“Sono d'accordo con Landini e supporto la sua proposta: sì alla settimana lavorativa di quattro giorni.
L’Italia oggi non è all'avanguardia sul rispetto della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici, ma se avviamo subito delle sperimentazioni potremo non essere ancora una volta fanalino di coda dell’Europa.
È un obiettivo ambizioso, richiederà tempo, ma gli esempi virtuosi esistono già, con risultati straordinari sul benessere psicologico di lavoratori e lavoratrici.
Dobbiamo iniziare a dare più valore al nostro tempo: è una sfida di progresso, in un mondo del lavoro che sta già venendo rivoluzionato dalle nuove tecnologie. È una questione di giustizia, di redistribuzione ma anche di pragmatismo e razionalità.
Il Ministro delle Imprese e Ministra del Lavoro considerino questa opzione: se hanno coraggio avviino subito le sperimentazioni su tutto il territorio nazionale, scopriranno presto le ricadute positive, anche in termini occupazionali”. Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa.
Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
Elly Schlein è la nuova segretaria del Partito Democratico e voglio farle i più sinceri complimenti e auguri per il tanto lavoro che avrà e avremo da fare. Sono certa che saprà garantire l’unità e la vitalità del partito, due valori importanti che devono sempre viaggiare assieme. Ora abbiamo davvero bisogno dell’energia e dello spirito di servizio di tutte e tutti: dai circoli, alle piazze, al Parlamento abbiamo una grande responsabilità all’opposizione della destra più destra di sempre.
“È stata una giornata di mobilitazione incredibile. Il Partito Democratico è l'unica forza politica in grado di coinvolgere un milione di sostenitori per indicare la leadership. Faccio i miei migliori auguri e complimenti a Elly per la vittoria. Ha interpetato al meglio la voglia di cambiamento. Avrà un compito complesso ma affascinante. Guidare la nostra comunità per rinnovarsi e tornare ad essere alternativa di governo a questa destra assolutamente inadeguata. Un abbraccio a Stefano per la dedizione, l'impegno, la passione mostrata in queste primarie, e un ringraziamento sentito anche a Paola e Gianni.
Sarà decisivo anzitutto fare ogni sforzo per mantenere unito il Partito, nel rispetto della sua pluralità e ricchezza culturale, progressista, riformista, popolare, evitando il rischio di frantumazioni o divisioni.
Sarà indispensabile poi lottare con forza per un Paese più giusto, equo, ma anche dinamico, impegnandoci su temi decisivi come lavoro, sanità, scuola e sviluppo sostenibile. E sarà fondamentale assicurare che il PD resti una forza pienamente nazionale, in grado di rappresentare adeguatamente il Mezzogiorno, con le sue difficoltà ma anche con le sue grandi potenzialità ed energie. Il Sud è tornato finalmente a guardare con maggiore attenzione al nostro Partito. Il Sud è tornato ad affidare a noi la sua difesa e le sue possibilità di riscatto e rilancio. Il programma e le iniziative politiche, su cui abbiamo lavorato per il Mezzogiorno in questi mesi, hanno raccolto ampio sostegno e condivisione alle primarie. Queste idee sono ora a disposizione della nostra comunità, affinché possano diventare patrimonio comune e agenda politica del nuovo PD. È indispensabile dare risposte a tutte queste attese e speranze. Ripartiamo da qui, insieme”. Lo dichiara Piero De Luca, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera.
“Complimenti e buon lavoro ad Elly Schlein. Grazie a Stefano Bonaccini, ai militanti e tutte le persone che hanno partecipato alla grande festa democratica delle Primarie PD. Nell'augurio di Enrico Letta di riuscire laddove fino a oggi non ce l'abbiamo fatta la speranza di tutta la comunità del Partito Democratico”. Lo scrive su twitter Andrea Casu, deputato e segretario romano del Pd.
"Ieri abbiamo celebrato un'altra bella giornata di mobilitazione. In tanti elettori democratici si sono recati ai gazebo confermando, come già accaduto col voto nei circoli, che il partito esiste, è forte, presente su tutto il territorio nazionale, risorsa insostituibile per una sinistra che vuole tornare ad essere maggioranza nel Paese. Auguri di buon lavoro a Elly, prima donna a guidare il nostro partito. Sono certa saprà guidare la nostra comunità con saggezza in questa difficile stagione che ci attende. Un sincero ringraziamento a Stefano Bonaccini per la passione e l'impegno con cui ha condotto la sua campagna per la segreteria come a Gianni Cuperlo e Paola De Micheli. Ora tutti al lavoro con spirito unitario per costruire l'alternativa vincente alla destra. Un grato abbraccio alle migliaia di volontari che hanno consentito una nuova intensa giornata di partecipazione e un abbraccio ai familiari di Daniele Nucera, stroncato ieri sera da un malore improvviso".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
Il richiamo del presidente della Repubblica su alcuni aspetti del decreto milleproroghe, in particolare sulla questione della proroga su balneari, conferma una volta di più la confusione e l’inadeguatezza di governo e maggioranza. Non sono bastati, infatti, le nostre iniziative in Parlamento, gli avvisi arrivati dall’Ue, i timori degli esercenti interessati a far cambiare strada all’esecutivo. Hanno insistito ad andare avanti con una norma in palese contrasto con le raccomandazioni e, cosa forse ancora più grave, non hanno proceduto ad avviare politiche per mettere in sicurezza operatori ed enti locali dando seguito a quanto previsto dalla legge sulla concorrenza. Ora si scusino e tornino in Parlamento abbandonando la consueta arroganza e aprendo un vero confronto con l’opposizione. Il Pd non si è mai sottratto al lavoro per individuare una corretta soluzione.
È quanto si legge in una nota del Gruppo dei deputati PD.
Interrogazione del deputato dei Democratici al Ministro delle Imprese ed al Ministro del Lavoro:
“Il Governo chiarisca cosa intende fare per tutelare i posti di lavoro”
“Il Governo deve dire qualcosa di concreto sulla situazione dello stabilimento Whirlpool di Siena. Cosa ne sarà del rilancio del sito produttivo di Siena della Whirlpool e dell’occupazione?”.
A chiederlo è il deputato toscano del Pd Emiliano Fossi, che ha presentato insieme al collega Marco Simiani un’interrogazione al Ministro delle Imprese ed al Ministro del Lavoro chiedendo quali azioni intendono intraprendere i due dicasteri per il rilancio del sito produttivo senese e per la tutela dei posti di lavoro. La multinazionale statunitense Whirlpool ha recentemente annunciato il passaggio degli stabilimenti europei in Italia ad una società al 75% di proprietà dell’azienda turca Arcelik. L’accordo è stato sottoscritto nelle scorse settimane, ma potrà essere formalizzato solamente nel 2024 dopo tutti i controlli e le verifiche del caso anche in materia di antitrust. La nuova azienda di elettrodomestici, nata dalla joint venture tra i turchi di Arcelik e gli statunitensi di Whirlpool, si chiamerà Beko Europe.
“Secondo quanto apprendiamo dalla stampa - dice Fossi - per l’anno 2023 rimarrà valido l’attuale piano industriale annunciato dal gruppo statunitense Whirlpool, con la conferma dei livelli occupazionali (300 lavoratori), la produzione di 400 mila pezzi in un anno e investimenti nel sito produttivo per 1,5 milioni di euro in dodici mesi. I sindacati hanno espresso dubbi circa le prospettive future del sito di Siena, anche perché il gruppo Arcelik ha già stabilimenti in Polonia e Romania dove vengono prodotti frigoriferi e va, quindi, contrastato ogni tentativo di delocalizzazione”.
“A Siena vengono prodotti congelatori a pozzetto, si tratta dell’ultima fabbrica di grandi elettrodomestici attualmente presente in Toscana, dopo la chiusura nel 2008 della Electrolux di Scandicci. Lo stabilimento di Siena vive da anni una situazione di grave precarietà: si è passati dai 600 operai del 2008 agli attuali 300. Cosa intende fare il Governo italiano per tutelare questi 300 posti di lavoro?”.
“#Ucraina Una guerra senza fine. Dopo un lungo anno di distruzione e di morte è ancora lontana la strada della tregua e della pace. L'#Ucraina aggredita deve ritrovare la sua libertà. Prevalga il dialogo. Diplomazie al lavoro con maggior vigore nel segno della risoluzione ONU”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Stefano Vaccari.
Ho presentato un’interrogazione ai ministri Calderone e Valditara sul bando di gara ad evidenza pubblica per i servizi di portierato e di guardiania dell’Università degli studi di Milano dove emerge in maniera evidente la scelta di continuare ad assumere i lavoratori con il massimo ribasso. Le previsioni dicono che pur partendo da 13 euro lordi di costo orario si arriverà certamente a 5 euro lordi per ogni singolo dipendente. Parliamo di settori dove il precariato è già diffusissimo e i salari sempre più bassi. Chiediamo che le pubbliche amministrazioni evitino di incentivare la logica del lavoro povero per tagliare i costi.
Così il deputato Pd-Idp Arturo Scotto.
Dichiarazione di Valentina Ghio, deputata Pd
Un’altra occasione sprecata. Ancora una volta abbiamo sperato che un decreto portasse miglioramenti per la vita dei cittadini e sostenesse i bisogni delle famiglie e delle imprese. Invece nessun passo avanti sostanziale è stato fatto, solo qualche debole rinvio.” Così la deputata del Pd Valentina Ghio sul voto finale al decreto milleproroghe. “Il giudizio su questo provvedimento –ha proseguito Ghio intervenendo in aula per conto del suo gruppo- è molto deludente: nessun segnale che accompagni una strategia di sviluppo economico ed industriale del nostro Paese, nessun provvedimento che dimostri l’obiettivo di farsi carico dei bisogni sociali e delle povertà crescenti che vengono puntualmente ignorati, nessun segnale di avvio di riforme attese e vincolanti per non rischiare di mancare le opportunità del Pnrr. Anzi – ha sottolineato la parlamentare Dem- si è anche evitato di correggere un errore clamoroso dato dalle modifiche su Opzione donna inserite nella legge di bilancio. E scegliendo di non decidere, vengono lasciate 30.000 donne intrappolate in requisiti molto più restrittivi, bloccando la quasi totalità della platea delle lavoratrici che, con la misura attiva fino al 2022, potevano uscire dal mondo del lavoro.” Per Ghio ci sono poi “altri temi che rendono evidente la ritrosia di questo Governo ad occuparsi delle dinamiche sociali, quelli che incidono nella carne viva delle persone e che vengono ignorate, mentre si concentrano azioni e possibilità su interessi particolari. Penso al mancato ripristino del Fondo affitti e del fondo morosità incolpevole, che incide fortemente e spesso drammaticamente nella vita delle famiglie. Cosi come non è stato affrontato in modo più strutturale il tema energetico per andare oltre il 31 marzo con i sostegni alle spese energetiche o le proroghe, anche parziali, al taglio delle accise su benzina e gasolio. E l’elenco potrebbe continuare. In definitiva – ha concluso Ghio- una occasione persa per dimostrare di essere connessi con i bisogni reali dei cittadini e per dimostrare di avere una rotta salda, una visione chiara delle priorità sociali, economiche e ambientali necessarie a far crescere il Paese”.
I problemi legati alle decisioni del governo sul Superbonus sono stati al centro di un incontro tenutosi oggi presso la Sala Berlinguer del Gruppo del Partito Democratico alla Camera tra una delegazione dei deputati dem guidata dalla presidente, Debora Serracchiani, e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, rappresentata dal vicepresidente Stefano Betti.
Nella riunione sono emerse tutte le criticità del provvedimento voluto dall’esecutivo, che anziché risolvere i problemi li acuisce, con rilevanti effetti distorsivi per le aziende e le famiglie meno abbienti. Al centro del confronto soprattutto la questione del come risolvere l’emergenza sui crediti incagliati e la reintroduzione della possibilità di cessione del credito e sconto in fattura, lavorando su due piani: affrontando con determinazione un’urgenza che rischia di provocare pesanti ricadute su lavoro ed economia; e predisponendo per il futuro chiare direttive legislative attraverso un piano pluriennale predisposto grazie ai dati emersi dalle indagini conoscitive richieste dal Pd in commissione Bilancio e Ambiente e dalla predisposizione di un codice, un testo unico, degli incentivi fiscali edilizi, capace di dare certezze alle imprese e sostegno economico all’iniziativa green delle famiglie.
Il candidato segretario del Pd toscano sul pestaggio al liceo Michelangiolo: “Da Meloni ancora nessuna condanna: si rivede nei giovani picchiatori?”
“Il rilancio del Pd passa anche dal rimettere al centro la scuola. Partendo da alcune priorità: non ridurre le autonomie scolastiche, evitare gli accorpamenti e non sopprimere classi, ma semmai aumentare gli investimenti per garantire il diritto allo studio di ragazze e ragazzi che vivono nelle aree interne, in montagna e sulle isole, e allo stesso tempo combattere il fenomeno delle ‘classi pollaio’, che incide negativamente sulla qualità dell’offerta formativa e alimenta abbandono e dispersione scolastica”.
A dirlo è stato Emiliano Fossi, candidato a segretario regionale del Pd toscano, che ieri ha partecipato da remoto all'incontro "Per una scuola pubblica diffusa e paritaria" che si è svolto al Circolo Arci Isolotto P.Pampaloni alla presenza delll'assessora regionale all'Istruzione Alessandra Nardini.Durante l’incontro, un professore del liceo Michelangiolo di Firenze ha raccontato il pestaggio dei ragazzi del collettivo Sum ad opera di un gruppetto di Azione studentesca sabato scorso.
“I responsabili delle violenze - dice Fossi - sono stati individuati e ora ci auguriamo che la giustizia faccia velocemente il suo corso, perché un pestaggio non può restare impunito. Ma c’è un punto politico che non va dimenticato: Giorgia Meloni non ha ancora preso le distanze dai suoi giovani iscritti che hanno commesso la violenza. Viene il dubbio che riveda in loro se stessa”.
“Il Pd deve stare senza se e senza ma dalla parte della scuola pubblica - ha detto Fossi d’utente l’incontro -. Non si può parlare di merito senza garantire a tutti i ragazzi e le ragazze uguali opportunità, senza distinzione sociale, culturale e territoriale. Ciò significa chiedere investimenti, in controtendenza rispetto ai tagli operati dal governo, e quindi prendere posizione: più soldi alla scuola pubblica, meno a quelle private”.
“Più nel dettaglio - continua Fossi - il Pd toscano deve sostenere convintamente il progetto 'Nidi gratis' della Regione, perché il nido deve diventare davvero un'opportunità per tutte le bambine e per tutti i bambini toscani per combattere le disuguaglianze e le povertà educative, conciliare tempi di vita e tempi di lavoro delle famiglie. Il Pd regionale toscano che vogliamo costruire si impegnerà per tutelare i progetti educativi zonali perché si possa costruire una scuola sempre più inclusiva, che rafforzi gli strumenti di sostegno ai disabili, e multiculturale, che potenzi le attività di insegnamento della lingua italiana agli alunni di lingua straniera. Ancora: lottare a tutti i livelli per maggiori investimenti in edilizia scolastica per la realizzazione di ambienti di apprendimento sostenibili, accessibili, innovativi e sicuri”.
Il nuovo codice appalti votato oggi dalla maggioranza in commissione ambiente non convince né nel merito e nè nel metodo. Perché riteniamo davvero grave l’atteggiamento della maggioranza che ha voluto comprimere i tempi per l’approvazione di un testo che costituisce uno degli obiettivi centrali del Pnrr. In un contesto legittimo di semplificazione, il testo votato dalla maggioranza contiene evidenti criticità, a partire dalla riduzione dei compiti dell’Anac, per passare all’indebolimento delle disposizioni di contrasto alle frodi, alla corruzione, al conflitto d’interessi nello svolgimento delle procedure e a presidio della concorrenza, della tutela del lavoro e della parità di trattamento tra operatori. In sostanza, qui si vuol far passare la semplificazione per una deregulation a discapito però della qualità delle opere e della tutela del lavoro e della sicurezza. Perché la sicurezza è un tema per noi rilevante e nel nuovo testo non vengono introdotte misure finalizzate alla valorizzazione della qualità della progettazione e viene, viceversa, cancellato uno degli obiettivi fondamentali come la compatibilità geologica, geomorfologica e idrogeologica. Non si prevede inoltre l’introduzione di pratiche di valutazione d’impatto ex post delle opere pubbliche e in tema più stringente di tutela e sicurezza sul lavoro emergono preoccupanti carenze con riferimento alla manodopera necessaria alla realizzazione dei lavori, dei servizi e delle forniture, a partire dalle disposizioni sull’appalto a cascata, per passare alle infrazioni contributive e retributive che non sono più causa di esclusione automatica di un operatore dalla partecipazione a una procedura d’appalto. Si tratta, in sostanza, di un testo che fa fare passi indietro nei rapporti tra Pa ed Enti del Terzo settore e al principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali. E poi siamo fortemente preoccupati per la mancata inclusione del principio della parità di genere, inserito soltanto nell’ambito dei soggetti con disabilità: un arretramento preoccupante e pericoloso rispetto alle vecchie norme come se l’occupazione femminile e l’equità di genere non fossero una priorità del nostro Paese.”
Dichiarazione dei deputati Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani, Chiara Braga, Sarà Ferrari, Augusto Curti e Christian Di Sanzo
Il nuovo codice appalti votato oggi dalla maggioranza in commissione ambiente non convince né nel merito e nè nel metodo. Perché riteniamo davvero grave l’atteggiamento della maggioranza che ha voluto comprimere i tempi per l’approvazione di un testo che costituisce uno degli obiettivi centrali del Pnrr. In un contesto legittimo di semplificazione, il testo votato dalla maggioranza contiene evidenti criticità, a partire dalla riduzione dei compiti dell’Anac, per passare all’indebolimento delle disposizioni di contrasto alle frodi, alla corruzione, al conflitto d’interessi nello svolgimento delle procedure e a presidio della concorrenza, della tutela del lavoro e della parità di trattamento tra operatori. In sostanza, qui si vuol far passare la semplificazione per una deregulation a discapito però della qualità delle opere e della tutela del lavoro e della sicurezza. Perché la sicurezza è un tema per noi rilevante e nel nuovo testo non vengono introdotte misure finalizzate alla valorizzazione della qualità della progettazione e viene, viceversa, cancellato uno degli obiettivi fondamentali come la compatibilità geologica, geomorfologica e idrogeologica. Non si prevede inoltre l’introduzione di pratiche di valutazione d’impatto ex post delle opere pubbliche e in tema più stringente di tutela e sicurezza sul lavoro emergono preoccupanti carenze con riferimento alla manodopera necessaria alla realizzazione dei lavori, dei servizi e delle forniture, a partire dalle disposizioni sull’appalto a cascata, per passare alle infrazioni contributive e retributive che non sono più causa di esclusione automatica di un operatore dalla partecipazione a una procedura d’appalto. Si tratta, in sostanza, di un testo che fa fare passi indietro nei rapporti tra Pa ed Enti del Terzo settore e al principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali. E poi siamo fortemente preoccupati per la mancata inclusione del principio della parità di genere, inserito soltanto nell’ambito dei soggetti con disabilità: un arretramento preoccupante e pericoloso rispetto alle vecchie norme come se l’occupazione femminile e l’equità di genere non fossero una priorità del nostro Paese.”
“Risulta indifferibile l’avvio di un percorso di confronto tra la politica, le parti sociali, le categorie produttive e i rappresentanti dei lavoratori che operano all’interno dei Porti italiani, anche a seguito della recente pronuncia dell’Antitrust. Noi riteniamo di dovercene fare carico considerando quello dei porti un sistema strategico per lo sviluppo e la crescita del Paese. Un sistema che però non può essere soltanto affidato alla gestione del libero mercato che punta sì alla ricerca di cospicui investimenti spesso, però, in danno della forza lavoro che opera sia in ambito commerciale, sia logistico. In un settore strategico per la nostra economia occorre scongiurare il rischio dell’abbassamento del costo del lavoro e allo stesso tempo garantire una competizione sana tra le imprese e una qualità elevata dei servizi”. Così Anthony Barbagallo, capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera e segretario regionale del PD Sicilia, dopo che l’Antitrust ha dato il via libera all’acquisizione di Trieste Marine Terminal (TMT) e Rimorchiatori Riuniti da parte del gruppo MSC.