“La nostra battaglia in commissione Bilancio, dove si sta discutendo il Dl Pnrr quater, ha permesso l’accantonamento dell’emendamento della maggioranza di destra che riduceva da 10 crediti a 2 l’inabilità temporanea e da 15 a 8 crediti l’inabilità permanente per l’azienda che violava le norme sulla prevenzione degli infortuni rispetto al testo presentato 40 giorni fa. Un tragico gioco delle tabelle dei crediti sulla pelle dei lavoratori. Come sempre la lotta di classe si fa sui numeri”.
Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
Chi ha speculato su vicenda l'ha fatto su bambini, famiglie, istituzioni.
"L'assoluzione definitiva per lo psicoterapeuta Foti, in sostanza mette la parola fine al presunto 'caso Bibbiano', con un colpo durissimo all'intero impianto accusatorio". Così, i deputati reggiani Pd, Ilenia Malavasi e Andrea Rossi, in merito alla sentenza che ha definitivamente assolto lo psicoteraputa Claudio Foti, accusato di essere la 'mente' del caso 'Angeli e demoni'. "Questa assoluzione non deve essere intesa come la vittoria di una parte, ma come la fine di un incubo per un'intera comunità. I contorni di questa vicenda hanno assunto toni di uno squallore unico, tramite l'evidente azione, condotta da una precisa parte politica, che fin dall'inizio era incentrata solo nello scardinare un sistema di tutela e protezione dei minori all'avanguardia. Parliamo di chi veniva a farsi i selfie sotto il cartello 'Bibbiano', una strumentalizzazione becera che non è possibile ignorare, ma che evidentemente ha pagato, nell'immediato, in termini elettorali", aggiungono. "E pazienza se tutto questo ha distrutto la credibilità della rete dei servizi, pazienza se questo è andato a danno dei bambini e delle famiglie affidatarie, pazienza se questo ha gettato fango su persone e amministratori innocenti, che hanno vissuto mesi tremendi, pazienza se il garantismo in questo Paese è solo sulla carta e mai nei fatti. Pazienza perché chi si è fatto forte di quella bandiera, ha ottenuto il consenso che cercava, anche e soprattutto a livello nazionale. Tutto questo, giocando sulla vita dei bambini, screditando l'istituto dell'affido, banalizzando la generosità della famiglie che accolgono, ridicolizzando le istituzioni, infangando il lavoro di tanti professionisti e professioniste, servizi sociali compresi, nel furore ideologico della difesa di presunti diritti di adulti maltrattanti, da difendere solo in quanto genitori o parenti prossimi", proseguono. "Ancora una volta, oggi, il nostro pensiero va a tutti coloro che hanno sofferto per questa situazione e alla comunità bibbianese, profondamente offesa e teatro di vere e proprie pagliacciate mediatiche. Certe ferite probabilmente non si rimargineranno mai in chi le ha subite, ma la speranza è che da questa terribile vicenda si riesca comunque a trarre la giusta considerazione rispetto a chi lavora per il bene di una comunità e a chi, invece, è capace solo di speculare per il proprio tornaconto elettorale", concludono Malavasi e Rossi.
“E’ molto importante l’approvazione in commissione Bilancio dell’emendamento proposto dal Pd al Dl Pnrr quater che introduce la parità di trattamento economico e normativo nella catena degli appalti. Si aggancia questa novità al contratto collettivo comparativamente più rappresentativo sul piano nazionale: significa chiudere con i contratti pirata sui cantieri. Il governo è stato costretto a riconoscere che la battaglia che da anni facciamo come Pd e come organizzazioni sindacali e’ giusta. Un passo in avanti per contrastare il dumping salariale e le condizioni di sicurezza nei cantieri”.
Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
Obbligatorio corrispondere stesso trattamento economico e normativo
In commissione Bilancio alla Camera è stato approvato l’emendamento al Dl Pnrr quater del Partito Democratico, il 29.19, che stabilisce che “al personale impiegato nell’appalto di opere o servizi e nel subappalto è corrisposto un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale stipulato dalle associazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, applicato nel settore e per la zona strettamente connessi con l’attività oggetto dell’appalto e del subappalto”.
Stamattina al presidio di Cgil e Uil a Roma sotto la sede della Regione Lazio per esprimere solidarietà e preoccupazione per le morti sul lavoro. Pensieri, cordoglio e vicinanza vanno alle vittime di Suviana. Ma sappiamo che non bastano più. Abbiamo contrastato il decreto sicurezza del governo perché inutile e nato vecchio. La patente a punti per le imprese un’offesa alle vittime, i controlli affidati ai soli ispettori inadeguati, la catena di appalti e subappalti pericolosa.
E’ tempo di cambiare davvero con più formazione, diversi ritmi di lavoro, sistemi di sicurezza, contratti certi. Tutto fatto con la collaborazione di lavoratori e imprese, con il sostegno della politica che deve intervenire dove è necessario e con il rafforzamento delle strutture predisposte ai controlli. Occorre impegno, intelligenza e determinazione. La vita umana è troppo preziosa.
Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Delegazione deputati Pd al presidio dei sindacati alla Regione Lazio
Stamattina una delegazione del gruppo parlamentare del Pd partecipa al presidio dei sindacati davanti alla Regione Lazio per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro. Saranno presenti Chiara Braga, Arturo Scotto, Roberto Speranza, Andrea Orlando, Andrea Casu, Marco Sarracino e la coordinatrice della segreteria del Pd, Marta Bonafoni in rappresentanza di tutti i parlamentari democratici impegnati in queste ore in commissione bilancio alla Camera a discutere il decreto Pnrr dove il Pd ha presentato un pacchetto di emendamenti per rafforzare la normativa sulla sicurezza sul lavoro.
“Non si può morire di lavoro, la sicurezza deve essere al primo posto dell'agenda politica. Al ministro Calderone chiediamo di passare dalle parole ai fatti e quindi di dare parere favorevole al nostro pacchetto di emendamenti sulla sicurezza sul lavoro al decreto Pnrr”, concludono i democratici.
Servono risposte strutturali dalle istituzioni
“A Bologna. Per la sicurezza sul lavoro. Con migliaia di lavoratrici e lavoratori. Le istituzioni devono esserci. Per una legislazione più efficace, controlli e sanzioni più certi, una cultura della sicurezza. Servono risposte strutturali e l'impegno di tutti”. Così Andrea De Maria, deputato Pd, su X.
“Oggi non abbiamo trovato l’unità di quest’Aula su una questione dirimente per l’intera Europa. L’Europa dello stato di diritto, dello stato sociale, della crescita equa, della cittadinanza e della democrazia. Non c’è l’unità di quest’Aula sulla bonifica del lavoro povero, sulla modifica di quegli istituti che determinano libertà, sicurezza e, dunque, vita. Il dolore delle morti ci accomuna ma, dinnanzi all’ennesima strage, ci divide l’individuazione delle cause e le ricette per poterla evitare. L’Inail oggi ci dice che nel 2023 vi sono stati 8,9 morti ogni 100mila lavoratori con contratto a termine e 4,5 tra coloro con contratto a tempo indeterminato. Ecco dove sta la differenza: chi è precario ha il doppio della possibilità di morire. Le regole non sono neutre e gli infortuni non sono una fatalità. Nella vostra logica emergenziale il lavoro non è in cima. Chiedevamo un decreto ad hoc sulla sicurezza, vi siete limitati a tre miseri articoli. Dove il lavoro non vale nulla la democrazia segna il passo. I diritti del lavoro sono i principi fondanti della Repubblica. Non è modernità che un uomo di 73 anni si trovi al lavoro e muoia come è successo al cantiere nella centrale idroelettrica di Bargi. Date un segnale in controtendenza: votate oggi la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario”.
Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, intervenendo in Aula per annunciare il voto favorevole del Gruppo alla mozione Pd, M5s e Avs sulla lotta al precariato.
“Ringraziamo tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato in occasione del suo 172° anniversario. Il loro impegno quotidiano, la dedizione e il sacrificio personale assicurano sicurezza e tranquillità alle nostre comunità, proteggendole da crimini e illegalità. Esprimiamo quindi tutta la nostra gratitudine e un sentito ringraziamento in questa giornata speciale e auguriamo alla Polizia di Stato italiana un felice 172° anniversario, continuando a sostenere il loro importante lavoro nella costruzione di una società più sicura per tutti”. Così il deputato dem Matteo Mauri responsabile sicurezza nazionale del Pd ed ex viceministro dell'Interno.
Dichiarazione di Marco Simiani, deputato Pd
“Quella che stiamo commemorando oggi non è soltanto una tragedia immane che ha distrutto 140 vite. E’ il più grave incidente nella storia della navigazione civile italiana; il più pesante disastro sul lavoro della storia nazionale ed un episodio sul quale dopo 33 anni ancora non è stata fatta piena luce”. È quanto dichiara il deputato Marco Simiani, intervenendo in rappresentanza del Partito Democratico alla Commemorazione della strage del traghetto Moby Prince, svoltasi oggi nell’Aula di Montecitorio.
“Senza la tenacia ed il coraggio delle famiglie delle vittime che non si sono mai arrese - ha aggiunto Simiani - tutti i reati sarebbero stati oggi prescritti e le colpe addebitate a presunti errori umani dell’equipaggio o ad una nebbia che non c’era. Le Commissioni di Inchiesta parlamentari delle scorse legislature – va ammesso con oggettiva obiettività anche rispetto ad altri organismi similari spesso veicoli di propaganda politica– hanno iniziato a scalfire un muro di gomma che sembrava impenetrabile. Tocca ora al nuovo organismo appena insediato - ha concluso Simiani- proseguire e concludere il percorso verso la giustizia e la verità dei fatti”.
“Il Pd che ha presentato due proposte di legge per l’inserimento lavorativo delle donne che subiscono violenza, plaude al rinvio in commissione lavoro della Camera dei Deputati, della discussione sulla iniziativa di FdI che invece prevede di sostenere solo le donne che abbiamo subito una deformazione o sfregio al viso. Accogliamo con soddisfazione la notizia del rinvio, che vogliamo leggere come un segnale di disponibilità a proseguire il dialogo sulle misure per aiutare tutte le donne, senza distinzioni, in maniera quanto più possibile traversale e condivisa”, dicono i proponenti delle proposte di legge del Pd Chiara Gribaudo e Ubaldo Pagano, insieme alla capogruppo dem in commissione femminicidio Sara Ferrari.
“Ancora una volta avete salvato la ministra Santanché”
Il governo non ci ha fornito un dato, nemmeno un numero sull'utilizzo improprio della cassa straordinaria Covid. E allora li forniamo noi. Perché secondo uno studio dell'Ufficio parlamentare di bilancio, nell'anno 2020 l'illecita fruizione della cassa Covid avrebbe riguardato una percentuale di ore stimate al 27% del totale di quelle autorizzate, corrispondenti a circa 2,7 miliardi di euro di spesa che si sarebbe potuta risparmiare in presenza di comportamenti corretti. Il 27% del totale è stato oggetto di truffa, di appropriazione indebita. Parliamo di quasi 3 miliardi di euro che in una condizione difficile per le finanze pubbliche fanno anche un po' comodo. La maggioranza stessa ha approvato l'8 giugno del 2023 un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico dove partendo dal caso Visibilia, che ha un nome e cognome ministra Daniela Santanchè, impegnava il governo a fare tutte le verifiche necessarie a recuperare le risorse e a sanzionare quelli che avevano truffato. È passato quasi un anno da allora e non ci avete dato nessuna risposta perché questo capitolo non lo volete toccare. Chi tocca quei fili, muore evidentemente. Perché i legami all'interno della maggioranza, dentro il governo e dentro il partito più grande di questo Paese al momento sono troppo solidi, sono legami ministeriali, ma sono legami anche con alte cariche dello Stato e dunque ancora una volta avete salvato la ministra Santanchè.
Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro di Montecitorio, replicando al governo in Aula durante il question time.
“51 mesi per rinnovare un contratto di lavoro sono davvero troppi. Per oltre 400 mila lavoratori questo rinnovo rappresenterebbe una boccata di ossigeno in anni in cui il potere di acquisto degli stipendi è diminuito a causa di un caro vita senza controllo. Capisco che non va più di moda fare i video fuori le stazioni di servizio, ma vi do una notizia, la benzina è tornata a livelli non più sostenibili. Dieci giorni fa alla vigilia di Pasqua, i lavoratori di questo settore hanno scioperato sollecitando l’attivazione di un confronto, e altre iniziative di mobilitazione e protesta sono previste.
Purtroppo non abbiamo riscontrato un adeguato atteggiamento costruttivo da parte del governo che ha ignorato la protesta e le sue ragioni”. Così il deputato dem Marco Sarracino, responsabile nazionale Pd per la Coesione territoriale, in replica al Question Time in commissione Lavoro a sua prima firma, in materia di rinnovo del contratto della distribuzione moderna organizzata.
“Grazie al lavoro con i sindacati - ha concluso Sarracino - sono stati introdotti importanti strumenti di flessibilità organizzativa che hanno bisogno di essere adeguati alle innovazioni e alle trasformazioni che pure si sono registrate. Tuttavia, l’atteggiamento del governo non tutela né le imprese né i lavoratori, e finisce per avallare comportamenti scorretti. Chiediamo che, in linea con quanto già convenuto per settori analoghi quali quello del terziario, si possa trovare anche qui una intesa che porti al rinnovo e al recupero anche di questo vuoto di oltre 50 mesi. Continueremo a sostenere i lavoratori in questa mobilitazione e a chiedere al governo di farsi parte attiva nella soluzione di questa vertenza che riveste una importanza strategica nel nostro Paese”.
"La tragedia di Suviana ripropone drammaticamente la priorità della sicurezza sul lavoro. Ribadisco la solidarietà ai familiari delle vittime e ai feriti e tutta la mia riconoscenza a chi opera nei soccorsi. Andranno ora accertate eventuali responsabilità. Resta un tributo di vite di lavoratori sui luoghi di lavoro che non si interrompe. Dagli aspetti legislativi, penso ai subappalti, alla efficacia dei controlli, alla cultura della sicurezza: tutti devono fare la loro parte. Domani sarò a Bologna alla manifestazione promossa da Cgil e Uil e sostengo l' iniziativa di oggi della Cisl, al fianco dei lavoratori che dicono basta alle morti sul lavoro".
"Chiediamo al ministro del Lavoro quali iniziative sono state intraprese nei confronti di società che hanno impropriamente usufruito della cassa Covid, prima fra tutte la società che fa capo alla ministra del Turismo Santanchè, la Visibilia Editore, società fra l'altro anche quotata in Borsa, rispetto alla quale la procura di Milano ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari (415 bis) nei confronti della ministra Daniela Santanchè e di altre quattro persone: due fisiche e due giuridiche; chiediamo anche quante risorse al momento siano state recuperate". Così un question time del Pd, che verrà discusso oggi in Aula di Montecitorio, a prima firma Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro di Montecitorio.
"La cassa Covid - spiegano i deputati dem - secondo uno studio dell'ufficio parlamentare di bilancio nell'anno 2020, avrebbe riguardato una percentuale di ore stimate al 27 per cento del totale di quelle autorizzate, corrispondenti a circa 2,7 miliardi di euro di spesa che si sarebbe potuta risparmiare in presenza di comportamenti corretti. Lo stesso Ministro dell’economia e delle finanze ha recentemente evidenziato le difficoltà di bilancio in vista della definizione del DEF, tanto che nella recente audizione parlamentare ha previsto come certa la raccomandazione della Commissione europea al Consiglio di aprire una procedura per disavanzo eccessivo nei confronti del nostro come di diversi altri Paesi; anche alla luce di tali evidenze, appare necessario provvedere con la massima sollecitudine al recupero delle risorse impropriamente percepite per la cassa Covid".