti.
“Il gruppo del Pd in Commissione giustizia si è astenuto sul provvedimento che riguarda il rafforzamento delle misure cautelari in ordine alla violenza contro le donne perché ritiene il testo approvato ancora insufficiente, pur riconoscendo che raccoglie talune indicazioni emerse dal lavoro della precedente commissione femminicidio, ma non tutte, soprattutto in chiave di prevenzione primaria. In particolare il Partito Democratico contesta che il provvedimento venga fatto a costo zero, che non sia previsto un obbligo di formazione di tutti gli operatori che a vario titolo hanno che fare con le donne, che non si voglia parlare di educazione preventiva nelle scuole, che sia stata respinta l’ipotesi del fermo di indiziato nelle situazioni di alto rischio e che non si sia preso in considerazione il tema del consenso. Spiega l’onorevole Ferrari prima firmataria della proposta di legge del pd e capogruppo in Commissione femminicidio: “Dopo la bocciatura dei nostri emendamenti ci aspettiamo che la premier si faccia garante per l’aula di quella condivisione trasversale che ha ripetutamente chiesto la nostra segretaria Schlein e su cui Meloni si è impegnata a parole, ma che non abbiamo trovato in commissione”.
Lo dichiarano Sara Ferrari, Valentina Ghio, Debora Serracchiani, Michela Di Biase, Federico Gianassi del Gruppo Pd della Camera
Siamo alle solite. Ogni giorno siamo costretti a registrare un nuovo provvedimento iniquo e ingiusto messo in atto da questo governo. Oggi apprendiamo dell’idea irragionevole di escludere i Btp dal calcolo dell’isee, che com’è risaputo è un indicatore di calcolo del benessere delle famiglie per accedere ai sussidi messi a disposizione dello stato. Una misura che in maniera insensata decide che il patrimonio non è ricchezza. L’iniziativa rientra nel cosiddetto pacchetto famiglia, ma per le famiglie ha solo il sapore dell’ingiustizia visto che equipara chi detiene milioni di euro a chi ne ha zero. Complimenti, il solito capolavoro del governo Meloni continuare a sottrarre sempre più welfare ai più poveri. Da "prima gli italiani" a "prima i milionari"". Così Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico.
“10mila euro di multa e 20 giorni di fermo amministrativo della nave per non aver consegnato le persone soccorse a chi le avrebbe riportate nei campi di detenzione da cui fuggivano: queste sono le “regole” che il governo sta imponendo col decreto ONG del 2 gennaio 2023 a chi salva vite in mare.
Ha fatto bene, l’equipaggio della Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans, a non rispettare le prescrizioni di questo decreto, che è contrario al senso di umanità e prefigura una violazione del diritto internazionale, anche secondo la giustizia italiana: per aver ubbidito all’ordine di riportare in Libia (identificata dalle Nazioni Unite e dalla Commissione Europea come paese e porto non sicuro) le persone soccorse i comandanti della nave italiana Asso Ventotto sono stati condannati dal Tribunale di Napoli.
Cosa avrebbe dovuto fare, l’equipaggio della Mare Jonio? Intendo chiederlo al Ministro dell’Interno Piantedosi con un’interrogazione parlamentare. Tutta la mia solidarietà e la mia gratitudine va all’equipaggio della nave, che nonostante tutto mantiene la forza e la lucidità di non consegnare 69 persone (tra cui bambini di 7 e 5 anni, e di 2 mesi) alle milizie libiche”. Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa.
“Apprezziamo le parole del ministro Tajani, ma chiediamo al governo uno sforzo in più per evitare che il Medio Oriente possa diventare un drammatico detonatore di violenza e terrore, che mette a rischio la sicurezza degli ebrei, dei palestinesi e la nostra. Ieri c’è stato il Consiglio Ue dei 27. Chiediamo che l’Italia sia all’altezza della sua storia, moltiplichi gli sforzi diplomatici per fermare l’escalation e rilanci la prospettiva dei due Popoli e due Stati, unica soluzione possibile. Israele ha diritto a esistere e difendersi, e teniamo alta l’allerta sull’antisemitismo. Ma quel diritto si esercita nel rispetto del diritto internazionale e umanitario. Bisogna colpire i terroristi di Hamas, non punire collettivamente i palestinesi, che hanno il medesimo diritto a esistere. I crimini di guerra vanno denunciati e condannati sempre. Il rispetto del diritto internazionale deve valere sempre. Oggi condanniamo la Russia per l’attacco terroristico a Zaporizhzhia. Se vogliamo preservare la credibilità dei nostri principi, non possiamo reiterare in Medio Oriente doppi standard, doppie morali. La morale dell’umanità è una sola. C’è un confine, invalicabile, tra giustizia e vendetta. Noi dobbiamo presidiare quel confine, da lì passa la nostra civiltà”.
Così il deputato e responsabile Esteri del Partito Democratico, Giuseppe Provenzano, replicando in Aula al ministro Tajani nel corso del Question Time alla Camera. Nell’illustrazione del Q/T, Provenzano ha denunciato come a Gaza sia “in corso una catastrofe umanitaria. È necessaria l’apertura immediata di corridoi per la salvaguardia dei civili e la creazione di ‘safe zones’ che includano scuole e ospedali. Assedio e bombardamenti hanno causato oltre 3 mila vittime e 12.500 feriti. La strage di civili all’ospedale Al Ahli - ha aggiunto - impone a questo Parlamento un messaggio, forte, unitario, di solidarietà al popolo palestinese e a chi lo rappresenta. Che non sono i terroristi di Hamas”.
Conferenza stampa a Montecitorio domani ore 13
Domani alle ore 13.00 presso la sala stampa della Camera si terrà la presentazione della proposta di legge per il riconoscimento del ruolo HSE Manager nelle imprese su iniziativa del deputato Nicola Carè, già Segretario generale della Camera di commercio italiana di Melbourne e di Sydney e già presidente dei segretari generali delle Camere di commercio italiane nel mondo.
Parteciperanno Francesco Urraro componente del Consiglio di Presidenza del Consiglio di Stato, Fiammetta Modena, già componente della Commissione giustizia del Senato, Irma Conti Vice Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Alessandro Parrotta Direttore ISPEG Istituto degli Studi Politici Economici e Giuridici e Rossella Parrotta ingegnere e HSE Manager, tecnici che hanno contribuito all’elaborazione della proposta di legge.
Dichiarazione di Federico Gianassi e Devis Dori, capigruppo Pd e Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Giustizia della Camera
“Abbiamo anche oggi sollecitato il presidente della Commissione Giustizia a disporre le audizioni dei nomi che il governo ha designato per il ruolo di garante dei detenuti e delle persone private della libertà personale. Trattandosi di un organo importante che agisce su un ambito così delicato e sensibile come il carcere, riteniamo assolutamente necessario, prima dell’espressione del parere della Commissione, l’audizione dei soggetti individuati per un approfondimento serio e rigoroso. Domani in ufficio di Presidenza ci verrà data una risposta, ma un rifiuto sarebbe inspiegabile e inaccettabile” dichiarano i deputati Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia, e Devis Dori, capogruppo Alleanza Verdi e Sinistra in Commissione Giustizia.
“Ho presentato in commissione bilancio al decreto Sud un emendamento per semplificare e uniformare le procedure di affrancazioni a Roma”. Lo afferma il deputato dem Claudio Mancini, segretario della commissione Bilancio della Camera.
“Con questo emendamento - conclude Mancini - sarebbe possibile sanare una profonda ingiustizia che al momento rende costoso e complesso per molti cittadini di Roma Capitale completare queste pratiche e godere fino in fondo del diritto alla casa, che è il senso vero dell’edilizia popolare. Sappiamo che altre forze politiche della maggioranza hanno presentato proposte di legge nella stessa direzione, spero che tutti i gruppi possano convergere su questa proposta così da renderla immediatamente operativa”.
“Insieme ai colleghi Curti e Orfini ho depositato un emendamento al Decreto Sud in commissione Bilancio per proporre l’allargamento della Zona Economica Speciale a tutti i territori dell’ex Cassa del Mezzogiorno, comprendendo quindi anche le provincie di Latina e Frosinone e gli altri territori di Lazio e Marche una volta compresi sotto questo istituto”.
Lo dichiara il deputato del Partito Democratico, Claudio Mancini, segretario della commissione Bilancio.
“Come già fatto nel 2020 con un emendamento a mia firma per il fondo per la deindustrializzazione - aggiunge - chiediamo che la Zes, ampliata a tutto il Meridione dal decreto, sia allargata a queste aree dato vi è una profonda omogeneità e contiguità economica tra i territori esclusi e il resto del Mezzogiorno. Speriamo che il governo accolga la proposta. Se si dovesse proseguire sulla strada tracciata dalla maggioranza, si perpetuerebbe una profonda ingiustizia e un danno alle provincie e i comuni esclusi. Oltre alla mancata applicazione degli incentivi e delle semplificazioni - conclude - è, infatti, possibile che investimenti già previsti in questi territori migrino verso aree ora comprese nella Zes, creando un’orribile competizione al ribasso tra territori vicini”.
“La giustizia farà il suo corso e chi ha sbagliato dovrà pagarne ovviamente le conseguenze. I calciatori sono spesso ritenuti anche un esempio per i nostri giovani, e non solo, proprio per ruolo che il calcio svolge nella nostra società, e a maggior ragione il comportamento di questi giovani professionisti anche dal punto di vista etico deve essere inattaccabile. Allo stesso tempo, però, vorrei che la riflessione fosse più ampia, abbracciando nel suo complesso il tema del gioco d’azzardo. Un fenomeno che muove ogni anno 136 miliardi di euro, una media di quasi 2mila euro a persona, con un giro d’affari che nel 2022, ultimo dato disponibile, è aumentato del 23% rispetto all’anno precedente. Numeri da capogiro e non mi stupisco che ci siano anche alcuni giocatori coinvolti risucchiati nel gorgo della ludopatia. Si può e si deve intervenire. Ciò che serve è una maggiore e più stringente regolamentazione del gioco d’azzardo, una questione molto profonda, che va affrontata anche sul fronte sociale e culturale. Sapendo che vi sono potenti interessi della criminalità organizzata che intendono infiltrarsi per gestire una fetta importante di questo enorme business”.
Lo dichiara il deputato del Partito Democratico, Andrea Rossi.
“Il voto contrario del Partito Democratico alla Nadef presentata dal governo Meloni e dalla sua maggioranza di destra ha una motivazione forte: la nostra opposizione alla scelta di tagliare le risorse al Servizio Sanitario Nazionale che provoca il suo sostanziale strangolamento, la privatizzazione strisciante dei servizi e la cancellazione di fatto del diritto universale delle cittadine e dei cittadini all’assistenza sanitaria. E questo nonostante la lezione che abbiamo imparato dall’azione di contrasto alla pandemia da Covid. Una scelta miope che contrasteremo con tutte le nostre forze in Parlamento e nel Paese”.
Lo dichiara la deputata e responsabile Giustizia del Partito Democratico, Debora Serracchiani.
Presentata interrogazione al ministro Nordio
"Ho presentato un'interrogazione al Ministro della Giustizia Carlo Nordio per sapere il motivo per cui non è stata istituita una tribuna elettorale nel Carcere di Monza in vista delle elezioni suppletive del 22 e 23 ottobre, come richiesto dal candidato Marco Cappato.
La richiesta di Cappato è stata anche avanzata dalla Direttrice del Carcere di Monza, Cosima Buccolieri, e da diverse forze politiche e figure istituzionali. È importante garantire ai detenuti il diritto di essere informati sulla prossima tornata elettorale e sui candidati, rafforzando così la partecipazione civica anche tra coloro che si trovano in detenzione. Voglio esprimere piena solidarietà ai partecipanti allo sciopero della fame come forma di protesta pacifica per richiamare l'attenzione sulla questione. È fondamentale garantire il diritto al voto e l'accesso alle informazioni politiche per tutti i cittadini, inclusi i detenuti."
Così la deputata del Pd Lia Quartapelle.