28/03/2025 - 15:08

"Bene che la Sottosegretaria Bergamotto, rispondendo ad una nostra interpellanza urgente, abbia reso noto l' impegno del Governo a una iniziativa verso la proprietà per un esito positivo della vertenza Berco. Da parte nostra abbiamo sottolineato la criticità della situazione in essere, per i posti di lavoro a rischio e per la messa in discussione di un presidio di grandissimo valore per il Paese, e ribadito il nostro sostegno alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori. Serve davvero ora un impegno corale di tutte le istituzioni. Da parte nostra continueremo a seguire gli sviluppi della vertenza e ci riserviamo di assumere ulteriori iniziative parlamentari".

Così Andrea De Maria e Nadia Romeo, deputati PD

 

28/03/2025 - 12:42

“La Lega ammette il disastro combinato sul cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti e prova a correre ai ripari con un emendamento al decreto Pa. Migliaia di lavoratori e lavoratrici si sono trovati beffati con buste paga svuotate dai pasticci del governo. Siamo curiosi di capire se è intenzione di tutta la maggioranza approvare quell’emendamento o se si tratta di una semplice iniziativa propagandistica dei leghisti per acquisire un po’ più di visibilità. Nel frattempo, il governo si svegli e faccia di tutto per riaprire il tavolo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici che oggi hanno scioperato. E’ una vergogna il silenzio dei ministri Calderone e Urso di fronte alla tracotanza di Federmeccanica”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, a margine della manifestazione dei metalmeccanici a Roma.

28/03/2025 - 12:28

"Glielo abbiamo chiesto in aula, da che parte stesse tra gli Usa e l’Ue. E la premier Meloni ha risposto che stava dalla parte dell'Italia. Oggi sul Financial Times svela il suo vero volto di subalterna a Trump e Vance. Non era infantile chiederglielo: era in imbarazzo lei a rispondere.
Dire che ha ragione Vance nei suoi giudizi sprezzanti sull'Europa significa andare contro gli interessi dell'Italia la cui forza è proprio stare nell’Ue.
Meloni davvero pensa che l'Europa sia parassita degli Usa? Cosa vuole fare? Trasformarci in una colonia di Trump? Subire i dazi senza rispondere mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro e interi settori produttivi italiani? È questo il suo patriottismo?". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

28/03/2025 - 10:39

“Sono scesa in piazza anche io a Torino, al fianco dei lavoratori e le lavoratrici e dei sindacati per lo sciopero dei metalmeccanici. È vergognoso che il settore non abbia ancora avuto un nuovo contratto nazionale, quando il vecchio è scaduto quasi un anno fa” così Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Partito Democratico, oggi a Torino al fianco dei sindacati per lo sciopero dei metalmeccanici.

“Queste persone chiedono diritti che ormai dovrebbero essere alla base di qualsiasi contratto di lavoro: salario, tutele, welfare, sicurezza, riduzione dell’orario - prosegue la deputata dem - Invece non si vedeva un passo indietro del genere da oltre vent’anni. Nel frattempo l’Italia è il Paese del G20 con i salari reali più bassi e la povertà, anche tra chi un lavoro ce l’ha, aumenta sempre di più. È solo ridando dignità e qualità al lavoro, abbandonando la propaganda e costruendo nuove frontiere dei diritti, che si cambia la situazione”.

27/03/2025 - 16:48

“La destra antieuropeista ormai è un disco rotto: attacca tutti i giorni il Sindaco Gualtieri, ma lo fa strumentalmente solo per colpire l’Europa e l’idea che le istituzioni italiane possano impiegare risorse per difendere e promuoverne i valori condivisi”.

Così una nota del deputato democratico, Andrea Casu, che aggiunge: “Comprendiamo la difficoltà politica di chi deve difendere insieme il record dei salari più bassi tra i grandi paesi UE, i dazi contro la produzione e il lavoro in Italia e l’operato del peggior ministro dei trasporti della storia, ma questa sterile campagna non basterà a nascondere agli occhi degli italiani le divisioni e i fallimenti del Governo” conclude Casu.

 

27/03/2025 - 15:35

I deputati e le deputate del Partito Democratico della commissione Lavoro saranno domani in varie piazze a manifestare il sostegno allo sciopero unitario dei sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm. Arturo Scotto a Roma, Chiara Gribaudo a Torino, Emiliano Fossi a Fidenza, Marco Sarracino a Napoli.

“Siamo solidali - dichiarano - con la vertenza dei lavoratori e delle lavoratrici metalmeccanici che chiedono il rinnovo del contratto. Il governo non può girarsi dall’altra parte: agisca sugli industriali per sbloccare la trattativa. Il potere d’acquisto di chi lavora va difeso soprattutto alla luce dei dati drammatici sui salari diffusi ieri dall'Istat”.

27/03/2025 - 14:08

Noi non siamo favorevoli ai bonus e, soprattutto, non siamo favorevoli al loro utilizzo dentro il sistema fiscale. Perché sono un modo non idoneo di affrontare un problema vero e cioè il tema del sostegno dei redditi delle famiglie. Non è un buon strumento poiché è commisurato al reddito individuale e non al reddito della famiglia e perché difficilmente aiuta gli incapienti. Allora, invece che una riforma fiscale che riforma fiscale non è, il Partito democratico ne ritiene necessaria una che però sia vera, con un'aliquota media che cresca in maniera delicata ma costante al crescere del reddito. Chiediamo un intervento di riordino completo e strutturale dell'Irpef, che segua un principio di equità. Il punto essenziale, infatti, è che a pari reddito si paghi la stessa imposta e che questa sia progressiva per tutti”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, commentando gli intervenenti in Aula sul tema delle retribuzioni e del potere d'acquisto.

 

27/03/2025 - 13:28

Necessaria riforma più equa

“La riforma fiscale fatta a tappe e toppe del governo Meloni ha creato un sistema incomprensibile e iniquo in cui si mescolano detrazioni e bonus con un esito casuale sulle tasse da pagare.

Intanto le aliquote marginali effettive che ci dicono di quanto cresce l'imposta al crescere del reddito diventano 7, con livelli fino al 56%, alla faccia della semplificazione! E poi acconti gonfiati, contribuenti gabbati sono altri esiti di questo modo di legiferare. E aggiungiamo che tutti i redditi fuori dell'IRPEF, come quelli di capitale, di lavoro autonomo nel forfettario, da affitti, non pagano un euro di addizionale a regioni e comuni.

I giovani con bassi redditi e (falsa) partita Iva pagano più dei dipendenti. Un sistema così è intollerabile. È ora di una riforma fiscale vera che affermi un principio di equità fondamentale: a pari reddito si paghi la stessa imposta”. Lo ha detto in Aula Maria Cecilia Guerra, deputata Pd e responsabile nazionale Lavoro.

 

26/03/2025 - 19:31

"I dati Istat confermano una triste realtà: mentre cresce il numero degli occupati, aumenta anche il lavoro non di qualità, caratterizzato da bassi salari e orari ridotti. Una situazione che colpisce in particolare i giovani con contratti precari e le donne, spesso costrette a uscire dal mercato del lavoro a causa della difficoltà di conciliazione tra vita privata e professionale. Il problema è ancora più grave per i monogenitori, prevalentemente donne, che affrontano sfide enormi per garantire il sostentamento della propria famiglia. Invece di celebrare acriticamente un incremento dell’occupazione, il governo dovrebbe interrogarsi sulla qualità dei posti di lavoro creati e adottare politiche serie contro la precarizzazione". Così la deputata dem Cecilia Maria Guerra, responsabile nazionale Lavoro del Partito Democratico.

"Il rischio di povertà ed esclusione sociale – prosegue l’esponente dem - riguarda il 23,1 per cento della popolazione italiana, con una crescita preoccupante del numero di individui in famiglie a bassa intensità lavorativa: nel 2024 il 9,2 per cento degli italiani si trova in questa condizione, pari a quasi 3,9 milioni di persone. Dati che evidenziano una tendenza allarmante e che certificano il fallimento delle politiche di questo governo. Dal decreto Primo Maggio in poi, la maggioranza ha sistematicamente promosso misure che incentivano la precarietà e il lavoro povero. Questa non è la strada per costruire un Paese più equo e inclusivo".

"Lavoro povero – conclude Guerra - significa famiglie povere e un Paese povero. Il Partito Democratico continuerà a battersi per un mercato del lavoro che offra dignità e stabilità, con salari adeguati e condizioni giuste per tutti i lavoratori e le lavoratrici. Chiediamo al governo di invertire la rotta e mettere al centro delle sue politiche il diritto a un’occupazione dignitosa e sicura".

 

26/03/2025 - 17:26

“Pochi minuti fa è arrivata la risposta ufficiale del Ministero dell'Università che conferma come, al momento del conseguimento della laurea triennale della Calderone, l'Università Link non era riconosciuta in Italia e quindi i titoli della ministra non risultano nell'anagrafe degli studenti del Ministero dell'istruzione: Calderone non ha dunque conseguito nessun diploma triennale valido. Per il PD, Marina Elvira Calderone non passerà alla storia per essere la prima ministra laureata la domenica, bensì per essere la ministra della precarietà. In pochi mesi è riuscita a liberalizzare i contratti a termine, ad allargare i voucher, ad eliminare il tetto del lavoro somministrato e soprattutto a negare il salario minimo legale. La ministra non risponde alle domande che le poniamo, non ci spiega come si sia laureata all'Università Link, né delle le tasse pagate, né sulla validità del titolo di studio triennale. Preferisce fare quello che le p più comodo: la vittima”. Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo PD in Commissione Lavoro, in replica alla ministra Calderone durante il question time alla Camera sulla sua laurea all'Università Link.

“Se Ruby è la moglie di Mubarak allora ha ragione la ministra Calderone: il suo percorso universitario è ordinario. Paragonarsi ad un normale studente lavoratore è quantomeno ardito: la ministra non portava pizze con la bicicletta per pagarsi gli studi ma era il presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro e nel board di Finmeccanica. Perché quindi non risponde nel merito a semplici domande?”, conclude Scotto.

 

26/03/2025 - 17:25

"Secondo Onu da un lato e Istat dall’altro, siamo oggi non solo il Paese con il peggior crollo dei salari reali di tutto il G20 e con una conseguente perdita del potere d’acquisto dell’8,7% tra il 2008 e il 2024, ma anche quello in cui cresce la quota di coloro che vivono a rischio di povertà o esclusione sociale, che è passata dal 22,8% del 2024 al 23,1% di oggi. Due dati drammatici e impietosi che dimostrano una realtà evidente: il Paese è palesemente in una profonda crisi che non fa che peggiorare. L’assurdo, in questo, è che non solo il Governo nega l’evidenza, ribaltando totalmente la realtà, ma anche che anziché intervenire per fronteggiare la povertà fa tutto ciò che è in suo potere per aggravarla: ha cancellato il reddito di cittadinanza, tagliato il welfare, bloccato il salario minimo e trasformato i diritti in privilegi per pochi.  In un Paese dove un quarto della popolazione rischia la povertà e la distanza tra chi ha tanto e chi ha poco continua ad aumentare, servirebbero investimenti straordinari sul lavoro, sul salario minimo, sul sostegno alle famiglie. E invece ci ritroviamo con una politica economica che protegge i forti e abbandona chi è più fragile. Apra gli occhi Giorgia Meloni. Al Governo c’è lei e la sua responsabilità è intervenire per frenare questo dissesto sociale, non aggravarlo".

Così Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.

 

26/03/2025 - 11:26

“I dati Istat confermano la perdita poderosa di potere d’acquisto dei lavoratori e delle famiglie. Siamo in coda rispetto al resto dell’Europa dove invece i redditi sono stati protetti. Il governo non può girarsi dall’altra parte. E’ il loro fallimento. Un lavoratore su 10 a rischio povertà lavorativa è il 23 per cento a rischio di indigenza. E hanno ancora la faccia tosta di dire No al salario minimo! Lo facciano discutere subito in Parlamento”.

 

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

25/03/2025 - 18:22

“Vorrei ringraziare i colleghi di tutti i gruppi parlamentari. Questa proposta di legge in favore dei lavoratori pubblici e privati affetti da malattie oncologiche o dalle malattie invalidanti o croniche è un passo in avanti importante. Il Partito democratico è stato determinato e paziente. Fin dall’inizio della legislatura nella capigruppo si è battuto per incardinare questo testo, poi divenuto unificato grazie al contributo di tutti, per portare all’approvazione una Pdl che veniva da lontano, dalla scorsa legislatura. Portare il ‘periodo di comporto’, oggi normato da un regio decreto del 1924, da 180 giorni a 24 mesi non è poca cosa. Come anche le dieci ore in più per le visite mediche. Certo, siamo coscienti che occorre fare di più riguardo alla retribuzione del periodo di comporto e al computo dell’anzianità, ma affermiamo con determinazione che diamo vita ad una norma di civiltà, a un fondamento di protezione sociale, che ora andrà migliorata ancora di più. Anche intervenendo per ridurre le diseguaglianze tra lavoratori pubblici e privati. Finalmente approviamo, una delle rare volte, una legge di iniziativa parlamentare e non governativa. A riprova che la politica sa essere utile ai cittadini”.

Così la deputata democratica e responsabile Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, intervenendo in Aula per annunciare il voto favorevole del Gruppo alla Pdl lavoratori malattie invalidanti della quale è cofirmataria.

25/03/2025 - 18:01

“Domani alla Ministra Calderone chiederemo in Parlamento nel Question time la verità sul suo percorso universitario. Siamo interessati a capire se chi ha giurato sulla Costituzione è abituata a mentire o meno. Non esistono studenti lavoratori - come si è definita la Ministra - che sostengono gli esami la domenica, non pagano tutte le tasse universitarie, hanno il marito nel Cda di una università privata. Quindi spieghi cosa è accaduto alle migliaia di ragazzi e ragazze laureate che ogni anno lasciano il paese perché non hanno santi in paradiso”. Lo annuncia Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro di Montecitorio.

25/03/2025 - 14:56

Bisogna alzare gli stipendi ai lavoratori

“I dati diffusi dall’Oil, ci ripropongono la drammaticità della questione salariale nel nostro paese. Una questione rilevantissima sotto il profilo dell’equità, perché condanna alla povertà tante persone che pure lavorano, e segna differenze profonde e inaccettabili fra italiani e stranieri, fra donne e uomini, fra giovani e meno giovani. Ma altrettanto rilevante sotto il profilo dell’efficienza, perché ci rimanda l’immagine di un paese che cerca di essere competitivo non pagando i lavoratori, specializzandosi in settori a basso valore aggiunto, non valorizzando adeguatamente i titoli di studio, incapace quindi di reggere alla sfida della ricerca e della innovazione.  Giorgia Meloni, nell’agosto di due anni fa, ci aveva detto che lei è per la contrattazione non per il salario minimo, ma il suo governo propone sistematicamente norme che indeboliscono i sindacati più rappresentativi e favoriscono la fuga dai contratti più tutelati, magari attraverso procedure di appalto e subappalto. Si oppone poi all’introduzione di un salario minimo legale che, nei paesi in cui è presente, ha posto un argine alla caduta del potere d’acquisto dei salari più bassi a fronte dell’inflazione. Favorisce quindi, anche per queste vie, lo sfruttamento e la svalutazione del lavoro e il declino economico del paese”. Lo dichiara Maria Cecilia Guerra, deputata Pd e responsabile nazionale Lavoro.

 

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