“Firenze si è svegliata venerdì scorso in uno scenario di guerra: la guerra della morte contro la vita, della sopraffazione e dello sfruttamento contro il lavoro, una situazione inaccettabile in una democrazia evoluta. Questo omaggio dell’Aula di Montecitorio alle vittime dell’ennesima strage non può limitarsi al sincero cordoglio: seguiremo con attenzione l’esito delle indagini, ma al dolore per le famiglie distrutte deve seguire l’impegno concreto per evitare altre tragedie. Serve una vera e propria rivoluzione copernicana degli attuali modelli di prevenzione e controllo. Ci sono regole che devono essere cambiate: stop ai subappalti selvaggi a cascata, stop a regole diverse tra cantieri pubblici e privati e l’introduzione immediata della patente a punti per le imprese edili sulla sicurezza. Il Partito Democratico si impegnerà per introdurre queste norme”.
Lo dichiara il deputato democratico, Federico Gianassi, intervenendo nell’Aula della Camera per la commemorazione delle vittime del crollo di Firenze.
“I segnali di crisi del distretto fiorentino della pelletteria di lusso non vanno sottovalutati ma affrontati con rapidità ed efficacia. Molte delle imprese artigiane contoterziste delle grandi aziende di moda sono infatti da tempo in seria difficoltà: per questo motivo ho presentato una interrogazione al Ministro Urso chiedendo subito la convocazione di un tavolo istituzionale di concertazione”: è quanto dichiara il deputato Pd in Commissione Lavoro e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi.
“Questo settore rappresenta uno dei comparti di maggior importanza del business dell’alta moda finalizzato soprattutto all’esportazione i ed alla promozione del Made in Italy, oltre ad essere un comparto traino dell’economia regionale. Da alcuni mesi, a causa di una crisi generata da contrazione della domanda anche a seguito delle criticità del contesto geo-politico globale, sono state però avviate procedure di Cassa Integrazione per circa 4000 lavoratori solo nella provincia di Firenze e non si intravede a breve alcun superamento di tale fase problematica. Ci aspettiamo dal governo l’immediata convocazione del tavolo interministeriale”: conclude Emiliano Fossi.
Domani ministro al question-time in commissione
“La ministra Calderone avvii con urgenza il confronto con le parti sociali e con tutte le forze parlamentari per migliorare la condizione del lavoro nel nostro Paese, mettendo al centro il tema della sicurezza, prioritariamente dando attuazione alla patente a punti alle imprese edili ed estendendo le regole sugli appalti anche nei rapporti tra privati”. Lo chiedono Chiara Gribaudo, Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, Arturo Scotto, capogruppo del Pd nella commissione Lavoro e i deputati democratici Emiliano Fossi, Mauro Laus, Marco Sarracino e Maria Cecilia Guerra che hanno presentato un’interrogazione parlamentare a cui domani la ministra del lavoro risponderà in commissione alla Camera. “La deregolamentazione avviata dal governo Meloni ha comportato meno tutele, maggiore precarietà, riduzione dei margini di flessibilità pensionistica e un sistematico allentamento delle regole in materia di sicurezza sul lavoro – sottolineano i dem, che chiedono al governo - una radicale revisione delle politiche finora attuate, il coinvolgimento delle parti sociali, puntando alla buona e stabile occupazione e a un significativo investimento nella sicurezza del lavoro”.
Furfaro e Stumpo, serve adesso proroga dei contratti
“Finalmente una notizia positiva. Oggi la Camera ha approvato un ordine del giorno del partito democratico che chiedeva al governo un sostegno nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici precarie di AIFA. Ora che la riforma dell’Agenzia Italiana del Farmaco è giunta a compimento e sono arrivate a compimento le nomine è inaccettabile che ci siano dei contratti scaduti il 31 Dicembre e senza la minima traccia di proroga o stabilizzazione. A giugno 2023 in una bozza di decreto licenziata dal Consiglio dei Ministri compariva una proposta di norma che avrebbe messo fine al precariato, purtroppo la norma è sparita per il parere contrario del MEF sui fondi necessari (circa 7 milioni di euro) e da quel momento sulle lavoratrici e i lavoratori è calato il silenzio. L’AIFA è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale a supporto degli interventi di assistenza sanitaria previsti nell’ambito del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza per questo il contributo prezioso del personale con contratti di lavoro flessibile, co.co.co, somministrazione o a progetto va valorizzato e stabilizzato senza tentennamenti. Il voto di oggi è importante e apre uno spazio in questa direzione perciò chiediamo che il governo e la maggioranza si adoperino per sanare una vera e propria ingiustizia, prorogando e stabilizzando i lavoratori”. Lo affermano in una nota Marco Furfaro e Nico Stumpo, deputati PD in commissione affari sociali.
Non lasciamo i comuni e i sindaci alle battaglie interne alla destra; a una maggioranza che in un solo anno di governo ha scaricato sui Comuni responsabilità e problemi senza riconoscere loro le risorse per affrontarli. Per questo mettiamo in campo una riflessione sul ruolo dei sindaci e dei comuni anche alla luce dei tentativi di stravolgere la Costituzione. Bene dunque la creazione del gruppo di lavoro sulla riforma complessiva degli Enti locali proposto oggi dalla Segretaria. Serve un’analisi seria per rafforzare tutti gli strumenti e le figure istituzionali vicine ai cittadini e alla vita reale del paese.
Così in una nota i capigruppo del Pd di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia.
Il Governo faccia sua la proposta del Pd. Cancelli la vergogna dei subappalti a cascata ed estenda ai lavori privati le tutele su contratti edili, divieto di ribasso e parità trattamento previste per i subappalti pubblici. La sicurezza dei lavoratori viene prima di tutto”.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Tragedia Firenze poteva essere evitata*
“La tragedia nel cantiere Esselunga di Firenze era purtroppo evitabile. Da anni i sindacati chiedono l’attuazione dell’articolo 27 del testo unico sulla sicurezza sul lavoro e l'estensione della patente a punti in tutti i cantieri. Se fosse stata introdotta infatti la patente a punti in materia di appalti e subappalti nell’edilizia l’azienda Aep, Attività Edilizie Pavesi, che era già stata responsabile degli incidenti nel cantiere Esselunga di Genova non avrebbe potuto lavorare come Committente del cantiere. Questa purtroppo è la dura verità. Chiediamo alla Ministra Calderone di varare subito un intervento per introdurre questo strumento e generalizzarlo facendone un elemento di qualificazione di tutte le imprese che operano nei cantieri pubblici e privati. E' una norma semplice chiara e di civiltà”.
Così il capogruppo del Pd nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto.
Scotto: è emergenza, subito decreto del governo
“Penso sia urgente un decreto del Governo che equipari le norme per sicurezza e salute previste per i cantieri pubblici anche per i grandi lavori nel settore privato. Dopo la tragedia del cantiere Esselunga di Firenze, dove emergerebbe una giungla di subappalti e di tipologie contrattuali, è urgente mettere ordine e dare un segnale chiaro a chi risparmia sulla vita dei lavoratori e delle lavoratrici. È un’emergenza, il Governo dia una risposta immediata ed efficace e noi faremo la nostra parte”.
Così il capogruppo del Pd nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto.
"Tutto il mio cordoglio alle famiglie delle vittime della tragedia sul lavoro accaduta oggi a Firenze nel cantiere per la costruzione di un supermercato.
Chiediamo che si faccia chiarezza prima possibile sulle cause del crollo. Ma bisogna fermare la strage: secondo l'Osservatorio Nazionale morti sul lavoro di Bologna sono 145 morti sul lavoro dall'inizio dell'anno. È la cifra di un'emergenza. Morire mentre si lavora è inaccettabile". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
“Quella che Firenze vive oggi, è una delle più gravi stragi sul lavoro di sempre in Toscana. Ci stringiamo intorno alle famiglie delle vittime, auguriamo che i feriti possano guarire al più presto e speriamo per i dispersi. Questo pomeriggio saremo davanti alla prefettura, al presidio dei sindacati e abbiamo rivolto l’invito a esserci a tutti i nostri iscritti. Ovunque ci giriamo nelle nostre città, tutto ciò che vediamo, case, strutture e infrastrutture, è frutto del lavoro di operai, una grande categoria di lavoratori a cui dobbiamo maggiori tutele. Le deve la politica tutta, senza distinzioni. Serve mettersi davvero intorno a un tavolo con i sindacati, ascoltarli e apportare tutte le modifiche legislative e gli stanziamenti che servono. Occorre, in primis, che il governo sia parte attiva di questo percorso, pertanto stiamo intraprendendo iniziative parlamentari in queste ore. Non ci sono altre soluzioni. Ce lo dicono i numeri drammatici delle morti sul lavoro. I contorni della strage di Firenze saranno definiti dalle autorità competenti. Ma ormai, da anni, i sindacati ci evidenziano quelle che sono le criticità. Servono investimenti per dotare il sistema di controllo di più personale, vigilanza su contratti regolari e attinenti alle mansioni, condizioni di lavoro che consentano il rispetto delle regole, formazione, limiti ai subappalti”. Così il deputato dem Emiliano Fossi, componente della commissione Lavoro e segretario del Pd Toscana.
"Quello accaduto oggi a Firenze è uno degli incidenti sul lavoro più gravi degli ultimi anni. Al dolore per le persone decedute, a cui va il mio cordoglio, si aggiunge l'angoscia per i lavoratori ancora sotto le macerie e per i feriti. Va fatta piena luce sulle cause di questa tragedia immane che colpisce tutta la città": è quanto dichiara la vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera
Scotto capogruppo Pd in commissione Lavoro di Montecitorio chiede informativa urgente Governo
“Chiediamo informativa urgente del Governo sui fatti di Firenze. Oggi morire sul lavoro è inaccettabile. Piangiamo per l’ennesima volta questa immensa tragedia che uccide il lavoro e indebolisce la libertà e la democrazia di questo paese. Si, perché un paese dove il lavoro non conta nulla anche la democrazia e la libertà non contano nulla. A Firenze ancora una volta muoiono operai in un cantiere edile. I numeri sono ancora incerti, ma il bollettino parziale parla di morti e feriti e dispersi. La sicurezza del lavoro è la prima vera emergenza di questo paese. Pensate a questi padri di famiglia che stamattina sono partiti da casa per fare il proprio mestiere e si trovano sotto le macerie a lottare tra la vita e la morte. Che paese è quello in cui tre persone al giorno muoiono su un cantiere? Qui non si può più scherzare. Non possiamo saltare da un incidente all’altro, da un morto all’altro. Serve un investimento straordinario sul lavoro, sulla sua qualità, sulla sua sicurezza, sui suoi diritti fondamentali. Non si può più accettare che gli appalti siano al massimo ribasso risparmiando sui materiali e sulle condizioni di lavoro. Il Governo venga a riferire in Parlamento quanto prima”. Lo dice intervenendo in Aula Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro di Montecitorio.
“Il governo ha risposto oggi all’interpellanza urgente che abbiamo presentato come Gruppo del Partito Democratico, sul terzo fallimento dell'appalto per la realizzazione del nodo ferroviario del Pigneto a Roma, da parte di Rfi. Registriamo positivamente l'impegno del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Tullio Ferrante, di garantire i tempi stabiliti per la realizzazione dell'opera entro il 2025, entro il Giubileo. Ci lasciano perplessi la vaghezza delle modalità operative attraverso le quali garantire tale obiettivo. Siamo quasi a marzo 2024 e la qualità dell'opera, in un quadro di sicurezza del lavoro e di sostenibilità dei cantieri, in un quartiere densamente popolato, non possono essere trascurati. Continueremo a vigilare sulla credibilità degli impegni oggi assunti dal governo e per suo tramite da Rfi”. Così i deputati dem Roberto Morassut, vicepresidente della commissione Trasporti e Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd. L’interpellanza, a prima firma Morassut è sottoscritta, insieme ad Andrea Casu, dai deputati Pd Bakkali, Barbagallo, Ciani, Ghio, Madia, Mancini, Stumpo, Zingaretti e Di Biase.
“Quanto accaduto stamattina al Senato, in merito alla richiesta delle Regioni e degli Enti locali di avere una compartecipazione al gettito delle Slot nella misura del 5%, è di una gravità inaudita. Intanto questo significa che non conoscono nemmeno ciò di cui stanno parlando: le Slot rientrano nel ‘gioco fisico’ mentre questa parte del Riordino, riguarda solo l’on-line. Pensare che da uno strumento come quello del gioco si possa fare cassa sulla disperazione di milioni di cittadini italiani, nei fatti contribuendo ad alimentare una spirale patologica che ha già gettato sul lastrico tante famiglie che si rivolgono poi ai servizi sociali dei comuni, è una scelta paradossale e controproducente che rischia di gettare alle ortiche anni di lavoro da parte di centinaia di associazioni di operatori impegnati nel Terzo settore a ridurre il danno della ludopatia e a contrastare le pratiche illegali collegate al gioco sia fisico che online. Peraltro le tante organizzazioni che hanno dato vita alla campagna ‘Mettiamoci in gioco’ hanno informato la Camera e il Senato sui limiti dell’azione che si sta intraprendendo e gli effetti disastrosi sui cittadini. Mi auguro a questo punto che il governo non accolga questa scellerata proposta che peggiorerebbe ulteriormente una delega di riordino che le stesse associazioni di impresa del settore hanno giudicata sbagliata e fatta male”.
Lo dichiara il deputato del Pd, Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.
Questa mattina ho partecipato al tavolo di crisi presso il Ministero competente per La Perla. Confermo tutto il mio sostegno ai lavoratori e alle loro Organizzazioni Sindacali. Si mettano in atto tutte le iniziative per salvare i posti di lavoro e un gioiello del Made in Italy.
Lo ha scritto su X Andrea De Maria, deputato Pd.