27/03/2024 - 18:13

“Su Stellantis ormai siamo davanti a una politica degli esuberi e dell’incremento della cassa integrazione: non vediamo all’orizzonte alcuna iniziativa di rilancio dell’automotive come promesso dal governo. Il ministro Urso sono mesi che fa annunci ed interviste. Ma ormai ci stiamo rassegnando al fatto che l’Italia dei sovranisti ha deciso di dismettere un settore strategico”.

Così il capogruppo della commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

27/03/2024 - 17:47

Sarà discussa a Montecitorio l’8 e il 9 aprile

“Stop ad ogni forma di precarietà e salario minimo legale di 9 euro” è questo in estrema sintesi il contenuto della “mozione primo maggio” che verrà discussa alla Camera l’8 e il 9 aprile su richiesta del gruppo parlamentare del Pd nel corso dell’Ufficio di presidenza di oggi.  “La mozione impegna il governo a un tempestivo confronto con le parti sociali per definire una nuova strategia in materia di lavoro nel nostro Paese, che metta al centro la buona e stabile occupazione, il contrasto a ogni forma di precarietà e l’incremento della partecipazione al lavoro, con particolare riguardo per le donne e i giovani. La mozione sollecita inoltre il riconoscimento ai lavoratori e alle lavoratrici di ciascun settore economico di un trattamento economico complessivo non inferiore a quello previsto dal Contratto collettivo nazionale anche attraverso il riconoscimento di un salario minimo legale non inferiore a 9 euro l'ora”.

26/03/2024 - 18:58

“La totale assenza di strategia del governo trova conferma sul destino di Stellantis e più in generale nel settore dell’automotive con l’annuncio di ulteriori esuberi e un futuro di cassa integrazione. Dopo mesi di chiacchiere, chiediamo che Urso - oltre ad annunciare tavoli che rischiano di apparire solo formali - spieghi quale è la strada che intende intraprendere. Dopo un anno e mezzo di governo della destra manca ancora al nostro Paese uno straccio di politica industriale in un settore decisivo per l’Italia”.

Lo dichiarano i deputati democratici Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd, e Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro.

26/03/2024 - 12:04

Presentato pacchetto emendamenti Pd

"Il provvedimento del Governo soprattutto nella parte che riguarda la sicurezza e il lavoro è confuso, tardivo, parziale. Serve un provvedimento ad hoc e un grande piano per la prevenzione. Per questo abbiamo presentato un pacchetto di 51 emendamenti solo sui primi 3 articoli del decreto che riguardano il lavoro e la sicurezza". Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Lavoro di Montecitorio, Arturo Scotto, che spiega alcuni punti salienti delle proposte emendative del Pd al dl Pnrr: "Il primo tema che poniamo con un emendamento a prima firma Elly Schlein riguarda l'estensione delle regole sulla sicurezza e la salute dai cantieri pubblici a quelli privati. Chiediamo di rivedere l'ipotesi della patente a punti che il governo chiama 'a crediti', vogliamo che venga estesa non solo al settore edilizio ma a tutti i cantieri. La patente a punti deve essere una cosa efficace che funzioni perché cosi come l’hanno congegnata fa acqua da tutte le parti, basta un corso di formazione per eliminare tutte le penalizzazioni. E ancora - prosegue Scotto - chiediamo parità di trattamento economico e normativo per tutti i lavoratori lungo la catena degli appalti, quindi evitare di tagliare per esempio la formazione come nel caso di Firenze. Per questo auspichiamo che venga modificata la normativa sui subappalti a cascata. Ed infine dobbiamo unificare le banche dati Inps, Inail e altre", conclude Scotto.

25/03/2024 - 15:11

Si dà una delega in bianco al governo con l'obiettivo di mantenere la situazione così com'è

“Oggi stiamo discutendo dell'ennesimo rinvio a una legge delega per affossare le proposte presentate dall'opposizione e che, con il rimando ad un decreto legislativo del governo, di fatto mette su un binario morto la legge sul conflitto d'interesse. Come sul 'salario minimo' e sul 'voto fuori sede', anche sul conflitto d'interesse viene umiliato il Parlamento”. A dirlo è il deputato Pd, Andrea Casu intervenuto sulla proposta di legge di delega al Governo per la riforma della disciplina in materia di conflitto di interessi, in corso alla Camera.

“Non si può rinviare sempre al governo ma occorre che il Parlamento si esprima direttamente su cosa intenda fare per il conflitto d'interesse. Si è invece azzerato tutto il lavoro fatto in sede di commissione Affari Costituzionali, cancellate le proposte e gli emendamenti e si dà al governo una delega in bianco di 24 mesi. Credo che l'obiettivo è quello di mantenere la situazione così com'è per un'altra legislatura” ha concluso Casu.

25/03/2024 - 12:56

"Nel giorno in cui l’Istat rivela che quasi sei milioni di italiani vivono in povertà assoluta, Giorgia Meloni spiega che la povertà non si abolisce per decreto. Osservazione ineccepibile. Peccato che lei i decreti li ha usati per aumentarla in maniera diffusa, eliminando il reddito di cittadinanza, precarizzando ulteriormente il lavoro abolendo le causali sui contratti a tempo determinato e negando il salario minimo a tre milioni e mezzo di lavoratori. Questi sono i fatti, il resto è propaganda". Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro, commentando le parole della premier Meloni in visita a Campobasso

22/03/2024 - 19:33

"Truffa ai danni dell'INPS per presunte irregolarità sulla fruizione della cassa Covid per 13 dipendenti" Queste le accuse gravissime per Santanché che ora ha una sola strada: dimettersi. È già tardi, ma lo faccia per dignità istituzionale, per un minimo di amor di patria” così la vicepresidente della commissione lavoro della camera e del Pd, Chiara Gribaudo.

22/03/2024 - 18:50

Anche destra approvò odg su sanzioni illecito uso Cassa Covid

“Il 28 giugno del 2023 la Camera dei Deputati approvò l’odg del Pd che impegnava il Governo a sanzionare gli operatori che avevano usufruito illecitamente della Cassa Covid. Lo votó anche la destra. Una sfiducia tecnica della ministra del Turismo. Santanchè ne avrebbe dovuto trarre le conseguenze già allora. Mi aspetto adesso che sia Fdi a chiederne direttamente le dimissioni. Sarebbe un atto di coerenza”.

Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

22/03/2024 - 17:21

"Ho firmato la proposta di legge per l'uso personale della cannabis di Meglio Legale. E l'ho fatto convintamente. Non per ideologia, ma per mera, semplice logica. Vi spiego il perché in tre semplici punti. Punto primo: le mafie con la cannabis guadagnano 6 miliardi l'anno. Se la legalizziamo, gli togliamo il terreno da sotto i piedi. E in più rendiamo sicuro un prodotto utilizzato da 6 milioni di consumatori che oggi - lasciato al malaffare - spesso sicuro non è. Punto secondo: dove la cannabis è legale, si crea lavoro. Negli Stati Uniti parliamo di centinaia di migliaia di posti. Farlo qui da noi sarebbe un toccasana per l'economia. Garantirebbe lavoro, crescita e sviluppo, soldi per le persone più fragili, per la prevenzione e nella lotta all'abuso di droghe. Punto terzo: il proibizionismo ha fallito. Impiega un numero spropositato di forze dell'ordine dietro piccoli spacciatori (spesso ragazzini o migranti in mano alle mafie), ingolfa tribunali, comporta costi esosi e non ha portato miglioramento alcuno alla lotta alle droghe.  Queste sono le ottime ragioni per legalizzare la cannabis. Sono valide, forti, chiare e sinceramente inoppugnabili. E ti portano alla scelta più giusta: firmare per questa legge e portarla avanti". Così in un post su facebook Marco Furfaro. deputato e responsabile iniziative politiche del Partito Democratico, annuncia la firma alla proposta di legge popolare dell'associazione Meglio Legale sull'uso personale di cannabis.

22/03/2024 - 16:44

"Ringrazio la Procura della Repubblica di Perugia e i Carabinieri delle province di Perugia, Grosseto, Arezzo e Siena per l'operazione che ha portato alla scoperta di una rete di caporalato tra Toscana e Umbria e all'arresto di quattro persone. L'indagine conferma, purtroppo, quello che da tempo denunciamo e cioè che la piaga del caporalato esiste e si sta diffondendo ovunque, anche in Toscana: lo avevamo già sottolineato nell'incontro organizzato dalla Flai-CGIL lo scorso ottobre a Suvignano. E lo ha messo in luce il rapporto dell'osservatorio Placido Rizzotto in maniera inequivocabile.
Bisogna fare di più, contro questa forma terribile di sfruttamento di lavoratori e lavoratrici, soprattutto in termini di prevenzione. Per questo serve un coordinamento più serrato tra le autorità competenti, oltre che l'essenziale lavoro delle forze dell'ordine. Bisogna implementare gli strumenti pervisti dalla legge 199 del 2016 che è un'ottima legge e va applicata in tutti i suoi aspetti, specialmente per quanto riguarda le sezioni territoriali del lavoro agricolo di qualità.
E vanno sottratte le lavoratrici e i lavoratori dalla possibilità di essere ricattate pur di lavorare, regolarizzando gli stranieri la cui manodopera è essenziale per le aziende, tutelando le vittime di caporalato con fondi adeguati e adottando misure cautelari nei confronti delle aziende che utilizzano questo inaccettabile sistema di sfruttamento". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

22/03/2024 - 15:42

Basta con misure parziali e propagandistiche

“Il governo ascolti le parole di Cgil e UIL che oggi a Firenze hanno annunciato lo sciopero sulle misure sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Siamo davanti a un decreto che non risponde alla necessità di fare giustizia e di fermare la carneficina in un Paese dove muoiono tre lavoratori al giorno. Da ultimo oggi un operaio è caduto da un’impalcatura a Genova con un volo di tre metri. Servono misure efficaci, non patenti a crediti con mille scappatoie che lasciano lo spazio ai furbetti del condono. Serve un grande piano per la prevenzione che va concordato con le parti sociali. I sindacati vanno coinvolti, non consultati con il cronometro in mano. Basta con misure parziali e propagandistiche”.

Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.

22/03/2024 - 10:32

Pd presenta interrogazione urgente al ministro Salvini

“Un periodo di grave siccità, nonostante le ultime piogge, sta colpendo duramente la Sicilia. Chiediamo al governo, e in particolare al ministro delle Infrastrutture Salvini, come intenda fronteggiare e con la massima urgenza, una situazione che sta mettendo in grave difficoltà l’intera Regione” A chiederlo, attraverso una interrogazione al ministro per le Infrastrutture e dei Trasporti, sono i parlamentari del Pd Giuseppe Provenzano (primo firmatario) Anthony Barbagallo, Maria Stefania Marino, Giovanna Iacono e Fabio Porta.  “Al momento – si legge nel testo dell’interrogazione-  proprio a causa della carenza idrica sono già 150 i comuni dell’isola nei quali l’acqua è razionata nella sua erogazione quotidiana, creando disagi e disservizi alle comunità locali. Per fronteggiare la crisi – proseguono gli esponenti del Pd -  la Regione ha provveduto a nominare un commissario straordinario, con la predisposizione di un piano da 150 milioni di euro senza però le corrispondenti coperture e soprattutto ha ipotizzato un piano di razionamento con tagli all’erogazione dell’acqua dal 10 fino al 45 % rispetto alla media”. Gli esponenti del Pd evidenziano inoltre che “il Piano ha messo immediatamente in allarme, in particolare, il settore agricolo che rischia di affrontare un periodo estivo con una disponibilità di acqua limitata che pregiudicherebbe un anno di lavoro con devastanti impatti produttivi e anche occupazionali”. Nel testo dell’interrogazione dei Dem, si legge inoltre che “per la manutenzione degli impianti servirebbero circa un miliardo di euro e il mancato utilizzo delle risorse del PNRR rappresenta una oggettiva aggravante, anche perché sembrerebbero non esservi disponibili altre risorse. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti – si evidenza nel testo – ed espongono la Sicilia ad affrontare situazioni di estrema difficoltà anche per il futuro. Occorrerebbe – concludono i Dem- una adeguata programmazione di interventi infrastrutturali dedicati proprio a dotare la Sicilia di adeguate infrastrutture idriche senza disperdere l’indispensabile risorsa”.

 

21/03/2024 - 18:05

Brutta pagina province Perugia, Grosseto, Arezzo e Siena

“Ancora una brutta pagina di caporalato e di sfruttamento nel nostro Paese portata alla luce dalle indagini svolte dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro nelle province di Perugia, Grosseto, Arezzo e Siena. Scoperchiata l’ennesima drammatica realtà con lavoratori sottopagati, senza tutele contrattuali e sanitarie e in completa assenza delle norme di sicurezza. Sapere che è stata sgominata una rete di padroncini in grado di fare l’intermediazione con aziende agricole incuranti della forza lavoro messa loro a disposizione non può certo bastare. Servono controlli più costanti e a tappeto per interrompere un fenomeno che si sta allargando in molte zone del Paese. Non si tratta solo di attivare le forze di polizia rafforzando organici e tecnologie ma occorre attivare una rete di monitoraggio che comprenda istituzioni e realtà produttive. Il diritto al lavoro non può prescindere dall’eliminazione di qualsivoglia ricatto nei confronti di chi ha problemi economici e di sopravvivenza. Altra questione riguarda la possibilità che vengano adottate sistemi di collocazione pubblica per i lavoratori occasionali e stagionali in agricoltura ed infine, non da ultimo, è quello di rendere tutte le persone visibili regolarizzando i lavoratori stranieri, più soggetti di altri,  a cadere nella rete del caporalato. Solleciteremo il governo ad attivare tutte le misure perché la legge sul caporalato trovi concreta applicazione a cominciare dall’adozione di misure cautelari relative all’azienda agricola in cui è commesso il reato, dall’estensione alle vittime del caporalato delle provvidenze del Fondo antitratta, dal potenziamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, in funzione di strumento di controllo e prevenzione del lavoro nero in agricoltura, dal graduale riallineamento delle retribuzioni nel settore agricolo”.

Lo dichiarano Marco Simiani e Stefano Vaccari, capigruppo PD in Commissione Ambiente e Agricoltura della Camera dei Deputati.

21/03/2024 - 16:14

“La Ragioneria generale dello Stato ha dato ‘parere contrario’ alle proposte di legge per anticipare il trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici. E’ bene fare chiarezza: qui parliamo di un diritto costituzionale, i soldi dei lavoratori devono andare ai lavoratori. Non possono restare per troppo tempo nelle mani dello Stato dopo che una persona è andata in pensione. La Ragioneria generale dello Stato deve dare una risposta compatibile con le ragioni concrete di chi per una vita ha pagato le tasse fino all’ultimo centesimo. Chiediamo al governo di garantire questo diritto senza avanzare ostacoli tecnici o ennesimi rinvii. Siamo pronti a sederci a un tavolo per sbloccare i soldi di quasi quattro milioni di contribuenti che devono avere il trattamento di fine rapporto in tempi ragionevoli e non dopo 12 mesi”. Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

21/03/2024 - 13:28

“Siamo allibiti che dopo le tragedie di Brandizzo e Firenze non vi sia ancora una risposta organica e corale da parte del governo. Solo interventi spot e nessun decreto ad hoc che tenga insieme tutti gli elementi che compromettono la sicurezza nei cantieri”. Così la vicepresidente del Pd, la deputata Chiara Gribaudo è intervenuta questa mattina nel corso dell’informativa del ministro del Lavoro sui tragici fatti di Firenze stigmatizzando il grave ritardo con cui il governo ha informato il parlamento. “Non è possibile che sia fatta una richiesta di un'informativa urgente su un tema così drammatico il 16 febbraio e sia concessa oggi, che è il 21 marzo. Su questi temi serve un'attenzione maggiore da parte del governo e un continuo coinvolgimento del Parlamento. All’indomani della tragedia di Firenze – ha sottolineato Gribaudo – ci saremmo aspettati da parte del ministro Calderone e della Presidente del Consiglio una riflessione sulle norme modificate solo un anno fa dal governo per reintrodurre i subappalti a cascata, in nome di quella velocità di regolarizzazione dei lavori che sindacalisti e ispettori presenti sul posto il giorno stesso della tragedia hanno riscontrato sui cantieri. Inoltre- ha aggiunto la democratica - non è stato detto nulla su un aspetto che non è un dettaglio e cioè che quei lavoratori non erano lavoratori qualunque, quei lavoratori erano lavoratori migranti. C'è quindi il lecito sospetto che ci troviamo di fronte all'ennesimo caso di sfruttamento e caporalato. Nel merito delle norme sul lavoro contenute nel dl Pnrr – ha aggiunto Gribaudo - serve un cambio di passo, non sono solo le opposizioni a criticare le modalità con cui è stata introdotta la cosiddetta patente a punti e a chiedere una riflessione aggiuntiva: sono tante le voci che stanno criticando il sistema introdotto che non risolvere i problemi e rischia di ingarbugliare ancora di più il sistema”.

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