Un monito, un avvertimento forte, un serissimo richiamo quello che Papa Francesco ha voluto esprimere ieri con la Laudate deum, esortazione apostolica che richiama la Laudato si. Una esortazione non solo e non tanto per i fedeli ma ancora di più per "politici e imprenditori", per chi detiene il potere e con il suo uso spregiudicato rischia di minare il presente e il futuro di tutti. "Nessuno si salva da solo" ripete come un mantra sacrosanto Papa Francesco e accusa chi nega e tenta di minimizzare fenomeni che sono sotto gli occhi di tutti, dalle ondate di calore alle forti alluvioni e che ormai sperimentiamo tutte e tutti sulla nostra pelle. Parole e pagine importanti che chiunque dovrebbe leggere, a maggior ragione chi come noi fa un lavoro di alta responsabilità nelle istituzioni. Parole che spiegano con dovizia di dettagli e di particolari il fallimento di alcune scelte della politica internazionale ma anche le responsabilità dei singoli governi e delle persone. "Dobbiamo superare la logica dell'apparire sensibili ai problemi e allo stesso tempo non avere il coraggio di effettuare cambiamenti sostanziali". Questo il punto, questo il richiamo che nella giornata della Festa di San Francesco, il patrono dell'ambiente, il Sommo Pontefice ha voluto fare a tutti noi e che voglio sottolineare e rilanciare verso il lavoro e l'azione del governo italiano. Non possiamo fermarci, non ci si deve fermare, nessuno, appunto, si salva da solo.
Così il deputato PD Stefano Vaccari, dell'Ufficio di Presidenza della Camera.
Dichiarazione di Valentina Ghio, vicepresidente dei deputati Pd
"Noi pensiamo che sottrarre risorse al fondo così importante come quello del bonus trasporti rappresenti un duro colpo per chi va a scuola e per chi va al lavoro. E’ una scelta contro le famiglie e contro l’ambiente."
Così la vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Valentina Ghio , replicando al ministro dei Trasporti Matteo Salvini nel corso del Question time di oggi. In precedenza, il collega Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, aveva stigmatizzato “la proroga, per il 2023, del bonus che ha fatto perdere a studenti e lavoratori la possibilità di utilizzarlo in maniera integrale, con un impatto negativo diretto sulla loro vita lavorativa e scolastica e sui bilanci delle famiglie.” “Passare da un finanziamento statale della misura di 190 milioni di euro dello scorso anno ai 100 milioni attuali per poi rimpinguarlo con 12 milioni soltanto e in zona Cesarini e accorgersi solo dopo una manciata di ore dalla riapertura del sistema che non sono risorse sufficienti per far fronte alla domanda – ha esclamato Ghio all’indirizzo di Salvini- vuol dire non supportare il trasporto pubblico delle persone . Ci auguriamo – ha aggiunto l’esponente del Pd- che ci sia la consapevolezza di questo mancato sostegno e si rimedi questa volta con la giusta capienza, di modo che accedere al bonus trasporti non sia una gara da incubo, dove vince il bonus chi clicca prima, ma sia uno strumento realmente rivolto ai bisogni delle persone in difficoltà e della mobilità sostenibile. Ci auguriamo lo facciate adesso - ha concluso Ghio- per il pieno utilizzo dell’anno scolastico appena iniziato, e in sede di bilancio per il prossimo anno.”
Decisione Tribunale conferma quadro torbido vicenda
“La decisione del Tribunale di avviare un’ispezione alla società Visibilia, di cui è stata amministratrice delegata la ministra Santanchè fino al gennaio 2022, è oggettivamente un fatto rilevante. La motivazione con cui verrà verificata la correttezza dei bilanci di Visibilia è molto forte e netta: ‘superata la soglia del mero e generico sospetto’. E viene sottolineato che ‘il nuovo organismo gestorio di Visibilia non può dirsi in discontinuità con quello precedente’. Ci troviamo davanti alla conferma di un quadro torbido che è stato più volte negato dalla ministra Santanchè e da tutti i partiti della maggioranza. Occorre che la Meloni dica se ritiene compatibile la permanenza di un esponente di governo accusato di atti così pesanti nella sua attività imprenditoriale nel suo esecutivo. Noi pensiamo che si debba dimettere immediatamente e chiedere scusa al Parlamento per le menzogne di cui si è resa protagonista”.
Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
Chiediamo esenzione spese sanitarie per pazienti affetti da fibromialgia
“La fibromialgia è una malattia conosciuta, ma ancora non sono stati fatti passi concreti per riconoscere e combattere questa malattia, molto invalidante, sia dal punto di vista della malattia in senso stretto e le conseguenze fisiche e di dolore che ne derivano, sia dal punto di vista economico e sociale. È una malattia invalidante e provoca molto dolore nelle persone affette da questa patologia, ma non ancora viene riconosciuta come tale poiché non è facile fare una diagnosi. Come Partito Democratico abbiamo presentato delle proposte di legge, insieme alle associazioni di categoria, per essere in grado di proporre un qualcosa che porti ad un unico risultato: riconoscere la malattia. Proponiamo l’esenzione delle spese sanitarie per i pazienti affetti da questa malattia ma soprattutto che venga riconosciuta come tale, nel mondo del lavoro e nella società civile in generale”. Lo ha detto il deputato del Pd, Augusto Curti, introducendo la conferenza stampa del Pd sulla fibromialgia a Montecitorio, a cui hanno partecipato Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità del Partito Democratico; i deputati del Pd Gian Antonio Girelli e Nicola Carè firmatari della proposta di legge sulla fibromialgia presentata alla Camera e la senatrice del Pd, Ylenia Zambito, prima firmataria della proposta di legge sulla fibromialgia depositata al Senato; la consigliera regionale Pd della Marche Micaela Vitri, promotrice di attività istituzionali sul territorio in tema di fibromialgia.
Abbiamo partecipato al tavolo di crisi al MISE convocato per la vertenza della Marelli. Per sostenere le ragioni dei lavoratori, delle loro Organizzazioni Sindacali, della Regione Emilia-Romagna e degli Enti Locali. Nella consapevolezza che è molto importante che tutte le istituzioni, Governo, Regione, Enti Locali e tutte le forze politiche lavorino insieme. Sono a rischio 229 posti di lavoro ed un presidio produttivo di grandissimo valore. L' azienda ha annunciato una sospensione a tempo indeterminato della procedura che la proprietà aveva aperto. Certo è un segnale ma sarebbe stato giusto e necessario che l' azienda avesse revocato e non solo sospeso la procedura. Ora la proprietà è chiamata a dare risposte certe ed a mettere in campo le iniziative di sua competenza per garantire la permanenza dello stabilimento Marelli a Crevalcore e la salvaguardia dei posti di lavoro. La mobilitazione dei lavoratori e dei loro sindacati, delle istituzioni, di tante associazioni e cittadini è stata fondamentale e lo sarà a maggior ragione nei passaggi che ci aspettano.
Noi proseguiremo il nostro impegno a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori."
Così Andrea De Maria, Virginio Merola e Stefano Vaccari deputati PD.
Dichiarazione di Ouidad Bakkali, deputata Pd e componente la Vigilanza Rai
Il contratto di servizio, quello approvato oggi, farà fare molti passi indietro al servizio pubblico e orienterà a rappresentare nei media della Rai non l’Italia che esiste, ma quella che vorrebbe questa Destra: chiusa alle diversità, disposta a proteggere solo certe minoranze sociali e non altre. Definire le discriminazioni è l’unico modo per contrastarle davvero.
Allora bocciano tutti i nostri emendamenti a cominciare da quello che definisce quali discriminazioni nominare : razzismo/abilismo e omotransfobia.
Bocciato anche l’emendamento che chiede una corretta rappresentazione delle culture e la promozione della partecipazione delle persone di origine straniera nella programmazione Rai.
Clamorosa la bocciatura dell’emendamento nel quale chiediamo di mettere al centro della programmazione dedicata ai più giovani l’argomento della dispersione scolastica che fa parte della grande emergenza educativa del nostro Paese.
Avevo presentato un emendamento anche alla letteratura per l’infanzia, pensando che progetti come Nati per Leggere e il lavoro dei pediatri italiani potessero trovare spazio “ nella più grande industria culturale italiana”, ma no, nessuno spazio.
Abbiamo chiesto un impegno perché vi sia maggior promozione delle Istituzioni europee. E ancora, più educazione alla Pace e alla solidarietà, principi che non hanno trovato il favore di questa maggioranza.
Meno sorprendente, ma sicuramente grave, la bocciatura dell’emendamento sul linguaggio di genere e del linguaggio inclusivo nel servizio pubblico Rai.
Sono stati tutti bocciati anche gli emendamenti che tendevano a promuovere i modelli di riferimento femminile e maschile, paritari e non stereotipati, e quelli alle informazioni volte a promuovere il rispetto delle diversità di genere e di orientamento sessuale.
"La Cassazione riconosce che si può fissare una retribuzione proporzionata e sufficiente nella cornice della Costituzione. Si tratta di una sentenza storica. Il Governo non può continuare a far finta di nulla. Per questo continueremo a batterci con forza affinché anche in Italia possa essere fissata una soglia sotto la quale non parliamo di lavoro ma di sfruttamento. Nelle prossime settimane torneremo in aula alla Camera per vedere chi è d'accordo con la maggioranza del Paese, che vuole il salario minimo, e chi invece continua a nascondere la questione salariale". Così il deputato e membro della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.
“La sentenza 2772 della Cassazione di Torino che indica la necessità di un salario minimo costituzionale è storica. E richiama tutta la politica a una risposta adeguata sulle retribuzioni e sulla necessità di chiudere con la vergogna dei contratti pirata attraverso una legislazione moderna sulla rappresentanza. Il prossimo 17 ottobre la nostra legge torna in Parlamento dopo la vergognosa sospensiva da parte della destra. Nessuno può tirarsi indietro davanti all’emergenza del lavoro povero. La destra la smetta di scappare e si confronti davvero con la necessità di una legge sul salario minimo legale”.
Lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“E’ necessario dare operativita' al fondo per garantire i prepensionamenti dei portuali, istituito dal Governo precedente e fermo da oltre un anno in un rimpallo di competenze fra i Ministri Salvini e Giorgetti, ed ampliare la platea dei beneficiari dei lavori usuranti. Presenteremo in legge di Bilancio emendamenti che vanno in questa direzione”. È quanto dichiarano Valentina Ghio e Marco Simiani, rispettivamente vicepresidente dei Deputati Pd e componente della Commissione Trasporti e capogruppo del Partito Democratico in Commissione Ambiente di Montecitorio, presenti oggi, lunedì 2 ottobre a Livorno per un incontro pubblico sulla portualita'.
“L’organizzazione del lavoro nei porti è cambiata significativamente negli ultimi trenta anni trasformando tempi di produzione e carichi: con una richiesta di maggiore rendimento delle ‘rese’ per singolo turno lavorato ed a fronte di un minor numero di addetti: i numerosi incidenti degli ultimi anni sono purtroppo una diretta conseguenza di queste evidenti criticità. Sono quindi necessari interventi legislativi rapidi ed efficaci: in primo luogo risorse per accompagnare l’esodo e l’inserimento di ulteriore categorie tra le mansioni ad oggi riconosciute come lavoro usurante. Lavoreremo anche per chiedere venga incluso nella Legge finanziaria il rifinanziamento dei sostegni economici previsti dall'art 199 del Decreto 34 del 2020 necessari per il perdurare dei rincari energetici e delle conseguenze dell'inflazione e vitali per la sostenibilità delle imprese che forniscono lavoro in ambito portuale", concludono i due esponenti del Pd.
"Chiediamo al governo di sapere in considerazione della rilevanza della protesta che investe la Dire, una delle più importanti agenzie di stampa del paese, quali iniziative intenda assumere per scongiurare i licenziamenti annunciati con il ritiro del provvedimento aziendale e di riaprire un tavolo di confronto con i lavoratori per individuare soluzioni che salvaguardino i livelli occupazionali". Così il deputato del Pd Virginio Merola in un'interrogazione al Presidente del Consiglio e al Ministro del lavoro.
"Lo scorso 25 settembre i vertici aziendali dell’Agenzia di stampa Dire hanno annunciato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo di 28 risorse (15 giornalisti e 13 grafici). Tale decisione non solo arriva alla fine di due anni di contratto di solidarietà, ma di fatto in prossimità dell’avvio delle nuove procedure normative che interessano il settore dell'informazione primaria dopo le modifiche introdotte. L'Assemblea dei redattori ha ritenuto inaccettabili e illegittimi questi licenziamenti e ha indetto un calendario di proteste che hanno suscitato grande solidarietà nei confronti dei lavoratori interessati come testimoniano i comunicati di organizzazioni sindacali, rappresentanti delle istituzioni e cdr di numerosissime testate nazionali e locali a riprova della grande professionalità dei lavoratori".
“Gli aggiornamenti diffusi oggi dall'Istat fotografo un Paese in panne: l'indice dei prezzi al consumo aumenta del 5,3% in un anno, il fatturato totale dell'industria si riduce dell’1,6%, l'indice di fiducia delle imprese perde quasi tre punti. La popolazione residente, secondo le previsioni, scenderà a 58,1 milioni nel 2030, e senza politiche demografiche incisive, scivolerà a 45,8 nel 2080. Anche la sanità pubblica continuerà a perdere pezzi: è di oggi la notizia che nella nota di aggiornamento alla manovra economica, il governo Meloni prevede un taglio delle risorse destinate al servizio sanitario nazionale dal 6,6% a 6,1% del rapporto spesa/Pil. Il dato di 4 milioni di italiani che hanno già rinunciato a farsi curare per costi troppo elevati o liste d'attesa troppo lunghe, è dunque destinato a crescere. Così come è destinato a crescere il numero di medici, infermieri, operatori sanitari in fuga dalla sanità pubblica per le prospettive di impoverimento del settore e di incremento dei carichi di lavoro. La sanità privata ringrazia. Il diritto alla salute diventa sempre più un privilegio. Ma anche in questo caso, il Governo Meloni agisce in contrasto alla Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”. Lo dichiara la deputata PD Antonella Forattini.
“Il governo Meloni cancella il servizio sanitario nazionale. La tendenza confermata dalla Nadef è quella di ridimensionare la spesa per la salute e per il secondo anno consecutivo portarla abbondantemente sotto la media europea. Significa privare di un diritto universale milioni di cittadini e aprire la strada cinicamente alle assicurazioni private. Vogliono il modello anglosassone dove si curano solo quelli che hanno un conto in banca degno di questo nome. Anziché perdersi in mille bonus, mettano almeno quattro miliardi sulla sanità”.
Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“È un’ottima notizia che finalmente inizia l’iter in commissione Affari sociali della Camera della mia proposta di legge sull’istituzione dello psicologo di base, tra le altre proposte presentate in Parlamento. Una legge importante soprattutto per le persone più fragili, le famiglie e i giovani in difficoltà. Lo psicologo di base è una figura professionale fondamentale di supporto alle famiglie, soprattutto dopo periodi così difficili come la pandemia e la post pandemia. Dobbiamo dotare le strutture sanitarie di figure a supporto delle famiglie. In Campania lo abbiamo già fatto; sono stato primo firmatario come presidente della commissione sanità della regione nel 2020 e gia sono al lavoro nei distretti sanitari con gli psicologi di base ed ora sono molto contento di riproporre questa legge in Parlamento”. Lo dichiara Stefano Graziano, deputato Pd.
“Come da previsioni: 1 ottobre riapre la possibilità di ottenere il bonus trasporti, 1 ottobre dotazione gia' esaurita. Ennesima beffa di un Governo che non aiuta le famiglie, il diritto allo studio, la possibilità per il lavoratori di raggiungere il luogo di lavoro”. Lo scrive su X Valentina Ghio, deputata Pd membro della commissione Trasporti di Montecitorio.
Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
Ancora, ancora e ancora. L'elenco dei morti sul lavoro continua ancora ad allungarsi, ma le risposte non ci sono. Non basta Brandizzo, non basta sapere che a luglio le persone morte sul lavoro nel 2023 erano già 559, non basta sapere che gli incidenti sono aumentati di oltre il 4% rispetto al 2022: la sicurezza evidentemente non è una priorità.
Tutta la mia vicinanza alla famiglia dell'operaio morto in una cava nel trevigiano, per questa morte ingiusta. Bisogna investire subito in personale per l'ispettorato!