Oggi, conferenza stampa con Braga, Guerra, Scotto, Simiani e Vaccari
Mercoledì 10 luglio alle ore 12 presso la Sala Berlinguer della Camera dei Deputati si terrà una conferenza stampa del Gruppo parlamentare del Pd in cui sarà presentato il pacchetto di modifiche dem al decreto agricoltura all’esame di Montecitorio. Parteciperanno la presidente delle deputate e dei deputati democratici, Chiara Braga, i capogruppo in commissione Agricoltura, Ambiente e Lavoro, Stefano Vaccari, Marco Simiani e Arturo Scotto, e la responsabile economia del Pd, Maria Cecilia Guerra. “Il governo sta trascurando un settore strategico con interventi ‘alla giornata’: chiediamo strategie di medio e lungo periodo lontane da mancette senza senso che durano lo spazio di una notte. Il nostro pacchetto di emendamenti serve a migliorare il decreto e a dare risposte concrete a partire dal tema del caporalato che continua ad essere una vera emergenza nazionale a cui il governo non sta dando risposte”. “E poi le gravi criticità del settore - sottolinea Vaccari – dalla crisi idrica, alla peste suina, al giusto prezzo del cibo e alle emergenze conseguenza dei mutamenti climatici”.
Per l’ingresso della stampa da Via Uffici del Vicario 21 è necessario inviare un accredito all’indirizzo pd.ufficiostampa@camera.it
"Abbiamo partecipato al tavolo ministeriale di crisi per la Ex Bellco di Mirandola. Pensiamo sia fondamentale garantire la continuità di un presidio produttivo strategico per il Paese e il distretto Biomedicale di Mirandola. Un presidio garantito prima di tutto dai lavoratori e le lavoratrici, le cui professionalità rappresentano un patrimonio di grandissimo valore. La Regione Emilia-Romagna ha operato con grande efficacia e il tavolo di oggi segue quello regionale, in vista della prossima convocazione del tavolo nazionale per il 17 settembre. È fondamentale che le istituzioni operino in massima sinergia, come sta accadendo, e che l'attuale proprietà faccia fino in fondo la sua parte accompagnando il processo di reindustrializzazione e mantenendo l’impegno a non adottare iniziative unilaterali verso i dipendenti".
Così Andrea De Maria e Stefano Vaccari, deputati PD.
Il Presidente della Commissione Lavoro Walter Rizzetto e la vice Presidente Chiara Gribaudo interverranno nella conferenza stampa di presentazione del progetto SEED - Centro di Competenza Nazionale per l’Innovazione Sociale che si svolgerà mercoledì 10 luglio alle ore 11:30 presso Sala Stampa della Camera dei Deputati in Via della Missione 4 in Roma.
Il progetto SEED – Social innovation EcosystEm Development, finanziato dal programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI), ha l’obiettivo di creare quattro Centri di Competenza per l’Innovazione Sociale nei Paesi partner (Italia, Grecia, Romania, Slovenia). Il ruolo di questi Centri è quello di supportare le autorità di gestione nazionali del Fondo Sociale Europeo nell’integrare un approccio orientato a favorire l’innovazione sociale nel settore pubblico e nell’implementazione dei programmi operativi FSE+. Durante la conferenza stampa verranno esposti gli obiettivi, la mission e i prossimi step del progetto.
“Respinti, con parere contrario del ministro Abodi e voto della maggioranza, tutti i nostri emendamenti al dl sport. Respinta la richiesta di un vero sistema democratico elettorale per le federazioni con l’abolizione del medievale meccanismo delle deleghe, con equilibrio di genere e generazionale nelle figure apicali dei consigli federali e limite dei tre mandati, dove il Ministro Abodi riesce palesemente a smentire le sue stesse parole, essendosi espresso sugli stessi temi ripetutamente. Respinto il richiamo alla incredibile principio di incoerenza che prolunga il limite dei mandati ai presidenti federali, ma non agli organismi nazionali e regionali del Coni, una norma che riesce contemporaneamente ad e contra personam. Respinto l’emendamento abrogativo della commissione di controllo dei bilanci del calcio di nomina politica, con il conseguente clamoroso rischi di conflitto di interesse. Respinti anche gli emendamenti “tecnici” sul lavoro sportivo a favore della soluzione di criticità emerse con pensionati con quota100, terzo settore e direttori di gara. Appare evidente che con questo governo non esiste la possibilità di confronto su nessun tema, l’unico pensiero è per il calcio, tutte le altre discipline sono quotidianamente tradite. Ne prendiamo atto e continuiamo testardamente nel nostro lavoro, di denuncia e di racconto di tutto ciò che clamorosamente vediamo succedere, ogni giorno, nelle aule di questo Parlamento, svilito di ogni sua funzione” così il deputato democratico, responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto.
Proprio mentre discutiamo in aula il DDL Nordio, un provvedimento chiamato dalla maggioranza “riforma della giustizia”, anche se si tratta di un intervento residuale e a costo zero, il dramma del sovraffollamento carcerario preme con la sua urgenza anche nella nostra città, Treviso.
Oggi l’Istituto Penitenziario per minori di Treviso finisce nel mirino della stampa nazionale per l’estrema situazione di sovraffollamento: a giorni i ragazzi detenuti saranno 26, in una struttura che è attrezzata per 12 persone.
Sono stata qualche mese fa, insieme al segretario regionale del PD Andrea Martella, in ispezione dentro al minorile di Treviso, e abbiamo potuto constatare con i nostri occhi la situazione denunciata: i detenuti dormono in 4 o 5 in celle con 2 o 3 posti letto, usano servizi sporchi, nella completa assenza di privacy, facendo la doccia nella turca in cui fanno i bisogni, soffrono il caldo in cella, in una situazione per cui il sovraffollamento compromette anche la qualità delle attività educative e ricreative e rende molto più difficile il lavoro della direzione e del personale penitenziario, che, nello sforzo quotidiano che va loro riconosciuto, denunciano un grande tema di carenza di organico.
Il problema non risiede evidentemente nel caso isolato dell’istituto minorile trevigiano: è palese come la situazione sia un effetto del decreto Caivano.
il VII Rapporto di Antigone sulla giustizia minorile e gli Istituti penali per minorenni ci dice che, all’inizio del 2024 erano circa 500 i detenuti nelle carceri minorili italiane: da oltre dieci anni che non si raggiungeva una simile cifra, e che gli ingressi negli IPM, Istituti penali minorili, sono in netto aumento; se sono stati 835 nel 2021, ne abbiamo avuti 1.143 nel 2023, la cifra più alta almeno negli ultimi quindici anni; inoltre i ragazzi in IPM in misura cautelare erano 340 nel gennaio 2024, mentre erano 243 un anno prima.
Gli istituti minorili diventano così, grazie al Governo, una vera e propria bomba sociale, che fa male innanzitutto ai ragazzi e al fine rieducativo che a maggior ragione negli istituti minorili dovrebbe essere la prima priorità.
La strategia securitaria della destra al Governo sta fallendo davanti ai nostri occhi.
Domani conferenza stampa con Braga, Guerra, Scotto, Simiani e Vaccari
Mercoledì 10 luglio alle ore 12 presso la Sala Berlinguer della Camera dei Deputati si terrà una conferenza stampa del Gruppo parlamentare del Pd in cui sarà presentato il pacchetto di modifiche dem al decreto agricoltura all’esame di Montecitorio. Parteciperanno la presidente delle deputate e dei deputati democratici, Chiara Braga, i capogruppo in commissione Agricoltura, Ambiente e Lavoro, Stefano Vaccari, Marco Simiani e Arturo Scotto, e la responsabile economia del Pd, Maria Cecilia Guerra. “Il governo sta trascurando un settore strategico con interventi ‘alla giornata’: chiediamo strategie di medio e lungo periodo lontane da mancette senza senso che durano lo spazio di una notte. Il nostro pacchetto di emendamenti serve a migliorare il decreto e a dare risposte concrete a partire dal tema del caporalato che continua ad essere una vera emergenza nazionale a cui il governo non sta dando risposte”. “E poi le gravi criticità del settore - sottolinea Vaccari – dalla crisi idrica, alla peste suina, al giusto prezzo del cibo e alle emergenze conseguenza dei mutamenti climatici”.
Per l’ingresso della stampa da Via Uffici del Vicario 21 è necessario inviare un accredito all’indirizzo pd.ufficiostampa@camera.it entro le ore 19 di oggi.
"Secondo la Corte dei Conti nell’ultimo anno l'Inail, l’ente che si occupa della prevenzione e delle conseguenze degli infortuni sul lavoro, ha accumulato un attivo di 3,1 miliardi di euro, che sono finiti nelle casse dello Stato invece di essere utilizzate per prevenire gli incidenti. Se fossimo in un paese normale con una notizia del genere il Ministro del Lavoro avrebbe già dato le dimissioni: in Italia si verifica in media un sinistro sul lavoro al minuto, tre morti al giorno, più di milleduecento all'anno, il caporalato costringe in schiavitù migliaia di migranti ma la destra nega che ci siano le risorse per fare maggiori controlli. La verità è che il Governo Meloni finanzia le sue leggi, e quindi i condoni, con le risorse che dovrebbero essere utilizzate per prevenire gli incidenti sul lavoro. Siamo di fronte a una destra che ha perso ogni minimo principio etico e morale pur di mantenere il potere": è quanto dichiara il deputato Pd in Commissione Lavoro e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi.
"Altro che "alleanza del disonore" come dice Bardella. Quella che ha sconfitto lui e Le Pen è stata l'alleanza dell'onore, che non ha permesso all'ultradestra di arrivare al governo preservando la storia della Francia. Una grande mobilitazione, con oltre il 67 per cento di affluenza alle urne, ha dimostrato che le francesi e i francesi sono maturi abbastanza da votare anche chi, per anni, è stato considerato un avversario, in nome di un valore più alto.
E in nome di quel valore più alto bisogna cercare il massimo dell'unità possibile, anche in Italia, costruendo alleanze solide sui temi che segnano le vite delle persone: il lavoro sicuro, il salario minimo, la sanità pubblica, i diritti. Ed è su questo che stiamo lavorando". Lo scrive sui suoi canali social Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Non so in quale mondo viva la ministra Calderone. Consiglio di astenersi da disquisizioni sulle statistiche sugli infortuni sul lavoro sostenendo che sono più bassi degli anni scorsi se paragonati alla crescita occupazionale. Che, cosa che evidentemente sfugge alla ministra, è comunque più precaria e intermittente. Invito alla prudenza, dunque. Vorrei ricordare a chi ci governa che anche un solo morto sul lavoro e’ un morto di troppo. E queste affermazioni rischiano di risultare inopportune perché a un anno dalla strage di Brandizzo, ad esempio, non si è fatto nulla per rimuovere le cause che l’hanno generata. Perché le misure messe in campo sono parziali e inefficaci. Sono cose troppo serie per abbandonarsi a facili trionfalismi”. Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro, replicando alle parole della ministra del Lavoro, Maria Calderone, a margine del “Forum Masseria”.
“Oggi una direzione molto ricca del Partito Democratico: oltre al salario minimo e l’autonomia differenziata bene mettere al centro la ripartenza dalle aree interne, per garantire servizi a tutti cittadini come ci ricorda la Costituzione, perché anche da qui riparte un’attenzione alla democrazia e un'organizzazione del nostro partito. Questo punto per me è molto importante, perché considero fondamentale, per contrapporci a chi parla di premierato e autonomia differenziata, costruire una partecipazione democratica che consenta alle persone di essere più consapevoli: ecco perché serve una riforma dell’articolo 49 della Costituzione sul finanziamento pubblico ai partiti e una riorganizzazione di questi. Deve essere chiaro che il congresso c’è stato e il voto europeo ci conferma che questo anno di lavoro deve essere tradotto in tutti i territori, anche nelle aree interne del nostro Paese” dichiara Chiara Gribaudo, vice presidente del Partito Democratico dopo la direzione nazionale di questa mattina.
“I dati dell’astensionismo ci consegnano la necessità di tornare con forza, come ha detto la Segretaria Schlein, dalle persone per ascoltarle, coinvolgerle, per essere nei luoghi dei conflitto e del disagio che cresce ovunque nel Paese, nonostante le narrazioni di Telemeloni. L’alternativa si sta costruendo e il PD si conferma il perno di questa costruzione testardamente unitaria ma senza veti da parte di nessuno. Andiamo avanti con lo spirito di questa campagna elettorale e di questa direzione nazionale” conclude la vice presidente Chiara Gribaudo.
“Oggi una direzione molto ricca del Partito Democratico: oltre al salario minimo e l’autonomia differenziata bene mettere al centro la ripartenza dalle aree interne, per garantire servizi a tutti cittadini come ci ricorda la Costituzione, perché anche da qui riparte un’attenzione alla democrazia e un'organizzazione del nostro partito. Questo punto per me è molto importante, perché considero fondamentale, per contrapporci a chi parla di premierato e autonomia differenziata, costruire una partecipazione democratica che consenta alle persone di essere più consapevoli: ecco perché serve una riforma dell’articolo 49 della Costituzione sul finanziamento pubblico ai partiti e una riorganizzazione di questi. Deve essere chiaro che il congresso c’è stato e il voto europeo ci conferma che questo anno di lavoro deve essere tradotto in tutti i territori, anche nelle aree interne del nostro Paese” dichiara Chiara Gribaudo, vice presidente del Partito Democratico dopo la direzione nazionale di questa mattina.
“I dati dell’astensionismo ci consegnano la necessità di tornare con forza, come ha detto la Segretaria Schlein, dalle persone per ascoltarle, coinvolgerle, per essere nei luoghi dei conflitto e del disagio che cresce ovunque nel Paese, nonostante le narrazioni di Telemeloni. L’alternativa si sta costruendo e il PD si conferma il perno di questa costruzione testardamente unitaria ma senza veti da parte di nessuno. Andiamo avanti con lo spirito di questa campagna elettorale e di questa direzione nazionale” conclude la vice presidente Chiara Gribaudo.
Combattere le destre su temi importanti come sanità, autonomia, lavoro
“Dobbiamo ripartire dai territori, da nord a sud passando per il centro, per combattere le destre e puntare su riforme strutturali e utili al nostro Paese. Questo Governo Meloni sta distruggendo l’Italia, con l’autonomia differenziata che indebolisce le regioni e aumenta le disuguaglianze. Noi dobbiamo combattere per una sanità pubblica più equa, un lavoro dignitoso per tutti, dicendo basta alle morti sul lavoro, scuole, asili, e più servizi per tutti. Serve una mobilitazione che parta dai territori”. Lo dichiara Stefano Graziano deputato Pd.
Ha ragione Elly Schlein, non fermiamoci agli ottimi risultati di queste elezioni. C’è bisogno di una forte mobilitazione per raggiungere i luoghi del non voto, per la sanità pubblica e il lavoro dignitoso, per difendere il Paese dai progetti distruttivi della destra.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati commentando i lavori della Direzione del Partito Democratico
"Ho deciso di anticipare la visita già prevista al carcere Le Sughere di Livorno dopo il tentato suicidio di un giovane detenuto e che ora lotta tra la vita e la morte. Era necessario dare un segnale di attenzione alla direzione, al personale civile e di polizia penitenziaria e anche ai detenuti.
Alcuni padiglioni dell'istituto sono del tutto inagibili, quelli utilizzabili sono fatiscenti: muffa che emerge dalle pareti, docce in condizioni disastrose, celle dove vivono anche sei persone. Una situazione di sovraffollamento che si alleggerirebbe se si aprissero i due padiglioni nuovi ma chiusi per lungaggini burocratiche. Le telecamere di sorveglianza non funzionano da anni cosa che ha favorito un'evasione lo scorso mese.
Anche in questo carcere si registra una carenza di personale sia penitenziario sia amministrativo. E anche alle Sughere ci sono problemi di mancanza di giudici di sorveglianza.
In tali condizioni è molto complicato, nonostante gli sforzi del personale, portare avanti programmi di rieducazione e reinserimento, come previsto dalla Costituzione. Non ci sono spazi adeguati per le attività cosiddette trattamentali: teatro, scuola, l'accesso ai libri e, ovviamente, il lavoro che è fondamentale per la riabilitazione.
L'emergenza carceraria non può essere più trascurata, né il governo può pensare di lavarsi la coscienza con misure maquillage come quelle proposte dal ministro Nordio e approvate nell'ultimo consiglio dei ministri. Cosa si spera di risolvere con mille agenti quando c'è una carenza di oltre 10mila unità? A cosa serve accelerare le procedure per la libertà anticipata senza che ci sia personale per gestire le pratiche? E come pensa, il ministro Nordio, di affrontare il sovraffollamento con istituti fatiscenti che non vengono ristrutturati? E, soprattutto, come si decongestionano le strutture carcerare se il governo non fa altro che inventare nuovi reati e inasprire pene?" Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Subito risposte per fermare una piaga inaccettabile”
Ieri mattina presso la rimessa autobus di Tor Vergata a Roma ha perso la vita il dipendente Atac Maurizio Di Pasquale, di 63 anni. In attesa che sia fatta piena luce sulle circostanze giunga forte da quest’Aula il cordoglio e la vicinanza di noi tutti e tutte alla famiglia e ai dipendenti Atac colpiti oggi da una tragedia che ferisce la Capitale, le Istituzioni, i sindacati che rappresentano i lavoratori e lascia sgomenti tutti noi anche personalmente. La piaga delle morti sul lavoro sta flagellando il paese e non accenna a fermarsi. L’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Mestre ha fornito in questi giorni dati terribili: al maggio 2024, infatti, le vittime sono già 369, 11 in più rispetto all’anno scorso. Sono 286 le vittime in occasione di lavoro e 83 quelle in itinere, ed è in crescita il numero delle denunce di infortunio complessive.
Questi dati ci interrogano e devono spingere tutti noi ad impegnarci ogni giorno di più nel Parlamento e nel Paese per prevenire, contrastare, impedire tragedie sempre inaccettabili, mettere subito in campo tutti gli strumenti normativi e gli investimenti indispensabili per garantire più sicurezza per tutte e per tutti, per offrire finalmente anche alle lavoratrici e ai lavoratori che oggi a Roma dopo questa ennesima tragedia hanno deciso di rinunciare a parte del proprio magro salario per scioperare insieme a tutte le donne e agli uomini che con il proprio sudore garantiscono il diritto alla mobilità nelle nostre città il rinnovo del contratto e le migliori condizioni di lavoro che meritano.
Così Andrea Casu, dell’ufficio di presidenza del gruppo dei deputati Pd, intervenendo in Aula.