22/05/2023 - 18:36

Nessun dialogo e nessun confronto con la maggioranza è stato possibile nel percorso per l'istituzione della commissione d'inchiesta sul Covid. Abbiamo svolto delle audizioni di cui non una parola è diventata oggetto di arricchimento della proposta di questa commissione. Sono stati presentati 109 emendamenti. 105 sono stati bocciati e addirittura uno del Partito Democratico è stato approvato con il nostro voto contrario, perché la riformulazione della maggioranza era peggiorativa. Sui tempi di lavoro della commissione previsti fino a fine legislatura, abbiamo avanzato una proposta con le altre opposizioni provando anche a sollecitare nella maggioranza una riflessione. Perché se la maggioranza prevede che questa commissione avrà tempo tutta la legislatura per arrivare in fondo, dall'altra parte del Parlamento in Senato invece sulla commissione Orlandi la loro proposta è di andare a 24 mesi.
Forse perché poi se sia ha più tempo si corre il rischio di trovare qualche convivenza storica tra quegli anni e la propria provenienza culturale. La legge è un testo unico a firma di due dei soggetti politici del centrodestra e di Italia viva. Dopodiché si è aperto il terzo articolo con la richiesta di riscrivere il senso della commissione da parte di uno dei firmatari della legge stessa. E questa è un unicum nelle istituzioni di una commissione come questa. Dentro quell'articolo c'è anche il senso politico di questa vicenda. Siccome i presidenti Cirio, Fontana e Zaia non possono permettere di andare a vedere quello che è successo, noi ci fermiamo a indagare quelle che sono state le indicazioni dei governi centrali. La maggioranza sta istituendo questa commissione solo per utilizzare una clava contro i governi precedenti, ma ricordo che fatto salvo Fratelli d'Italia nei governi precedenti c'erano anche Lega e Forza Italia. C'erano le forze minori che compongono il centrodestra che hanno sostenuto con il governo Draghi una linea che era la stessa che ha consentito all'Italia, nonostante il dramma che abbiamo vissuto e nonostante i morti, di contenere la pandemia. Volete usare le istituzioni per andare contro una parte dell'opposizione? Questa non è l'idea di costruire un Paese unito. Cambiate linea, prendetevi questa finta vittoria in quest'aula del Parlamento oggi e nei prossimi giorni al Senato provate a riprendere una discussione, altrimenti i rischi di rottura istituzionale saranno davvero alti.

Così il deputato del PD Nico Stumpo intervenendo in Aula.

22/05/2023 - 13:10

“La proposta di legge che arriva oggi in Aula non è la proposta Madia presentata dal Partito Democratico. Quest'Aula si è vista sottratta con una forzatura la prerogativa di discutere del voto dei fuorisede nel merito della questione. L’emendamento presentato dal relatore di maggioranza al testo Madia di fatto, con un colpo di spugna, spazza via tutto l'articolato della legge. Consegna di fatto senza scadenze, senza vincoli, una delega in bianco al governo. Lo stesso governo, che attraverso il suo personale tecnico, ha detto chiaramente in audizione, che le difficoltà operative sul voto fuori sede sono pressoché insormontabili. Ma chiedo ai miei colleghi della maggioranza, perché? Perché discutiamo oggi non una proposta di legge, ma del suo guscio svuotato, delegando completamente al potere esecutivo, ciò che noi siamo stati eletti per discutere?”. Lo ha detto la deputata dem Rachele Scarpa, durante la discussione generale in Aula del provvedimento sul voto ai fuorisede.

“Ho l'impressione - ha concluso Scarpa - che quella di oggi verrà decantata come una vittoria, ma che sarà forse un furto. Un furto sicuramente alla discussione parlamentare. Un furto alla corretta prassi della dialettica democratica, ma soprattutto un furto alle cittadine e cittadini fuori sede che chiedono solo che si data loro la dignità più importante di tutti, la dignità del diritto di voto. Noi rimarremo qui ogni giorno ad incalzarvi con atti di sindacato ispettivo, nelle piazze, nei luoghi di istruzione, di lavoro e anche nell’Aula del Parlamento. Non accetteremo un solo passo indietro perché se se lo vorrete fare, dovrete prendervi la responsabilità di fronte al Paese”.

20/05/2023 - 16:38

Importante mobilitazione questa mattina a Napoli organizzata da Cgil, Cisl e Uil.
“I sindacati, che conoscono bene i problemi del nostro tessuto sociale e operaio, presentano proposte ponderate per affrontare le sfide del futuro: tutela dei redditi, riforma del fisco, promozione dell'occupazione, sicurezza sul lavoro, riforma del sistema previdenziale” ad affermarlo è il capogruppo in vigilanza Rai del Pd   Stefano Graziano a margine della manifestazione dei sindacati a Napoli.

Le contestazioni dei sindacati” - continua Graziano - “si oppongono apertamente alla proposta di Calderoli in materia di autonomia differenziata che finirebbe per aggravare il divario tra le regioni, compromettendo l'equilibrio territoriale e limitando le opportunità di crescita per le aree più bisognose.”

20/05/2023 - 15:26

“Oggi a Napoli, in piazza accanto ai sindacati per ribadire il nostro NO all’Autonomia differenziata. Un progetto che non unisce ma divide gravemente, aumentando i divari già inaccettabili tra Nord e Sud, in alcuni settori decisivi come scuola, salute, assistenza, lavoro.

Continueremo ad opporci, come Partito Democratico, in ogni sede contro questa proposta secessionista e contro le politiche di un Governo di destra che crea più precarietà e lavora ogni giorno per rompere la coesione e l'unità del Paese”.

Lo ha dichiarato in una nota l’on. Piero De Luca che ha partecipato a Napoli alla manifestazione nazionale dei sindacati contro il progetto di autonomia differenziata del Governo.

19/05/2023 - 16:44

Ho apprezzato molto l’iniziativa dell’associazione Coscioni di promuovere un Intergruppo parlamentare sulla salute riproduttiva delle donne e sull’interruzione volontaria di gravidanza, in occasione dei 45 anni della legge 194 che regola la materia.
Ho deciso di aderire perché ne condivido appieno gli obiettivi: chiedere al governo di fornire dati aperti sullo stato di applicazione della legge 194 del 1978; aggiornare la legge, nel rispetto del diritto alla salute delle donne; garantire la gratuità di tutti i moderni metodi contraccettivi.
Il tema è di assoluta rilevanza e attualità, e spero che l’intergruppo possa contare sul supporto di deputati e deputate di diversi schieramenti politici. Mi rattrista constatare, come sottolineato dall’On. Lia Quartapelle, che finora nessun esponente di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia si sia reso disponibile nel partecipare al gruppo di lavoro.

19/05/2023 - 15:26

Il Governo stralcia l’emendamento al decreto Bollette che avrebbe permesso di stabilizzare i ricercatori precari del comparto sanitario. Questa destra si riempie la bocca della ‘difesa degli italiani’ ma lascia nell’incertezza lavorativa milioni di persone”.

Così Emiliano Fossi, deputato Pd e membro della commissione Lavoro, commenta lo stralcio dell’emendamento per stabilizzare i precari della sanità.

“L’emendamento era stato approvato in Commissione Lavoro - spiega Fossi - ma verrà soppresso perché mancano le risorse. La norma avrebbe permesso di riconoscere a questi ricercatori, fondamentali per il Servizio Sanitario Nazionale, quello che spetta loro. Ma il Governo ha deciso di fare un vergognoso passo indietro.

19/05/2023 - 15:04

Allarmante che nessuno della maggioranza sia disponibile a partecipare
“Ho aderito all'Intergruppo parlamentare in materia di Salute Riproduttiva e Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) promosso dall'Associazione Luca Coscioni perché a 45 anni dalla nascita della legge n.194 non è possibile non aver fatto un tagliando sulla sua applicazione. I lavori dell’Intergruppo avranno tre scopi: chiedere al governo di fornire dati aperti sullo stato di applicazione della legge 194 del 1978; aggiornare la legge, nel rispetto del diritto alla salute delle donne; e garantire la gratuità di tutti i moderni metodi contraccettivi. È allarmante che nessun esponente di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si è finora reso disponibile nel partecipare al gruppo di lavoro”. Così la deputata del Pd Lia Quartapelle.

19/05/2023 - 14:44

“Stamattina al cambio turno dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco abbiamo incontrato una delegazione di lavoratori che nei giorni scorsi hanno scioperato per le condizioni dei carichi di lavoro in fabbrica. Due giorni fa in un question time che abbiamo rivolto al Governo la risposta è stata molto debole ed evasiva: non c’è nessuna iniziativa in campo per garantire a Pomigliano la piena occupazione, la limitazione della cassa integrazione e turni di lavoro accettabili sia sul terreno della salute che della sicurezza. Accanto a questo c’è la vertenza che riguarda i 28 lavoratori di Fca service da poco esternalizzati e verso cui chiediamo che prefettura e regione attivino immediatamente un tavolo. Occorre che si riaccendano i riflettori, anche alla luce della enorme partecipazione allo sciopero indetto dal sindacato nei giorni scorsi, sul destino produttivo dello stabilimento di Pomigliano”.

Lo dichiarano i deputati Pd-Idp Arturo Scotto e Marco Sarracino, responsabile dem Coesione territoriale, Sud e aree interne.

19/05/2023 - 10:38

“Una commissione sul disastro della Moby Prince, basata sulle proposte delle famiglie delle vittime, capace di approfondire e chiarire finalmente i troppi lati oscuri di una vicenda terribile, una strage ancora irrisolta dopo oltre 32 anni”. Lo dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani, che ha depositato nei giorni scorsi alla Camera la proposta per l’istituzione anche in questa Legislatura di una Commissione di Inchiesta.

“Si tratta di un atto che è stato redatto in collaborazione con le associazioni che raccolgono i familiari delle vittime e che si pone l’obiettivo di individuare responsabilità in questa vicenda di 'strutture, apparati od organizzazioni pubbliche e private', scrivendo inoltre parole chiare e definitive su tutti gli aspetti legati alla dinamica della collisione e sul tema soccorsi. Obbiettivi che sono sicuramente comuni anche alle altre proposte elaborate dagli altri gruppi politici a cui si aggiunge anche la nostra che si pone in continuità con l'ottimo lavoro condotto, nelle precedenti Legislature, dalle altre due Commissioni d'inchiesta guidate da Lai e Romano ai quali siamo grati per gli elementi raccolti e che rappresentano spunti fondamentali per il lavoro da proseguire insieme in questa Legislatura", conclude Marco Simiani.

18/05/2023 - 19:21

“Una buona notizia: è stato approvato un ordine del giorno del PD e a mia prima firma che impegna il governo a stabilizzare centinaia di lavoratori e lavoratrici precari impegnati presso gli IRCCS e IZS nei primi provvedimenti utili. Dopo che era stato prima approvato all’unanimità in commissione e poi soppresso dalla maggioranza un emendamento che stabilizzava il personale, l’ordine del giorno va a sanare un'ingiustizia e impegna il governo a una misura giusta e urgente, che porrebbe fine alla precarizzazione sistematica adottata per decenni nei confronti di questa particolare categoria di lavoratori della sanità pubblica. Parliamo di biologi, chimici, fisici, farmacisti, statistici, ingegneri, data manager, grant officer, infermieri, tecnici e tanti altri lavoratori della ricerca sanitaria pubblica  precari, con una anzianità media di contratti atipici di 12 anni e con picchi di oltre 30 anni. Si tratta di numeri altissimi di persone che si sono viste negare fino ad ora contributi pensionistici, ferie, congedi parentali, maternità, TFR, e che si scontrano col paradosso di quanto sia indispensabile il loro lavoro per diagnosi e terapie innovative di malattie gravi e invalidanti, di speranza di cure future per malattie oggi ancora incurabili. Ci aspettiamo che il governo adotti la misura nelle prossime settimane”. Così Marco Furfaro, deputato pd e prima firma dell’odg approvato e firmato anche dai colleghi Dem Malavasi, Ciani, Stumpo, Girelli, Casu.

18/05/2023 - 17:47

Oggi ho avuto l'onore di prendere parte alla conferenza stampa "Diritto al Profitto" convocata dall'Unione degli Universitari. Il sindacato studentesco denuncia un cattivo utilizzo delle risorse del Pnrr e la mancanza di prospettiva e pianificazione strutturale in materia di residenzialità universitaria. Ringrazio l'UDU per il prezioso lavoro che inchioda la politica alle sue responsabilità e alle sue omissioni, e mi associo alla dura condanna delle parole della ministra e dell'operato del governo, che nelle politiche sulle residenze antepone gli interessi privati al diritto allo studio e all'impegno del pubblico nel garantirlo.

La stessa ministra ieri durante il question time ha detto che è il mercato a creare welfare, dimostrando di non avere alcuna volontà regolatrice. Il governo e il Parlamento ascoltino le denunce degli studenti, che in queste settimane stanno protestando nelle tende in tutta Italia, costretti non solo a sopportare le prese in giro del governo, ma anche il paternalismo di ricchi imprenditori come Brugnaro che, invece di adoperarsi per trovare soluzioni in quanto sindaco, sminuisce le proteste con fare tronfio e arrogante.

Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.

17/05/2023 - 16:46

Oggi il Governo ha risposto in Commissione Lavoro alla Camera ad una interrogazione presentata dai deputati Marco Sarracino e Arturo Scotto del PD in merito alla situazione riguardante lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco. I due deputati democratici chiedevano al Governo di sapere quali iniziative intendesse attivare sia per quel che concerne la rimodulazione dei carichi di lavoro in catena di montaggio, particolarmente gravosi per i lavoratori, come richiesto dai sindacati,  sia per quel che riguarda il futuro di 28 lavoratori interessati dalla cessione di ramo d’azienda a Genpact. "Purtroppo il governo nella sua risposta – affermano Sarracino e Scotto- su entrambi i fronti è stato molto elusivo e siamo assolutamente insoddisfatti rispetto alle informazioni fornite. Nei prossimi giorni incontreremo i lavoratori e illustreremo quanto accaduto in sede parlamentare - aggiungono gli esponenti dem - ma nel frattempo continueremo a porre entrambe le questioni in sede istituzionale perché si tratta di questioni di assoluta rilevanza per il futuro di questo stabilimento".

17/05/2023 - 16:41

“Nessun passo avanti sul caos passaporti, che rischia di aggravarsi ulteriormente con l’avvicinarsi delle vacanze estive”, è questa la constatazione della deputata del Pd, Antonella Forattini, dopo che il ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani ha risposto, oggi alla Camera, alla sua interrogazione urgente in merito. “E’ stata una ‘non risposta’ - commenta Forattini. Non è cambiato nulla rispetto alla nostra precedente interrogazione di mesi fa. Avremmo voluto sentire che si stanno mettendo fondi per implementare il personale. Abbiamo anche suggerito di considerare una convenzione con il Regno Unito, almeno per consentire a ragazzi e ragazze che vogliono studiare all’estero di partire senza passaporto. Ma nulla. Le questure, a corto di personale, stanno facendo uno sforzo enorme per dare priorità alle richieste e rispondere alle urgenze, ma non sempre ci riescono”.

“Per mesi – prosegue la deputata Dem – abbiamo sentito ripetute rassicurazioni dal ministro dell’Interno Piantedosi e dalla ministra del Turismo Santanchè. E’ stato annunciato un piano straordinario del Governo con una task force dedicata al disbrigo delle pratiche. Ma non si vedono miglioramenti sensibili. Infatti, le segnalazioni di disservizi continuano ad arrivare e anche recentemente si sono registrate code interminabili e tempi lunghissimi – da due a sei mesi - per l’ottenimento del passaporto in diverse questure d'Italia, da Milano a Genova, a Bergamo, Napoli, Mantova, in Toscana e in Sardegna, solo per citare alcuni esempi”.

“La questione – conclude Forattini – è grave. Oltre al danno serio per tantissimi cittadini che non possono viaggiare per studio, lavoro, piacere e nemmeno per ricongiungimento famigliare, le imprese del turismo si sono viste annullare, finora, più di 100mila viaggi perdendo così, secondo le stime, 180 milioni di euro. Un freno alla ripresa del settore, reduce da due anni di pandemia”.

16/05/2023 - 16:50

"Al Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che a un ragazzo che paga 700 euro di affitto, ha risposto che non merita di laurearsi perché chi si fa fregare 700 euro per un posto letto non deve diventare classe dirigente, ci chiediamo, ma in che città vive? Perché a Venezia, evidentemente, è da un po' che non ci passa del tempo." Lo dichiarano in una nota la deputata dem Rachele Scarpa e Monica Sambo, segretaria del Pd Venezia.
“È  veramente irrispettoso - ha aggiunto Scarpa - prendersi gioco della disperazione degli studenti vittime di una speculazione selvaggia che Brugnaro stesso non ha fatto altro che assecondare. Si vergogni e pensi ad approvare in fretta un regolamento in città per regolare le locazioni brevi, visto che grazie al lavoro del Pd in Parlamento, Venezia è l’unica città in Italia che ha facoltà di farlo”.
“Come Pd di Venezia - ha evidenziato Sambo - abbiamo più volte chiesto al Comune di aprire un confronto sul tema della casa, ma siamo sempre stati inascoltati. Questo Sindaco, come sempre, invece di aiutare i giovani a costruirsi il futuro tenta di umiliarli dall’alto del suo pulpito milionario. Ci ricordiamo tutti le reazioni agli studenti che lo contestavano, come anche il trattamento riservato a chi lo critica, a dimostrazione che le dichiarazioni di oggi confermano la sua visione classista della società che non ha nulla a che vedere con il merito ma solo con la provenienza sociale”.
“Chi sputa - concludono Scarpa e Sambo - sulla sofferenza materiale delle persone schiacciate dalla crisi abitativa, persone che spesso devono lavorare per potersi permettere gli studi, non merita di rappresentarle in ruoli importanti come quello di Sindaco”.

16/05/2023 - 16:33

Nonostante il massiccio impegno del governo in campagna elettorale, ad iniziare dalla presidente del Consiglio, non c’è stato nessun “effetto Meloni”. Al contrario continua l’azione del Partito democratico, in dialogo con le altre forze del centrosinistra e con quelle civiche, per unire il campo sottraendo la guida delle città, come già accaduto ad Udine, all’alleanza a trazione Fdi. Per questo, dopo le conferme con gli entusiasmanti successi al primo turno di Brescia e Teramo, saremo particolarmente impegnati in tutti i ballottaggi nella convinzione di avere proposte e personalità in campo in grado di battere, ancora, la destra. 

Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia Pd

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